Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Piaggia, a settembre torna il Municipio dal 2016 a Ormea. Con la sede rinnovata e due locali commerciali. I boati a Upega


Dal 2016 la sede del Comune di Briga Alta è stata trasferita ad Ormea causa alluvione e frane. La buona notizia è che, salvo imprevisti, il gonfalone potrà tornare e ‘sventolare’ entro il prossimo settembre. L’annuncio è inedito e si accompagna al fatto che l’Amministrazione comunale, a giugno 2020, aveva ricevuto un contributo straordinario destinato alla ristrutturazione del Municipio. L’edificio, risalente agli anni ’50, era stato realizzato come sede della Guardia di Finanza di frontiera. Ora tornerà rinnovato, con due novità: potrà ospitare anche due locali commerciali.

Linverno e la neve a Piaggia, sede del Municipio, uno scenario suggestivo e ormai vincolato alla sorte di Monesi di Triora e al suo rilancio che coinvolge anche Monesi di Mendatica dove ancora non è possibile abitare e in Regione il Comune ha presentato un piano di consolidamento e recupero di oltre 6 milioni di euro. Oltre a quelli già spesi e al rimborso dei danni e lavori di sistemazione degli immobili danneggiati. I pagamenti potranno concretizzarsi solo quando i privati presenteranno le relative perizie (già fatte) e fatture
Federica Lanteri primo sindaco rosa nella storia di Briga Alta

La risistemazione della sede con lavori importanti terrà conto che al piano terra vengono ospitati gli uffici comunali aperti al pubblico e con l’aggiunta di due locali. Uno sicuramente destinato ad esercizio pubblico, il secondo potrebbe essere la sede idonea di un’attività commerciale che si sposa nel contesto montano e turistico. Non è ancora stata decisa la sorte della sede Pro Loco di Piaggia a sua volta ospitata nella vecchia casa canonica tuttora della parrocchia che dipendete così come Upega e Carnino dalla Diocesi Ventimiglia.  Un’altra novità è quella che riguarda la creazione di una stanza adibita ad infermeria. “Un’esigenza importante e qualificante – conviene il primo sindaco rosa della storia di Briga Alta, Federica Lanteri, figlia dell’indimenticato compianto Guido Lanteri che nella pubblica amministrazione del paese ha lasciato con la sua tenacia ed inventiva risultati concreti ed un ottimo ricordo.

Una grave carenza quella dell’infermeria con un’attrezzatura senza pretese, ma diciamo con le materie prime che servono alle esigenze sanitarie: dal morso di una vipera, di una vespa, di un calabrone, ad una caduta con ferite, ad un taglio, alla distorsione, al piccolo incidente domestico o podistico. Resta ancora da decidere cosa se sarà al piano inferiore della strada che ha ospitato per vent’anni il locale bar- tavola calda e fredda, negozio alimentari gestito da Tiziana Sabato che è stata vice sindaco, ha chiuso e si è trasferita a Pieve di Teco. Ed è poi diventata unica proprietaria dell’intera montagna di Monesi di Imperia e Cuneo, una parte ricevuta dall’eredità di Terenzio Toscano alla sua morte, e che poi ha acquistato anche la parte del fratello Enrico Toscano che dimora ad Alassio.

Se non ci saranno quindi ritardi dall’impresa edile che ha ottenuto l’affidamento dei lavori, Briga Alta e Piaggia avranno entro settembre una sede comunale da ‘ultima generazione’ e più consona alle esigenze dei cittadini. Un piccolo valore aggiunto che una comunità che può vantare tra i comuni italiani qualche record quanto a statistiche. Piaggia dove nel periodo invernale, dopo la frana e la fine dell’ordinanza di sgombero, sono rimasti padre e figlio che hanno lasciato e venduto la casa di Boissano dove risiedevano. Altri si sono trasferiti a Nava, Ormea e Garessio. Ufficialmente all’anagrafe sono iscritti 38 residenti e la Upega con i suoi 8 – 10 resilienti ( e la sua Pro Loco) fa la parte del leone si fa per dire. Mentre Carnino, con il suo fascino antico, è abitato solo in estate.

NUOVO CONVENZIONE PER L’UFFICIO DI SEGRETERIA TRA I COMUNI DI
Bagnasco, Mombasiglio, Briga Alta, Nucetto e Perlo.

….,che attualmente il Servizio di Segreteria Comunale è svolto in convenzione con i Comuni di Mombasiglio, Bagnasco, Briga Alta, Caprauna, Perlo e Sale San Giovanni giusta deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 in data 03/03/2018 esecutiva ai sensi di legge;
….. che il Comune di Caprauna con deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 in data 28/11/2020 ha stabilito di recedere unilateralmente dalla sopra citata convenzione;
…e che sarà composta dai Comuni di Bagnasco (abitanti 993), Mombasiglio (abitanti 610), Briga Alta (abitanti 38), Nucetto (abitanti 402) e Perlo (abitanti 109), – Totale abitanti al 31/12/2020 n. 2098 -con capofila il Comune di Bagnasco, quale ente con la maggiore popolazione;…che, in ragione dell’accordo richiamato in premessa, avrà come titolare il Dr. Paolo Mariani.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BRIGA ALTA DOPO LE ULTIME ELEZIONI –
LANTERI FEDERICA SINDACO
ALBERTI IVO VICE SINDACO
CAMPERO ROBERTO ASSESSORE
LANTERI MARCO CONSIGLIERE
BRUNA GIORGIO CONSIGLIERE
BOTTIROLI CARLO CONSIGLIERE
BOTTERO NICOLETTA CONSIGLIERE
CAPELLI ELENA CONSIGLIERE
ALBERTI MARIAPIA CONSIGLIERE
AMORETTI LAURA CONSIGLIERE
BARUFFALDI GIOVANNA CONSIGLIERE

Il 17 gennaio alcuni social titolavano: “Tornano i FORTI BOATI in alta VAL TANARO”

La grotta del ghiaccio

Le prime segnalazioni giungono da UPEGA. La notizia è stata divulgata questa mattina da REPORTER24 in merito ad oltre 10-15 “boati molto cupi e sordi che si stanno verificando su tutta l’alta Val Tanaro, nella zona di Upega, ma resta ancora incerta la causa di questo strano fenomeno. Se inizialmente si pensava ad eventuali frane e smottamenti e poi a possibili fenomeni sismici, il tutto è stato rapidamente smentito. Negli ultimi giorni non si sono verificati terremoti su tutta l’area in questa zona, secondo INGV e l’attenzione sembra ora rivolgersi verso qualche esercitazione militare.

Sono sorpresi anche gli abitanti di Upega che inizialmente pensavano ad un rumore causato da grandi slavine in quota (fenomeno non raro in alta valle Tanaro dopo le grandi nevicate). Anche questa mattina continuano ad arrivarci segnalazioni dalle zone comprese tra Viozene ed Upega.

Tecnici ed esperti geologi cercheranno nei prossimi giorni di risalire alle causa di questi STRANI BOATI dandoci finalmente una risposta a questo particolare fenomeno. Ci prova il geologo locale Aldo Acquarone: “I boati li ho sentiti anche io, ed ho segnalato la questione ad Arpa già anni fa. A mio parere hanno cause naturali. Posso ipotizzare che siano legati a scosse sismiche non percettibili dall’uomo sotto forma di “scuotimento”, ma di cui si propagano le onde sonore. Il fenomeno si era già presentato nel DICEMBRE 2019 (13 mesi fa) con molti boati che si erano susseguiti per oltre 15 giorni in questa zona. Anche gli abitanti di Upega ci confermano che solo nella giornata di ieri 16 Gennaio, sono stati almeno 12-15 i boati percepiti dalla popolazione in zona. Al momento non ci giungono segnalazione dalle frazioni vicine, ma come accaduto nel 2019 non escludiamo che siano stati percepiti anche in località Viozene, Ponte di Nava ed Ormea”.

LA STAMPA A FIRMA DI MANUELA BRIA – 9 DICEMBRE 2019 –

Boati misteriosi che rimbombano da qualche tempo in valle Tanaro? Si sentono davvero oppure sono una “bufala” o una leggenda metropolitana a cui in molti stanno correndo dietro? Sono numerose, in effetti, le testimonianze di quanti – da varie località, in particolare Briga Alta, Ormea e Garessio –  raccontano di rumori cupi e non ben definiti, addirittura “decine”, che scuoterebbero le montagne della zona. Fino a Upega, la parte più alta della “terra di mezzo” tra basso Piemonte e Liguria di Ponente. E qualcuno comincia a preoccuparsi.

Alcuni fanno ipotesi: dagli “aerei che rompono il muro del suono” alle esercitazioni militari (più o meno segrete), fino alle grandi slavine. Non manca nemmeno l’ironia con gli ufo e le immancabili invasioni aliene. Ma ci sono anche varie conferme: Su Facebook scrivono: “Vero, si sentono bene tutti i giorni”, “Anche qui a San Giacomo, anche di sera”, “Anni fa si sentivano bene anche a Valsorda, Garessio”.

Quello che manca, sino ad oggi, è, però, una spiegazione scientifica del fenomeno, oltre che della sua esistenza. Ci prova il geologo valtanarino, Aldo Acquarone: “I boati li ho sentiti anche io, ed ho segnalato la questione ad Arpa già anni fa. A mio parere hanno cause naturali. Posso ipotizzare che siano legati a scosse sismiche non percettibili dall’uomo sotto forma di “scuotimento”, ma di cui si propagano le onde sonore. Nei prossimi giorni, quando i tecnici Arpa saranno di nuovo ad Ormea per installare altri sensori sulle rocche delle Vallette, ne parlerò con loro”.

“Non salgo ad Upega da qualche tempo e ammetto di non aver mai percepito boati, ma effettivamente solo negli ultimi 15 giorni, dai dati dell’Osservatorio Nazionale Terremoti, risultano un paio di scosse in questa zona – dice Federico Lemut, ex consigliere comunale di Briga Alta -. La prima il 24 novembre intorno alle 17,30 al confine con la Francia, di magnitudo 1.4. La seconda, di magnitudo 1.7, il 6 dicembre poco dopo le due del mattino, è stata registrata proprio a Briga Alta. Potrebbero essere collegati a questi movimenti”.

“In Comune non abbiamo mai ricevuto alcuna segnalazione in merito – riferisce da Ormea il sindaco Giorgio Ferraris -. Per quanto mi riguarda, ho una certa età, ma non sono ancora sordo, e ad Ormea non ho mai sentito boati particolari, tuttavia mi interesserò per verificare la notizia”.

23 gennaio 2021 NOTIZIE –

L’Amministrazione Comunale avvisa la popolazione che sono stati battuti i percorsi:
– da Upega al Giairetto;
– dal Giairetto alla casetta della sbarra sulla Monesi Limone;
– dalla Colletta delle Salse a Margheria Binda Valcona Soprana fino all’Angelo sopra Piaggia.
Alla ripartenza del Gatto hanno contribuito:  Comune di Briga Alta, Comune di Mendatica, Impresa Ferrari, La Locanda d’Upega.
I Ragazzi: Mirco Mirone, Roberto Richermo, Simone Conforti, Cristian Drago, Marco Clemenzi, Fabio Ferrari

UNA VOLPE (PINA) E’ MORTA 

Aldo Acquarone geologo

ALDO ACQUARONE (già docente alla Scuola Forestale di Ormea) – Pina è morta. Povera Pina. Ma nel bosco non la piange nessuno. Non il topo, neppure l’uccello, tantomeno la lepre. Quando muore un predatore, tanti gioiscono. Anche la biscia se la ride.

La volpe Pina è morta, eccola nel bosco e nel suo ‘giagiglio’
Paola Sconti (biologa)- È morta in modo dignitoso per gli animali…la natura vorrebbe così…piuttosto che protrarre sofferenze in studi veterinari….quando gli animali sentono che sono alla fine vogliono andare a nascondersi tra la natura e essere lasciati soli …hanno una loro dignità che e del mondo animale difficile da capire per gli uomini…forse!!!

 


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