Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Lite in redazione, assolti due giornalisti
C’erano di mezzo ‘amante’ e ‘rissa’ in Rai.
E ultima classifica dei quotidiani on line


“Un fatto clamoroso accaduto all’interno del più noto studio televisivo nazionale, tra un caporedattore e la sua amante”. In un determinato contesto ermeneutico, i giudici di merito hanno osservato che la parola “amante” era stata utilizzata nel (solo) titolo dell’articolo, mentre nel corpo dello stesso era stata chiaramente indicata la natura del rapporto intercorrente tra Cinzia Fiorato e Vincenzo Iacovino, definiti come fidanzati, sicchè, per un verso, nessuna confusione era potuta insorgere nel lettore medio. Daltro canto, non poteva esserne derivato discredito, essendosi attribuito a quella parola una connotazione greve, ma non offensiva, anche in considerazione della poliedricità semantica della parola in questione. Assolti, anche in Cassazione, il direttore Maurizio Belpietro di Libero e Enrico Paoli, autore dell’articolo, accusati di diffamazione a mezzo stampa in danno dei due colleghi della Rai.

Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Milano confermava la pronuncia del Tribunale di quella città. Analogamente, in ordine all’espressione “rissa”, con la quale era stata descritta, in sintesi, la discussione, invece, solo verbale, tra i due Fiorato e Iacovino, si è fatto riferimento al suo significato più moderno di “diverbio molto acceso”, pertanto pienamente calzante rispetto all’episodio denunciato, che aveva indotto, d’altro canto, la stessa Fiorato a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, e il Tribunale civile di Roma a negare il significato aggressivo e violento dedotto dai ricorrenti a sostegno della valenza diffamatoria.

In tale contesto ermeneutico, i giudici di merito hanno osservato che la parola “amante era stata utilizzata, nel (solo) titolo dell’articolo, mentre nel corpo dello stesso era stata chiaramente indicata la natura del rapporto intercorrente tra Fiorato e Iacovino, definiti come fidanzati, sicchè, per un verso, nessuna confusione era potuta insorgere nel lettore medio; d’altro canto, non poteva esserne derivato discredito, essendosi attribuito a quella parola una connotazione greve ma non offensiva, anche in considerazione della poliedricità semantica della parola in questione.

Analogamente, in ordine all’espressione “rissa“, con la quale era stata descritta, in sintesi, la discussione, invece, solo verbale, tra i due, si è fatto riferimento al suo significato più moderno di “diverbio molto acceso“, pertanto pienamente calzante rispetto all’episodio denunciato, che aveva indotto, d’altro canto, la stessa Fiorato a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, e il Tribunale civile di Roma a negare il significato aggressivo e violento dedotto dai ricorrenti a sostegno della valenza diffamatoria. L’insussistenza di un effettivo portato offensivo nelle parole usate nell’articolo, e la ricostruzione sostanzialmente fedele, pur incline all’ammiccamento, di un fatto clamoroso occorso all’interno del più noto studio televisivo nazionale, che aveva portato finanche all’intervento delle forze dell’ordine, hanno, dunque, correttamente indotto i giudici di merito ad escludere il disvalore penale del fatto.

Altrettanto infondate le doglianze difensive con riferimento all’ulteriore articolo nel quale si fa riferimento alla partecipazione della Fiorato alla nota trasmissione televisiva “Miss Italia” , trovando la interpretazione dei fatti data dai giudici di merito piena legittimazione nella lettura dell’articolo e nelle parole in esso utilizzate, nonché negli accertamenti giudiziali che hanno confermato il periodo di assenza dal lavoro per malattia della giornalista.

Secondo l’accusa, Enrico Paoli, quale giornalista dell’edizione online del quotidiano Libero pubblicava anche sul proprio profilo facebook il 24 maggio 2012, un articolo dal titolo “C’è il fidanzato in redazione – scoppia la rissa e arrivano i Carabinieri. Vicenda surreale nel TG della rete ammiraglia – il caporedattore e l’amante vengono alle mani” offendendo l’onore e il decoro della giornalista Cinzia Fiorato e di Vincenzo Icovino, compagno della donna, definendolo amante della stessa, così facendo apparire una relazione immorale tra i due, e in altro articolo apparso lo stesso giorno sul quotidiano Libero, asserendo che vi fosse stata una rissa tra lo Iacovino e il caporedattore della RAI, mentre in realtà vi era stato solo in diverbio, così facendo apparire Iacovino come persona violenta; inoltre, nella redazione online del medesimo quotidiano in data 3 settembre 2012, con l’articolo dal titolo ” La giornalista del TG1 in malattia torna solo per andare a Miss Italia” offendeva l’onore e il decoro di Cinzia Fiorato, facendo apparire come simulata la malattia della donna, circostanza, peraltro, non vera poiché la Fiorato era stata assente dal lavoro per ferie. Avverso tale sentenza hanno proposto ricorso le parti civili, con il ministero del medesimo patrono, il quale ne ha chiesto l’annullamento declinando quattro motivi.

Nella realtà, si era verificata una animata discussione, presso gli studi televisivi della Rai in cui prestava servizio la giornalista Cinzia Fiorato, tra lo Iacovino, fidanzato della Fiorato, e il caporedattore della testata giornalistica, insorta a seguito della richiesta di quest’ultimo, al primo, di non accedere – per accompagnare la fidanzata al lavoro – presso i locali della RAI, per ragioni di sicurezza – mai trasmodata in aggressioni fisiche, sicchè la parola “rissa” usata per descrivere il fatto, e l’aggettivazione della vicenda come “surreale” – riferita all’intervento dei carabinieri chiamati dalla stessa Fiorato – avevano indotto nel lettore la falsa rappresentazione di un aggressione fisica alla quale aveva posto fine solo l’intervento delle forze dell’ordine. Lamenta, altresì, che il giornalista avesse utilizzato impropriamente il termine “amante”.

Descrivendo così una relazione extraconiugale e segreta, laddove, invece, trattavasi di relazione ufficiale, in tal modo ledendo l’onore di due stimati professionisti.  Analoghe doglianze attingono anche l’articolo riferito alla partecipazione della giornalista alla trasmissione televisiva “Miss Italia”, lamentando il difensore ricorrente che la Fiorato proveniva da un periodo di assenza dal lavoro per ferie, laddove nell’articolo si lasciava intravedere una malattia fittizia…La sentenza gravata prefigura un interesse pubblico della notizia, laddove trattasi di vicenda strettamente privata, relativa a una discussione personale, rispetto alla quale alcun rilievo può essere dato al fatto che fosse coinvolta una giornalista.

Nel caso i ricorrenti pongono in discussione già la stessa rilevanza sociale della notizia, senza, tuttavia, confrontarsi con quanto osservato dalla Corte territoriale che ha, invece, richiamato la stessa ricostruzione dei fatti fornita dalla Fiorato per osservare come la vicenda fosse, in realtà, connessa, al di là degli aspetti privati, dai quali era poi esorbitata, alla organizzazione del lavoro nella redazione del più diffuso telegiornale italiano, problematica che, di fatto, era stata all’origine della discussione insorta, negli studi televisivi della Rai, tra il caporedattore Sgura e Iacovino, durante la quale erano stati prospettati anche motivi di sicurezza, che sconsigliavano la presenza dello Iacovino in quei luoghi.

In particolare, quanto alle espressioni “amante” e “rissa”, utilizzate nell’articolo, la Corte territoriale ha richiamato, in modo pertinente, l’indirizzo affermatosi nella giurisprudenza di legittimità che, in plurime pronunce, ha osservato che, al fine dell’accertamento dell’idoneità dell’espressione utilizzata a ledere il bene protetto dalla fattispecie incriminatrice di cui all’art. 594 cod. pen., occorre fare riferimento ad un criterio di media convenzionale….nonché al contesto nel quale detta espressione sia pronunciata; ….in tema di tutela penale dell’onore, cioè, la valenza offensiva di una determinata espressione, per essere esclusa o comunque scriminata con il riconoscimento di una causa di non punibilità, deve essere riferita al contesto nel quale è stata pronunciata….”

CLASSIFICA INFORMAZIONE ONLINE IN AGOSTO

MANCANO LE TESTADE GEDI: REPUBBLICA, LA STAMPA, IL SECOLO XIX

I quotidiani vedono quasi tutti diminuire i propri visitatori. Fanno eccezione Il Fatto (+1%), Tuttosport (+2), IlGiornale (+3%), il Sole 24 Ore (+11%) e soprattutto la Gazzetta dello Sport (+38%). Quest’ultima però – come gli altri media indicati in grigio nella tabella – non ha adottato i tag di Comscore, quindi il dato sulla sua audience è solo campionario, desunto cioè dal comportamento di un panel di utenti. Altalenante l’andamento dei giornali nativi digitali e dei portali di informazione: mentre Microsoft News, Tiscali e Fanpage vedono diminuire i visitatori, altre testate come Blastingnews (+2%), TPI.IT (+8%), IlSussidiario.net (+24%) e IlPost (+25%) sono in crescita. Buone le performance delle agenzie di informazione: l’Ansa guadagna l’8%, l’Agi il 16%; ancora meglio AdnKronos, che registra un +23%. E anche i broadcaster fanno buoni numeri: TgCom24 guadagna il 2%, RaiNew il 6%, SkySport il 30%, SkyTg24 addirittura il 68%. Tutti questi segni più e meno non modificano in modo significativo la parte alta della classifica. Ai primi tre posti si confermano Citynews, Fanpage e TgCom24, con il suo network di siti collegati (vedi l’elenco sotto la tabella). Il Fatto Quotidiano guadagna una posizione e sale al quarto posto, superando il network di Quotidiano Net, del gruppo Monrif. Sesto è il Corriere della Sera (il cui dato, ricordiamo, è solo campionario). Settimo Il Messaggero, il quotidiano del gruppo Caltagirone, con i suoi siti aggregati, tra cui il famoso Aranzulla.it. Donna Moderna, con PianetaDonna e gli altri magazine online del suo network, sale di un posto rispetto a luglio, conquistando l’ottava posizione. Leggo, altro quotidiano del gruppo Caltagirone, scende al nono posto. Al decimo, infine, si conferma il mondadoriano Mypersonaltrainer, aggregazione di siti sulla salute eil benessere.

 


Avatar

Trucioli

Torna in alto