Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Lettera/ Traditi dalle promesse del Parco delle Alpi Liguri e dalla Provincia. Impraticabile la strada Triora-Monesi. Non si placa lo spopolamento di paesi in alte valli. E quanta propaganda!


Sono nato a Triora 76 anni fa e vi sono stato sempre residente. Quando ero bambino il borgo era ancora popolato, frequentavano le scuole oltre 50 bambini.

Il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana all’inugurazione della Ciclovia

Anno dopo anno ho dovuto amaramente constatare il progressivo spopolamento dell’alta valle Argentina. Sono scomparsi laboriosi villaggi quali Gerbonte e Drondo, invasi da roveti ed erbacce. Poche case restano di luoghi pastorali come Goina o Borniga.

Passato il periodo di relativo benessere con le due fabbriche di bambole artigianali e con l’estrazione dell’ardesia, in borghi un tempo popolosi ed estremamente attivi, come Triora, vivono poche decine di persone, strenuamente attaccate alle radici.
C’era speranza che le condizioni di vita migliorassero con l’istituzione del Parco delle Alpi Liguri, ma ciò non è accaduto.

Non ci si può affidare soltanto ad iniziative sporadiche; è inutile propagandare l’outdoor (!) o il riattamento dei sentieri, se prima non si migliorano le condizioni delle strade di collegamento.

I percorsi tra le rocce o nei boschi non possono essere riservati a chi è in possesso di macchine fuoristrada, di motocross od altri mezzi in grado di affrontare strade disagiate e sconnesse. Mi riferisco ad esempio alla strada che da Melosa conduce alle più alte vette liguri-francesi od anche a quella che collega Triora con la frazione Monesi, provinciale un tempo molto frequentata ed oggi impraticabile. E’ incredibile che il Comune di Triora debba percorrere chilometri su chilometri per effettuare sopralluoghi o eseguire lavori, attraversando un’infinità di comuni.

E’ ora di rimboccarsi le maniche e di sentire il parere di tutti i Comuni, non solo le autorità ma anche chi ogni giorno vive in questi meravigliosi posti, purtroppo lasciati soli, privi di servizi altrove garantiti.

Sono inutili visite e promesse, non si può dimenticare che le vallate terminano verso le vette, dove sgorgano limpide ed insostituibili acque. Paesi come Dolceacqua o Badalucco sono ancora “vivi” grazie alla vicinanza alla costa; è da questi centri in su che si deve intervenire con urgenza, prima che sia troppo tardi.

Sandro Oddo

 


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