Trucioli

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Noli: quel giorno di Chiara scomparsa. Tutti in allarme


Sono a corto di argomenti su Noli, ma non voglio rinunciare al mio solito intervento settimanale su Trucioli.it.

di Massimo Germano

Noli – Madri Pie

Mi consulto con i miei nipoti. ”Parla un poco di noi”, mi suggeriscono, ”per esempio di quella volta che ci hai fatto rapare a zero da Corrado ….”. Ora sono grandi, ma quando erano piccoli si stringevano intorno a me sul divano, uno per lato, il terzo arrotolato dietro la schiena come corona. Il nonno raccontava dei tempi andati, di quando la loro madre aveva la loro età.
Ricordo un’estate ormai lontana nel tempo, siamo nel 1971, mia moglie ed io stiamo facendo la spesa in Via Colombo, a Noli. Ci voltiamo, Chiara dov’è? La nostra prima figlia ha tre anni, era con noi, ma ora non la vediamo più. Il terrore corre sul filo, forse ha deciso di andare da sola alla spiaggia, penso subito all’Aurelia, al suo pericoloso attraversamento.
Grido a mia moglie di avvertire tutti e vado verso la spiaggia. Mentre corro mi accorgo di un fatto strano, la notizia mi precede. Il tam-tam dilaga con una rapidità misteriosa, il giornalaio mi avvisa che non ha visto nessuna bambina, all’attraversamento pedonale c’è già un vigile all’erta, mio fratello e mio cognato perlustrano i paraggi, vedo gente sulle porte dei negozi.

Torno verso il centro, corro verso casa, non so cosa fare, è uno strazio. Mi accorgo che mi riconoscono tutti, alle volte dopo tanti anni non ci salutiamo quasi più, ognuno ha le sue faccende, soprattutto d’estate, ma ora la cittadina si è fermata. Sulla via principale incontro mia moglie che piange. Chiara a casa non c’è, è già andata lei a controllare, dove mai si sarà cacciata?
Intanto il tam-tam si allarga, incominciano ad arrivare notizie vaghe, poi sempre più precise, dalla parte della stazione ferroviaria, allora a Noli passava ancora il treno. Cosa sarà andata a fare da quelle parti? Corriamo con il cuore in gola, rimbalziamo come palle da tennis da una voce all’altra e finalmente la troviamo dalle Madri Pie, vicino alla Chiesa di San Paragorio.
Allegra e sorridente come non mai sta chiacchierando con una suora che l’ha bloccata e la sta tenendo saldamente per mano. Le sta dicendo che aspetta i nonni, che devono arrivare col treno da Torino, e che le portano sempre dei regalini preziosi perché lei è molto buona ed ubbidiente. Noi a questo non ci avevamo proprio pensato.

Qualche tempo dopo notai che alcuni dei bei capelli di mia moglie erano diventati bianchi.

Massimo Germano


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M. Germano

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