Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Un deputato savonese e strage di Ustica
Del Gaudio: il ministro non rispose
Cosa accadde in Commissione terrorismo


Michele Del Gaudio ex giudice istruttore del Tribunale di Savona e già parlamentare. “Il 40° anniversario della strage di Ustica. Ho pensato molto alle 81 vittime tradite dalle istituzioni. Ho poi ricordato che in Parlamento qualcosa ho fatto. Utile credo rileggere i miei interventi. Con l’augurio che le istituzioni diventino credibili”.

di Michele Del Gaudio

Interrogazione Parlamentare del 13-06-1995, del Deputato Michele Del Gaudio al Ministro della Difesa.

Nel corso delle indagini sull’esplosione in volo dell’aereo Itavia sul cielo di Ustica, il 27 giugno 1980, il Giudice istruttore del Tribunale di Roma iniziava procedimento penale nei confronti dei seguenti alti ufficiali dell’Aeronautica: Generali Zeno Tascio, Corrado Melillo, Franco Ferri, Lamberto Bartolucci, Franco Pisano, Domenico Zauli, Giovanni Cavatorta; Colonnello Gianluca Muzzarelli; Tenente Colonnello Federico Mannucci Benincasa (SISMI), Vincenzo De Angelis, Giorgio Russo, Adriano Piccioni; Capitano Claudio Coltelli.

Le imputazioni loro ascritte variano dall’attentato contro organi costituzionali, all’alto tradimento, al falso materiale e ideologico, alla soppressione, distruzione e occultamento di atti, all’abuso d’ufficio, al favoreggiamento personale, alla falsa testimonianza; è stato altresì contestato il reato di consulenza infedele al Generale Nazareno Cardinali, ai Colonnelli Franco Di Marco e Luigi Brindisino, al Tenente Colonnello Giorgio Dell’Oro, al Generale Stelio Nardini, per concorso nel reato e abuso d’ufficio.

La vicenda è particolarmente sentita dall’opinione pubblica, tanto da essere divenuta punto nodale della credibilità delle istituzioni.

Si chiede di rispondere per iscritto alle domande:

se sia iniziato procedimento disciplinare nei confronti degli ufficiali indicati;

se siano stati adottati provvedimenti disciplinari e quali, a prescindere dalle indagini giudiziarie, anche in maniera cautelare e provvisoria, onde impedire la reiterazione dei comportamenti addebitati;

quale sia stata la carriera dei singoli ufficiali dopo il giugno 1980 e dopo l’inizio dell’azione penale nei loro confronti:

se e quali incarichi esterni abbiano avuto in servizio o dopo l’eventuale collocamento a riposo.

Roma, 13 giugno 1995, firmato On. Michele Del Gaudio.

(Il Ministro non ha mai risposto a questa Interrogazione)

Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi.

Seduta del 29-03-1995.

Audizione del Ministro della difesa Generale Domenico Corcione.

Domenico Corcione è stato un generale, ministro della difesa nel Governo Dini, primo militare in congedo della Repubblica a ricoprire tale incarico.
Nato il 20 aprile 1929, Torino
e morto il 3 gennaio 2020. Laurea in ingegneria civile
e Accademia Militare

DEL GAUDIO: Devo dire, ministro Corcione, che sono profondamente deluso dalla sua relazione e da quanto oggi ci sta dicendo, perché speravo di avere una posizione chiara da parte del Ministero della difesa su fatti gravissimi… Abbiamo generali, alti ufficiali e sottufficiali dell’Aeronautica imputati di reati gravissimi… Nel 1980 si è verificata una strage, che ha provocato la morte di ottantuno persone… Per questo le chiedo: quanti di questi ufficiali sono rimasti al loro posto senza subire alcun provvedimento disciplinare? Questa stima che esprime nei confronti del generale Nardini, è formale?

CORCIONE– Il generale Nardini è fuori dal mio potere, è un civile, pensionato.

DEL GAUDIO. Mi perdoni, ma lei ha una responsabilità politica… le dico con sincerità che le sue posizioni chiare mi deludono: lei oggi ha difeso nel suo complesso un’istituzione… Lei ha parlato di un organismo che sarebbe inattaccabile, poiché esisterebbero una serie di organismi di controllo interno… sappiamo anche che il miglior modo per difendere un’istituzione è quello di eliminare le mele marce, non già di difenderla in modo generalizzato… Vorremmo che avvenisse ciò che nel passato non si è verificato, poiché sentenze passate in giudicato dimostrano che armi, corpi, militari hanno commesso gravissimi reati, anche nel senso di non consentire l’accertamento della verità… Penso che se lei prendesse delle posizioni politiche chiare, di azione, di collaborazione, di presenza attiva, contribuirebbe a fare in modo che la gente credesse un po’ di più in noi, nel Governo e nelle istituzioni.

CORCIONE – Circa i provvedimenti di carattere disciplinare o amministrativo mi sono mosso nell’unico modo possibile: in assenza di notizie, e nell’impossibilità di raccoglierne, perché dovrei averne soltanto dalla magistratura, ho nominato una Commissione d’inchiesta per chiarire gli ultimi fatti di cui ci stiamo occupando. E’ chiaro che non vado a rivangare 15 anni di “affare Ustica”.

DEL GAUDIO – Lei ha affermato che non andrà a rivangare 15 anni di indagini su Ustica. Io vorrei invece che lei quei 15 anni andasse a rivangarli. Un Ministro della Difesa che compisse la scelta di dare tutto ciò che può per la scoperta degli autori delle stragi in Italia, di Ustica e delle altre, potrebbe offrire un grande contributo in termini di fatti, di documenti, di persone. Deve però essere sua specifica volontà politica il farlo. Mi rendo conto che… lei si pone il problema di non interferire con la magistratura che sta indagando sul MIG libico.

CORCIONE – Darò tutto quello che mi chiederà.

Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi.

Seduta del 04-04-1995

Audizione del Generale Sergio Siracusa, Direttore del Servizio Segreto Militare.

DEL GAUDIO – Lei, signor Generale, ci ha detto all’inizio che avrebbe dato risposte puntuali. Però stasera non ho appreso nulla di nuovo… Voglio allora cominciare col fare delle domande: è stata fatta un’analisi degli atti di cui dispone il Sismi…? Si è pensato… a come evitare che certe cose successe in passato possano succedere di nuovo’? lo vorrei che questa diventasse una richiesta formale da parte mia, ma spero anche della Commissione.

PRESIDENTE – Onorevole Del Gaudio, diventa una richiesta ufficiale della Commissione.

DEL GAUDIO – Mi scusi se lo dico francamente… quando noi facciamo domande puntuali, voi vi prendete un appunto e ci dite che ci informerete. Noi vorremmo una collaborazione piena… Ci siamo resi conto, non solo come cittadini, ma anche come parlamentari, che non sappiamo se alcuni organi dello Stato… abbiano compiuto le stragi. Forse i documenti che stanno venendo fuori in questi ultimi tempi ci porteranno addirittura a ritenerlo, però la prova che abbiamo (e lo dicono sentenze passate in giudicato) è che hanno deviato le indagini… Voglio allora semplicemente affermare che se questa Commissione, con la vostra collaborazione riuscisse… a dimostrare ai giovani che possono fidarsi delle istituzioni, avremmo raggiunto un obiettivo importante. Come ho detto già al ministro Corcione, vorrei che da parte sua ci fosse un potere di iniziativa nel fornirci le cose, nell’organizzarle, in tutto ciò che può esserci utile non solo su Ustica, ma su tutto. Le chiedo scusa se sono stato sincero ma credo che la sincerità sia forse l’arma migliore che un parlamentare possa avere anche se altri lo pensano diversamente.

SIRACUSA – Onorevole Del Gaudio la ringrazio per la sincerità.

DEL GAUDIO – Il problema è che non stiamo avendo né fatti né documenti. Stasera abbiamo rivolto una serie di domande e lei si è riservato di dare le risposte. Lei non può venire in Commissione Stragi a parlare di Ustica e poi non rispondere a certe domande perché deve consultare dei documenti.

Seduta del 24/01/1996 –

Audizione Siracusa.

DEL GAUDIO – Va posto innanzitutto il problema del SISMI e dei Servizi Segreti come istituzione. Ad una Commissione Parlamentare questa struttura deve rispondere su tutto; non può l’attuale capo del Servizio dire “io non c’ero”. Un Servizio Segreto, un’arma dei Carabinieri o un ufficio delle imposte che si rispetti deve rispondere su tutto; non può affermare che svolge tale ruolo da una determinata data e non può rispondere sulle situazioni precedenti.

E’ possibile da questo momento sulla base di tutti gli elementi che stanno emergendo che vi sia da parte del SISMI o della direzione un ripensamento su quello che il SISMI è stato e su quello che è; su Ustica per esempio, per svolgere attività di intelligence oggi, per scoprire determinate situazioni passate.

SIRACUSA – Siccome ho notato che la questione dei rapporti tra l’Italia e la Libia in quel periodo interessa, farò effettuare un’altra rivisitazione prendendo tutta la documentazione di allora e la trasmetterò alla Commissione.

Michele Del Gaudio


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M. Del Gaudio

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