A Loano c’è un ‘parco botanico’ di cui, per ‘rispetto’, non si parla mai. Nella zona dove sorge il G. Falcone, la ‘tua scuola’, prestigioso e affollato Istituto scolastico con Liceo Scientifico, ITC, ITG Alberti di recente ospite della trasmissione televisiva Detto Fatto su Rai 2. Peccato non abbiano pure apprezzato, come meriterebbe, un ‘gioiello della natura’, della salute e dell’ambiente in cui convivono, loro malgrado, studenti ed insegnanti, ausiliari. Purtroppo la ‘riserva’, piccola foresta, si può ammirare solo dall’esterno, arduo immaginare tutto il suo pregio che sprigiona. Compreso un edificio antichissimo, protetto da vincoli storici ed architettonici, che la saggezza umana ha finora preservato intatto. E per gli intrusi un avviso di ‘pericolo crollo’.
Loano dove la ‘cura informazione modello IVG’ è fonte di una forte ed accresciuta sensibilità ambientale, ad iniziare dal complessivo decoro delle aree pubbliche. E note di biasimo si leggono verso il giornalismo di trucioli “perchè chi vuole bene a Loano non dovrebbe pubblicare, come ha fatto trucioli in più occasioni, immagini di indecorose brutture disseminate qua e la….e chi vuole bene a Loano deve mettere in risalto semmai le sue bellezze…. e lasciare da parte la caccia a qualche rifiuto abbandonato da incivili….”.
Loano che si accinge, grazie al giornalismo sano, a corsi di educazione nelle scuole di ogni ordine e grado per “investire sempre più contro il cambiamento climatico“. E presto seguirà l’esempio di alcuni paesi del Nord Europa in cui si prescrive come terapia di ‘stare a contatto con l’ambiente naturale’. Loano dove, copiando da Oslo, capitale green 2019, potrebbe scegliere di eliminare il parcheggio in centro città, consentendo l’accesso solo ai mezzi pubblici e di trasporto, ai pullman turistici. Una esemplare scelta ecosostenibile, incentivando l’auto elettrica, biciclette e monopattini. Del resto non è forse l’Italia leader mondiale delle iniziative green 2019 ? E la cura del verde, a Loano, non è seconda a nessuno, neppure alle sempre fiorite cittadine svizzere o del Tirolo italiano.
Torniamo al nostro ‘polmone verde’ di zona Olivette. Il vasto giardino botanico non è lasciato a se stesso, in abbandono, semmai incontaminato, per produrre, con alberi e arbusti, anidride carbonica capace di abbattere le polveri sottili. Un ‘parco’ che per restare vergine non è aperto alle visite, animaletti, rettili e topini vari esclusivi. Non bisogna poi fare gran caso a qualche rifiuto lanciato dall’esterno o consumato da intrusi alla ricerca di nascondiglio. Una ‘riserva’ chiusa da ogni ingerenza esterna, in una proprietà dell’Amministrazione Provinciale, per non turbare, come emerge anche dal servizio fotografico, l’equilibrio vegetale di madre natura. Tante erbe che con la fioritura primaverile rilasciano profumi intensi, penetranti, persistenti. E’ qui che va in scena un laboratorio naturale forse unico nei dintorni. Qui siamo nella prima periferia, pur sempre centro urbano. Tra l’Aurelia ed il lungomare di ponente, a ridosso di ‘orrendi’ (esteticamente) palazzoni realizzati tra gli anni ’60 e ’70. In realtà per i condomini con terrazzino che guarda a ponente, il panorama tra mare e colline non ha prezzo, né ha ostacoli.
Chi frequenta i parcheggi attigui ha occasione di incontrare tanti ammiratori di quest’angolo di pregio: intanto perchè c’è la garanzia che da anni sono banditi i fitofarmaci e trappole per topi. Si ascoltano parole di elogio per tanta saggezza. Nelle visite discrete si alternano esponenti del mondo della cultura, di ‘Loano che legge’, delle professioni: architetti, ingegneri, geometri, geologici, periti agrari, avvocati, medici, commercialisti ma anche agenti immobiliari che possono rendersi conto ‘de visu’ per illustrare, decantare ai potenziali acquirenti di seconde case una ricchezza preservata a dovere. Cosa si è capaci di fare (e non solo disfare) a tutela dell’ambiente, per rispettare madre natura. Non basta insomma la ‘festa degli alberelli’ a scuola, donare ai ragazzi un alberello per la miriadi di orti che, a Loano, sono scampati alla barbarie degli speculatori grazie alla lungimiranza di nonni e padri. E si sfoggia il censimento dei proprietari virtuosi. Loano impegnata a tutelare persino la vita delle api dalla catastrofe, mettendo a disposizione un ampio spazio che ospita fiori incontaminati.
Qualcuno dirà: ma questa è una stupida presa in giro. Siamo a carnevale ma lasciate fare il sarcasmo a chi nè ha le doti ed è capace. Ad esseri seri semmai ci sarebbe da piangere, scandalizzarsi di fronte a tanta incuria, proprio davanti ad una scuola modello dove si formano i cittadini del domani, nella vita, nella professione, nei mestieri. Non ci credono neppure quel paio di cittadini loanesi che mentre eravamo all’opera con la macchina fotografica commentavano: “Bravi, bravi, scommetto che siete di IVG, io vi seguo, fate bene a fare delle battaglie….gli altri stanno seduti alle scrivanie…..quest’area è in stato di abbandono da anni e nessuno se ne preoccupa. Qui dentro si trova di tutto, almeno voi riuscirete a smuovere….già fatte segnalazioni…ci deve essere anche qualche ‘tana’ perchè è capitato di vedere chi scavalca la cinta….di sera”. I vigili si vedono spesso, a volte anche la polstrada. Montano la guardia ? Tengono d’occhio che non si violi impunemente il parco dirimpettaio della sede del ‘Laboratorio didattico dell’Ambiente Mediterraneo. Con soggiorni estivi’. La targa esterna ricorda che al civico 444 c’è la proprietà ‘Città di Torino, Assessorato per l’Istruzione’.