Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure abituata a ‘foto scandalo’ che di osé hanno l’impunità politica. E senza nomi…
Storia di cestini portarifiuti da 443 € e 403€


In piazza San Nicolò, il ‘salotto’ più frequentato di Pietra Ligure, fino a 2 anni fa, c’erano portarifiuti capienti e compatibili  con l’arredo urbano circostante; idonei per dimensione e capienti, quasi mai  debordavano. La giunta in carica nel 2017 (con Avio Valeriani e C.) decise che andavano rimossi, forse sulla base di qualche relazione tecnica,  e sostituiti con contenitori in acciaio inox, meno capientie stridenti sotto l’aspetto estetico, ma soprattutto funzionale. Una scelta all’insegna dell’oculata amministrazione da buon padre di famiglia o manager del bene pubblico, del denaro dei contribuenti ? E quale la sorte dei ‘vecchi’ cestini che, come da promessa, dovevano essere riutilizzati ? Comica finale: sono stati ritrovati in una discarica verso Giustenice.

Con determina dirigenziale si è affidato alla ditta Metalco Srl di Castelimino di Resana (TV) la fornitura di 60 cestini gettacarte e n.10 getta sigarette per un importo di 31.886,40, Iva compresa. Piccolo inciso. A questo umile blog che inaugura l’ottavo compleanno, capita un ricorrente un grattacapo.  A campione, o per un dubbio, si approfondisce chi sono i titolari di Srl che ci aggiudicano forniture e lavori (manifestazioni incluse) con enti pubblici e Asl 2. Paghiamo il costo della visura camerale e se il caso di approfondire le notizie si scava nella rassegna web. Ebbene per un’incomprensibile motivazione ci viene chiesto, anche con diffida, di rimuovere ogni riferimento al nome dell’amministratore -ì. Alcuni con un passato in politica o grane giudiziarie di cui, purtroppo, la cronaca non da quasi mai conto. Si spara all’esordio dell’inchiesta e si dimentica il finale, magari danneggiando  chi non ha colpe, o perlomeno per la verità giudiziaria risulta innocente. Ci siamo chiesti la ragione e quasi sempre la risposta è: “Perchè dovete tirare in ballo anche dei nomi, del resto siete gli unici e ci create obiettive difficoltà…”. Quali siano lo ignoriamo? Finora abbiamo resistito, alcuni casi sono davanti al garante della privacy. Non diamo la caccia a nessuno per partito preso, crediamo sia dovere del giornalista approfondire le notizie, liberi da condizionamenti economici, di potere o trasversali..

Non abbiamo sospetti e dubbi per la ditta di Treviso con punti vendita in tutta Italia e che fa promozione con sconti fino al 50% – che peraltro non è stata visualizzata alla Camera di Commercio -; qui siamo a raccontare altri spaccati della pubblica amministrazione pietrese. Che fine hanno fatto, ad esempio, i vecchi portarifiuti ancora in buon stato ? Se lo chiede il capogruppo di minoranza Mario Carrara che, dopo anni da assessore e decano del consiglio comunale, un po’ di esperienza e conoscenza della materia deve averla fatta. Scrive nella sua mozione consiliare: “Si disse che non verranno buttati via, riutilizzati, i nuovi acquisti oltre ad essere di acciaio, più resistenti, efficienti… invece i nuovi hanno subito dimostrato la loro inefficienza, affiancati  ben presto da scatoloni gialli di cartone, per supplire in qualche modo, alla pochezza del volume e della loro capacità. Si è trattato di una scelta penosa per la principale piazza di Pietra Ligure.”

Che sorte è toccata ai vecchi contenitori ? Tenetevi forte. Ecco cosa ha scoperto il consigliere Carrara: “ Negli ex cantieri navali Traverso, a Scalincio di Giustenice, sotto cumuli di sanpietrini di porfido riemergono i portariufiti sfrattati…..“. Ora Carrara chiede al sindaco De Vincenzi (in giunta ha  eredi del ‘brillante’ mandato di Valeriani che ha potuto vantare di lasciare il bilancio comunale con un bel gruzzolo di attivo, 1,6 milioni) chi ha disposto l’ammasso, perchè non sono stati ricollocati  e si accerti, “con una commissione consiliare, il danno arrecato al patrimonio comunale con la rottamazione….la motivazione dei nuovi acquisti talmente inadatti che si è reso necessario affiancarli da scatole di cartone…”.

Magari, nel frattempo, il potente Ivg.it, specializzato negli approfondimenti e giornalismo d’inchiesta – sia il gruppo vincente, sia la lista di Sara Foscolo sindaco hanno investito parecchie migliaia di euro per le comunali 2019 – potrà indagare e anticipare. Far luce, informando compiutamente gli affezionati lettori. Educandoli all’informazione libera da condizionamenti. E che non fa sconti. Non ha ‘debiti’ di riconoscenza.


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