Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Parliamo di ‘media’ e giornalisti del ponente
Ivg attacco muscolare e cambio di direzione.
Imperia Tv via Marchi e Bianchi, Giò Barbera a La Stampa, al Secolo XIX altre partenze


Si rafforza lo staff redazionale di Ivg dell’editore pietrese Matteo Rainisio. L’ultimo arrivo, da settembre, Daniele Strizioli che ha cessato la collaborazione con La Stampa per la zona del ponente savonese, subito sostituito da una firma affermata, Giò Barbera alassino – imperiese. Per Ivg le novità non sono finite. Pare prossima l’investitura a direttore responsabile di Andrea Chiovelli di fatto già coordinatore capo ed alter ego del ‘boss’. L’attuale direttore Federico De Rossi, giornalista professionista che aveva sostituito Felix Lammardo (oggi tra i pionieri di Morenews), resta in azienda, a correre. A Imperia Tv per l’arrivo di un volto giovane, Arianna Bova, al telegiornale, hanno ‘lasciato’  Federico Marchi  passato alla Confartiginato di Imperia, sede di Sanremo e Floriana Bianchi che ha raggiunto la pensione.  Annunci, dietro l’angolo, nelle redazioni di Stampa e Secolo XIX, ormai fuse e in attesa della ‘ristrutturazione’ finale, dopo il matrimonio a tre con la Repubblica- l’Espresso. Vedi a fondo pagina nota di Strizioli.

Matteo Rainisio editore IVG- Edinet

Se l’editoria nazionale e regionale continua a soffrire, a perdere copie e pubblicità, c’è un editore di siti, web e giornale on line che va a gonfie vele e sapremo qualcosa di più leggendo dalle pagine del bilancio – esercizio 2016. Un momento d’oro, si direbbe, forse non proprio come la stagione favolosa appena vissuta da Bagni  Marini e stabilimenti balneari, pizzerie, bar, panetterie, gelaterie e finalmente per gli esercizi alberghieri. L’azienda editoriale di Matteo Rainisio, famiglia di ex albergatori pietresi, procede col vento in poppa e si rafforza a suon di prove ‘muscolari’ rispetto alla debole e poco agguerrita concorrenza.

Bisogna ammettere che Ivg sulle notizie di cronaca fresca, da ponente a levante, entroterra, si presenta imbattibile sul piano locale.  Quanto ad essere sulla notizia e come quantità. Di ben altro spessore il discorso sull’analisi ed approfondimento, il ruolo del giornalismo d’inchiesta e di ‘ controllo’. Pagella con tanti zero. Non c’è spazio ? Qui impera quel detto “non disturbare troppo il manovratore ed il potere di turno”. E la pubblicità ti sarà amica se non grata. Al lettore, al ‘popolo della pancia‘ va bene così. Non protesta, anzi indifferente non si avvede più di tanto. Non parliamo di scuola della polemica, di cui la gente è stufa, quanto allergica a certa politica. Il nodo è di andare più a fondo delle principali tematiche socio economiche della nostra provincia, Regione, della platea di politicanti al potere, quasi a gara nelle passerelle e soprattutto negli ‘annunci spot’. Qualità della vita, prospettive reali per i giovani, laureati e diplomati in particolare. Il loro avvenire, farsi una famiglia. Lontani da quel detto: prima fate, realizzate, poi annunciate. Di recente un notista scriveva: “….perché l’Italia non cambia mai e ci troviamo tra i fanalini di coda in Europa ?”. Tra le risposte al primo posto si indicava “la mancanza di informazione….”. Noi diremmo la qualità nell’approfondimento, non accontentarsi di ciò che passa il ‘palazzo’, la lobby.

Daniele Strizioli ha lasciato La Stampa per IVG
Gio Barbera dal primo settembre firma per La Stampa

 Ivg in grado di dare concrete speranze alle aspettative dei giovani aspiranti giornalisti? Di una sistemazione professionale e di vita dignitosa? Daniele Strizioli, figlio di Marco che segui senza troppa fortuna le orme di papà Romano, era collaboratore fisso de La Stampa e dopo la fusione con Il Secolo XIX, i suoi pezzi (pagati a notizia) finivano su entrambi i quotidiani. Copriva in prevalenza la zona tra Ceriale, Andora e relativo entroterra. Ora farebbe parte dello staff redazionale di Ivg con Luca Berto (era un introdotto e solerte corrispondente del Secolo XIX per il comprensorio loanese), Christian Galfrè che si occupa di cronaca sportiva, Enrica Bertone copre l’area della Valbormida e collabora con l’Eco della Valbormida; Olivia Stevanin, con De Rossi gli unici professionisti, si occupa di cronaca nera e giudiziaria da Savona; sui generis la posizione del trentenne pietrese e collaboratore Nicola Seppone che ricopre anche il ruolo di consigliere comunale di opposizione, con non pochi mal di pancia per chi – altrettanto consigliere o con ruolo istituzionale – non può godere di esposizione mediatica… autoprodotta . Nel quotidiano prediletto dai savonesi che pare ‘viaggi’ su una media di 50 – 60 mila accessi  giornalieri (ovvero l’indice dei click, cosa diversa dalla visualizzazione di un articolo), superando pure quota 100 mila per certi eventi, non mancano le miscellanee tra articoli redazionali, link sponsorizzati (dunque redazionali e foto pagati) e mirabolanti offerte pubblicitarie di ‘superguadagni mensili’, oppure consigli utili “per allungare il pene… ottimizzare i seni ” e così via. Piccolezze nella civiltà del frivolo e frivolezze, in un Paese che con Grecia e Turchia, superati dalla Spagna, è in fondo alle classifiche quanto a lettori e ‘consumatori’ di libri. Un Paese dove nulla cambia, la burocrazia figlia della legiferazione paralizza sviluppo ed investimenti. Dove chi sale sulla plancia di comando a Roma, in Regione, in Provincia, nei Comuni, da sempre la colpa ai predecessori. Dove l’arma del ‘divide et impera’ ha ancora successo.

Per  Strizioli che lascia la corazzata  La Stampa – Il Secolo XIX (in evoluzione la fusione con la Repubblica – l’Espresso dell’editore De Benedetti) dove aveva collaborato per oltre un quindicennio nonno Romano, c’è un ritorno significativo di un mastino 51 enne, Giuseppe (Giò) Barbera che torna sul ‘ring’ dei quotidiani cartacei. Giò che per 12 anni aveva fatto gavetta, a Savona e provincia, tra cronaca nera e giudiziaria, politica. Che dopo essere stato assunto al Secolo XIX aveva rassegnato le dimissioni nel 2009. Lavorava alla redazione di Imperia e l’allora direttore gli propose la ‘promozione’ alla redazione centrale di Genova. Giò finì per privilegiare moglie e figlioletta, lasciò un posto sicuro. Iniziò a collaborare con Savona News, poi assunse la direzione di RSVN con un’esperienza amara; si raccontava che l’Inpgi (Istituto Nazionale Previdenza dei Giornalisti) pretendeva da Barbera una somma perchè “l’editore del giornale on line” che nel frattempo era stato regalato a Radio Savona Sound, “risultava irreperibile” e l’hotel che possedeva ad Alassio era intestato al fratello. Ora Giò mantiene la collaborazione fissa con ” Riviera 24“, direttore responsabile Andrea Di Blasio. E con l’ingresso, pagato a notizia, nel gruppo Stampa – Secolo XIX ha rinunciato a scrivere per Ivg.it.

Novità a Imperia Tv dell’editore cav. Francesco Zunino, la figlia Lorella Zunino è direttore responsabile.  Una tv a vocazione popolare. Come per Ivg sarà interessante leggere l’ultimo bilancio depositato. In questo caso la cura, quanto a forza lavoro, appare però ‘dimagrante’. Da un paio di mesi sono assenti dal piccolo schermo Federico Marchi e Floriana Bianchi. Il primo si è affrancato all’Ufficio Stampa e pubbliche relazione di Confartigianato della provincia di Imperia, la seconda ha raggiunto l’agognata pensione. Il suo posto, per ora come collaboratrice, l’ha preso Arianna Bova che frequenta i corsi di Scienze della Comunicazione all’Università di Savona, fidanzata del nipote dell’editore Zunino.

Sul fronte La Stampa – Il Secolo XIX, redazioni ponentine, le prossime uscite dalle redazioni sono indicate nel 2018; nel quotidiano ligure sono previsti, per il terzo stato di crisi, altri 7 (non 17) prepensionamenti. E nelle edicole pare continui la discesa, a beneficiarne resta l’ex concorrente torinese.Tra i primi ad uscire sarà Flavio Pin (Sanremo), seguito Claudio Donzella; restano Paolo Isaia, Giorgio Bracco al Secolo XIX dal 1991, grande appassionato di sport e in particolare della palla a pugno ( col collega Maurizio Vezzaro sono autori del libro “Imperia segreta. Storie, luoghi e personaggi della città” , Historica edizioni, 2016). Bracco e Milena Arnaldi in forza lavoro con l’articolo 36 (pubblicisti che esercitano  esclusivamente attività giornalistica con orario di lavoro di massima 36 ore settimanali si applica il trattamento economico e normativo previsto per i giornalisti professionisti).  Alla Stampa di Imperia – Sanremo rimangono Enrico Ferrari, Maurizio Vezzaro, Giulio Gavino e Daniela Borghi. Oltre a collaboratori e corrispondenti senza i quali i giornali tutti non ‘uscirebbero’ nella veste che hanno quando arrivano ai lettori.

Diego David, già giornalista a Sanremo News, ora cronista di bianca e politica al Secolo XIX e La Stampa

Alla redazione del Secolo XIX Imperia c’è la curiosa o forse singolare, anomala, situazione del giornalista Diego David (ormai passato alla storia il suo faccia a faccia con l’ex ministro Scajola che lo ridarguì con..’Lei è una persona falsa ci vedremo in tribunale…’.) che, a quanto si dice, da almeno cinque anni, lavora con contratto Cocopro (?).  Bisogna aggiungere che da allora David non perde una notizia da ‘villa Scajola’, sempre presente ed informato. Ha fatto il suo dovere che a volte paga. E nelle stesse condizioni di cocopro si troverebbe, nella redazione di Savona, Mario De Fazio. Pure lui segue la cronaca bianca e la politica del capoluogo, della provincia.

Mario De Fazio giornalista alla redazione di Savona del Secolo XIX

Negli anni d’oro, i due prestigiosi quotidiani ligure – piemontese sono stati fonte di lavoro e in qualche caso trampolino di lancio per giovani giornalisti che hanno fatto carriera e gli stipendi erano più che dignitosi. Gli anni del sindacato unitario di categoria fin troppe ‘forte’ e capace di far tremare i bilanci di un editore, causa scioperi e rispetto rigoroso, quantomeno nelle redazioni centrali, del contratto di lavoro giornalistico e poligrafico (altra categoria privilegiata ai suoi tempi ed ora quasi sparita con le nuove tecnologie).

Siamo pressapoco al ‘si salvi chi può’ sul fronte delle assunzioni, con contratti al ‘ribasso’, con comitati di redazione deboli che si arrendono senza un giorno di sciopero alla girandola ‘stato di crisi’. Chissà cosa direbbero quei sindacalisti ‘duri e puri’ che nelle redazioni spesso e volentieri ‘dettavano legge’: tra agitazioni, scioperi anche ad oltranza, qualifiche, assunzioni, stipendi, bonus vari. Ieri troppo, oggi niente o pochino. (L.Cor.)

Ps. Ha telefonato al blog Daniele Strizioli precisando che non è stato assunto – né collabora – da Ivg e che forse se ne riparlerà da ottobre. Ora è ancora per pochi giorni impegnato in un’attività commerciale di Alassio.

 


L.Corrado

L.Corrado

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