Trucioli

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La Sociatria organalitica: il futuro prossimo dell’umanesimo


Il più grande e ultimo dei veri filosofi moderni, Theodor Wiesengrund Adorno, diceva, giustamente scosso dalla psicanalisi, che la filosofia era finita e che la sua alternativa era già presente: si chiamava Sociologia.

di Sergio Bevilacqua

Ora la Sociatria Organalitica toglie anche quest’oggetto di riflessione alla pura mente umana… Senza la clinica non c’è sapere sociale, e i filosofi hanno praticamente finito il loro lavoro più importante, anche se la concettualizzazione continua a precedere e attivare ancora ogni ciclo gnoseologico proprio interno anche alla Sociatria Organalitica. Ma prepotenza e accidia filosofica, nessuna voglia di muoversi, sono tratti superati da museificare.

Oggi certi filosofi tentano di difendersi pateticamente sostenendo che “La società” non esiste. E in effetti, la loro mente logico-meccanica non riconosce il fattore orga-nico. Infatti in un quel certo senso non sbagliano: riducendo tutto a Psiche (l’individuo, l’anima) o a Pragma (le cose, le macchine), Orga non è né l’una né l’altra, non è “cosa” e non è “uomo”… Ma non per questo non è! Esistono infatti circa 50 miliardi di società umane. Esse sono fondamentali e dirompenti nella vita di ciascuno, che sia la società dell’ufficio o del lavoro comunque, che quella del bar o del villaggio turistico. E sono quasi sempre più potenti dell’individuo, di Psiche… Orga comanda più di Psiche. E l’individuo? Gli individui possono solo trovare il miglior assetto per tutti questi organismi societari fondamentali. Infatti essi costituiscono la nuova antropologia e chi non li riconosce può solo proporre vecchiume ammuffito e pericoloso, a iniziare dal più puzzolente e putrido dei cadaveri, l’individuo della filosofia, e quello borghese in particolare. Il sapere vetusto dell’individualismo misconosce un tertium, del tutto datur: oltre a Pragma e Psiche, da alcuni secoli esiste la proliferazione di Orga. Certo è che lo si vede sul campo, e non col binocolo dalle poltrone dei filosofi… Dunque, non solo uomini e macchine, pensiero rudimentale, ma anche Orga, organismi misti, sistemi aperti. Un nuovo Qui (Chi?) Unde (da quando?) Quo (per quanto tempo, verso dove?) per l’umano e il suo umanesimo. E allora: Unde? Orga esiste da sempre; Qui? Oggi si è moltiplicata per miliardi di volte; Quo? Durerà per decenni di sicuro, almeno un paio di secoli. Quanto basta cioè a distruggere il mondo, l’umanità. la vita o a renderla meravigliosa. Chi non ci crede si faccia ibernare e si faccia risvegliare per essere sicuro nel 2500. Oppure si compri una macchina del tempo e di faccia spedire nel 1400. Il rischio e l’opportunità insite non le nego, ed è ciò su cui lavorare con la Sociatria Organalitica, e non con le ridicole zuppette filosofiche, con le sataniche ideologie o con il superomismo nietzschiano o l’antropocentrismo medievale. La Sociatria non propone nessun determinismo: la sua è epistemologia dei sistemi aperti, che è il vero umanesimo di oggi.

Negare quindi la presenza di Orga, soggetti non umani né meccanici, cioè organismi sociali e altri, è volgare riduzione logico-opportunistica. Infatti, nell’ “aldiqua” ci sono 50 miliardi di organismi societari, che condizionano la vita di tutti in positivo e anche in negativo. Negarne l’esistenza è follia autodistruttiva e vedere solo individui e materia nuda o macchine è deficit cognitivo. La tecnologia è presente in Orga, ma non è Orga. L’Uomo è presente in Orga, ma non è Orga. La tecnologia è ingrediente societario e va gestita come tutti i fattori degli organismi societari e anche l’Uomo.

Chi teorizza la non esistenza di Orga, e sogna ritorni a epoche medievali, ove le società umane erano solo di poche tipologie (soprattutto famiglie, corti, eserciti e botteghe) si rende conto che per ritornare a quel medioevo, senza accusare multinazionali globalizzatori ecc. dovrebbe eliminare 7 miliardi di umani, che senza Orga non vivrebbero? Peggio di chiunque nella storia recente e passata! Senza Orga e società migliori vai al disastro. Orga è imprescindibile e la sua salute è la Sociatria Organalitica.

Per iniziare, c’è un libro che è stato testo universitario per diversi anni: “Introduzione-alla-sociatria”. Quest’anno, poi, uscirà “Sociatria Organalitica”. In esso, come già nel primo, si parlerà di 500 interventi di miglioramento sociatrico organalitico conclamati su 1000 circa attuati per l’uomo del Terzo Millennio.

Dunque, il nostro organismo è Orga. La nostra famiglia è Orga. Le ferrovie sono Orga. E infinite altre tipologie di società umane: ripeto che sono oltre 50 miliardi.

E anche da una poltrona di filosofo, se è onesto anche nel riconoscere la sua inabilità ad andare oltre la biblioteca, un bravo filosofo ne può vedere la enorme quantità. Salvo filosofiche fette di prosciutto medievale putrido su occhi.

Abbandonata la spocchia vetero-intellettuale, se invece parliamo di gestione di Orga ci si può intendere anche con il pensatore accidioso più incallito. E lo strumento migliore è la Sociatria Organalitica, con i suoi 1000 casi per il nuovo umanesimo, saggio e concreto, cioè sociatrico organalitico. Questo oggi può avvenire al meglio con la Sociatria Organalitica, e non negando struzzescamente la esistenza di società umane (Orga) dotate di caratteristiche discrezionalità.

Comunque, senza esagerare, il Machiavelli va sempre letto; il Principe è un buon trattato politico; l’esercizio del potere può essere gangsterismo. Ma il punto è che 50 miliardi di società non agiscono secondo filosofia, e se volessimo così dovremmo insegnare questo a 7 miliardi di ignoranti. La Sociatria Organalitica invece guarda il concreto con la coscienza dell’umano e non le coste dei libri in una biblioteca. E non sappiamo in extremis se serve o no. Che serva o no un’amministrazione comunale o un’azienda lo sanno tutti. E perché tutto funzioni meglio, Machiavelli o no, serve oggi la Sociatria, in particolare Organalitica. Di organizzazioni societarie che ti fanno vivere o morire c’è ne sono almeno 50 miliardi. Molte di più che poltrone per filosofi…

La sociatria organalitica non nega la filosofia: le dà il suo posto attuale: concettualizzazione, progetto intellettuale… è una delle fasi della pratica organalitica, cui segue la vera clinica societaria: cambiamento e miglioramento societario concreto. Già Fatto 1000 volte, e 500 conclamate. La stessa informativa su cui mi sono stati affidati corsi universitari che ho tenuto per anni di Sociologia Generale e abilitazioni ministeriali all’insegnamento universitario presso tutte le Università italiane, attribuitemi dalla Università leader nelle Scienze Umane, la LUMSA di Roma. Cioè non è millantato credito, se non si vogliono ipotizzare turpi mafie accademiche, che, in realtà, non sopportano, come i filosofi, la prassi sociatrica della clinica e del “mi sporco le mani, opero”, che non corrisponde alla loro frequente accidia pantofolaia. E li ottunde nel sapere. Non han potuto non farlo!

Poi, la Sociatria Organalitica è ANCHE altro. E tratta non Psiche ma Orga. Che esiste, è sempre esistita ma è importantissima, ingigantita, vitale e imprescindibile al giorno d’oggi e di sicuro ancora per molti decenni. Alle prossime, allora!

Sergio Bevilacqua 


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