Autore: Sergio Bevilacqua
La “elevata rassegnazione” di Mario Draghi, mostrata alla Stampa nel lasciare il suo lavoro di Presidente del consiglio dei ministri, dice quasi tutto quello che potremo attenderci: le cose serie, ma anche le meno serie.
Oggi è sabato 15 ottobre, mattina presto e ho scorso le prime pagine di alcuni giornali ma soprattutto la coscienza della gente, quella che è oggi prevalentemente (e di gran lunga) generata nel web, ormai generalizzato, con il matrimonio, o…
È certo che il coraggio non manca al sovrintendente Pereira e a tutto lo staff artistico e tecnico del bellissimo, nuovo teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
L’analisi del conflitto tra Ucraina e Russia manca spesso di una componente viva e centrale: l’evoluzione dell’economia mondiale complessiva, con la sua più grande opportunità che è il collegamento interno al continente Eurasiatico tra oriente asiatico e occidente europe
La ignoranza e prepotenza impresariale e l’uso opportunistico.della notorietà cinematografica nel delicato e prezioso settore del LIVE teatrale.
Destra o sinistra non cambia molto, per la Repubblica: o partiti ben organizzati o la sua fine. Al centro di tutto, una legge sul funzionamento dei partiti politici.
Senza l’anello dei Partiti, organismi strutturati che effettuano la rappresentanza del popolo italiano come previsto dal buon senso, dalla esperienza ormai bisecolare delle democrazie soprattutto occidentali e dalla nostra Costituzione, le sfide economiche principali, anche quelle non del conto della…
Sono contrario a ogni visione retrograda e oscurantista. E così è quella di Vladimir Putin.
La cattiva coscienza degli anti-draghiani si può ricondurre, emblematicamente, all’obiezione a tre affermazioni di contenuto politico e comunicazionale fatte dall’ex Presidente del Consiglio dei Ministri, ovviamente decontestualizzate per risultare più convincenti al popolo bue dei Signornò.
Un’amica, giustamente sconvolta per le modalità con cui sono state disposte queste elezioni politiche, mi chiede per quale partito dovrebbe votare.
Sono nato in una piccola città dell’Emilia, Reggio, da una famiglia della prima Bassa da parte di madre e di origini trentine da parte di padre.
“All’ombra dei cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?”
Genova per noi…Dal Carlo Felice alla stupenda mostra Superbarocco a Roma, in giro per La Superba con Paolo Conte.
Non mi capacito di come due forsennati giocatori d’azzardo, Salvini e Conte, siano arrivati lì. Come il terzo che ha sul gobbo tante contraddizioni, Berlusconi, li abbia sostenuti.
AAA PARTITO CERCASI, CAUSA ELEZIONI che ispiri concreta Democrazia e Sussidiarietà.
Si parla spesso dei prodotti delle amministrazioni pubbliche (come anche di altre organizzazioni private) come tangibili / intangibili. Per l’organizzazione che produce, la differenza è solo di processo e non di natura.
Perché l’economia occidentale è comunque migliore di quella putiniana.
NON COMING-OUT (IN PIAZZA) MA KEEPING-IN (CAMERA DA LETTO). Nella stagione dei Gay-pride, occorre una riflessione su natura e cultura del sesso.
Perché è giusto controllare che le falsità non dilaghino e confondano le persone semplici.
Molti italiani, soprattutto giovani, sono in questi giorni a Reggio Emilia, ove un ciclo di concerti giganteschi aprono un nuovo capitolo organico della capacità d’offerta d’intrattenimento della città baricentrica della pianura padana.
Il voto di oggi (domenica 12 giugno): un orientamento dalla parabola della lavanderia. Ovvero i No-laundry.
Eccezionale esperienza di visita notturna, con il contemporaneo della grande bellezza antica.
Mentre i mass-media oscillano tra diritti della Russia, diritti dell’Ucraina, test missilistici di successo da parte russa, apparente riduzione della tensione con il secondo piano alla guerra, allontanamento dal nocciolo bellico per inquadrarne le conseguenze, cambi di strategia dalle due…
“Democrazia e Sussidiarietà”, dalla dottrina sociale alla politica sul campo.
In una pregiatissima opera editoriale il profilo del magnifico personaggio della civiltà occidentale.
Non è più tempo di filosofi: l’aveva capito, da bravo filosofo appunto, ormai un secolo fa Theodor Wiesengrund Adorno che, rispetto al nostro Umberto Galimberti, con rispetto, è stato un filosofo un pò più importante.
Quando si ha voglia di approfondire il lavoro di un regista d’opera.
Della guerra in Ucraina, i segnali che si ricevono dai mass-media, dei quali dobbiamo sempre supporre la possibilità di soggezione a interpreti e/o la presentazione di sole specifiche fonti, sta diffondendo l’impressione di una guerra in una (contingente?) fase di…
Mentre mass-media e commentatori continuano a insistere con la mitologia bellica, così eccitante per i lettori maschi, memori del gioco preferito dell’infanzia, i soldatini, e pronti all’esercizio della naturale, testosteronica aggressività e dei suoi progetti ostili e quasi sempre poco…
È di certo una fatto molto triste lo stand chiuso della Federazione Russa alla 59esima Biennale dell’Arte a Venezia.
Nel caso della guerra tra Russia e Ucraina che vediamo, il vero casus belli è il mantenimento di anacronistici (prima che giusti o sbagliati) privilegi commerciali pretesi da una striminzita classe economica che possiede le risorse naturali di un grande…
Naturale asses Natocinese contro l’osceno arbitrio bellico delle armi Putiniane. E viva il popolo Russo!
Il Rossini Opera Festival 2022 a valle di tanto Rossini nei teatri d’opera. Domenica 3 aprile al bel Teatro Filarmonico di Verona la gloria dell’Arte rossiniana, la Rossini Renaissance, che dura con forza progressiva da oltre 50 anni sullo slancio…
Carrarmati si muovono con strana cautela verso mete supposte strategiche. Le mete supposte strategiche sono anche quelle d’impatto comunicazionale, ad esempio Chernobyl. L’impiego di forze tattiche e convenzionali è come surdeterminato da altro.
Guerra in Ucraina tra primari e secondari. L’economia primaria rizza il capo contro la trasformazione, tra missili e carrozzine.
Mentre in Ucraina si muore col goniometro, in Italia il governo si muove come se fosse tutte le istituzioni dello Stato.
Grande musica al bellissimo Teatro del Maggio Fiorentino, nuovo fiammante, con Mascagni che finalmente inizia a riprendere il suo posto nel panorama musicale italiano e globale, grazie alla programmazione gigliata e al suo quasi perfetto allestimento de “L’amico Fritz”, tutto…
Alexander Dugin, massimo filosofo russo, e ideologo di Putin, così parla della guerra in Ucraina:
Nato e Russia, quali terga da pungere.
Il Teatro musicale d’arte: l’Opera lirica alla ricerca di nuovi equilibri. Apollo e le Muse davanti a Verdi, Puccini e le istituzioni teatrali.