Al matrimonio della figlia dell’a consigliera Cassarino parata di poliziotti. Fuori luogo ? Forse si, tenendo condo dell’avviso di reato per la Pizzimbone rifiuti story. Intanto ora è ufficiale. “L’innocente seriale” di Alassio (come amava essere definito ) non è più tale (perlomeno in primo grado). Scomparso. Caduto in battaglia? No, semplicemente lapidato da una sentenza di condanna (ripetiamo in primo grado) per peculato che avevamo ampiamente previsto. 
Peccato….proprio ora che Melgrati sembrava ad un passo dal traguardo…..(santità?). No, più banalmente l’ennesimo articolo volto a celebrarne l’immacolato certificato penale – che dovrebbe essere il minimo sindacale e requisito essenziale per poter fare Politica – di certa stampa sdraiata…. articolo che gli avrebbe spianato, probabilmente, la strada per il secondo mandato che adesso rischia di diventare un miraggio.
Stavolta è andata male all’archistar alassino che aveva da poco incassato una assoluzione per a piccoli busi edilizi che forse lo aveva illuso di avere sempre gli Dei dalla propria parte …..Proprio male…Scatterà infatti, per effetto della Legge Severino la sospensione dalla carica di Sindaco per 18 mesi. Piu’ di un anno fa avevamo per primi sottolineato l’inopportunità della candidatura a Sindaco di Melgrati proprio per il suo coinvolgimento nella vicenda spese pazze in regione.
Una spada di Damocle che avrebbe sconsigliato qualunque persona provvista di un briciolo di prudenza e assennatezza di sfidare il fato, cinico e baro. Non Melgrati, che in quell’occasione ci rispose sprezzantemente (come è nel suo stile) che dovevamo essere proprio alla frutta se ci aggrappavamo ad argomentazioni del genere… Cassandre che sarebbero state smentite puntualmente dai fatti. L’innocente seriale sarebbe stato assolto ancora una volta, tacitando i profeti di sventura. Sapete tutti come è andata……Sarebbe troppo facile adesso, infierire, evidenziando che avevamo ragione. Sarebbe inelegante, persino sadico ironizzare sulle disgrazie altrui. Ovviamente reprimeremo la tentazione…..Certo, non darci ascolto è stato per Melgrati, a cui avevamo raccomandato cautela, un errore madornale.
Forse, (ovviamente non auguriamo il male a nessuno) quello che mette fine alla sua carriera politico amministrativa finora abbastanza luminosa al netto del flop alle ultime regionali. Adesso avrà almeno 18 mesi per meditare e capire che i nostri consigli andavano seguiti….Su Melgrati ora cala il sipario con il prevedibile gaudio di molti nella Città del Muretto (non solo tra le file della minoranza……).
Scorrono i titoli di coda su di una era che ha lasciato segni tangibili ad Alassio (soprattutto in Collina. Melgrati non è un fan di Greta Thundberg …. )Il Comune passa nelle mani di Angelo Galtieri – prontissimo un suo comunicato stampa, vedi sotto – persona perbene, che avrà il suo beldaffare a condurre la Nave con il mare in burrasca. L’Amministrazione già traballava per l’inchiesta rifiuti, figuriamoci adesso……La sentenza di oggi potrebbe sortire persino l’effetto di resuscitare quel cadavere dell’opposizione ( I miracoli non li fanno solo i Santi ma anche qualche giudice a volte….). Qualcuno dice che Vaccarezza sta già stappando Champagne? Solite immancabili malelingue…….. voci destituite di fondamento…….naturalmente.
E c’è chi sbandiera la sentenza nei confronti del sindaco di Patù (Lecce) che ha annullato la sospensione conseguente alla legge Severino.
Lo Spillo politologo alassino – albenganese
Galtieri: “C’è solo un Sindaco”
COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI ALASSIO
A FIRMA DEL VIXCE SINDACO ANGELO GALTIERI
Per Melgrati ricorso al Tar e richiesta di congelamento della sospensione dalla carica di Sindaco
“C’è solo un Sindaco ad Alassio. Si chiama Marco Melgrati. Io ero il suo vice ieri come lo sono oggi dopo la sentenza di primo grado del Tribunale di Genova” . Angelo Galtieri non entra nel merito della sentenza che, in primo grado, condanna Marco Melgrati a 2 anni 11 mesi e 15 giorni nell’ambito del processo delle “Spese Pazze” il Regione Liguria.
“Diciannove a giudizio e diciannove condanne. Sicuramente una sentenza contro la politica” il commento di Marco Melgrati subito dopo la lettura del provvedimento che lo riguarda e che coinvolge anche nomi illustri della politica nazionale.
“Ero sereno prima di entrare in aula, uno dei pochi che stamattina ha voluto essere presente alla lettura della sentenza. Presente e a testa alta, anche dopo la sentenza. Sono sempre stato onesto, l’onestà è nel mio DNA. E lo dimostrerò nei diversi gradi di giudizio, nelle opportune sedi, innanzitutto presentando ricorso al Tar. Poi farò richiesta di congelamento del provvedimento che, in base alla Legge Severino prevede la mia sospensione dalla carica di Sindaco, come peraltro hanno già ottenuto altri sindaci prima di me”.
“Questa sera – conclude Melgrati – nel rispetto delle disposizioni di legge, non prenderò parte al Consiglio Comunale. Sarò comunque presente per rispondere a qualsiasi domanda o chiarimento”. Giova infatti ricordare che attualmente si è in attesa dell’ennesimo pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legittimità della Legge Severino per quanto attiene la sospensione dalle cariche pubbliche negli Enti Locali con condanne non definitive.
