Reporter Gourmet (la ricerca del gusto) del 14 settembre 2024 titola. ‘A Villa della Pergola cambia tutto: l’esordio di Antonio Romano nel polo gourmet di Alassio’. Un brillante ed approfondito reportage del 14 settembre 2024 a firma di Marco Colognese. Vedi…..
Il 27 aprile 2023 Trucioli.it riportava: “Una nuova ricca stagione per Villa della Pergola ad Alassio: si torna con la riconferma della stella Michelin per il Ristorante Nove guidato dal Best Chef Under 35, Giorgio Pignagnoli, e l’ingresso in Dimore Storiche Italiane...“.
Leggiamo alcuni ‘passaggi’ ripresi da Reporter Gourmet. “…..Francesca Ricci…Il ristorante nasce successivamente, dapprima in modo embrionale: “All’inizio servivamo solo la colazione, ma i clienti volevano trascorrere più tempo all’interno della villa. All’epoca avevamo una governante, una signora tedesca, preparava piatti molto semplici per chi si fermava qui a cena, in base a quello che trovava al mercato.” Arriva il 2015 e “iniziamo a macinare l’idea di aprire un ristorante gastronomico”. È Giorgio Servetto a seguirlo dal 2016 al 2021. “Abbiamo lavorato sulla tradizione della Liguria e nel 2020 sono arrivate sia la stella Michelin sia l’iscrizione a Relais & Chateaux.” Per un paio di stagioni è un altro chef, Giorgio, Pignagnoli, a occuparsi delle cucine del Nove; il sodalizio però si interrompe per una visione differente….”
L’incontro tra Francesca e il nuovo Executive chef Antonio Romano è stato professionalmente un colpo di fulmine: “Amici comuni ci hanno messo in contatto, ci siamo sentiti dieci minuti e mi sembrava che finisse le mie frasi e i miei pensieri anche se non ci conoscevamo: per me è stato semplice pensare a lui come next step per Nove e Villa della Pergola”. Romano, nato a Roma nel 1993, ha decisamente un bel curriculum: dopo il diploma all’alberghiero parte per l’Inghilterra e la tappa britannica più significativa è quella con Heston Blumenthal….”
“Mi ha formato tanto, poi ho passato sei anni con Heinz Beck, di cui due anni in Pergola; ho fatto tante aperture, ero uno dei più piccoli e mi sono ritrovato nel giro di poco a essere uno di quelli che si prendeva delle responsabilità, fino a diventare responsabile eventi all’estero anche se in modo ufficioso. Ho sempre voluto crescere, avevo tanta fame e tanta ambizione, così al terzo anno lo chef Beck mi manda a Milano come sous chef nella parentesi di Attimi, durata due anni, poi decide di affidarmi il Castello di Fighine, la mia prima esperienza da chef. Trascorsi 6 anni, mi sentivo di aver chiuso un cerchio, di aver dato tutto quello che c’era da dare: mi chiedevo quanto potessi valere come cuoco senza avere alle spalle un grande nome”.
Ecco allora che Antonio, senza un contratto in mano, saluta il mondo di Heinz Beck e fa un salto nel vuoto, fino a quando gli arriva l’opportunità di sostituire Alessandro Mecca a Spazio 7 a Torino. Quello che è accaduto, ovvero la decisione della proprietà di abbandonare l’impresa dopo due anni, è cronaca…..
Francesca Ricci ci racconta di come lo chef, qui a Villa della Pergola, abbia avuto carta bianca: “Certo è importante contestualizzarsi, però secondo me non si deve forzare troppo sul territorio, soprattutto se sei in un luogo che ancora non conosci, rischi di fare dei danni (ride)…Antonio, in cucina, si esprime con eleganza e gusto: “L’idea è quella che più che fare le ‘cover’ è importante utilizzare prodotti del posto per fare qualcosa di personale, anche a livello di identità….”.
NOTA DI REDAZIONE- Possiamo aggiungere come farina del nostro sacco che i riconoscimenti (vedi Stelle Michelin e quanto altro) sono senz’altro utili per una nomea più o meno blasonata come si usa dire in gergo sportivo. Fa immagine, notizia e non solo. L’esperienza, da liguri montanari e di mare, ci insegna che il successo va di pari passo con il ‘passaparola’. Che ogni cucina fa storia a se e non si ripete mai. Ha un proprio ‘partafoglio’ di clientela anche sulla base delle finanze personali o aziendali. Che il rapporto qualità-prezzo tradisce raramente. Che la nostra cementificata riviera a suon di seconde case ha perso moltissimo quanto a turismo di qualità. Una struttura come il ‘complesso La Pergola‘ (e quanto prevedono i progetti futuri) rappresenta un fiore all’occhiello per il territorio ligure. Un reale valore che merita non solo un ritorno economico a chi investe e rischia.
Forse, senza andare lontano, c’è la realtà della ‘cittadella portuale‘ di Loano, un’eccellenza italiana e solidissima proprietà (Gruppo Unipol), dove nella Superyacht Area si possono ammirare, in certi periodi dell’anno, alcune decine di yacht fino a 77 metri. Piccole città galleggianti per multimilionari e qualche miliardario. Le loro ‘mete culinarie’, per quel poco o nulla che da ‘radio Marina di Loano’ trapela, sono Monte Carlo e Costa Azzurra. Si parla anche di Alba.
Come non augurarsi che il ‘vento cambi’. Il benvenuto Antonio Romano porti nuovi allori al ‘Nove’ di Alassio e contribuisca, con altri ‘maestri di cucina’ del ponente, a gareggiare con successo nel ‘pianeta ristorazione’. Nel 1996 andava in onda ‘Vinca il migliore’ un gioco televisivo condotto da Gerry Scotti conduttore televisivo, radiofonico, attore, ex politico. Zio Gerry è tra i vip che frequentavano Alassio, la sua ‘villa’ bianca domina la baia a mezza collina del levante. Il Secolo XIX del 10 maggio 2024 in un reportage, da Celle Ligure, del lussuoso complesso (ex Colonie Bergamasche) ha citato tra i vip acquirenti anche Scotti. Ad Alassio, ricorda un veterano ex albergatore, abbiamo avuto anni di ‘grandeur’ tra abituali ospiti italiani e stranieri.(l.c.)