Per Piaggia, enclave cuneese nel territorio di Mendatica (IM), una giornata da incorniciare.Tra i comuni italiani con meno residenti (non tutti peraltro stabili) che si sta trasformando in un ‘caso da manuale’ per sociologi ed economisti.
Alla fine degli anni ’90 con la confinante Monesi di Triora costretta ad un letargo senza fine, poi l’alluvione, frane e danni, da cui Piaggia si è presto ripresa. Non è così per Monesi di Mendatica che ha avuto una vera e propria devastazione (nella parte più a nord est) e nessuno sa dire se la ricca (a volte generosa vedi spese promozionali dell’ex Toti) Regione Liguria e il poverissimo bilancio del Comune di Mendatica, la Provincia tra le ‘fortezza’ degli Scajola, saranno in grado di far fronte ai 10-12 milioni per rimettere in sicurezza l’abitato franato.
Al mare, sulla costa, i soldi si sarebbero già trovati, ma la montagna ha un irrilevante numero di elettori. E poi gli stessi politici sanno che la fedeltà ai ‘padrini’ di destra, dove un tempo governava solo la Dc, è inossidabile. Qui la sinistra, neppure ai tempi del governo Burlando-Paita (almeno quattro le loro visite a Monesi e Mendatica dove hanno pure dormito all’agriturismo Castagno ora chiuso) l’elettorato si era spostato a sinistra. Non è solo un problema di ‘chi è causa del suo mal pianga se stesso’, di gente mite e resiliente, pur caratterizzato dalla fuga in città soprattutto dei giovani.
C’è di mezzo una certa miopia ed assenza di programmazione nel valorizzare la montagna come si è fatto e si sta facendo in Alto Adige che è pur sempre Italia anche se provincia autonoma con trilinguismo.
Si pensi al danno derivante dall’avere accettato una nuova seggiovia accorciata rispetto al vecchio suggestivo percorso. Regione e comuni interessati hanno pure acconsentito al responso di tre ‘sciagurati‘ tecnici regionali (che Trucioli.it ha ripetutamente additato senza ricevere querele) che tra le argomentazioni hanno indicato la nidificazione del gallo forcello per imporre l’apertura della seggiovia nel solo periodo invernale. Con quella andata al macero invece la funzionalità era di 12 mesi all’anno e trasformata in una formidabile attrazione turistica e svago, per stranieri e italiani (almeno 20 milioni di passeggeri).
Merita di essere approfondito”il fenomeno Piaggia“, il suo risorgimento, il mercato delle vecchie case via via ristrutturate, la presenza di due apprezzati esercizio di ristorazione, uno con camere accoglienti e un percorso benessere con sauna a legna, idromassaggio, doccia finlandese, sauna, l’altro con negozio di alimentari ospitato nel palazzo del Municipio che era stato realizzato come sede della Guardia di Finanza di confine. Racconteremo chi sono i protagonisti/e. Non solo Piaggia, ancora prima la straordinaria ripartenza di un altro borgo di pastori quale era Upega, il ‘miracolo’ della ‘Locanda di Upega‘ e dei 24 pionieri’ (vedi Trucioli.it).
Si sta risollevando anche l’altra frazione ancora più caratteristica per le sue due borgate ricche di un’urbanistica-edilizia rimasta ai secoli scorsi e di cui Trucioli.it ha scritto di recente ma vale la pensa ritornarci soprattutto con gli aggiornamento fotografici. Piaggia, Upega, Carnino (formano il Comune di Briga Alta, 41 residenti, il più piccolo paese del Piemonte).


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