Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale, vivace ‘commiato’ di un ex sindaco
Cerruti: ‘Cosa ho fatto per il mio paese e la società civile’. Ora manca l’invito a cena


Nessuno tra amici ed estimatori crede che sia un addio vero, il commiato dalla sua Ceriale. Giovanni Cerruti, capita ai comuni mortali, ha avuto momenti di gloria. Era stato eletto primo cittadino (e non possono mancare  grane, dispiaceri, incomprensioni, invidie),  poi una vita attiva e partecipata. Promotore di tante iniziative da meritare riconoscenza, stima, affetto. Una persona semplice, alla buona, ceto sociale  piccolo borghese. Tra gli hobby non dichiarati: andare alla riscoperta dei piccoli paesi e dei borghi della Liguria e Basso Piemonte. Scoprire storie autentiche, ricette culinarie incluse. Conosce ogni angolo, si ferma a parlare, fotografare, per arricchire il suo bagaglio di memoria storica.

Cerruti pare convinto che, anche durante il suo mandato, la città sia andata, tutto sommato, per il verso giusto. E cita il compianto dr. Sergio Ferrero che invano si era ‘proposto’ per la carica di sindaco. Ma il dr. Ferrero era tra coloro – e noi tra questi – che avrebbero  voluto uno sviluppo urbanistico stile borgo Mediterraneo. Non voleva Ceriale sulle orme di Borghetto rapallizzata. Una città a misura d’uomo e di virtuoso turismo proiettato negli anni a venire.

Invece l’ambiente ha dovuto soccombere agli arricchimenti facili, alla corruzione diffusa, alla lobby degli affari; i risultati li abbiamo raccolti. Si è perso il turismo di qualità, ad iniziare dagli stranieri del centro e nord Europa. Chi  ricorda il villaggio degli olandesi, il primo sorto il Liguria. C’era, dal 1951, il camping dei tedeschi nella pineta di levante che ha contribuito al rilancio commerciale del centro storico  levantino con la conseguente valorizzazione immobiliare.

Ceriale rimasta senza hotel. Le due piccole realtà esistenti meritano rispetto e plauso alla resilienza. Un primato che la dice lunga sulla lungimiranza di chi aveva il dovere, la capacità, la lungimiranza di creare le condizioni perchè ciò fosse scongiurato.  Senza un futuro per le giovani generazioni, costrette, in massa, ad emigrare. Ma forse, anche se non lo scrive, Cerruti fa parte della schiera degli sconfitti, di chi si è ritrovato nell’angolino, forse ritenuto scomodo. Con il fio delle colpe del passato come pubblico amministratore.

Ha fatto bene a prendersi almeno una rivincita morale, ricordando pure quando poteva offrire gratis 12 quintali di insalata di pomodoro. Allora c’era ancora un’economia agricola che, pur sotto i colpi delle aree selvaggiamente ed irrazionalmente urbanizzate, contava uno zoccolo duro. Dava opportunità, tra fatica e benessere. Oggi l’agricoltura sta andando a rotoli. Basta parlare con un giovane che, nonostante tutto, vuole continuare la tradizione dei genitori, degli avi. Anche per Cerruti, saggio e pacato, cullarsi con i ricordi  è umanamente comprensibile, ma senza dimenticare che l’impegno civile è pur sempre un dovere, ancora di più quando, a Ceriale, si porta il cognome Cerruti.  Possiamo concludere che non è ancora arrivato il momento di lasciare ? A meno che non offra una ‘cena’ popolare in piazza ! Con menù rigorosamente cerialese, cose buone  solo di casa nostra. Buona estate a chi lavora e a chi è in vacanza! Agli anziani ospiti delle residenze protette. A quanti lottano ogni giorno per arrivare a fine mese. A chi soffre in solitudine. A chi ha perso e piange le persone più care, insostituibili.

( L. Cor.)

IL TESTO – CONFESSIONE CHE CERRUTI HA POSTATO SU FACEBOOK

Giovanni Cerruti, geometra, cerialese Doc, è stato sindaco di Ceriale ed è autore delle inedite pagine di storia del suo paese in buona parte vissute da analista e testimone dei tempi con una lucida indipendenza di pensiero liberale e fede sociale. Nella vita aveva anche abbracciato gli ideali esoterici della massoneria, con altri ‘fratelli muratori’ cerialesi e del comprensorio. Poi anche lui ha scelto il ‘sonno’

Ho già comunicato che purtroppo ho pochi pensieri e molto confusi per cui sono giunto alla determinazione che pensare fa male e alla veneranda età di 79 anni ho deciso di mandare anche la mia mente in vacanza, credo che per il mio paese, il mio impegno è stato da buon cittadino. Ho organizzato negli anni 60 la prima sagra del “cundigiun” con 12 quintali di insalata di pomodori regalati a tutti; la prima discoteca ” Il Bastione” con 150 posti a sedere in un ambiente favoloso.

Ero consigliere dell’Azienda Autonoma, del Circolo Nautico di Loano e degli Artigiani di Albenga. Nel 66 Delegato della Lega Navale Italiana con cento soci iniziali, poi diventata Sezione di cui sono stato presidente, vicepresidente, consigliere e socio. Ho fatto conoscere la bellezza del mare, prima come istruttore di vela poi come velista a molti ragazzi. Ho fatto, dal 94 al 99, il sindaco e con l’aiuto di tutto il paese abbiamo organizzato il Carnevale d’estate con mille mascherati e con i carri; lo ‘sbarco dei turchi’ con il professore Gallea che dal bastione raccontava la lunga notte del rapimento; il presepe vivente, l feste a Peagna; i lumini in mare; le corse ciclistiche e a piedi.

E’ stata una esperienza umana molto intensa ed il paese era tutto coinvolto. Sono molto soddisfatto che tra le opere eseguite, la piazza, il caruggio, il campetto di calcio, marciapiedi, le scuole elementari, il nido ecc.. Abbiamo realizzato le dighe soffolte con un aumento dell’arenile delle spiagge di molti metri e visto che i turisti a Ceriale vengono solo per andare al mare ne sono molto soddisfatto; avrei voluto il porto e ci siamo andati molti vicini a fare la diga foranea, ma la scelta dell’arenile è stata giusta e importante.

Nel mentre ho costruito case, ville, condomini, ristrutturato vecchie abitazioni,  progettato di tutto, dato lavori a decine di collaboratori tra geometri, muratori, manovali ecc. Un lavoro interessante e coinvolgente anche se rischioso dal lato economico. Ho amministrato molti condomini. Sono stato presidente del Panathlon della Gallinara , socio Lyons con l’amico  compianto dott. Ferrero cerialese d’adozione. Sono stato vice presidente dell’Unitre ingauna ecc.
Ora sono in pensione dal lato fisico e mentale  ho una moglie meravigliosa, due figlie fantastiche e due nipotine incredibili. Ho dato quello che ho potuto nel bene e nel male. Ho sbagliato molto, perché chi non fa niente non sbaglia, ma ho avuto una vita piena di affetti e soddisfazioni ed ora cercherò di assaporare ogni attimo della mia restante esistenza, grazie a tutti per avermi sopportato .

Giovanni Cerruti

TRA DECINE DI COMMENTI, REAZIONI E TANTI GRAZIE

Maria Trivero –  Il testamento e’ bellissimo, ben articolato, perfetto, ora un solo impegno, vivere ancora a lungo e gioire di ogni giorno che la vita vorra’ donarti, Auguri.

Marco Lazzari  – Bellissimo discorso Gianni e meriti tanto rispetto per tutto quello che hai fatto solo una cosa ….. avresti dovuto scriverlo fra 21 anni !!!!!

Nino Roveraro – Caro amico personaggi del tuo valore non possono fermarsi continua al timone a produrre nuove iniziative. Con stima.

Enzo Pucciano  – Non pensare di avere finito gli impegni, Ti vogliamo ancora attivo per gli amici ed il paese.

Annamaria  ved. FerreroBravo Gianni ! Sei stato grande complimentiper tutto quanto hai fatto! Complimenti anche per la tua bella famiglia.

Ceriale una delle foto postate sul profilo Facebook di Giovanni Cerruti: il varo ai cantieri Patrone ‘dimenticati dai cerialesi ingrati’ rimprovera

UN ARTICOLO CHE CERRUTI HA DI RECENTE CONDIVISO

QUANDO GINO BARTALI  ERA PREMIATO

La foto postata da Cerruti ricorda quando a Loano era sindaco il comm. Felicin Elice, da democristiano a indipendente (lista La Palma, vittoriosa nel 1967, sola contro tutti e poi rinnegata da tre traditori). Elice nella foto con Bartali che era tornato a Loano più volte, alloggiando al Grand Hotel Garden Lido. C’è un personaggio popolarissimo Cencin De Francesco. Cecin e Elice,  loanesi con caratteristiche uniche che li ha contraddistinti. De Francesco imprenditore edile, infaticabile organizzatori di eventi e manifestaziooni,  presenziava a tutti i funerali, ricchi o poveri, conosciuti o meno. Non ne perdeva uno. Elice che da umile ‘navigante’ è diventato ricco come fornitore di bordo in Italia e nel mondo. Da ex sindaco morto povero, dopo essersi venduto tutte le proprietà per far fronte ad una situazione di dissesto ed al tradimento di un collaboratore che faceva il doppio gioco, da massone e confidente dei servizi segreti. Nella foto anche l’avvocato Piero Vignola, ancora in vita.

 


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