Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ecco l’Aurelia bis Finale – Calvisio
che sbuca a Segno, esclude Noli e Sportono


Un bell’annuncio ad effetto, un titolone, locandine davanti alle edicole, lettori ora soddisfatti, magari creduloni, forse scettici. Un rito che resiste. Il piatto preferito, auto celebrativo, dei nostri politici nazionali e  nostrani, di casa nostra. Non sono della pasta, rarissima, di chi annuncia a cose fatte. Perchè ? Dalla loro parte gli smemorati, l’impunità garantita anche da cronisti che non hanno tempo di tenere un archivio stampa. Che dire, nel nostro caso, del ‘come è finita’ con l’Aurelia  bis. Le anticipazioni dell’allora assessore regionale, oggi onorevole e forse in predicato per un posto da vice ministro (?) , Raffaella Paita pidiessina. Annunciava, via mass media, il nuovo tracciato dell’Aurelia bis: Finale Ligure – Calvisio. Per sbucare poi a Segno. Non aggiungiamo, per carità, anche il tunnel sotto il monte Piccaro, a Borghetto S. Spirito, al quale sono stati riservati 14 annunci, dai primi anni ’80 e ’90.

Raffaella Paita in una trasmissione della tv nazionale: Ottoemezzo

E si faceva vivo, per l’Aurelia bis, anche Nino Miceli (chi si rivede), allora capogruppo del Pd in regione.  Bontà sua: “Su Finale resta ancora una perplessità, se far passare il tracciato da Calvisio o da Feglino, mentre è stato deciso che da Finale si andrebbe a Segno, accorciando così il percorso di 15 km”. Resterebbero però escluse, faceva notare la cronista, Noli e Spotorno che non potranno avere alcun beneficio dalla nuova Aurelia bis.  L’assessore Paita  ribadiva  la priorità  sul tavolo Ministeriale da parte della Regione, di cui era vice presidente, pure ad un altro progetto: il trasferimento a monte della ferrovia Andora -Finale. L’unico sacrosanto e fatidico dubbio  della giornalista: “Ora i tempi diranno se l’impegno si tradurrà in realtà”.

E già perchè si legga bene. La Paita  spiegava  nel dettaglio – eravamo al 7 luglio 2011 –  che il tracciato Aurelia bis passava a monte dell’abitato di Borgio Verezzi, Pietra, Loano e Borghetto, entrando poi nel tunnel del monte Piccaro  per uscire nella piana di Ceriale.  Non solo, l’amministrazione del sindaco berlusconiano Santiago Vacca  (Borghetto) aveva già inserito il progetto nel nuovo piano urbanistico comunale. Peraltro approvato lo scorso mese d’agosto senza Aurelia bis.  Una richiesta a gran voce pro tunnel, si ricorda, per le frane a Capo Santo Spirito e che costringevano a deviare il traffico sull’Autofiori.  Non c’è limite agli smemorati, e ai bla bla bla, di ieri e di oggi !

 


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