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La crisi del maschio e i Ferragnez. Festival di Sanremo rimane un grande spettacolo per l’Italietta


Il Festival di Sanremo rimane un grande spettacolo per l’Italietta.

di Sergio Bevilacqua

Per quello che ho visto, quest’anno ha mostrato i soliti punti di debolezza delle ultime edizioni: un teatro ormai troppo piccolo per il 2023, troppi recuperi generazionali, una platea palesemente distante dalla musica. Ma anche alcuni punti di forza. Intanto, qualche performer (il vincitore Mengoni sopra tutti); poi la presenza fuori concorso dei Manneskin che, pur con qualche dubbio di stile, rappresentano un grande successo mondiale dell’Italia.

E, sempre tra le attrazioni, Chiara Ferragni e suo marito Fedez. Ottimi per l’audience quasi fino quasi alla fine… Se le condizioni del fenomeno Ferragnez rimarranno così enormi, la loro storia prenderà l’aspetto di una trama per opera pop, con tutti gli ingredienti del grande appeal popolare. Ovviamente del nostro tempo: la bella famiglia di successo, due nascite di figli dolcemente spettacolarizzate, star lei e star lui, consumi top, amore conclamato di fronte ai fatti umani delle sfortune di salute (la malattia di Fedez, sembra un cancro al pancreas), lei presente e affettuosa, poi la rottura della sacca del metaverso con il parto clamoroso al Festival di Sanremo.

Poi cosa è successo ai cosiddetti Ferragnez, tanto fusi nel loro amore familiare da fondere pure i loro nomi? Sono successe le scene inquietanti che si riassumono nelle 2 ormai famosissime foto dei contatti fisici tra Fedez e lo strano essere personaggio in via di affermazione che risponde al nome di Rosa Chemical. Un grave disturbo, che obbliga i milioni di follower della coppia a riflettere su un fatto piuttosto grossier che riguarda il “lui” dei due. E come la prenda la “lei” dei due.

Un fatto che potrebbe succedere in ogni coppia anche se, naturalmente, est modus in rebus: a una coppia come Ferragni e Fedez accade dunque in tivù (sic…) davanti a milioni di persone, che sono in buona parte il loro pubblico, influencerato.

Il fatto è stato rilevante per il costume (alcune querele viaggiano), rilevante per la coppia (anche questo immediatamente spettacolarizzato, se non addirittura progettato a priori), ma soprattutto, data la rilevanza mediatica di questo grottesco episodio, è particolarmente rilevante il dubbio (a elevato contenuto identitario…) ficcato nella testa di milioni di italiani e non solo. E con gesti e atteggiamenti così espliciti come mai, e dico mai, si è visto nel nazional popolare.

È questo ultimo l’aspetto che più deve essere riflettuto. I comportamenti volgarissimi di Fedez immersi nella cornice politically correct dei Ferragnez, del desiderio di brillantezza consumistica da loro evocato quasi come premio per una promozione di valori familiari solidi malgrado l’opulenza, aprono una voragine nel radical-chic e nello stile di apertura ai valori della aleatorietà sessuale che la coppia scintillante ha sempre promosso come specchio dell’identità dei suoi follower e del mondo neo-borghese di cui sono emblema.

Il clamoroso contropiede che la vicenda mostra è la volgare superficialità e debolezza del maschio della coppia, con obbligatorie riflessioni generali.

La mimica dell’atto principe della relazione omosessuale maschile non può non fare ragionare sulla riduzione puramente edonistica di quell’atto, e il fatto che a mostrarla in modo eclatante, emblematico, sia un padre di famiglia e un leader del costume, crea una valanga di domande e di dubbi in tutti.

Ecco. Questo è il primo, più importante fatto. L’uomo, il maschio, con famiglia e figli, manifesta un’identità sessuale instabile, che si mostra con gusti sessuali molto discutibili attraverso gesti di grande evidenza e valore d’orientamento per tutti coloro che guardano al Fedez anchor-man con ammirazione. E sono tanti.

Ecco allora l’uomo, il maschio in sé, uscirne con le ossa rotte.

Ma, dato che l’amore è solo un sentimento reciproco, e nel caso dei Ferragnez più che mai, come “la regia” ha fatto muovere la donna, Chiara?

Nessun messaggio ufficiale: niente, come rimasta senza parole. E nessun contatto mostrato con il gayfedifrago…

È chiaro che ciò significa (Chiara, una moglie): “Poveretto, ci sto pensando…” e, dato il tasso emblematico di quella famiglia, anche una valutazione a tutt’oggi, molto difficilmente controvertibile: “Un uomo debole che non riesce a manifestare l’identità vincente o comunque amorosa verso la sua partner donna (e che donna…) che ella merita...”

Lei si mostra come tacitamente sorpresa. Riprende il resto della famiglia, delle sorelle, degli amici, dai quali sembra avere supporto e comprensione, coccola i figli da sola, quasi a significare la preoccupazione che i comportamenti grotteschi di papà Fedez possano disturbarli…

Insomma, una bella valanga di contraddizioni, rispetto alla loro storia/fiction patinata infarcita di sostegno della tolleranza estrema dei comportamenti erotici.

Questo per la cronaca. Per la scienza sociologica, l’evento è di massima gravità. E mi spiego.

Oltre il gossip, il commercio e la patina, il successo della famiglia Ferragnez è dovuto proprio finora al saper conciliare i valori tradizionali della famiglia, molto italiani, e del benessere con un approccio fortemente libertario, ove, inoltre, la Donna (Chiara) risulta come molto bella, molto cool, molto benestante, amante del buon vivere e infine leader della famiglia.

Fedez, inferiore e malato, è sempre apparso affettuosamente disciplinato alle strategie di Chiara, apparentemente in modo amoroso e consapevole della sua debolezza (fino a ieri attribuibile alla malattia e al grande carisma imprenditoriale della bella star dell’influencing).

Questa vicenda li fa scendere di molti gradini, diverse rampe, tant’è che la Ferragni manco lo vede più.

Verità? Messinscena?

Credo che non si ponga la questione.

Il fatto è sociologicamente gravissimo e, prima di indicare le scabrose debolezze della coppia più cool del metaverso e non solo, indica una gravissima crisi del maschio contemporaneo, massacrato dallo stile scintillante e vincente della donna e costretto a rifugiarsi in comportamenti contrastanti con il mondo da loro evocato (dai Ferragnez appunto…). Estremismo ginecoforico.

Mica poco, per loro, per il loro business, e soprattutto, per la coscienza umana e civile di chi li segue, molti milioni di persone…

Sergio Bevilacqua


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Sergio Bevilacqua

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