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Lattoferrina e Covid. Altroconsumo: ‘Fama immeritata per l’integratore’. Replica: ‘Ci sono studi e letteratura’


Il mensile Altroconsumo (L’associazione per la tutela e difesa dei consumatori più diffusa in Italia con propri test su prodotti, con servizi, approfondimenti e inchieste) nel numero di gennaio 2021 ha titolato: Lattoferrina fama immeritata. Si è parlato molto di questo integratore salito agli onori della cronaca grazie ad uno studio di dubbia utilità “. Trucioli.it aveva pubblicato sul n.12 del 19 novembre 2020: “Un medico di Arenzano: Lattoferrina arma efficace nel controllo del contagio…‘in suo onore’ hanno chiamato ING: integratori Nicola Giusto…vedi…..“.  Precisando che dalle sue ricerche non aveva chiesto o ricevuto guadagni. Ora a Altroconsumo risponde Ing Pharma di Mondovì.

Con il  Dr. Fabrizio Jiritano responsabile dell’azienda e la proprietà con l’ing. Giacomo Calleri.

ARTICOLO PUBBLICATO DA ALTROCONSUMO NEL NUMERO DI GENNAIO 2021


LA RISPOSTA DI ING PHARMA – “Altroconsumo dovrebbe continuare a fare quello che forse gli riesce meglio ……mettere a confronto

La confezione di lattoferrina di cui trucioli ha pubblicato. ing sta in onore del dr. Nicola Giusto di Arenzano. Pharma è l’azienda che ha sede a Mondovì

i prezzi delle conserve di pomodoro ! E sarebbe meglio che non si spingesse oltre .

L’articolo può anche porre qualche dubbio sullo spessore scientifico del lavoro condotto dai ricercatori di Tor Vergata ma se l’autore si fosse preso qualche minuto per  informarsi sulla quantità di letteratura pubblicata sull’efficacia clinica e non su modelli matematici o in vitro della lattoferrina alcune libertà sicuramente non se le sarebbe prese .

Di seguito alcuni dei lavori che nel corso degli anni hanno indicato la lattoferrina come proteina efficace nel contrastare  patologie virali e batteriche “.

ARTICOLO DI ALTROCONSUSMO  sulla notizia secondo cui la lattoferrina  che trasporta il ferro, conosciuta per la sua capacità antivirale potrebbe proteggerci anche  dal nuovo coronavirus  è rimbalzata  nei titoli di diversi giornali e nei telegiornali nazionali. Un’occasione ghiotta per i produttori, farmacisti ed erboristi, che hanno proposto integratori a basa di questa sostanza facendo leva  sulla paura del contagio, senza particolari remore di spararla troppo grosso.  Alla base di tutto questo clamore, c’è un piccolo studio  condotto dfall’Università di Tor Vergata (Roma). Nello studio in questione sono stati presi 32 pazienti positivi al virus, con sintomi lievi o asintomatici cui è stata vdata la lattoferrina. Nei pazienti trattati si è osservata l’eliminazione del virus a 15 e a 30 giorni dal trattamento e la remissione dei sintomi nella metà dei casi. Ma questa è la normale dinamica della malattia. Inoltre, mancando un paragone con il gruppo di controllo, fatto da pazienti identici, non trattati, non è possibile attribuire dei meriti alla lattoferrina. La ricerca non ha quindi dimostrato niente di eclatante ed è stata molto criticata per i seri limiti metodologici. Si tratta di uno studio che non avrebbe mai dovuto essere così infatizzato, né portare a ritenere la lattoferrina un’arma efficace nel controllo del contagio. Ma come spesso succede in questi casi, diversi soggetti interessati a vendere i loro prodotti hanno sfruttato la fama ingenerata dai media per fare affari in maniera scorretta. Abbiamo raccolto decine di esempi segnalandoli al Garante.


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