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Pietra Ligure: se il giornalismo fa autocensura. A confronto IVG.it e SavonaNews, il resoconto del consiglio comunale (progetto ferrovia)


Titola SavonaNews la cronaca del consiglio comunale convocato per il progetto binari e stazione a monte della Ferrovia: “Spostamento della ferrovia, a Pietra il Consiglio comunale si compatta: Tutelare l’area archeologica di Corte, valutare l’interramento dell’attuale linea”.

Mettere a confronto quella che è la notizia-novità più rilevante da parte di un comune tra Finale ed Andora. Eccola da SavonaNews: ….”è infatti la prima volta che un intero Consiglio comunale si esprime favorevolmente sulla possibilità di considerare il mantenimento dell’attuale tracciato ferroviario, seppur interrato, superando la precedente impostazione che prevedeva un inevitabile spostamento a monte”.

Notizia taciuta da IVG.it. Dimenticata? Sottovalutata?Ignorata di proposito? E per quale ragione? Mancanza di spazio per l’ex direttore della testata on line più letta della provincia di Savona? Ognuno tragga, se crede, la conclusione. Giornalisticamente si direbbe, senza malizia, ‘ha preso un buco’. Sempre giornalisticamente si commenterebbe ‘un articolo che autocensura la cronaca del consiglio comunale per l’evento più discusso (ferrovia a monte) degli ultimi decenni’.
SAVONANEWS- Via libera unanime alla tutela della zona “ad alto rischio archeologico” e alle osservazioni sul progetto ferroviario.

Roberto Vassallo giornalista pubblicista

Nella giornata di ieri il Consiglio comunale di Pietra Ligure ha espresso all’unanimità la propria posizione sul progetto di raddoppio e spostamento a monte della linea ferroviaria nella tratta Finale Ligure–Andora.

All’ordine del giorno figurava la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Mario Carrara, Daniele Negro e Gianni Orsero, dedicata alla tutela della zona di pregio archeologico in regione “Corte” (o “Corti”), interessata dal progetto ferroviario. I proponenti hanno richiamato l’attenzione dell’aula sul parere favorevole espresso dal Ministero della Cultura – Direzione Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – Servizio V, evidenziando come l’area sia riconosciuta come zona ad alto rischio archeologico.

Il Consiglio ha quindi votato per la presentazione di una formale osservazione di opposizione al parere ministeriale, con l’obiettivo di tutelare e conservare i depositi archeologici presenti nell’area.

Il secondo punto discusso riguardava l’integrazione all’ordine del giorno relativa all’“Approvazione delle osservazioni sulla realizzazione di infrastruttura strategica di interesse nazionale – raddoppio della linea Genova–Ventimiglia – progetto definitivo della tratta Finale Ligure–Andora”. Anche questo provvedimento è stato approvato all’unanimità, con un emendamento proposto dalla maggioranza che ha sottolineato – oltre alla già ribadita più volte ipotesi di collocare il nuovo tracciato in una zona più a monte, parallela all’autostrada – la possibilità di valutare l’interramento dell’attuale linea ferroviaria.

Il termine per la presentazione delle osservazioni al soggetto attuatore, ITALFERR, è fissato al 4 novembre 2025.

Particolarmente significativa la valenza politica della decisione: è infatti la prima volta che un intero Consiglio comunale si esprime favorevolmente sulla possibilità di considerare il mantenimento dell’attuale tracciato ferroviario, seppur interrato, superando la precedente impostazione che prevedeva un inevitabile spostamento a monte. Per quanto riguarda Pietra Ligure, si tratta della quarta delibera contraria alla fermata in regione Corte, dopo quelle del 2004, del 2024, del giugno 2025 e, ora, di ottobre 2025. Già in tali occasioni l’amministrazione aveva proposto di collocare il nuovo tracciato in una zona ancora più a monte, parallela all’autostrada.

Nelle osservazioni del Comune pietrese al progetto, oltre al rischio di compromettere irreversibilmente il patrimonio archeologico, si aggiungono anche le ripercussioni ambientali e sociali, dovute alla demolizione di edifici residenziali e all’impatto paesaggistico dell’opera, senza reali benefici in termini di servizio, poiché la nuova fermata avrebbe caratteristiche di semplice sosta e scarsa utilità per l’utenza locale.

Da Palazzo Golli sono state evidenziate ulteriori mancanze progettuali quali: l’assenza di un ponte sul torrente Maremola per collegare via Crispi e la nuova stazione con il traffico proveniente da levante e da Borgio Verezzi; l’inadeguata pianificazione della viabilità in zona artigianale di via Peagne e mancanza di collegamenti con la nuova strada di raccordo; l’assenza di un piano di potenziamento dei collegamenti pedonali, ciclabili e veicolari tra il centro cittadino e la nuova fermata; il mancato adeguamento dei sottopassi di piazza Canonico Morelli e via Don Guaraglia, che risulteranno sovraccarichi; la mancanza di misure di tutela per i pozzi dell’acquedotto comunale situati a monte del torrente Scarincio, in piena area di cantiere; la carenza di verifiche sulla compatibilità idraulica delle opere, in un’area classificata a rischio alluvionale (zona P3); l’assenza di un piano di mitigazione e compensazione ambientale e sociale conforme al D.Lgs. 36/2023; la necessità di prevedere barriere antirumore adeguate e condivise con gli uffici comunali.

Roberto Vassallo

DA IVG.IT- Titolo-  Spostamento ferrovia, Consiglio comunale Pietra Ligure dice Sì alle osservazioni. E tutele per l’area archeologica.Approvata all’unanimità mozione della minoranza così come l’ordine del giorno sulle richieste avanzate dall’amministrazione pietrese.

Federico De Rossi giornalista professionista e direttore responsabili di Ivg.it

Pietra Ligure. Spirito bipartisan in Consiglio comunale a Pietra Ligure, una seduta monotematica dedicata al progetto del raddoppio ferroviario dopo che lo stesso sindaco Luigi De Vincenzi aveva partecipato, assieme agli altri amministratori locali, all’incontro presso il Ministero.

Il parlamentino pietrese è stato convocato su richiesta della minoranza, e dei consiglieri Mario Carrara, Daniele Negro e Gianni Orsero, per discutere della mozione: “La necessità che il Consiglio Comunale di Pietra Ligure, al fine di tutelare la zona di pregio archeologico della regione Corte, interessata dal progetto di spostamento a monte e raddoppio della linea ferroviaria”.

E la richiesta dell’oposizione consiliare è stata quella di “esprimere il mandato ad opporsi al parere favorevole al progetto stesso, espresso dal competente Ministero”.

Il contenuto del documento discusso su iniziativa della minoranza, in realtà era già stato oggetto di precedenti delibere adottate dalla maggioranza in sede consiliare, proprio in relazione all’area archeologica. L’ultima delibera risale al giugno scorso: gli atti dell’amministrazione comunale, infatti, avevano indicato una modifica dello stesso tracciato “più a monte” per tutelare al meglio l’impatto dell’opera per il territorio pietrese, comprese abitazioni e attività economiche, rinunciando anche alla fermata della stazione ferroviaria considerata “decentrata e poco utile all’utenza pietrese”.

Sulla mozione dell’opposizione è arrivato, quindi, il voto unanime del Consiglio pietrese, così come allo stesso tempo la minoranza si è espressa in maniera favorevole alle osservazioni presentate dall’amministrazione comunale sull’iter progettuale e, appunto, già presentate nelle sedi e negli incontri tecnici avuti nelle passate occasioni di confronto a livello istituzionale.

Tra gli aspetti principali quelli relativi alla mobilità e viabilità di accesso alla nuova fermata, con riferimento alle zone tra via Crispi e via Peagne (con un potenziamento del collegamento tra il centro cittadino e la futura stazione ferroviaria), oltre all’allargamento dei due sottopassi in piazza Canonico Morelli e via Don Guaraglia e, infine, la mitigazione del rumore e dell’inquinamento acustico sul viadotto della ferrovia in relazione al nuovo tracciato.

Naturalmente, al vaglio e nella documentazione comunale relativa all’infrastruttura ferroviaria sono presenti tutte le azioni necessarie alla complessiva salvaguardia ambientale, con riferimento alle aree maggiormente soggette a rischio idrogeologico.

Federico De Rossi

Nota di Trucioli- Scuola di giornalismo? A Leggere Il Secolo XIX l’articolo con la cronaca del consiglio comunale pare che il capogruppo consiliare Mario Carrara non abbia pronunciato parola. Né sia l’artefice di un meticoloso impegno per coinvolgere la maggioranza,  con relativa documentazione, a motivare perché Pietra non può accettare il progetto RRFI che sacrificheremme un ‘area archeologica e offre una fermata dei treni su un viadotto. A 4 km dal centro e a 5 km dalla cittadella del Santa Corona.

 


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