“Ceramica Viva: gli artisti”: sul web la figura e l’opera di artisti attivi in manifatture o con proprio atelier ad Albisola Superiore, Celle Ligure, Sassello. Leggi anche: per Vetrine d’artista, a Savona, sede Carige, espone Sandra Chiappori che presenta le sue ricerche creative.
COMUNICATO STAMPA – Da Venerdì 24 luglio viene diffuso sul web e tra i social, a cura e con il patrocinio dei Comuni di Albissola Marina, Celle Ligure, Savona, Vado Ligure e dell’Associazione Ceramisti Albisola ed in collaborazione con il Comune di Albisola Superiore, il filmato “Ceramica Viva: gli artisti”, composto da foto e testi, dedicato a quarantatré artisti che esprimono in ceramica la propria creatività con un segno originale presso manifatture o con proprio atelier ad Albisola Superiore, Celle Ligure, Sassello.
Un secondo filmato, con lo stesso titolo, proporrà, successivamente, la figura e l’opera di ventinove altri artisti, attivi, a loro volta, in analoga situazione, ad Albissola Marina, Savona, Valleggia, Noli. “Ceramica Viva: gli artisti” viene realizzato dallo studioso Federico Marzinot, con la collaborazione tecnica e grafica dell’artista Paolo Pastorino; fa parte del Progetto “Ceramica viva”, sempre a loro cura, per promuovere la figura e l’attività di chi fa ceramica o per la ceramica nelle due Albisole, a Celle Ligure, Noli, Pontinvrea, Sassello, Savona, Vado Ligure, Valleggia.
In tale ambito é già stato proposto sul web e tra i social dal 13 giugno scorso il filmato “Ceramica Viva” dedicato a manifatture ceramiche di alcune di tali località. Ai due filmati “Ceramica Viva: gli artisti” faranno seguito quelli – sempre di foto e testi – dedicati, di volta in volta, rispettivamente, a chi opera nella ceramica secondo i dettami del Design, alla proposta della ceramica in musei, gallerie d’arte, in ambienti all’aperto o con studi tecnici e storici, al “Presepe degli Abissi”, in ceramica, posto l’8 dicembre scorso sul fondo del mare di Albisola ed infine ad un omaggio – con l’immagine della persona o d’una sua opera – agli artisti della ceramica scomparsi nel periodo 2005-2020.
DA SASSELLO A SAVONA, SANDRA CHIAPPORI
ESPONE A ‘VETRINE D’ARTISTA’ (Dal 3 agosto al 4 settembre 2020. Curatore la Dr.a Silvia Bottaro, presidente Associazione “Aiolfi” no profit, Savona e critico d’arte).

Da Sassello, dove vive e lavora, a Savona il tragitto è breve ma il cambio di prospettiva è importante e, in tal modo, Sandra Chiappori ci presenta le sue ricerche creative, fatte sulla carta con la difficile tecnica dell’acquerello, tecnica che è capace di attraversare con sorprendente “realtà”, utilizzando la competenza pura che combina acqua e colore, fondendo sulla carta i vari pigmenti, senza ausilio di ulteriori elementi che renderebbero il lavoro pittorico a pratica mista, firmando ogni lavoro con lo pseudonimo IMAMAMI.
Dalla fine del 2018 ha cominciato a dipingere con colori acrilici nel campo informale, sviluppando una personale tecnica di esecuzione e rappresentazione: una sua caratteristica è proprio quella di sperimentare sempre con creazioni leggere, trasparenti poetiche: quando usa l’acquerello con “segno” molto personale, poi passa, invece, a creazioni di “fuoco”, d’impeto, incandescenti allorchè usa il  metodo  dell’informale.  Le sue opere sono al confine della concretezza in una dimensione, a volte, con scenari surreali, altre arrivano al bordo di un sogno. Tutte rapiscono l’osservatore per il proprio piglio gentile, con i colori da accarezzare, oppure per gli squarci della sua dialettica fortemente istintuale.  La Chiappori pare lanciare sempre delle sfide, prima di tutto a sé, poi cerca delle affinità, degli incroci con la verità di certi fatti, di alcuni animali (i delfini piuttosto che i rapaci), con la Bellezza del mare, delle scogliere, dei giardini.  Lavori, apparentemente privi di “figure”, da non incapsulare come opere informali, ma, a mio parere, sono realizzazioni non semplici, ingenue come erroneamente si può superficialmente intendere: sono creazioni sempre in bilico tra astrazione e figurazione,  intensi che cercano di catturare la fragilità della bellezza con una rara e, finanche, insolita emotività tratta dalla tragedia shakespeariana.
metodo  dell’informale.  Le sue opere sono al confine della concretezza in una dimensione, a volte, con scenari surreali, altre arrivano al bordo di un sogno. Tutte rapiscono l’osservatore per il proprio piglio gentile, con i colori da accarezzare, oppure per gli squarci della sua dialettica fortemente istintuale.  La Chiappori pare lanciare sempre delle sfide, prima di tutto a sé, poi cerca delle affinità, degli incroci con la verità di certi fatti, di alcuni animali (i delfini piuttosto che i rapaci), con la Bellezza del mare, delle scogliere, dei giardini.  Lavori, apparentemente privi di “figure”, da non incapsulare come opere informali, ma, a mio parere, sono realizzazioni non semplici, ingenue come erroneamente si può superficialmente intendere: sono creazioni sempre in bilico tra astrazione e figurazione,  intensi che cercano di catturare la fragilità della bellezza con una rara e, finanche, insolita emotività tratta dalla tragedia shakespeariana.
Al suo attivo ha partecipato a numerose mostre tra cui la presenza alla Esposizione Collettiva come artista selezionato alla 8a BIENNALE D’ARTE INTERNAZIONALE a Montecarlo (Principato di Monaco) (Settembre 2018) e all’esposizione collettiva GENOVA ART EXPO 2020 presso SATURA ART GALLERY – Genova – Luglio 2020.
Silvia Bottaro

 
             
                                             
                                             
                                            