Vergogna istituzionale nolese? L’analisi della vicenda della chiusura dei box di Via Belvedere è molto semplice da comprendere….certamente….da chi la vuole analizzare in serenità d’animo.
di Carlo Gambetta

Ci vogliamo provare?
Nel 2018 una convenzione tra Comune (pubblico) e Levy (privato) dava il via libera alla costruzione di un manufatto edilizio per ospitare oltre 170 autoveicoli.
Tra le tante autorizzazioni/certificazioni ecc.ecc.…. erano obbligatoriamente incluse precise norme per la sicurezza pubblica e privata prescritte dal Comando dei VV.FF.
Nel 2022, dal punto di vista autorizzativo, l’autorimessa è dotata di SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e relativo verbale di visita tecnica positivo.
Di seguito, il Dott. Manlio Fossarello titolaree della Levy Srl, con ancora la sua maggioranza dei millesimi, nomina la Geom. Debora Manzino (Vice Sindaco, Ass. LL.PP. con delega alla Protezione Civile) amministratrice dei box.
Nel 2025 l’assemblea dei proprietari chiede una perizia sulla sicurezza; viene incaricato l’Ing. Nailini.
Sempre nel 2025 viene eseguita (pare senza autorizzazione da parte dell’assemblea) un’ulteriore perizia da parte dell’Ing. Edoardo Costa.
Entrambe i periti riscontrano pericolose importanti anomalie.
Nessuno dei due, però, registra che le vasche che dovrebbero contenere l’acqua per il sistema di alimentazione di sprinkler e idranti sono vuote ( fatte riempire d’urgenza il giorno 11/09 dalla Levy).
Esiste un’ulteriore perizia da parte dell’Ing. Luca Sanguineti dello Studio Progettazione Impianti (elettrici) che identifica irregolarità importanti.

L’Avv. Gallareto di Savona, consultato dall’amminstratrice Manzino, ritiene necessario segnalare i fatti ai VV.FF.
Operazione che l’amministratrice non esegue, e, nel contempo chiude con catena e lucchetto l’accesso alla rampa elicoidale, avvisando via mail i proprietari dei box.
“Con quale diritto” si chiedono (giustamente) gli inquilini. E….qualcuno rimuove di forza la catena!. Questo succede il 7 agosto.
E qui, a mio avviso, si configura da parte dell’autorità apicale del Comune, la Vice Sindaco Manzino, un conflitto d’interesse che genera una omissione in atti d’ufficio. Si, ripeto, omissione.
Il Sindaco Repetto con tanto di ordinanza contingibile e urgente a “tutela della pubblica e privata incolumità” interviene solo il 10 settembre, (con un mese di ritardo) a seguito di “controllo a campione” effettuato il 4 settembre dai VV.FF. dove si riscontra il permanere di irregolarità, anche se alcuni interventi riparatori sembra siano stati fatti eseguire d’urgenza dal Dott.Fossarello (in accordo con alcuni inquilini ( l’amministratrice?).

Ciò premesso, secondo quanto detto dal Sindaco Repetto nel Consiglio Comunale del 1 settembre, in risposta a precisa domanda della minoranza se “era o no a conoscenza del fatto”, il primo cittadino ha risposto NO, e che la sua Vice (in quanto tale) “non doveva parlarmene” (al minuto 37 della registrazione) e che “non c’è nessun motivo né ostativo né d’incompatibilità” (min 43). E’ o no omissione in atti d’ufficio da parte di entrambe?
Ancora… anche i vigili urbani di Noli, se erano a conoscenza della situazione venutasi a creare, perché non hanno immediatamente relazionato/rapportato a chi dovere? Quella di intraprendere l’unica azione prevista dalla legge: avvisare i Vigili del Fuoco di Savona.
Ma vogliamo scherzare? Giocare sulla sicurezza dei cittadini? Sinché non ci scappa il morto!
A mio avviso è mancanza di educazione civica incolpare, per mero interesse personale, chi fa il proprio dovere istituzionale, in questo caso la minoranza in Consiglio Comunale e non chi, quella situazione l’ha creata, l’ha coperta.
Appare chiaro che il Dott. Fossarello o chi per la sua ditta Levy che ha firmato la SCIA e i lavori, anche in questa occasione deve essere protetto dal Comune di Noli.
Il nostro Comune, dove rimangono in custodia i due più importanti scheletri, ossia la tettoia mercatale costruita difforme dal progetto, fatta demolire dalla Sovrintendenza, con Levy che ne paga i costi.
Il nostro Comune che risulta ancora una volta silente/assente per agevolare la costruzione di un manufatto abusivo (ancora da demolire) oltre alla deviazione (non conforme al progetto) del percorso della nuova viabilità per favorire la “promessa” del “dono” di un ascensore. Operazione, quest’ultima, costata oltre 100.000€ .
Il Dott. Fossarello ha preteso il risarcimento, non ha eseguito la demolizione; il “Comune” in qualche modo lo ha agevolato. Con soldi della comunità, non con quelli di chi ha sbagliato non vedendo, non denunciando, non amministrando in modo corretto.
P.s. La frase finale nella comunicazione fatta al Comune da parte dei VV.FF. “ Tanto si comunica al Sindaco e al Prefetto, ai sensi dell’art. 19 del D.L. 139/2006, per gli eventuali provvedimenti di competenza”, conferma che l’amministratore di condominio Manzino, non comunicando formalmente nulla all’amministrazione pubblica di appartenenza (ovviamente per favorire i suoi interessi privati di amministratore di condominio), non ha fatto il proprio dovere nella qualità di Vice Sindaco (in quel periodo, se non sbaglio – da quanto ha detto lo stesso Repetto in Consiglio Comunale il Sindaco era in vacanza – quindi la Manzino sarebbe stata addirittura facente funzione di Sindaco….)!!!
La disposizione al Sindaco affinché prenda i provvedimenti di competenza, rende a questo punto più macroscopica l’incompatibilità del suo Vice Sindaco, che allo stesso tempo, come risulta dalla lettera dei VV.FF. potrebbe essere destinatario come amministratore di condominio dei “ provvedimenti di competenza” che dovrebbero essere adottati proprio dall’amministrazione pubblica!
Carlo Gambetta
Lutti cittadini
Adriana Maglio a 83 anni è mancata al marito Franco e alle famiglie dei due figli Roberto e Claudio, ai parenti. Nolese, casalinga, di origini contadine che non mai smesso di coltivare, può essere ricordata come una donna semplice, buona, riservata.