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Loano: travolse e uccise turista, due cause col Comune. E il gran pasticcio dell’ex cinema


Ivg.it era stato il solo organo di informazione locale a pubblicare nome, cognome ed indirizzo dell’investitore che a folle velocità, sull’Aurelia, in centro città, a fine ottobre dello scorso anno, travolse ed uccise una sfortunata turista tedesca che, col marito ed un bimba stava trascorrendo le vacanze al mare, ospite del Riviera Palace. Luca Fiori, 35 anni, appartenente ad una delle famiglie più apprezzate e conosciute della Riviera per la loro attività commerciale (piante e fiori, materiale da giardino) e la presenza ai mercati settimanali, oltre ai risvolti giudiziari (omicidio colposo e non guidava nè sotto l’effetto dell’alcol, nei opiacei) deve rispondere alla raffica di verbali elevati dai vigili urbani che erano interventi con il comandante Soro. I fiori abitano ad Albenga e Borghetto S. Spirito.

La Ducati condotta da Luca Fiori nel tragico incidente in cui è stata uccisa una turista tedesca (Foto Ivg.it)

Il servizio Affari Legali, con decreto del sindaco, ha autorizzato  la costituzione in giudizio del Comune, davanti al Giudice di Pace di Savona, chiamato a pronunciarsi, in seguito al ricorso presentato dal penalista avv. Fausto Mazzitelli, per ottenere l’annullamento, previa sospensione dei provvedimenti impugnati,  di tre verbali di contestazione.  A rappresentare l’Amministrazione comunale  sono stati delegati disgiuntamente il comandante Luigi Soro e l’avvocato Marco Gaggero, funzionario responsabile del Servizio Affari Legali.

In precedenza  con altro decreto del sindaco il Comune si è costituito in giudizio, sempre davanti al giudice di Pace. In questo caso il difensore di Luca Fiori chiede l’annullamento del sequestro amministrativo del motoveicolo, avvenuto il 27 ottobre, giorno del dramma stradale, e notificato il 6 novembre.

L’incidente aveva destato indignazione e allarme. Ivg.it nella sua certosina cronaca scriveva che il giovane motociclista sfrecciava a oltre 100 km orari sull’Aurelia, e sulle strisce pedonali dalle quali si accede a Viale della Rimembranza, aveva ucciso una turista tedesca.  E scaraventata a parecchi metri di distanza. Un testimone, inoltre, aveva detto che era stato a sua volta superato a folle velocità dal motociclista, Il giovane Fiori ricoverato al Santa Corona, era stato operato per frattura all’omero. Ancora Ivg riportava che il ‘giovane abitante a Borghetto  era già conosciuto dai vigili per la sua ‘guida sportiva’ e a suo carico risultavano sanzioni per eccesso di velocità’.

VERTENZA EDILIZIA FINISCE AL TAR

Bisogna dare atto del rigore con cui l’Amministrazione comunale del sindaco Pignocca si è impegna nelle controversie di natura edilizia ed urbanistica. Insomma non fa parte di chi preferisce ‘lasciar correre’, far scadere il termini, proporre ricorso persi in partenza per vizi formali.

In questo caso il Comune si è costituito al Tar della Liguria in seguito al ricorso presentato  da Giorgio Rubatti, già il papà era costruttore edile, attività che ha trasmesso al figlio. In contestazione  l’ammontare  del costo di costruzione,  alla sua rateizzazione e all’obbligo di reperimento  dei posti auto in relazione alla Scia (permesso a costruire)  presentata al Comune nel novembre scorso.  Rubatti si è affidato all’avv. Stefania Poggi di Loano, il Comune  all’avvocato Francesco Massa di Genova. Il privato chiedo l’annullamento del provvedimento comunale del 10 gennaio 2018.

Per un procedimento giudiziario che aveva coinvolto un ingegnere dell’ufficio tecnico del Comune di Loano e che poi è stato scagionato con formula piena, il Comune ha dato mandato di di saldare complessivamente 11 mila 760 euro allo studio legale  Quaglia – Gaggero di Genova.

QUEL PASTICCIO PER L’APERTURA DI UNA STRUTTURA DI VENDITA

NEI LOCALI EX CINEMA – TEATRO LOANESE DI VIA GARIBALDI

I mass media hanno dato conto il mesce scorso  dello stop all’apertura  di una struttura di vendita negli ampi spazi dell’ex cinema Loanese della famiglia Del Balzo (non si tratta dei titolari di Supermercati). Come può accadere, i cronisti non hanno però letto gli atti e  si sono omessi alcuni retroscena diciamo piuttosto curiosi e singolari dell’iter della pratica.

Dalla delibera 30 della giunta comunale, in data 7 marzo, figura la presa d’atto  del dirigente di Area 3 in ordine al rispetto standard parcheggi.

LA CRONISTORIA –  Il 2 marzo 2016 veniva presentata richiesta conoscitiva in merito alla possibile realizzazione, mediante ristrutturazione e cambio destinazione d’uso dei locali ex Cinema Loanese, per aprire una ‘media struttura di vendita, prevedendo di lasciare sul fronte  di via Garibaldi un’attività di bar”. Vale la pena ricordare che anche Loano, come moltissime altre località, soffrono di una vera e propria inflazione di bar che ormai  quasi ovunque fanno pure ‘cucina’ o tavola calda. Una babele insomma di concorrenza che alla fine non fa bene a nessuno. Ma questa è la disciplina commerciale della Regione e adottata dal Comune.

Qui sorge il primo inghippo. Nella richiesta del 16 marzo 2016 il “dirigente Suap, inopinatamente rispondeva lasciando intendere, tra l’altro, che ‘ al fine di non ricadere nell’obbligo di garantire il reperimento di parcheggi, l’ingresso al locale da adibite ad area commerciale, dovrà essere ricavato nell’ultima apertura verso monte attualmente esistente in via all’Orto”. E ancora si legge: ” Tale accesso, infatti, non ricade in zona centro storico bensì in zona B compresa all’interno della ZTL“. La proprietà presentava in data 4 novembre la Dia (denuncia inizio attività) di ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d’uso, con contestuale frazionamento, per creare quattro distinte unità immobiliari in via Garibaldi 80 e 84.  Anche di questo particolare i media non hanno fatto cenno.

La pratica a questo punto veniva registrata al Servizio Edilizia Privata. A questo punto l’ufficio  comunica di aver  richiesto parere al Servizio Suap in merito all’eventuale reperimento dello standard dei parcheggi, chiedeva  altere integrazioni e di fatto sospendeva l’efficacia della DIA.

Il Funzionario responsabile Suap, nel dubbio dell’applicabilità o meno della normativa regionale di reperimento standard parcheggi, formulava  richiesta di parere al Settore Commercio della Regione Liguria per chiarire  se nella fattispecie prevalesse l’applicazione dei criteri regionali, i quali prevedono la non necessità di parcheggi in zona urbana pedonale, oppure prevalesse l’applicazione di uno strumento urbanistico comunale che, per contro, la richiederebbe.  E qui sarebbe interessante ripercorrere chi e quando in Regione erano stati di ‘manica larga’, in quali realtà.

Il dirigente del settore Commercio della Regione trasferisce la richiesta di parere al Settore Edilizia – Urbanistica regionale, per competenza in merito. L’Amministrazione comunale a quel punto, riporta la delibera di giunta, veniva a conoscenza  della problematica, compreso il fatto che la Regione non si era ancora espressa,  e inviata gli uffici ad affrontare la questione.  I funzionari comunali del Suap ed edilizia Privata in data 8 febbraio 2017 richiedevano al dirigente dell’Area Gestione  del Territorio e Demanio analogo parere circa la disciplina urbanistica  da applicare.  Il dirigente il 9 febbraio rispondeva concordando per una necessaria  applicazione di detta disciplina prevista del resto dal Piano regolatore comunale e dunque l’obbligatorietà di reperire i parcheggi.

Il 29 maggio 2017 il titolare dell’operazione immobiliare comunicava l’inizio per lavori di sole opere di demolizione e scavo, senza realizzazioni  strutturali ed il Servizio Edilizia non  procedeva all’interruzione  degli stessi in quanto compatibili con qualsiasi tipo di intervento.  Il 28 agosto 2017 il privato imprenditore ha presentato una Scia in variante alla Dia e il Servizio di edilizia  non interrompeva la Scia e ” non ne riportava a conoscenza il dirigente del Servizio”.  Aspetto che si commenta da solo.

Il 15 gennaio scorso presentazione di un’ulteriore Scia in variante. Che succede allora ? Riporta la delibera: ” Nonostante ripetuti solleciti fatti alla Regione Liguria – per fortuna che il centro destra modello Toti, giornalista berlusconiano doveva dare una svolta al governo rosso della Liguria –  sia dal Comune di Loano, da parte della stessa giunta comunale,  sia dei Funzionari comunali, da parte degli s6tessi privati tramite il loro professionista, solo in data 13 febbraio perveniva il parere da parte dell’arch. Pier Paolo Tomiolo della Regione che in cui si dava atto che  spetta esclusivamente al Comune  valutare quale possa essere l’impatto della nuova attività commerciale….e alla luce di tutte le caratteristiche indicate, è legittimo  che il “Comune pretenda l’assolvimento degli obblighi di parcheggio pertinenziale previsto dalle disciplina regionale”.  Ulteriore passaggio  del dirigente Area del Territorio sulla norme  che prevede il reperimento di parcheggi secondo i parametri del PRG ed ha affermato che ” è giusto il concetto espresso in merito alla competenza  comunale a valutare tali aspetti, trattandosi di pianificazione urbanistica, valutata con l’approvazione dello stesso PRG, quando lo ha aggiornato ai criteri commerciali (nel 1999) e quando non si è pronunciata  in merito alla possibilità di adeguarsi agli ultimi criteri regionali”.

Da qui la conferma della giunta  del parere dirigenziale più volte richiamato con particolare riguardo al fatto che non è stata proposta all’attenzione del consiglio comunale la possibilità di modificare  il criteri stabiliti dal piano regolatore proprio perchè ” conformi alle linee politico amministrative  dell’amministrazione del sindaco Pignocca“.  Dalla data della delibera è possibile ricorso al Tar e ricorso straordinario al presidente della Repubblica.

 


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