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Berlusconi smentisce Scajola? Doppia verità. Imperia, la sfida con Luca Lanteri, ‘modello Toti’, ex tesoriere Lions e ‘grembiulino’


Schermaglie, avvisaglie, archivio stampa, archivi giudiziari, scenari di lotta per conquistare il ‘trono’ che lascerà Carlo Capacci destinato a passare alla storia più da imprenditore di successo (‘Uno Communication’) che sindaco rampante e di risultati, poco politico, mediocre in mediazione e ascolto, allergico ai compromessi. Gli scommettitori non hanno dubbi. Il più titolato e ben posizionato, con la benedizione popolare e a 70 giorni dal voto, resta Claudio Scajola che incassa il placet di Berlusconi e FI a Imperia, del modello Toti, deve rinunciare al simbolo. Nonostante la nomination del centro destra unito dell’arch. Luca Lanteri, cognome che portano altri 127 imperiesi, ex vice sindaco nell’insidiosa Urbanistica, ex tesoriere del Lions Club Bordighera Otto. Probabile fede massonica per eredità paterna (papà socialista e…). Nel 2013 un articolo de La Stampa ricordava che fu proprio Lanteri a svelare al processo di quell’elicottero che volteggiava sopra l’area portuale di Regione San Lazzaro e sopra l’ex Italcementi, con l’allora ministro Scajola, il banchiere Giampiero Fiorani e lo stesso Caltagirone: un volo perlustrativo ante appalto…porto turistico”.

L’allora ministro Claudio Scajola e Stefano Rodotà, oggi compianto, ‘sentinella dei diritti civili’, giurista, politico, accademico di etnia arbëreshe che fu candidato per il Movimento di Grillo a presidente della Repubblica durante l’elezione di Sergio Mattarella. Rodotà: esordio nel Partito Radicale, Partito Comunista Italiano,  Partito Democratico della Sinistra, Sinistra Indipendente e Parlamentare del Consiglio d’Europa

Claudio Scajola che detiene il primato della disavventure giudiziarie (14, ma lo batte con 29 l’ex sindaco di Alassio e candidato di fede scajolana, Marco Melgrati architetto) concluse a lieto fine. Ma sul combattivo blog NiNiN di Savona, indipendente, è stato pubblico un articolo con qualche goccia di fiele, peraltro il tutto documentato, con materiale a supporto.C’è però un aspetto da rimarcare non secondario. Questa volta Scajola dice la verità quando attribuisce a Berlusconi il ‘vai avanti’.  E di cui sarebbe stato testimone in ascensore l’inviato de Il Secolo XIX Marco Menduni, un’esperto da ‘Scajola story’. Non è difficile immaginare che lo scafato ‘Berlusca‘ abbia messo in atto una ‘doppia verità’. Sul fronte Luca Lanteri – Scajola senior gli uccellini cinguettano: La smentita del Berlusca è tirata per i capelli. In realtà lui ha deposto dicendo che con Scajola si sentono ormai solo per gli auguri, ma questo è successo prima dell’incontro durante il quale gli ha detto di andare avanti con la candidatura a sindaco…. tanto che non darà il simbolo a Luca Lanteri.…L’architetto avrebbe il dente avvelenato con Sciaboletta perché pare sospetti sia il “mandante” della denuncia che gli avevano fatto due imprenditori (poi conclusasi con assoluzione), altri sostengono che lo scherzetto abbia un’altra origine nel mondo degli impresari con contavano anche politicamente.

Ecco il testo di NiNiN.

Nel sostenere la sua auto-candidatura di fronte alle contrarietà dei vertici regionali di Forza Italia e degli altri partiti del centrodestra, Claudio Scajola, ha più volte dichiarato che lui aveva il via libera direttamente da Silvio Berlusconi, affermando che lo sente praticamente ogni giorno. In una video-intervista pubblica dal CorrireTv (link), il 17 febbraio scorso, dichiarava Scajola «Io ho un rapporto stretto continuo con Berlusconi». Nemmeno un mese dopo, il 10 marzo, a “La Repubblica” (link) alla domanda E Silvio Berlusconi da che parte sta?”, Scajola affermava «A maggior ragione dopo questo risultato elettorale, sostiene la mia candidatura. Ci sentiamo spesso».

Chissà come l’avrà presa Scajola la smentita” di questo particolare e costante rapporto diretto con Berlusconi, pronunciata direttamente da Silvio Berlusconi in persona, durante la sua testimonianza, sotto giuramento, al processo “Breakfast” davanti al Tribunale di Reggio Calabria (qui la cronaca dei punti salienti della deposizione). Infatti Berlusconi, tra i tanti non ricordo e non so, ha affermato che da quando Scajolasi è ritirato”, per le vicende giudiziarie in cui risultava coinvolto, con Scajola «…ricordo anche …che io con l’Onorevole Scajola ho avuto dei contatti forse uno all’anno, per gli auguri di Natale, nulla più» (link all’audio integrale), questo dopo aver anche affermato che con Claudio Scajola non c’è più stato alcun contatto nemmeno in merito a progetti futuri. Berlusconi«L’Onorevole Scajola … ha avuto delle vicende giudiziarie … queste vicende sono molto pesate sulla sua immagine, lui stesso si è voluto ritirare dalla vita politica, anche dal nostro partito, e devo dire che non ho avuto più di qualche telefonata augurale in occasione delle feste di Natale, niente di più» aggiungendo, in risposta alle domande del Pubblico Ministero della DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, che non ha più avuto nessun incontro personale con Scajola, escludendo che li abbiano avuti con altri dirigenti di Forza Italia, e non che non ha più avuto occasione, nemmeno per telefono di parlare dell’attività politica o di progetti futuri.

 CdL

CHI È LUCA LANTERI: dal blog ImperiaPost.it

L’architetto Luca Lanteri corre per un’alternativa al ritorno di Scajola sindaco

Architetto, 53 anni, Luca Lanteri è stato assessore all’urbanistica per tre mandati, dal 1999 al 2011, sempre tra le fila di Forza Italia, Sappa 1, Sappa 2 e Strescino (anche vicesindaco). Molto vicino, in quegli anni, a Claudio Scajola, Lanteri finisce agli onori della cronaca in particolare per un viaggio in elicottero su Imperia in compagnia dell’ex Ministro, di Francesco Bellavista Caltagirone e di Gianpiero Fiorani. Obiettivo del volo, visionare con i due imprenditori l’ex Italcementi e discutere del progetto porto turistico, in quegli anni ancora in fase embrionale.

Il rapporto tra Scajola e Lanteri si sarebbe incrinato negli anni successivi alla costruzione del porto. All’origine dei dissapori la gestione dello scalo da parte di Caltagirone e Carlo Conti (direttore generale Porto di Imperia Spa). L’avventura politica di Luca Lanteri nella Giunta Strescino è terminata nel gennaio del 2011, quando sono arrivate le dimissioni per via dell’inchiesta che lo vedeva indagato con l’accusa di concussione nell’ambito della costruzione di alcuni box auto. Inchiesta sfociata in un processo terminato con la piena assoluzione di Lanteri.

Nel 2013 Lanteri è tra i principali sostenitori del progetto civico di Carlo Capacci, “Imperia Cambia”. Con l’elezione di Capacci Sindaco il ruolo di Lanteri si fa sempre più importante, sino alla candidatura alle regionali con “Liguria Cambia”, a sostegno di Raffaella Paita, candidato presidente del centrosinistra, in opposizione a Giovanni Toti. Un’esperienza politica che non va a buon fine e che segna la rottura del rapporto politico con Capacci.

Nel 2016 Lanteri inizia ad avvicinarsi all’Onorevole Raffaele Fitto (fuoriuscito polemicamente da Forza Italia nel 2015) e a “Conservatori e Riformisti”, progetto politico trasformatosi poi in “Direzione Italia” (gennaio 2017) e infine in “Noi Con l’Italia” (dicembre 2017). Nel frattempo, a Imperia, Lanteri contribuisce alla creazione del movimento civico “Obiettivo Imperia” dal quale si defila a seguito della decisione di garantire l’appoggio alla candidatura a Sindaco di Claudio Scajola.


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