Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Denice, Gambaretto fa coppia con Daverio


A Denice, con un bando, si ridisegnano i territori dell’arte: Ettore Gambaretto ritornerà? Il maestro intanto incontra Philippe Daverio (entrambi nella foto).

Denice, la sede è un oratorio sconsacrato, San Sebastiano, che l’amministrazione ha riorganizzato in forma di centro di aggregazione socio-culturale. Questo luogo suggestivo ospita da tempo eventi stagionali in diversi ambiti creativi, dalle arti visive alla letteratura e alla musica, con un orizzonte che, ben oltre la realtà locale, si allarga dalle Langhe e dall’alto Monferrato sino al mare, in una vasta area dalle storiche relazioni fra Liguria e basso Piemonte. Esponenti artistici contemporanei della Riviera hanno rivolto attenzione a questo ridente paese. In primis Albisola, patria della maiolica, tanto che a Denice esiste un museo a cielo aperto della ceramica,  5 edizioni, 63 opere e 6 cataloghi stampati dal 2010 ad oggi.

Trascinatore indefesso, l’intraprendente albisolese Ettore Gambaretto, figlio dell’indimenticabile Giuseppe, apprezzato pittore e ceramista, tale a sua volta e prolifico organizzatore di eventi, conferito di diploma ad honorem della FIVL, è stato senz’altro il propiziatore dell’approdo nella splendida cornice di folte pattuglie di artisti liguri in occasione di mostre, copiose di opere, nelle annate passate, anche una sua realizzazione figura nel concentrico. Ora, però, il vulcanico maestro sembra incredibilmente latitare da questa ribalta.

Ma le nuove relazioni da lui intessute potrebbero suscitare sorprese. E l’imprevedibile, estroso, Gambaretto non è nuovo a questo tipo di cose. Non atterrito da un redde rationem interno all’associazione albisolese, La Casa delle Arti, della quale è stato tra i fondatori, divenendone cuore pulsante, cedutone il timone, ora veleggia verso altri lidi. Con la sua nuova creatura, L’Atelier d’Arte Gambaretto, sta dando seguito ai suoi intenti. Intanto, dopo le sue dimissioni, La Casa delle Arti sta vivendo un tortuoso periodo di transizione. A seguito del rimpasto, i componenti del vecchio direttivo, con una redistribuzione di cariche, traghetteranno l’associazione fino alla naturale scadenza del mandato, non oltre però. Diverse sono le ipotesi di successione al vertice. Nelle more della non facile individuazione di una figura in grado di raccogliere un’eredità importante, il sodalizio ha optato per arroccarsi, sulle orme del precedente eclettico presidente, proprio a Denice. Qui, in giugno, grazie agli auspici del sindaco Nicola Papa, sebbene acefala, La Casa delle Arti ha dato comunque segno di continuità, con una mostra e il concorso poetico Rabindranath Tagore, nello spazio dell’Oratorio di San Sebastiano, ambito in questi mesi da altre significative iniziative.

Il suggestivo scenario di questi locali, non più votati al culto, il 21 luglio ospita infatti Polimorfismi, con opere di Renza Laura Sciutto, di Mombaldone, dedita alla lavorazione dell’argilla attraverso la tecnica di cottura giapponese RAKU. Opere talora foggiate di elementi di recupero in ferro, o rame, ed esposte in ambito ligure e piemontese con riconoscimenti di pubblico e critica. Ulteriormente, dal 15 settembre al 14 ottobre, il Centro XXV Aprile, che raccoglie l’eredità di componenti autonome e cattoliche della Resistenza, promuove Denice: tra Storia e Tradizione. Nella commissione giudicatrice della Mostra, presieduta dalla scultrice Gabriella Oliva, quale curatrice: Elisa Gallo e il pittore Beppe Ricci, rispettivamente Presidente e Vice presidente comprensoriali del Centro XXV. Per il ando di partecipazione, con scadenza 21 luglio, visitare la pagina: http://www.exibart.com/forum/leggimsg.asp?iddescrizione=223451

Un alone di mistero pertanto resta sul ritorno a Denice di Gambaretto, il quale, ultimamente, come un gatto dalle sette vite, pare proprio avere selezionato bene i suoi interlocutori. E, così, trovano conferma indiscrezioni riprese dalle cronache liguri circa le sue prospettive, nel solco di molteplici collaborazioni con i più referenziati esperti d’arte, tra i quali anche Vittorio Sgarbi e Andrea Diprè, Nei giorni scorsi, dunque, ad Albissola Marina ha incontrato Philippe Daverio.  Con il celebre critico francese, nella cittadina rivierasca per presentare della sua ultima fatica letteraria, Gambaretto ha concordato dettagli inerenti la partecipazione un team di promettenti artisti alla manifestazione Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, di cui proprio Daverio è tra i maggiori fautori. L’iniziativa rappresenta il primo rilevante impegno a livello nazionale per l’Atelier d’Arte Gambaretto, come un’araba fenice che nel suo volo potrà toccare ulteriori tappe dei sentieri dell’arte e, perché no, un  centro rinomato storia, e grandi tradizioni, quale Denice.


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