Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Lo scandalo taciuto alle Procure e alla Corte dei Conti. Chi ha ‘rubato’ l’eliambulanza al ponente ligure ?


Dopo la storia vera dell’elicottero dei carabinieri bloccato da 7 mesi per avaria, altra vicenda grottesca ai danni di Villanova d’Albenga e del ponente ligure. L’elicottero A 109 Grand  acquistato dalla Fondazione Carige e destinato al servizio di eliambulanza. La convenzione prescriveva il ‘Clemente Panero’. Velivolo pagato 6 milioni e mezzo di euro. Ma dopo poche ore di volo,  trasferito a Genova e da 5 anni fermo. La Regione Liguria del presidente Burlando – maggioranza ed opposizione – ha modificato il precedente patto con i Vigili del Fuoco. L’ A 109 è utilizzato in Svizzera, necessità a bordo di due medici e un pilota. In Liguria, invece, resta privilegiato, con il beneplacito della stessa Regione, un secondo elicottero con un equipaggio di 7 componenti, costo orario di 5.974€.  Genova matrigna forse mai come in questa circostanza a discapito del Ponente, dei preziosi tempi di salvezza di vite umane. Eppure non hanno aperto bocca i due presidenti di Provincia (Vaccarezza e Sappa,  accomunati nel Pdl scajolano). In silenzio i 69 sindaci, assessori, consigli comunali del savonese, i 67 dell’imperiese. Un miracolo del rinnovamento e della buona politica. Macchè ! Si raccontano bugie, nascondono dati e verità inoppugnabili. Si è originato un mostro normativo, tra vergognosi sprechi, cavilli burocratici e desolanti sgambetti.

 

Credo di conoscere i meriti di Marco Preve (nella foto) per i suoi articoli denuncia apparsi sul quotidiano “la Repubblica “ ma sopratutto per i suoi libri. Primo tra tutti “Il partito del cemento” scritto con Ferruccio Sansa e che denunciano a chiare lettere gli orribili scempi delle colate di cemento in Liguria come nell’Italia intera.

Con simili premesse ho letto pieno di speranze il titolo dell’articolo apparso sulla cronaca di Genova:  “Fondazione Carige sei milioni e mezzo per un elicottero finito in un hangar” pensando che finalmente il nostro Marco Preve denunciasse il gravissimo scandalo di un elicottero acquistato per essere adibito ad ELIAMBULANZA (e quindi a salvare vite umane) anzichè tenuto fermo a deteriorarsi, per motivi che appaiono incomprensibili ai più, in un hangar esattamente come dice il titolo dell’articolo. Purtroppo procedendo nella lettura dell’articolo mi ha preso un profondo scoramento. Non di denuncia si trattava, ma quasi di un viatico e di una benedizione alla alienazione ed alla vendita di quell’elicottero, senza minimamente tener conto del risvolto umano della situazione. Ossia degli infortunati e degli ammalati che, proprio grazie al suo intervento, potrebbero aver avuta salva la vita. Tutto l’articolo, a mio avviso, è pieno di affermazioni che avrebbero dovuto quanto meno essere controllate e non riportate in maniera così acritica.

Ha volato meno di una quaglia” –  La battuta che circola nell’hangar dei Vigili del Fuoco sintetizza bene la storia del più clamoroso flop della Fondazione Carige targata Flavio Repetto. Coincide con la più consistente delle erogazioni elargite nei sei anni di presidenza dello stesso cavalier Repetto. La vicenda è quella dell’elicottero Agusta Westland A109 Power Grand, che la Fondazione acquistò da Finmeccanica, tra il 2008 e il 2009, al prezzo di sei milioni e mezzo di euro e (bilancio Fondazione 2009) e donato alla Regione Liguria, destinato a potenziare il servizio di “elisoccorso”. Si fa per dire.

Già l’incipit suscita notevoli perplessità: “… il più clamoroso flop della Fondazione Carige targata Flavio Repetto”. Pur non dovendo difendere né la Fondazione Carige,Flavio Repetto, ben altre colpe possono loro essere addebitate, vorrei mi venisse spiegato, in questo specifico caso, dove stia il “flop” e perchè esso venga attribuito a Fondazione Carige e a Flavio Repetto.

Flavio Repetto, industriale di successo, sotto la sua presidenza la Fondazione Carige acquistò l’elicottero per 6 milioni e mezzo di euro. Denaro sprecato ?

L’elicottero è stato regolarmente acquistato e pagato dalla Fondazione Carige, donato alla Regione Liguria che ha firmato una convenzione con i Vigili del Fuoco per il suo utilizzo quale ELIAMBULANZA di stanza all’aeroporto “Clemente Panero” di Villanova di Albenga per il trasporto rapido di ammalati ed infortunati tra gli ospedali del Ponente Ligure.

Un servizio salvavita – Se l’elicottero “ha volato meno di una quaglia” la colpa non  credo possa attribuirsi alla Fondazione  o a Flavio Repetto. Anzi sono proprio Regione Liguria e i Vigili del Fuoco che invece di fare battute tanto infelici (sembra non si rendano neppure conto che quello della ALIAMBULANZA è un servizio SALVAVITA) dovrebbero  spiegare ai cittadini per quale motivo l’elicottero ha volato così poco.

Poichè il famoso elicottero è stato affidato in gestione proprio ai Vigili del Fuoco delle due l’una: la colpa è degli stessi Vigili del Fuoco e dovrebbero rendere pubblico conto dei motivi che ne hanno impedito l’uso per cui era stato preso in gestione oppure se le cause sono state a loro esterne, avrebbero dovuto denunciare pubblicamente i motivi che hanno impedito al A 109 Grand di entrare in servizio come ELIAMBULANZA di base all’Aeroporto “Clemente Panero” di Villanova di Albenga come risulta scritto nella convenzione stipulata con la Regione Liguria.

Nulla di tutto questo: non risulterebbe che mai i Vigili del Fuoco abbiano pubblicamente spiegato i motivi per cui non sia stata attivata la base al “Clemente Panero”. Per inciso Marco Preve fa confusione quando identifica l’elicottero come A109 Power Grand: trattasi infatti di due modelli diversi del A109. Uno denominato “Power” e l’altro “Grand”. La cosa non appare come puro nominalismo dal momento che, forse alla base dello ostinato ostruzionismo dei Vigili del Fuoco nei confronti del mezzo acquistato dalla Fondazione Carige, c’è proprio il fatto che esso sia nella versione Grand e non Power. Infatti il 109  versione Power già era in dotazione al corpo dei Vigili del Fuoco ( vedi Drago 80, 81, 82 e 84) e senza dubbio esistevano piloti abilitati alla condotta di quella macchina.

Privilegiata l’eliambulanza – La Fondazione Carige ha voluto privilegiare l’aspetto di ELIAMBULANZA da destinare al territorio del Ponente Ligure e ha quindi acquistato la versione Grand più veloce e già allestita di barella e di strumentazione medica. Del resto, lo ripetiamo, la convenzione stipulata tra la Regione Liguria e i Vigili del Fuoco non lasciava dubbi sul fatto che il secondo elicottero di stanza al “Clemente Panero” di Villanova di Albenga avrebbe avuto funzione di ELIAMBULANZA per il trasporto rapido di infortunati o ammalati tra gli ospedali del Ponente Ligure.

Infatti, in cinque anni l’A109 ha volato pochissimo nonostante gli sforzi dei Vigili del Fuoco ai quali è stato affidato. E quasi mai per l’elisoccorso. Da gennaio, poi, è parcheggiato nell’hangar del Cristoforo Colombo in attesa che Ministero dell’Interno e Regione Liguria decidano a chi spetti il costo della manutenzione. E’ il ritratto desolante di uno spreco che potrebbe spingere i nuovi vertici della Fondazione a correre ai ripari con una mossa mai avvenuta prima. Ribadisco: sono i Vigili del Fuoco di Genova che dovrebbero spiegare ai cittadini liguri, o quantomeno a quelli del ponente, per quale motivo questo elicottero specializzato nel servizio di ELIAMBULANZA ha volato così poco.

Chiederne la restituzione e venderlo prima che cada a pezzi, in modo da rimpinguare le casse asfittiche della Fondazione bancaria e finanziare qualcuna delle associazioni no profit rimaste senza risorse a causa del taglio per il tracollo azionario e delle erogazioni.

Restituirlo e venderlo? Ma siamo pazzi ? Esistono le procure della Repubblica, la Corte dei Conti a tutela della giustizia, del rispetto della legalità anche nell’amministrazione della cosa pubblica.

Sarebbe meritevole e sensato che almeno i cittadini del Ponente Ligure chiedano che, nel più breve tempo possibile, la messa in piena operatività del mezzo nella sua funzione salvavita di ELIAMBULANZA con sede al “Clemente Panero” di Villanova di Albenga.

Nessuno si preoccupa  – Sembra non preoccupare nessuno che senza questo servizio di ELIAMBULANZA qualche persona potrebbe morire su una lenta e imbottigliata ambulanza terrestre, mentre un rapido ed efficace sevizio aereo non viene attivato ed un elicottero se ne sta fermo in un hangar per puri cavilli burocratici e reciproci sgambetti ? Sarebbe un epilogo dignitoso per un elicottero acquistato nonostante avesse caratteristiche che lo rendevano totalmente inutile per l’elisoccorso nel territorio ligure. No, sarebbe la morte del buon senso e il predominio della stupidità umana.  La somma di inaudite gratuite e strumentali falsità.

Basta infatti digitare, su un qualunque motore di ricerca, la parola “Rega” e si scoprirà il bellissimo sito della “Guardia aerea Svizzera di soccorso”. Una società privata universalmente ritenuta la miglior organizzazione a livello mondiale per il soccorso in montagna con elicotteri. E che elicotteri usano gli svizzeri che, di certo, non guardano con troppa benevolenza a noi italiani? Leggendo nel sito la storia della REGA si scopre che nel 1992 hanno acquistato ben 15 A109 nella versione K2, quella specifica per alta quota e basse temperature. E nel 2006, dopo 14 anni di onorato servizio, quando si è trattato di sostituire questi elicotteri A109, hanno fatto una gara a valutazione internazionale e, guarda caso, la scelta è caduta di nuovo proprio sul A109 Grand che, sempre in allestimento alta quota e bassa temperatura, chiamato:“DaVinci”.

Possibile che un elicottero adattissimo per l’elisoccorso in Svizzera, si riveli  “totalmente inutile per l’elisoccorso nel territorio ligure?” A parte certe affermazioni apodittiche qualcuno vorrebbe spiegarci, nei dettagli, dove risiederebbe questa totale inutilità nel territorio ligure?

E’ una situazione sconfortante –  ha commentato Luca Infantino coordinatore regionale della Fp Cgil dei Vigili del Fuoco -. Questo elicottero poco maneggevole, ma veloce non è mai stato adatto per l’elisoccorso, specie nella nostra regione. Nessuno chiese il parere dei nostri elicotteristi al momento dell’acquisto “. Forse è utile, a completezza  informativa, ricordare che tra Carige – sia Fondazione che Banca – e Finmeccanica, c’erano in quegli anni stretti rapporti di collaborazione. Il professor Sergio Maria Carbone era stato presidente dell’azienda di Stato fino al suo ingresso in Fondazione e lo stesso dicasi per un altro avvocato di fama, il prof Piergiorgio Alberti, consigliere di Finmeccanica e del Cda della banca ligure, origini imperiesi.

Fondazione Carige sostiene di aver informato i Vigili del Fuoco e di aver avuto il loro consenso prima dell’acquisto del A109 in versione “Grand”. Vigili del Fuoco sostengono di non essere mai stati consultati prima dell’acquisto sulle caratteristiche dell’elicottero. Agghiacciante il fatto che questa bambinesca diatriba avvenga sulla pelle di cittadini cui è negato un moderno e veloce servizio di ELIAMBULANZA proprio in situazioni di pericolo di vita per malattia o infortunio.

Buona parte della diatriba sul mancata messa in esercizio del A 109 Grand si basa su un puro nominalismo di lana caprina riguardo al concetto di “elisoccorso”. Cerchiamo allora di fare di fare luce su alcune definizioni riconosciute a livello internazionale.

Da Wikipedia voce “elisoccorso”. La classificazione anglosassone identifica: interventi SAR-HHO (dall’inglese Search and Rescue ricerca e salvataggio) Helicopter Hoist Operation (interventi dell’elicottero con verricello) – intervento di salvataggio in ambiente ostile che si sviluppa abbinando aspetto tecnico (gestito dal tecnico CNSAS e dal tecnico verricellista) e sanitario (peculiarita’ del 118) con lo scopo di recuperare una persona, non necessariamente ferita, da un ambiente ostile (mare, terreno impervio, montagna, valanga). Interventi HEMS (dall’inglese Helicopter Emergency Medical Service, Servizio Medico di Emergenza con Elicotteri), interventi di soccorso sanitario direttamente sulla scena dell’evento, quindi con atterraggio “fuori campo”, comunque in ambiente non ostile, cioè senza impiego di tecniche particolari per il raggiungimento della vittima e il suo recupero.

Sostanzialmente, semplificando, la differenza tra i due tipi di intervento è data dal fatto se, durante l’intervento, venga o meno fatto uso del verricello per il recupero dell’infortunato.

Per quanto riguarda la situazione specifica italiana occorre chiarire che l’intervento SAR-HHO è un tipo di intervento specifico ed istituzionale del corpo dei Vigili del Fuoco, che mezzi e personale del corpo sono addestrati per questo specifico fine.

L’intervento HEMS invece non è compito istituzionale dei Vigili del Fuoco, è di competenza del Servizio Sanitario della Regione. Molte regioni italiane hanno dato in appaltato, mediante gara pubblica, questo servizio a ditte private che operano sotto la direzione del ‘118’. Solo tre regioni Liguria, Trentino Alto Adige e Sardegna hanno stretto accordi con i Vigili del Fuoco affinchè questi gestissero anche il servizio sanitario HEMS.

La convenzione tra Regione Liguria e Vigili del Fuoco – In particolare in Liguria è stato firmato un machiavellico-bizantinico accordo tra Regione e Vigili del Fuoco dove si riconosce al corpo dei Vigili del Fuoco non un intervento HEMS (intervento Medico internazionalmente riconosciuto e codificato) ma un intervento HETMS (intervento Tecnico Medico assolutamente sconosciuto fuori delle mura di Genova). Risultato di questo mostro normativo è che gli interventi dei Vigili del Fuoco di Genova vengono effettuati con un equipaggio di ben SETTE persone; due piloti, un assistente due tecnici SAF e due sanitari.

E’ ovvio che il A109 Grand ottimizzato per il servizio di ELIAMBULANZA non è in grado di imbarcare tutta questa pletora di persone e il relativo equipaggiamento.

Ne deriva che gli interventi di elisoccorso di emergenza vengono effettuati dai Vigili del Fuoco di Genova con un elicottero AB 412, diretto discendente di quelli della guerra del Vietnam, con  sette membri di equipaggio e dall’esorbitante costo orario di 5.974,00€.

Il A109 Grand, che nella sua configurazione ELIAMBULANZA può operare con tre persone di cui 2 mediche e con costi di ora di volo decisamente ridotti, viene lasciato a marcire in un hangar dell’aeroporto di Genova non volendolo usare, con una ostinazione degna di miglior causa, per quello specifico impiego di ELIAMBULANZA per cui è stato allestito e acquistato.

Non è tutto – ha proseguito Infantino -, nessun pilota del corpo era abilitato per quel modello di velivolo. Ma lo spirito di abnegazione dei colleghi li spinti a dotarsi, senza nessuna remunerazione aggiuntiva, del brevetto necessario, così che oggi 6 piloti possono guidarlo. Ciò ha permesso che venisse utilizzato per trasporti sanitari da ospedale a ospedale, consentendo anche di far riposare gli altri mezzi che usiamo per l’elisoccorso d’emergenza”.

Visto che alla fine il rospo è uscito di bocca?  Il A109 Grand è stato utilizzato “per trasporti sanitari da ospedale ad ospedale” e allora con sei piloti abilitati perchè non si è attivata la base al “Clemente Panero” ed il servizio di ELIAMBULANA per il Ponente Ligure non è proseguito, ma è stato soppresso?

E a questo punto ci chiediamo anche quale sia stato il ruolo della Regione Liguria che non ha preteso il rispetto dei patti della convenzione firmata con i Vigili del Fuoco.

Tutto questo con una formula di comodato d’uso molto particolare. Tanto che da dicembre 2013, quando è scaduta la convenzione che obbligava Agusta alla manutenzione, l’elicottero è fermo perché Regione e Ministero dell’Interno si rimpallano la responsabilità degli interventi di “manutenzione ordinaria e straordinaria”.

E qui sembra proprio che Regione Liguria e Vigili del Fuoco si siano messi d’accordo per un patto di non belligeranza tutto a scapito dei cittadini del Ponente Ligure.

Infatti nella nuova convenzione sottoscritta il 23 dicembre 2013 e valida sino a 2018, è scritto che la base operativa del A109 Grand non è più il “Clemente Panero” di Villanova di Albenga, bensì l’aeroporto di Genova e che se anche fosse disponibile un secondo mezzo questo sarebbe ancora di norma di stanza a Genova.

Sembra che questo rimpallo di responsabilità tra Regione Liguria e Vigili del Fuoco, da squallido teatrino, sia utile a giustificare la non messa in esercizio del mezzo e farebbe comodo ad entrambi.

Infatti nella convenzione c’è scritto a chiare lettere che questa manutenzione spetta alla Regione Liguria: Art 3 della convenzione: “La Regione Liguria…si impegna alla concessione gratuita del predetto mezzo per la durate della convenzione assicurandone altresì la gestione tecnica e il supporto globale alla manutenzione dell’aeromobile.”.

Risultato pratico degli attori Regione Liguria e Vigili del Fuoco: mantenere l’elicottero fermo a marcire nell’hangar di Genova. Ma ad ammalati e infortunati residenti nel Ponente Ligure che avrebbero dovuto essere trasportati con questo moderno mezzo chi ci deve pensare?

Insomma, a parte un periodo di utilizzo frequente nell’estate del 2013, quello dell’A 109 si è dimostrato un acquisto non particolarmente riuscito, addirittura “dissennato ” come scriveva nel 2011 su “soccorritori.it” (il forum dei vigili del fuoco) un partecipante ad una discussione con centinaia di commenti, tutti critici, ma con motivazioni tecniche, nei confronti dell’elicottero comprato dalla Fondazione. E non sono invece scritte, ma iniziano a circolare nell’ambiente degli elicotteristi, alcune indiscrezioni che vorrebbero l’Agusta 109 trasferito a Roma per trasporti istituzionali. Solo voci e tutte ufficiose. Intanto l’elicottero invecchia e chi se ne prende cura ?

Il A109 Grand è un ottimo mezzo. Come dimostrato  dali svizzeri che ne usano a decine e sono soddisfatti. Gli unici che scrivono “dissennato” sono proprio i Vigili del Fuoco che redigono il sito “soccorritori.it”.  Purtroppo i Vigili del Fuoco, in questa circostanza, hanno indossato gli abiti di bambocci capricciosi.

Il A109 Grand deve essere messo in grado di funzionare come ELIAMBULANZA così come nelle intenzioni della Fondazione Carige e nell’allestimento acquistato.

Se questo modello e questo utilizzo non andava bene i Vigili del Fuoco non avevano che da dirlo e la Regione Liguria avrebbe affidato in appalto il servizio ad una ditta privata come avviene in tutto il resto d’Italia.

I Vigili del Fuoco si erano impegnati all’utilizzo del mezzo con sede al “Clemente Panero” e al rispetto di patti sottoscritti. Siamo di fronte ad un corpo dello Stato democratico fondato sul rispetto della Legge, del diritto, della legalità. Si aggiunga che l’ ELIAMBULANZA è destinata esclusivamente alla salvezza di vite umane.

Qualche domanda alla Regione Liguria – Perchè la Regione Liguria con un elicottero fermo ormai da cinque anni in un hangar con un servizio di ELIAMBULAMZA mai entrato in funzione al “Clemente Panero”, invece di denunciare le inadempienze dei Vigili del Fuoco ha ritenuto opportuno rinnovare la convenzione sino 2018 dichiarandosi soddisfatta del (pessimo o nullo) servizio ottenuto?

Perchè la Regione Liguria, visti i nulli risultati della convenzione con i Vigili del Fuoco per attivare il servizio di eliambulanza al “Clemente Panero” non ha pensato di dare questo servizio in appalto ai privati, cosa perfettamente lecita e permessa, cosa che, ripetiamo, avviene in quasi tutte le altre regioni italiane?

E’ meglio avere un servizio, che si dice venga pagato poco ai Vigili del Fuoco, ma che non funziona e, per di più, come ulteriore danno collaterale, sta lentamente mettendo fuori uso un mezzo della Regione Liguria –  pagato 6,5 ML di € –  oppure dare la gestione ai privati, pagare il giusto ed avere un servizio di ELIAMBULANZA efficiente?

Caro Marco Preve nonostante la mia stima nei suoi confronti ho il dubbio che in questo caso sia apparso quale “utile scriba” per far passare un  messaggio tendente a far restituire l’elicottero alla Fondazione Carige affinchè possa venderlo e ricavare qualche soldo. A mio avviso si sarebbe dovuto fare gli interessi dei cittadini del Ponente Ligure e pretendere che l’elicottero A109 Grand venga destinato, come nelle iniziali intenzioni, al “Clemente Panero “ e all’uso per cui è stato acquistato: servizio di ELIAMBULANZA per il trasporto rapido di ammalati ed infortunati tra gli ospedali del Ponente Ligure.

In conclusione. Il silenzio sulla vicenda è stato totale. Nessuno, dico nessuno, dei sindaci dei 69 comuni della provincia di Savona, come nessuno dei sindaci dei 67 comuni della provincia di Imperia, si è mai levato per denunciare questo ennesimo, e nel particolare odioso, scippo fatto da Genova matrigna nei confronti del Ponente Ligure.

Questi sono i fatti che avrebbero dovuto essere portati all’attenzione dei cittadini che vedono il loro diritto alla salute sempre più compromesso avendo a giustificazione presunti motivi di tipo economico quando tanti, sprechi, malversazioni e poltronifici continuano indisturbati.

Giancarlo Dellepiane

Leggi anche l’articolo su IVG dell’8 agosto 2013: Affidamento dell’elisoccorso ai Vigili del Fuoco. Il grazie al deputato savonese del Pd, Anna Giacobbe.


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