In un panorama italiano dove la costruzione di nuove piste ciclabili è particolarmente parsimoniosa e frutto talvolta di improvvisazioni con rischiose conseguenze per gli utilizzatori – succede non di rado che le piste siano più pericolose delle strade ordinarie – vedere un’opera progettata e realizzata a regola d’arte conforta e fa sperare bene per il futuro. Questo tratto, appena inaugurato (novembre 2018), è quello di maggior suggestione del futuro anello del
Garda quello che dall’abitato di
Limone raggiunge il confine con il Trentino affiancandosi alla vecchia
Strada Gardesana Occidentale: con la particolarità che, dove la strada entra in galleria, la pista ciclopedonale si aggrappa alla roccia sporgendo a sbalzo sulle acque del lago. Il progetto prevede la realizzazione
di parte di un percorso ciclopedonale lungolago inserito nel progetto di “
Realizzazione di un collegamento ciclopedonale sulle sponde del lago di Garda”, che coinvolge i comuni della sponda bresciana, trentina e veronese. Il tratto sul comune di
Limone completa le opere già eseguite fino a capo
Reamol portando la ciclopista al confine con la provincia di Trento e, certamente, il collegamento tra i centri abitati di
Limone e Riva del Garda appare il più impegnativo da un punto di vista tecnico-economico.
Allo scopo di aumentare la “trasparenza” del parapetto e, di conseguenza, per migliorare l’inserimento architettonico dell’infrastruttura, oltre all’allargamento del passo dei montanti verticali, è stato realizzato un pannello di tamponamento con sistema a “rete in fune in acciaio inox tipo CXS”. Si tratta di una soluzione che associa alle caratteristiche di trasparenza ottime proprietà meccaniche. I dettagli tecnologici risultano, nella loro semplicità, essenziali e funzionali, garantendo nel contempo un’ottima durabilità.
estratto da:
http://www.sporteimpianti.it/principale/tsport/tscape-arredo-urbano/ciclopedonale-sbalzo-limone-sul-garda/
P.S. Mentre tra Savona ed Albissola Marina non si riesce a far altro che porre la pista ciclopedonale sull’Aurelia, togliendo spazio prezioso all’Aurelia! Incredibile scarsa qualità dei progettisti e scarsissima attenzione dei politici Savonesi ed Albissolesi!
IRE, che ha inglobato
IPS, ha progettato questo intervento usando veramente poche “capacità” intellettuali !
Nel 1930 il Sindaco di Albissola Marina si oppose strenuamente a che la nuova Aurelia in costruzione (l’Aurelia che conosciamo ed usiamo tutti i giorni) fosse larga “solo” 8 metri! Chiese a piena voce che fosse di 13 metri, ed ottenne!
Oggi il Comune di Savona è totalmente “passivo” ed accetta i risultati di una indecente progettazione da parte di IRE che toglie diversi metri all’Aurelia per fare una pista ciclopedonale che potrebbe fare come sul Garda al di fuori della sede stradale!
Un appello a Caprioglio, Sindaco di Savona, ad Arecco Assessore all’Urbanistica e Mobilità del Comune di Savona, a Nasuti Sindaco di Albissola Marina: non lasciate che questo “delitto” venga perpetrato!