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Magistrato e parlamentare, loggia P4
Quando muore la cronaca giudiziaria
la Corte d’appello bacchetta i media


Un articolo pubblica di iustitia. La Corte d’appello di Napoli bacchetta i media. IL 25 SETTEMBRE la seconda sezione penale (presidente Vincenzo Alabiso, consiglieri la relatrice Maria Grassi e Maria Dolores Carapella) ha reso noto il dispositivo della sentenza sul coinvolgimento nella ‘ P4’ di Alfonso Papa, ex magistrato e primo parlamentare per il quale la Camera ha autorizzato l’arresto.

Alfonso Papa, 49 anni,già Pm alla Procura di Napoli, già componente della giuntas nazionale dei magistrati a Roma vice capo di gabinetto del ministro Guardasigilli Roberto Castelli e poi direttore generale della giustizia civile. Viene anche designato come componente della Commissione di inchiesta sulla mafia.Dopo l’inchiesta sulla P4, ha abbracciato la battaglia per la riforma della giustizia e contro il sovraffollamento carcerario. Insieme ai Radicali si è schierato a favore di un provvedimento di amnistia perché “chi oggi si oppone all’amnistia non si oppone solo a questo ma anche a qualunque speranza di poter riformare la giustizia. Papa ha depositato una proposta di legge per limitare il ricorso alla carcerazione preventiva ai soli reati di sangue e di grave allarme sociale, fissando una serie di garanzie per i detenuti in attesa di giudizio, inclusa la separazione degli spazi destinati a condannati definitivi e non, la durata massima di sei mesi e la presenza obbligatoria del giudice nel corso degli interrogatori.

Che cosa è successo? Un addetto stampa dell’ex parlamentare ha inviato un comunicato ai media per annunciare la ‘assoluzione’ di Papa e diffondere alcune dichiarazioni compresa la gratitudine ai suoi avvocati, Giuseppe D’Alise e Carlo Di Casola. E la nota è andata in rete senza che nessuno si sia recato in aula per la lettura del dispositivo o abbia cercato una verifica della notizia con le fonti ‘ufficiali’ (magistrati, cancellieri, avvocati). Con questa vicenda siamo quindi di fronte a una sorta di certificazione della ‘morte’ della cronaca giudiziaria.
Quando a via della Dataria il direttore dell’Ansa Luigi Contu ha letto la smentita della Corte d’appello ha chiesto spiegazioni al responsabile della sede napoletana dell’agenzia. E non sappiamo come Angelo Cerulo sia riuscito a giustificare il doppio lancio (alle 11,55 e alle 12,07) firmato dal cronista di giudiziaria Nando Piantadosi che ha solo riportato le notizie inviate dall’entourage di Papa. Devono poi passare più di quattro ore perché Piantadosi e Cerulo diffondano la rettifica sulla ‘assoluzione’ dell’ex parlamentare.
Male, molto male, Ansa Napoli; peggio, molto peggio il Mattino di Federico Monga. La squadra del web del Mattino (capo Fanuzzi, vicario di fatto Perillo, Perez e Scarlata) alle 9,42 del 26 settembre, come gli altri media, mette in rete senza nessuna verifica il ‘comunicato’ del deputato Pdl. Alle 16.53, quasi quattro ore dopo il comunicato della Corte di appello, il mattino.it aggiunge queste righe: “Non è stata una sentenza di assoluzione” ma “una sentenza di non doversi procedere nei confronti dell’imputato (Alfonso Papa, ndr) per intervenuta prescrizione dei reati”. Lo sottolinea, in una nota, la presidenza della Corte di Appello di Napoli in relazione alla notizia della sentenza emessa ieri sera nei confronti dell’ex parlamentare Alfonso Papa, coinvolto nella cosiddetta inchiesta ‘P4’ della Procura di Napoli, risalente al 2010.
Di ‘assoluzione’ dell’ex parlamentare aveva parlato stamani in una nota l’ufficio stampa di Papa
. In ordine a quei reati, evidenzia ancora la nota della Corte d’Appello, “Alfonso Papa era stato condannato in primo grado; è stato inoltre in parte dichiarato inammissibile ed in parte respinto l’appello del pubblico ministero avverso le pronunzie penale della Corte d’appello di Napoli ha oggi mandato assolto l’ex parlamentare del Pdl Alfonso Papa dalle accuse relative alla vicenda giudiziaria salita alle cronache con il nome di Loggia P4”. E soprattutto senza cambiare il titolo: Loggia P4: l’ex parlamentare napoletano Papa assolto da tutte le accuse”.
Con una scelta incomprensibile viene così del tutto vanificata la rettifica del presidente della Corte d’appello e forse De Carolis dovrebbe rinotificare la rettifica al direttore del Mattino, questa volta con consegna affidata ai carabinieri. In ogni caso c’è da domandarsi quale idea di giornalismo ha in testa il deskista del Mattino on line che nasconde la correzione dell’errore all’interno dell’articolo. Siamo di fronte a sciatteria (è la tesi dei graduati del giornale), incapacità, arroganza?

Luigi Contu e Federico Monga

La squadra di Fanuzzi aggiunge queste righe nel corpo del pezzo, senza cambiare l’attacco:La seconda sezione penale della Corte d’appello di Napoli ha oggi mandato assolto l’ex parlamentare del Pdl Alfonso Papa dalle accuse relative alla vicenda giudiziaria salita alle cronache con il nome di Loggia P4”. E soprattutto senza cambiare il titolo: “Loggia P4: l’ex parlamentare napoletano Papa assolto da tutte le accuse”.
Monga faccia sapere.


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