Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Fior d’Albenga: premiazione tra abbracci, applausi e qualche bruciante delusione


Fior d’Albenga, edizione 2018, con una novità: la sfida o se vogliamo sana competizione tra gli espositori, premiando le tre aiuole di più belle, almeno secondo una giuria di esperti da fuori regione. Dieci e lode ? Una mostra che ha fatto enormi passi avanti, sia in qualità espositiva, sia per il numero di visitatori, con il coinvolgimento di Comuni della fascia costiera e dell’entroterra, delle associazioni di categoria per promuovere la produzione enologica e olivicola, la floricoltura. Va da se che come con ogni verdetto di giuria seguano cocenti delusioni. Chi si è visto escluso nonostante l’impegno. Anche se non ha fatto notizia, come non ha avuto risonanza la proclamazione dei vincitori e quel riconoscimento ad una concittadina volontaria del decoro urbano e dei fiori, non capita spesso. Come ha avuto la sordina l’esclusione di quello che è apparso a tanti un capolavoro d’arte. L’aiuola realizzata dall’azienda Michelini di Borghetto, opera di estro e ingegno di Viviana Siviero Michelini, responsabile della fattoria didattica, critico d’arte contemporanea, curatrice di mostre. Un’aiuola che ha richiesto tre giorni di lavoro a 4 addetti, con un glicine ad arco, molto particolare e pregiato.

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L’azienda Michelini, tra i maggiori e rinomati vivai di floricoltura del Savonese, ha realizzato il ‘viale della primavera‘, ricorrendo a piante che fioriscono in questa stagione, in particolare con Clematis armandii (sempre verde  e profumatissima), origine cinese, proveniente dalla Germania, Ligure d’adozione. Come racconta il fotoservizio di Silvio Fasano si sono aggiudicati riconoscimenti, premi, da primi della classe, altri valorosi ed ingegnosi espositori prescelti da tre giudici ‘esperti del settore’ e in rappresentanza delle tre categorie: Coldiretti, Cia, Confagricoltura. E’ stato  il presidente provinciale e regionale di Confagricoltura, Luca De Michelis, titolare di un’azienda agricola a Campochiesa, a congratularsi con  organizzatori e partecipanti. “L’auspicio è che la mostra 2019 – ha aggiunto – sia ancora migliore”. Commosso, ha fatto un cenno alla necessità di “capire cosa ci sia dietro ad ogni aiuola, ai fiori, alle famiglie che ci lavorano, ai sacrifici, alla fatica, ai patemi, alle difficoltà che si incontrano e si vivono lontano dai riflettori, un impegno ed una lotta quotidiana a resistere, a competere con la concorrenza e le avversità della natura, la burocrazia…”. De Michelis che fino a qualche tempo fa appariva un presidente nell’ombra e invece ha dimostrato che più dell’apparire, è importante la coerenza, la resistenza, la disponibilità a collaborare anche come strumento di promozione del lavoro degli associazioni e della confederazione di categoria. La famiglia De Michelis, a Loano, ma non solo, ha alle spalle la storia del primo Monopolio di tabacchi e generi annessi, con nonno Giovanni (Giunanin da saa), poi papà Amedeo che ha proseguito sulle orme del padre, gran passione di auto d’epoca, non comuni, un paio ‘stelle assolute’ nel panorama italiano e non solo.  Fino alla cessazione dell’attività. Persone schive, che rifuggono l’esibizionismo. Eppure per Loano e la Riviera sarebbe una bel biglietto da visita poter trovare una vetrina espositiva permanente. Potrebbero essere scelti, ad esempio, locali da anni liberi nella cittadella portuale.

L’assessore  Alberto Passino, tra le anime della manifestazione, ha ricordato lo spirito innovativo, voglia di confrontarsi, sana e forte  competizione, presenza di una qualificata  giuria esterna, dunque non condizionabile, buste chiuse. La prima ad essere premiata è stata Caterina Usanna (Associazione Vecchia Albenga e Unitre) concittadina molto particolare,  ‘madrina del bello e della città fiorita’, colei con che i fiori “contribuisce a rendere Albenga ancora più bella ed accogliente”. Un dono da parte della Vecchia Albenga di un volume del compianto Angelo Gastaldi. Ha fatto presente che il concorso ha avuto pure l’attenzione della giuria popolare attraverso il social per eccellenza Facebook che, per essere sinceri, non proprio il massimo dell’educazione verso la cultura del buon gusto e delle buone maniere, dell’educazione di massa. Soddisfatto il sindaco Giorgio Cangiano perchè il Comune, mai come in questa edizione, è stato capace di coinvolgere e riscuotere il plauso di residenti e visitatori. La giuria non è stata scelta a caso, “tre esterni, da fuori Liguria, che hanno contribuito a loro spese al viaggio e presenti gratuitamente”. Si tratta di Adolfo Gianettini, Enrico Novelli e Daniele (manca il cognome e ci scusiamo).

Non è stato un handicap il fatto che il Comune di Albenga abbia un’addetta stampa, tra le meglio pagate, nell’ambito delle pubbliche amministrazioni locali savonesi, ignorando dal suo esordio trucioli.it che una qualche diffusione la può esibire nel ponente ligure e Basso Piemonte, con oltre 9 mila iscritti alla news letter settimanale, la fortuna di non dover ‘ubbidire’ agli sponsor pubblicitari siano essi privati e pubblici. Né ai soldini della politica e delle campagne elettorali.  Poco male, un ostracismo che non è certo iniziativa della signora Mary Caridi, magari del Direttore di Area, Dott.ssa Anna Nerelli, che da segretario comunale di Noli era incappata in qualche disputa e guaio conseguente a  contrapposizione con il comandante Carlo Gambetta, per tre mandati ex sindaco Dc, e rigoroso collaboratore di trucioli, oltre che preziosa memoria storica del paese con quattro figli e nove nipoti. L


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