Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Turismo savonese a prova crollo presenze
Ma Toti: ‘Liguria crescita super in 4 anni’
La Fiera del lusso a Cannes, chi c’era
A Stoccolma fiori, nobel e food in 1400


Che il clima, come abbiamo più volte rimarcato, sia stato inclemente non ci sono dubbi. Mareggiate, scoscendimenti e frane non solo nell’entroterra, cedimenti di tratti stradali che bloccano residenti e turisti sono stati all’ordine del giorno subito dopo un fortunale, che i giornalisti chiamano “bombe d’acqua” e che il realtà sono dei monsoni o piccoli tornado. Giustamente le Autorità comunali si lamentano in quanto lo Stato gli lascia solo le briciole [di ricavi] omettendo opere di riedificazione e di un cronoprogramma  certo di aiuti. E a Cannes, sotto il marchio LLD (Ligurian Luxury Destinations – Italian Riviera), gli albergatori si proponevano ai  buyer alla ricerca di nuove e affascinati destinazioni, strutture legate al lusso ed esperienze esclusive. Chi c’era tra gli albergatori liguri. E tra gli annunci del presidente Toti: ‘Il turismo ligure sta vincendo la sfida della destagionalizzazione’. Albergatori, esercenti, commercianti, Bagni Marini, artigiani, dipendenti del settore e disoccupati sono ‘avvertiti’: ottimismo a tutto gas. E a gonfie vele, annuncia la stessa Regione, gli aumenti di posti letto negli appartamenti turistici registrati (vedi sotto i dati ufficiali).

Tra i danni dell’ultimo anno si registra un calo delle presenze turistiche come sono impietosi  i dati dell’Osservatorio regionale.  Il periodo da gennaio a settembre di quest’anno, rispetto allo stesso del 2018, ha evidenziato a fronte di un leggero incremento di arrivi questo calo. In parole povere: sono arrivati più turisti, ma si sono fermati un solo giorno, mentre chi si concedeva la classica vacanza  ha scelto altre destinazioni.

Per gli operatori del settore alberghiero significa più spese, per la gestione della struttura e meno introiti. In più c’è l’aspetto, tutt’altro che secondario, delle seconde case (sia nuove costruzioni sia conversioni di hotel in miniappartamenti) che stanno sottraendo posti letto alle strutture alberghiere. Un fenomeno che dalle statistiche non emerge in modo diretto, dal momento che l’Osservatorio prende in considerazione i turisti registrati, mentre il proprietario di una seconda casa si muove in modo indipendente. Senza contare la piaga degli affitti in nero.

L’Osservatorio regionale dice ancora che nel Savonese è andata peggio: a fronte di 1.154.696 arrivi (3.585 in più, pari a un incremento dello 0,31%), le presenze sono scesa sotto ai cinque milioni, ossia 4.927.202 (130.851 in meno, pari a un calo del 2,59%). A livello di singole località, migliora la situazione a Pietra, che ha compiuto un balzo in avanti negli arrivi (+5,7%) anche se perde qual cosina nelle presenze (-0,92%), e tiene Alassio (+3,13% negli arrivi e -0,52% nelle presenze), nonostante il disastro della spiaggia ridotta a un fazzoletto. Soffrono, e parecchio, Finale (-4,53% di presenze), Loano (-5,26%) e Varazze (-7,48%). Ondeggia Spotorno, dove gli arrivi sono aumentati del 2,99% ma le presenze sono calate dell’1,55%.

Naturalmente si registrano tra gli arrivi un incremento di turisti stranieri: svizzeri e tedeschi, tenendo presente che le loro presenze sono diluite nell’anno solare in quanto sia in Germania che in Svizzera ed Austria, le ferie sono disposte ad intervalli di ogni due mesi.

Fra gli operatori c’è chi è quasi rassegnato e chi invece reagisce dicendo che da quello che è successo dallo scorso agosto, dalla linea di demarcazione del crollo del ponte Morandi alle ondate di maltempo di quest’anno, i risultati sono ancora clementi, ma non denotano alcun segnale di ripresa.

Per far quadrare il bilancio, si fa per dire, ed avere più fondi per le opere di ripristino [delle loro tasche], il governo ha recentemente presentato alla commissione Bilancio al Senato, un sub emendamento al ddl bilancio.

Il governo, per mettere al sicuro la legge di Bilancio aggiungendo risorse alle coperture, ha incrementato le clausole di salvaguardia inserite nella manovra e riguardanti le accise sui carburanti. Parliamo di un aumento pari a 303 milioni di euro nel 2021, 651 milioni nel 2022 e 132 milioni nel 2023. Cresce, quindi, nel complesso, il peso delle clausole di salvaguardia: se non verranno disinnescate porteranno aumenti delle accise sulla benzina da 1,221 miliardi nel 2021, da 1,683 miliardi nel 2022 e da 1,954 miliardi nel 2023. L’aumento delle clausole viene previsto da un sub-emendamento alla legge di Bilancio presentato dal governo in commissione Bilancio al Senato. [Data di pubblicazione: 10/12/2019]

Franco Grilli commenta  su Il Giornale che appartiene all’editore di Mediaset- Fininvest (ovvero famiglia Berlusconi ): “ Il governo dà il via in manovra agli aumenti delle accise nel 2021 e nel 2022: ecco cosa cambia per chi guida. Il governo ha gettato la maschera.  Infatti su benzina e gasolio, nel 2021, ci sarà un aumento sulle accise che andrà ad incrementare il gettito di 303 milioni di euro; mentre nel 2022 sono attese maggiori entrate pari a 651 milioni. Il tutto arriva con un sub emendamento al ddl bilancio, presentato dal governo in commissione Bilancio al Senato. Nella relazione tecnica, che accompagna la proposta di modifica, si calcola che complessivamente le maggiori entrate attese dall’incremento della tassazione sui carburanti nel 2021 salgono a 1,2 miliardi di euro e nel 2022 a 1,7 miliardi. La decisione dell’esecutivo ha innescato immediatamente la reazione delle opposizioni. L’ex viceministro dell’Economia, il leghista Garavaglia, non usa giri di parole: “Il governo delle tasse e delle bugie ha preparato un bel pacco di Natale per gli italiani. La modifica della clausola di salvaguardia delle accise sui carburanti comporterà aumenti vertiginosi del prezzo della benzina e del gasolio: 1,2 miliardi di euro nel 2021, più di 1,6 miliardi nel 2022 e quasi 2 miliardi nel 2023. Dagli illuminati del Pd e dei 5S una follia in piena regola che colpirà tutti senza pietà: cittadini, famiglie imprese. Così si butta davvero benzina sul fuoco”.

“Insomma l’esecutivo giallorosso ha deciso di mettere le mani nel portafoglio degli italiani colpendo milioni di automobilisti. L’ennesima prova di una manovra che di fatto viene declinata su due binari: il primo è quello della stretta sui controlli fiscali, il secondo invece riguarda l’aumento di diverse imposte che andranno ad incidere proprio sulle tasche degli italiani. Il governo aveva tentato il blitz anche sull’ Imu  inserendo una sorta di doppio pagamento per le doppie residenze. Una mossa che per il momento è stata scongiurata con la retromarcia del ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, che di fatto ha espresso un parere negativo sull’emendamento Imu. Ma la sostanza non cambia: la manovra del governo giallorosso è solo un elenco di microtasse che andranno a colpire diversi settori produttivi del Paese (come la plastic tax) e il rischio è che una legge di Bilancio di questo tipo affossi definitivamente la debole crescita del Paese “.

Ogni governo, passato e presente, centro destra (oltre 10 anni al potere) e centro sinistra (supera i concorrenti quanto a durata) ha sempre pensato di correre ai ripari nel momento del bisogno per far quadrare i conti sulla finanza pubblica adoperando quel strumento che è comodo applicare: un’IMPOSTA sui carburanti, l’ACCISA. E’ facile porre tributi ma in questo caso si va ad incidere sull’ENERGIA, un bene utilizzato da tutti visto che muove il mondo attorno a noi e senza il quale non sarebbe possibile vivere e svilupparsi. Dunque come in un gioco perverso, all’aumentare del costo energetico aumentano anche tutte le cose che vengono prodotte e vendute alla gente come in una spirale inflazionistica senza fine.  A cominciare dalla bolletta della luce e del gas.

Ecco l’elenco completo:1935 +0,001 euro per la guerra di Abissinia

  • 1956 +0,007 euro per la crisi di Suez
  • 1963 +0,005 euro per il disastro del Vajont
  • 1966 +0,005 euro per l’alluvione di Firenze
  • 1968 +,0005 euro per il terremoto del Belice
  • 1976 +0,051 euro per il terremoto del Friuli
  • 1980 +0,039 euro per il terremoto dell’Irpinia
  • 1983 +0,106 euro per la missione in Libano
  • 1996 +0,011 euro per la missione in Bosnia
  • 2004 +0,020 euro per contratto autoferrotranvieri
  • 2005 +0,005 euro per rinnovo autobus pubblici
  • 2011 6 aprile +0,0073 euro per finanziamento Fondo Unico Spettacolo
  • 2011 1 giugno +0,040 euro per emergenza immigrati
  • 2011 1 luglio +0,0019 euro per finanziamento FUS
  • 2011 1 novembre +0,0089 euro per alluvioni Liguria e Toscana
  • 2011 6 dicembre +0,082 euro con il decreto Salva Italia
  • 2012 30 maggio +0,020 euro per il terremoto in Emilia

A tutto questo si somma la cosiddetta imposta di fabbricazione sui carburanti, che porta il totale finale a 0,7242 euro per litro per la benzina verde e 0,6132 euro per il gasolio IVA esclusa. Aggiunta anche questa, al 22%, si ottengono 0,8835 euro nel primo caso e 0,7481 euro nel secondo. Il meccanismo dell’indirizzo politico-economico è evidente nella scelta dello Stato Italiano di  differenziare le accise applicate ai carburanti (dati 2018): benzina [E7] a: 728,40 € per 1000 l

  1. gasolio [B7] : 617,40 € per 1000 l (416,00 € per 1000 l nel 2006)
  2. GPL [LGP] : 267,77 € per 1000 kg
  3. gas naturale [LNG] : 4,4 € per 1000 kg (dato indicativo, calcolato applicando una conversione di 0,74 kg/m3).

Certamente non possiamo dire che sia sbagliato contribuire in caso di emergenza per un fine di solidarietà  ma “prelevare” in continuazione  dai cittadini senza una scadenza è solo sintomo di mala gestione e di interessi di pochi su molti. Ma deputati e senatori li eleggono comunque i cittadini che votano. Chi è causa del suo mal….

Alesben B.

IL CDA DELL’ENIT E LA FIERA DEL TURISMO DI LUSSO A CANNES

COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE LIGURIA –  Si svolgerà a Genova un consiglio d’amministrazione straordinario di Enit, l’Agenzia nazionale per il Turismo, come segnale di continuità e rilancio della città e dell’intera regione. Lo hanno annunciato congiuntamente Giorgio Palmucci, presidente di Enit e Pietro Paolo Giampellegrini, commissario straordinario dell’Agenzia per la promozione turistica In Liguria, all’inaugurazione della fiera del turismo del lusso in scena a Cannes.

“Enit è ben felice – dichiara Palmucci – di essere al fianco della Liguria per promuovere, attraverso i suoi 28 uffici nel mondo, le proposte turistiche di una regione provata dagli ultimi eventi dovuti al maltempo ma ricca di attrattive”. “Nei quattro anni del nostro mandato alla guida della Liguria – ricorda il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – abbiamo registrato una crescita di quasi il 20% degli arrivi e di circa il 12% delle presenze. Un risultato straordinario se consideriamo le difficoltà che abbiamo affrontato nell’ultimo anno e mezzo: la nostra determinazione, il nostro impegno costante e la ritrovata vitalità di questa terra, stufa di chiudersi su se stessa, ci hanno permesso di arrivare fin qui e di guardare al futuro con ottimismo. Tutto questo è stato accompagnato da una strategia lungimirante ed efficace nella promozione turistica e valorizzazione delle nostre eccellenze. Grazie quindi a Enit che, in questo ulteriore momento di difficoltà dovuto al maltempo delle ultime settimane, è al nostro fianco: un sostegno prezioso oggi più che mai per far capire al mondo intero che la Liguria è raggiungibile, bella e pronta ad accogliere al meglio turisti e vacanzieri”.

“Abbiamo avanzato una richiesta di sostegno a Enit – aggiunge Giampellegrini – per svolgere insieme un’azione efficace di rilancio dell’immagine della Liguria sia sul mercato nazionale che internazionale. Noi che ci occupiamo di turismo siamo abituati a lavorare sul sogno e sulla bellezza, ma ci sono momenti in cui bisogna difendere le condizioni per sognare, come quelle per guardare e coltivare la bellezza. Questo è uno di quei momenti”.

“Ritengo molto importante l’interesse e apprezzo la sensibilità dimostrata da Enit per la Liguria – aggiunge Gianni Berrino, assessore regionale alla Promozione turistica e Marketing territoriale -. La nostra regione ha attraversato un anno difficile, superato grazie agli operatori che per primi hanno affrontato le avversità per fare in modo che il turismo sia sempre più volano di sviluppo per l’intero territorio”.

L’ILTM (International Luxury Travel Market) a Cannes, dal 2 al 5 dicembre, la fiera principale in Europa per il turismo di alta gamma. All’interno dell’area Enit la Liguria aveva un suo spazio definito dove, sotto il marchio LLD (Ligurian Luxury Destinations – Italian Riviera), gli albergatori si proponevano ai vari buyer alla ricerca di nuove e affascinati destinazioni, strutture legate al lusso ed esperienze esclusive. Le strutture che fanno parte dell’LLD, da Ponete a Levante: Miramare the Palace di Sanremo, Grand Hotel ad Alassio, La Meridiana Resort & Golf di Garlenda, Grand Hotel Savoia a Genova, Hotel Cenobio dei Dogi a Camogli, Excelsior Palace Hotel di Rapallo, Mediterraneo Emotional Hotel &Spa di Santa Margherita Ligure, Hotel Miramare a Sestri Levante, Hotel Vis à Vis a Sestri Levante, Golfo dei Poeti Relais & spa di Montemarcello.

GLI ULTIMI DATI UFFICIALI DELLA REGIONE LIGURIA –

COMUNICATO STAMPA – Il movimento turistico in Liguria non rallenta neanche in autunno. Dopo la chiusura dell’estate con segno positivo sia negli arrivi sia nelle presenze, anche i dati definitivi di ottobre confermano la tendenza alla crescita rispetto al 2018 con percentuali molto elevate: 10,98% di arrivi e 7,28% di presenze in più, nonostante la pioggia e le allerte che hanno colpito la regione soprattutto nella seconda metà del mese. Un aumento che migliora ancora un po’ il dato complessivo del 2019, che dopo l’anomalia di maggio (il peggiore da decenni, con quattro fine settimana consecutivi di maltempo) ha recuperato gradualmente e ora si avvia a un sostanziale pareggio con il 2018. I dati ormai consolidati di ottobre verrannno pubblicati sul sito ufficiale di Regione Liguria lunedì 9, mentre cominciano ad affluire i dati di novembre che sembrano confermare ancora la tendenza all’aumento, nonostante il mese sia stato uno dei più piovosi di sempre.

Tra le province, è Genova a crescere di più negli arrivi rispetto a ottobre 2018 (+12,95%) ma anche le altre si attestano su valori molto alti, nell’ordine Imperia (+12,55%), Savona (+9,58%) e La Spezia (+7,62%). Anche per le presenze la provincia di Genova fa meglio delle altre (+9,04%), seguita dalla Spezia (+8,77%), Imperia (+7.55 %) e Savona (+3.55 %). La buona performance dell’area metropolitana genovese è confermata dai dati relativi al comune capoluogo: +15,67% di arrivi e +7,5% di presenze rispetto all’ottobre 2018.

“Il turismo ligure sta vincendo la sfida della destagionalizzazione – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – e si tratta ormai di un’onda lunga, come dimostra l’aumento considerevole nel confronto tra gli ultimi cinque anni e i cinque anni precedenti che abbiamo documentato recentemente. Tutti i segnali dicono che sarà un inverno positivo per l’accoglienza turistica: i problemi alle vie di accesso autostradali sono stati tamponati a tempo di record e la campagna per l’autunno e l’inverno “Liguria terra di vino e d’olio” ha già superato le 600mila visualizzazioni sui social. Questa domenica daremo il via alle festività natalizie con l’accensione degli alberi nelle piazze e l’avvio delle iniziative di animazione che saluteranno il nuovo decennio. La Liguria c’è, è raggiungibile, non si arrende e guarda al futuro con ottimismo”.

“Sono dati molto positivi – commenta l’assessore al turismo Gianni Berrino – che confermano la Liguria anche come meta non balneare: puntare sulle eccellenze del territorio, sull’enogastronomia e sulla bellezza ha pagato. I dati non tengono neanche conto dell’apporto fornito dalle nuove forme di ospitalità. Gli AAUT, gli appartamenti a uso turistico registrati, sono passati dai 3.511 del 2015, che valevano 14.181 posti letto, ai 22.218 del 2019 non ancora concluso, che valgono 101.047 posti letto: un aumento di 18.707 appartamenti e 86.866 posti letto. Come ripetiamo da quest’estate, è evidente che oltre 100mila posti letto non possono essere un fattore trascurabile e che, al di là degli incentivi alla regolarizzazione, sono indicativi non solo di cambiamenti nel movimento turistico ma anche di un incremento non ancora quantificabile nel dettaglio, ma già facilmente stimabile. Ipotizzando un riempimento medio degli AAUT (90 notti all’anno per tutti i posti letto disponibili) le presenze complessive superano i cinque milioni. Si tratta di una valutazione prudenziale che varrebbe oltre il 30% in più nelle presenze turistiche complessive; ma anche se fossero meno, anche se fossero la metà, avremmo un incremento sicuramente non inferiore al 20%. E parliamo di un riempimento medio che potrebbe facilmente essere sbagliato per difetto, dato che gli appartamenti che aderiscono alla procedura di classificazione regionale hanno presumibilmente una buona continuità di esercizio”.

TURISMO, UNA MISSIONE DA NOBEL: A STOCCOLMA REGIONE LIGURIA E AGENZIA “IN LIGURIA” PORTANO LA BELLEZZA DEI FIORI DI SANREMO, IL GUSTO DEL FOOD LIGURE E TANTE ECCELLENZE TURISTICHE

Pietro Paolo Giampellegrini, commissario di Agenzia “In Liguria con l’assessore alla Cultura regionale Ilaria Cavo

COMUNICATO STAMPA – STOCCOLMA. Anche quest’anno la Liguria ha partecipato a Stoccolma alla cerimonia di consegna dei Nobel. Insieme a Regione l’Agenzia di promozione turistica “In Liguria” presente nella capitale svedese per promuovere i prodotti del territorio. Grande protagonista, all’interno della cerimonia dei Nobel di ieri sera, l’allestimento floreale “made in Sanremo” sul palco della Konserthuset, la sala dei Concerti che tradizionalmente ospita l’evento. Anche quest’anno il meglio della produzione floricola sanremese, fornita dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria con il supporto tecnico del mercato dei fiori di Sanremo, ha dato colore e bellezza alla Konserthuset, dove 1300 selezionatissimi invitati tra membri della famiglia reale, capi di Stato e i premiati, si sono dati appuntamento. In rappresentanza di Regione Liguria l’assessore alla Cultura Ilaria Cavo.

Da molti anni la città di Sanremo rende omaggio al suo illustre cittadino Alfred Nobel, lo scienziato e filantropo svedese che, come molte altre personalità dell’alta borghesia ottocentesca, era un habitué della città rivierasca, dove visse nella prestigiosa residenza, denominata in suo onore villa “Nobel” e dove morì il 10 dicembre 1896. Forse proprio durante il soggiorno sanremese ebbe l’idea di premiare coloro che, durante l’anno precedente, avevano maggiormente contribuito al benessere dell’umanità.

“La presenza di Regione Liguria alla cerimonia dei Nobel è importante perché ogni anno permette di testimoniare e ricordare il legame che Alfred Nobel ha avuto con la nostra terra – ha detto l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo –  Durante il galà serale i premiati hanno avuto modo di mettere in risalto il valore delle loro scoperte: dai sistemi planetari nella nostra galassia, alle potenzialità del litio utilizzato nei trasporti, alle ricerche mediche sulla sopravvivenza in assenza di ossigeno. Nobel, quando ha istituito il premio ha voluto valorizzare coloro che aiutano il progresso dell’umanità e noi qui a Stoccolma ne abbiamo avuto gli esempi tangibili. La ricerca e lo sviluppo per la crescita sono valori che condividiamo, forti dei quattro premi Nobel riconosciuti, negli anni, alla nostra regione. La Liguria ha fatto da splendida cornice in tutti i momenti solenni della cerimonia con le fantastiche composizioni dei fiori di Sanremo, apprezzate da oltre mille invitati”.

E accanto ai fiori di Sanremo, i prodotti liguri, declinati nel menù offerto a tanti ospiti internazionali  all’ambasciata italiana a cui hanno preso parte anche i due chef di Liguria Gourmet: Marco Visciola e Matteo Losio. Star della serata: la tipica focaccia genovese, salumi e formaggi liguri con giardiniera, insalata di polpo e patate con pesto e olive taggiasche, panissa fritta, minestrone alla genovese, pasta della Valle Scrivia al tocco, torta capuccina, baccalà accomodato, frittelle di baccalà e naturalmente dolci tipici per chiudere in bellezza, canestrelli e pandolce genovese con crema calda. Immancabile l’accompagnamento con una selezione dei grandi vini doc della Liguria. Un’occasione per promuovere la regione come meta ideale, come spiega Pietro Paolo Giampellegrini, commissario di Agenzia “In Liguria”: «Attraverso uno dei punti di forza della destinazione turistica ligure, come è la gastronomia d’eccellenza, abbiamo voluto dare il segno di quanto di bello e di unico ci sia nella nostra regione. Quello nordeuropeo è un mercato fondamentale per la Liguria ed essere presenti a Stoccolma per un’occasione di questo valore internazionale è importante. Gli stranieri in generale e gli amici nordeuropei in particolare, puntano sempre di più sul format del turismo esperienziale e la Liguria in questo senso ha le carte in regola».


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