Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Ceriale, se la mafia di Belfagor mette in panchina Martina ingegnere leghista. E cosa sa l’alleato prof. D’Acunto sindaco in pectore


In un altro contesto socio – economico – politico, oppure in una delle quattro regioni dove le organizzazioni (o famiglie) mafiose comandano,  dettano la loro ‘legge’, potremmo scrivere che l’ing. Martina Milani, leghista, tra le persone schive, preparate, mani pulite, serie, corrette, non intortigliate a vincoli associativi più o meno elitari, l’hanno messa in condizione di ‘non nuocere’ e di ‘tacere’ grazie alle diavolerie alla Belfagor. La Lega più o meno comprensoriale, ciò che resta, ha fatto finora scena muta. La buona stampa (a partire dall’autorevolissimo Ivg, Il Vostro Giornale, letto si dice da 5 mila cerialesi) si è esibita in autocensura, se sapeva. Oppure in un clamoroso ‘buco’, termine di redazione quando si perde una clamorosa notizia. Cosa è successo ? Non c’è libera informazione senza autonomia. E’ stata sospesa dal partito (non sappiamo se abbia fatto ricorso ai probiviri) colei che per male che andasse era destinata a vice sindaco di un possibile centro destra oggi col vento in poppa. E prima delle politiche di marzo non era difficile ascoltare tra i popolo leghista: “Il futuro sindaco di Ceriale ? Vedremo, se saremo il primo partito toccherà a noi”. Leggi ingegner  Milani.  Ora tutti zitti, proprio tutti !?

L’ing. Martina Milani, con l’ex segretario provinciale Andrea Bronda, al gazebo di Ceriale della Lega per le politiche 2018

Non possiamo credere che bravi e affermati giornalisti – professionisti o pubblicisti che siano – non abbiano mai letto trucioli.it, visto le ripetute foto della Milani ai gazebo della Lega e l’ipotesi di vice sindaco ripetuta su diversi servizi. E che nessuno dei media locali si sia chiesto la ragione dell’esclusione. Con 54 anni di umile esperienza da cronisti di provincia, di strada, c’eravamo invece sbagliati ad indicarla persino come probabile sindaco se la Lega, alle politiche, avesse superato le altre forze della coalizione (Forza Italia). Demmo conto che il primo annuncio ufficioso lo diede il sindaco Ennio Fazio che fece visita di cortesia al gazebo della Lega per ‘Salvini vince’ e ‘Prima gli italiani‘. A nostra domanda Fazio rispose ‘a me risulta che il candidato sindaco sarà di Forza Italia, il prof. D’Acunto…ho parlato con Vaccarezza….’ I leghisti presenti che si contavano sulle dita di una mano, non fiatarono compresa l’ing. Milani.  Al che rivolti a lei: “...ingegnere avrà almeno il posto di vice…’. Un sorriso e nulla più. Poi il discorso finì sulle condizioni della Sanità nella nostra provincia, gli annunci da una parte (Regione ed assessore Viale), l’esplosione degli ambulatori privati dall’altra, la serrata concorrenza dei prezzi (più alti nell’ASL), il doppio lavoro dei medici e specialisti ospedalieri. (vedi…….). Il caso ospedali di Albenga e Cairo Montenotte ad imprenditori del settore.

L’ing. Martina Milani con militanti leghisti al Gazebo della Lega

Martina Milani esce di scena alla vigilia delle comunali come nulla fosse. Non certo per ‘ un suo voltafaccia’, non è la voltagabbana di turno, non è mai corsa per una poltrona, militante silenziosa, concreta, coerente.  Ora il colpo di scena e gli interrogativi. Le zone d’ombra, il silenzio. I cittadini, il popolo leghista non deve sapere, salvo la sua élite ? E non temiamo certo striscianti avvertimenti (‘non ti impicciare..lascia perdere, non è il caso, né il momento….’) dopo che da decenni raccontiamo, fotografiamo, la presenza di fenomeni criminosi, la crisi leghista cerialese dopo gli anni del boom elettorale, di candidati locali che si sono allontanati dall’ormai più vecchio partito rimasto in Italia. A Ceriale per un breve periodo ci fu anche una sezione, se non sbagliamo, quindi l’aggregazione con Albenga.

Trucioli che non ha taciuto e non tace lo scandalo delle prostitute, mercato di schiave, davanti alla casa del sindaco; unico caso in Italia e dopo un periodo di assenza sono tornate  proprio in questi giorni. Una sfida alla legalità, ma anche un pessimo esempio per le Istituzioni, la fiducia di cui dovrebbero sempre essere ispiratrici e portatrici contro ogni forma di estremismo.

Abbiamo chiesto di  contattare telefonicamente Martina Milani (ingegnere delle Comunicazioni, laurea al Politecnico di Torino (vedi gli amici della pagina di facebook……) , a suoi conoscenti. Risposta soffusa, non all’orecchio del Gran Maestro: “Si trova nella condizione di non rilasciare dichiarazioni, se non previo lasciapassare…”. Perchè tacciono gli amici militanti dei comprensorio ingauno e Val Varatella, loanese, pietrese, borghettino, con due neo parlamentari eletti, Sara Foscolo, ex vice sindaco leghista di Pietra Ligure, abitazione a Borgio Verezzi e Paolo Ripamonti, laiguegliese con agenzia immobiliare ad Alassio, residenza a Garlenda.

Sabrina Tascione, dipendente del Comune di Albenga, già in quota Rosy Guarnieri e che ha ricevuto l’investitura della Lega modello Salvini – Ripamonti – Sasso del Verme

Inutile invocare con l’interlocutore la garanzia dell’anonimato e del segreto professionale di chi l’ha praticato nella lunga attività giornalistica, senza tradire una delle prerogative del nostro lavoro. “Non possiamo dire nulla, saremmo facilmente individuati…“. Perchè, secondo lei, non si è neppure letto che si è preferito candidare persone con il simbolo della Lega che non sanno cosa sia la Lega….La Milani…in passato nella sezione di Albenga non aveva avuto buoni rapporti con la candidata Sabrina Tascione, pupilla della compianta Rosy Guarnieri. Pochi giorni da onorevole. “Il prof. D’Acunto sa tutto e non essendo nostro militante può parlare…chiarire come sarebbe forse doveroso. Ripetiamo se la Milani parla, per lei mai più in Lega e non vogliamo che succeda; è tra le persone più valorose ed integre che abbiamo in questa provincia, vogliamo che resista, rimanga e riesca a sconfiggere sistemi che di limpido in politica hanno davvero poco o nulla. Lei non è leghista dell’ultima ora, non era salita sul carro dei vincitori ….né della fratellanza massonica con le sue obbedienze e logge spesso in lotta più o meno sotterranea”.

Anzi, fermi tutti. Si è appreso dal diligente Ivg che a Ceriale esiste il geom., in pensione, Claudio Piuma, candidato di ‘Uniti per cambiare’ (D’Acunto sindaco) parrebbe un coraggioso cittadino che non teme la mala che governa e presidia la prostituzione, né i ‘melonari’ spavaldi, né gli accattoni maleducati e violenti; uno che seguiva, a quanto pare, il reporter di Ivg che documenta da sempre l’illegalità diffusa, giorno e notte. Piuma è per ordine e rigore, da Lega che io rappresento a Ceriale, dice” e se sarà assessore alla polizia, aggiunge, farà ” operazioni congiunte delle forze dell’ordine per un forte lotta all’accattonaggio, abusivismo commerciale, azioni repressive con sequestro immediato delle merce e campagna informativa di sensibilizzazione della cittadinanza per aumentare la consapevolezza sul circuito di generato dall’acquisto della merce contraffatta, anche per tutto questo mi onoro di militare e rappresentare la Lega per cambiare l’Italia e D’Acunto è l’uomo giusto per sostenere il cambiamento”. Peccato che non abbiamo saputo prima della sua esistenza e delle sue ‘missioni’ coraggiose per le strade e le piazze di Ceriale e dell’Aurelia di ponente. Ma, ripetiamo, si trattava forse del misterioso personaggio che incoraggiava ed affiancava il temerario reporter di Ivg quando immortalava, ormai da anni, l’illegalità diffusa ed annosa, oltre  sosta selvaggia di candidati inclusa, tazebao di scrittori nostrani affissi ovunque. Ecco c’è bisogno di questi volontari modello seppur leghisti alla Piuma.

E no egregi e specchiati signori, non ci si può chiedere di allinearsi al compatto fronte del silenzio. La lotta ad ogni forma di ‘cosca’ politica – non ci interessa la terminologia criminale -, si fa sul campo, anche attraverso l’informazione non condizionata, supina. E’ un dovere informare, per offrire al cittadino gli strumenti necessari a scegliere liberamente, conoscere, sapere; al servizio esclusivo dei lettori. Un giornalismo capace di raccontare. Che non si ferma di fronte a presunti intrecci, corse al potere,  a inconfessabili di ‘poltrone’, posti di comando, prebende, colate di cemento o varianti ad hoc del Puc. Tutti uguali i politici ? Pecore nere ? Mai scritto e mai pensato, semmai attenti a non restare coinvolti in faide, con personaggi discutibili e discussi, certe zone grigie, certe associazioni che fanno del segreto e del ‘mutuo’ soccorso, del giuramento,  il loro vincolo e spesso strumento di strapotere o di vendetta, terra bruciata.

Siamo troppo piccoli e troppo soli per invocare la parola ‘controinformazione‘, ci sentiamo troppo ignorati o, peggio, accettati dall’informazione mainstream. Non avremmo, significativo esempio, immaginato che dopo aver descritto il prof. D’Acunto con giudizi positivi – da cerialese che ha raggiunto traguardi di grande spessore nel mondo culturale e professionale, tanto da meritare la nomea di scienziato della materia e dovremmo essere orgogliosi e fieri – fossimo ripagati con un’arma subdola: ignorati, in castigo, non considerati, neppure per la Terza Età. Non un comunicato stampa, né accenno di voler illustrare il programma, i candidati della lista, i buoni propositi, le immancabili promesse di cambiamento e rilancio. Le parole sono azioni ed hanno spesso delle conseguenze.

Ci hanno contattato, lo diciamo per correttezza, pur negli ultimi giorni, il dr. Quilici a nome della sua lista ‘Ceriale al centro’ ‘Moreno sindaco‘; il candidato a sindaco Luigi Romano. Al blog trucioli, come agli altri mezzi di informazione, ha sempre inviato i suoi comunicati ( ora notizie, ora commenti, ora considerazioni), Luigi Giordano, oggi nei panni di gregario che tira la volata, forse vincente e meritata. Ovvio a seconda dei giudizi. A Ceriale il Pd di fatto non esiste più, l’M5S dopo qualche anno di attivismo e voglia di scendere in campo con una lista (volontà respinta dalla cabina di regia provinciale e regionale) è tornato a battere un colpo alla vigilia del voto senza riscuotere grandi consensi. Insomma non ci si può svegliare alla vigilia come nulla fosse. Per dire esistiamo anche noi. A parte il Sanna attivista e sulle ali del successo e del movimento al governo del Paese, chi sono, quanti sono, chi rappresentano ? Fanno ormai parte della cordata tandem con la Lega, dal centro alla periferia ? Forse era davvero troppo svegliarsi una mattina ed invocare un confronto tra i sindaci candidati, senza magari averlo preparato prima, consultandoli, chiedendo la loro disponibilità, Inutile a quel punto inviare le domande con lieve anticipo.

IL SINDACO IN PECTORE – Pare che il centro destra a due abbia buone speranze di un risultato favorevole. Nonostante sia rimasto orfano di Fratelli d’Italia, la defezione di Quilici, la designazione a candidato sindaco di Arturo Moreno (per anni uomo del sindaco Fazio la cui forza ha resistito ad ogni defezione interna e consiliare, vedi l’ing. Fresia, la Manera, da ultimo la clamorosa uscita di Marinella Fasano). Dunque sindaco il prof. Nicolangelo D’Acunto che ricordiamo giovanissimo consigliere di minoranza, quando il ‘parlamentino’ era formato da 20 consiglieri.  Sindaco era Dario Braggio (vive a Garlenda), uomo timoroso di sbagliare, persino troppo, mai avventato, con un segretario comunale preparato e determinato, il dr. Giuseppe Ratto, il quale non disdegnava corretti rapporti con il giornalista. C’è da dire che, nel luglio 2011, Angelo Fresia allora corrispondente di successo de La Stampa ricordava  un infortunio giudiziario di Moreno  citando anche la circostanza  del suo impegno in politica dagli anni ’90 quando si era candidato in una lista  di sinistra guidata da Luigi Romano senza essere però eletto. All’imprenditore gestore dei Bagni Turista e di un residence, è andata meglio  successivamente quando, con 67 preferenze, fu eletto in consiglio comunale. Da ultimo subentrò alle dimissioni della Manera.

Mario Baucia, tessitore di alleanze

D’Acunto (primi anni ’90) era solito sedere vicino a Sergio Lenzi, in buoni rapporti con Mario Baucia, ex vice parroco di Borghetto S. Spirito, diventato insegnante di liceo, espertissimo navigatore, seconda vocazione nella ‘fratellanza massonica‘; ex assessore, posti di potere (presidente della Servizi Ambientali Spa da ultimo e dimissionario), un periodo  da operatore dei Bagni Marini ed oggi, con il ‘mitico’ Pianese, ex vigile di tante battaglie, tra i convinti sostenitori di D’Acunto sindaco. In quella amministrazione  (sindaco BraggioD’Acunto aveva la delega alla Cultura. Parecchi di quella esperienza consiliare sono in vita: da Fazio (non più ricandidabile al terzo mandato anche se poteva restare consigliere, ma la sua prossima tappa – premio è il consiglio regionale), Sergio Lenzi (il figlio Diego, ingegnere, è in lista,  progettista dell’intervento sull’ex cantiere navale Patrone di cui lo zio Piermichele Moreno era in parte contitolare ed è seguita la rinuncia alla concessione demaniale per varie ragioni). C’erano Ennio Balloni (è stato per un breve periodo sindaco Dc, la figlia Sabrina, laureata in Economia e Commercio è titolare del residence omonimo e avrebbe declinato l’invito ad entrare

Pasqualino Mambrin, fa parte della Confraternita parrocchiale

in lista). C’era Andrea Nucera, architetto, socialista (l’imprenditore della T 1, da 9 anni rifugiato a Dabai), il ‘mitico’ Pasqualino Mambrin (era assessore, chissà se si ricorderà che il suo datore di lavoro, Pier Paolo Pizzimbone, da segretario provinciale ‘coraggioso’, sostiene la lista Moreno. Ne facevano pure parte un mite cerialese Doc, Bartolomeo (Memo) Baglietto, Pietro Fasiani (ex dipendente S. Corona e ‘fratello’), GB Pesce della famiglia ex pastificio, Giuseppe Tedesco, Simone Delfino, insegnante, Domenico Corso. Altri non sono più tra noi.

D’Acunto, in ossequio alla trasparenza e alla sua caratura, ha spiegato i dubbi sollevati dal ‘rivale’ Luigi Romano. Come conciliare gli impegni di docente a Brescia e Milano, la sua residenza anagrafica a Ceriale, quella della moglie e del figlio ad Assisi ? Il professore, di ruolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore assicura, via Ivg (Il Vostro Giornale): “La mia professione non richiede affatto una presenza quotidiana all’Università. Il pomeriggio del martedì e la mattina del mercoledì nei periodi di lezione ( ottobre – dicembre, marzo – maggio) ci sono gli impegni didattici ed i giorni in cui gli studenti possono frequentare le mie lezioni. Il resto della settimana dipende unicamente  dalla mia capacità di organizzare l’attività di ricerca che costituisce l’altra parte importante del mio lavoro. Ci sono finora riuscito e in ogni ruolo il più giovane professore di storia medioevale”.

Lascia intendere che esiste la possibilità di chiedere, per legge, periodi più o meno lunghi di aspettativa e di part time. Su un tema più personale ricorda che nonostante tutti i suoi impegni professionali “la mia vita famigliare non ha subito contraccolpi  negativi, restando sempre uniti”. Noticina di colore da ‘remember’: l’ex fidanzata di Ceriale, di specchiata famiglia di agricoltori, orgogliosa, fedele, paziente, ma che ha perso l’0ccasione quando il suo ‘amore’ si trasferì ad Assisi dove ha conosciuto l’attuale compagna di vita. La stessa che, con lui primo cittadino, si trasferirà a Ceriale, ha rimarcato il marito. E da ultimo una frase da futuro sindaco ?: “Assicuro ai cittadini che ogni giorno, compresi martedì mattina e mercoledì pomeriggio, sarò presente in Comune”. E c’è sperare che il personaggio se premiato dalle urne farà crescere la ‘Ceriale della cultura’ e di eventi ad essa legati, magari a livello Europeo e mondiale, visti i precedenti di conferenziere di alto livello. Starà al suo savoir faire ed intuizioni non trattare i ‘sottoposti, consiglieri inclusi, dall’alto al basso si suole dire.

Un po’ meno esaltante, invidiabile, appare la scelta di scendere nel piccolo cabotaggio dei soldini che il Comune con lui, e a suo dire, potrebbe risparmiare. Come ? Mettendo in guardia gli elettori che almeno rispetto a due suoi antagonisti ( Romano e Maineri, uno con residenza ad Albenga, l’altro a  Rottofreno di Piacenza), la sua giunta potrebbe risparmiare fino a 45 mila euro l’anno di trasferte. Che fare di quei soldi dei cittadini ? D’Acunto: “Aiutare le famiglie in difficoltà”. Abbiamo letto, sempre da Ivg, le dichiarazioni di Fazio: “…investiamo  ogni anno nel capitolo famiglie bisognose ed anziani 660 mila euro ….“. Vuole dire che aumenteranno a 705 mila €. Cosa pretendere di più ? Il neo sindaco riceve una straordinaria eredità in campo turistico. Ancora FazioDaniele Strizioli di Ivg: ” Le attività recettive sono passate da 118 a 140, gli esercizi commerciali da 229 a 233, case vacanze e B&B da 17 a 22 “. Insomma anzichè ‘Uniti per cambiare’, avrebbero potuto usare ‘Uniti con Fazio per il benessere continuo’. A leggere il rosario di  traguardi (Nettezza Urbana inclusa e differenziata) sarebbe da irresponsabili  non riconoscere gli anni di buona amministrazione  vantata Fazio e C.. ? Gli elettori sono d’accordo ? Informati a dovere ?

Per non dimenticare i momenti di gaudio di Finalmente assolti ! Fazio, Revetria, Scajola senior, Melgrati

D’Acunto animato da sana presunzione ? Prendere atto che il predecessore esulta su tutti i fronti e rimprovera: per T 1 di Nucera deluso dal fatto che la sua giunta non ha voluto chiedere i danni ai quei magistrati che sarebbero responsabili della catastrofe del costruendo mega agglomerato residenziale, con un potenzialità di 1500 abitanti. E che il saggio ed accorto predecessore, Piero Revetria, poi assessore all’urbanistica, aveva seguito con scrupolo, impegno, disinteresse, altruismo la mega cittadella di seconde case al mare, posti di lavoro, indotto, hotel a 4 stelle, due residence, quartiere modello e avveniristico stile Nord Europa ?). Revetria oggi ricompensato da primo regista nella scelta dei candidati, uomo fidato del maggiorente- referente della provincia per Forza Italia, quell’angelo Vaccarezza  del quale è stato assessore provinciale, Vaccarezza che aveva imposto Fazio lacerando il gruppo cerialese del partito. Revetria che il 23 luglio festeggia 71 primavere, non disdegna, da navigato sindaco ora a Vendone, paese della moglie, di indossare gli abiti del galoppino ‘pro D’Acunto e pro Antonello Massone.

Il geom. Diego Distilo, in una foto d’archivio, ex vice presidente del Trincheri ed ex assessore ad Albenga, vive con la famiglia a Ceriale

D’Acunto che potrà annoverare un vaccarezziano della preparazione amministrativa ed umanistica di Diego Distilo, geometra, nel 2013 nominato vice presidente dell’Azienda Pubblica  di servizi alla persona, Trincheri  di Albenga. E’ stato anche in giunta. A Mary Caridi che lo intervistava: “Sono un assessore decisionista, ma se sbaglio saprò chiedere scusa….” Si racconta (e Luigi Romano non smentisce) che per due mesi Distilo fosse ritenuto vicino e candidato nello schieramento di Romano. E poi ? “Ho ricevuto un messaggio da… (Vaccarezza ndr),non me la sento più, preferisco restare fuori, vi darò una mano lo stesso”.

Come si comporterà il sindaco D’Acunto con la potenziale ‘incompatibilità’ o se volete ‘possibili conflitti di interesse’ nei casi degli ingegneri edili Alessandra Barberis e Diego Lenzi ?  Del geom. Distilo ? In giunta, dei quattro componenti, due dovranno essere ‘rosa’. Una sarebbe in pole position sostenuta dalla Lega: Sabrina Tascione, coordinatrice YEPP Albenga, 46 anni, Psicopedagogista Educatrice al Nido Comunale ingauno. Si è già presentata, via Ivg, descrivendo la sua ‘ricetta ideale’:  “Ceriale ha bisogno di nuove politiche sociali che aprano spazi di incontro (il progettato Centro Giovani) e di eventi mirati all’integrazione tra giovani e anziani, attraverso il sostegno al mondo dell’associazionismo e del volontariato, senza il quale sarebbe impossibile agire nel sociale a Ceriale. Noi non promettiamo favoritismi di sottobanco. Approfittare della povertà con false promesse è per noi una cosa ripugnante “(si riferisce per caso a Maineri ? Le allusioni non dovrebbero essere pane da persone serie, se esistono ‘indizi e prove concordi’ è giustissimo denunciare politicamente o con un esposto. La Tascione, sostengono i suoi fans, ha le carte in regola, figlia di migrante, papà un galantuomo ex ‘meccanico di biciclette’ (e bombole di gas) vicino al bastione, era il secondo meccanico ai tempi ‘du Chille‘, generoso, mite e gran lavoratore (papà di Piero Revetria) che riparava e vendeva bici, allora non proprio popolari, dove ha sede il Banco di Novara (Popolare).  Un fratello più giovane della Tascione ha gestito per sette anni un bar nel centro di Borghetto. Se non è la Barberis, l’altra più gettonata, al ruolo di assessore è il giovane avvocato  Valeria Cammarata.

E il terzo e quarto assessore ? Si terrà conto del ‘sistema Vaccarezza‘ ? Il posto d’onore spetta a chi ha più preferenze. Oppure  D’Acunto sceglierà, in almeno un caso, una via di mezzo: la competenza? Difficile ignorare il ruolo di un ex dirigente amministrativo dell’Asl 2: il dr. Antonello Massone (ci perdonino l’accostamento, pure lui viene dato in quota ‘loggia’, se non è così e non è  reato, porte aperte ad ogni chiarimento). Infine c’è da credere che la ‘crisi interiore’ Distilo non sarebbe casuale e gli scommettitori non hanno dubbi. Sarà lui il fedele e valido aiutante assessore del sindaco. Poi ci sono i consiglieri delegati e il presidente del consiglio comunale. I maligni di Belfagor: se c’è trippa per i …. a San Rocco saranno fuochi artificiali da favola. Con turisti in brodo di giuggiole e gli elettori che non hanno disertato le urne, al settimo cielo. Comunque sia le indennità sono garantite: al sindaco 2000 circa netti al mese, al suo vice 1.260,  agli assessori non dipendenti 1000,  agli assessori dipendenti pubblici e privati il 50 per cento. Un piccolo gettone presenza ai consiglieri.

Luciano Corrado


L.Corrado

L.Corrado

Torna in alto