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“I poveri non ci lasceranno dormire”. Sfondano un muro per eseguire lo sfratto


Sfondano un muro per eseguire uno sfratto …“I poveri non ci lasceranno dormire”.

di Alex Zanotelli

Padre Alessandro Zanotelli, noto come padre Alex è sacerdote e missionario  della comunità dei Comboniani. È l’ispiratore e il fondatore di diversi movimenti italiani tesi a creare condizioni di pace e di giustizia solidale. Don Andrea Gallo (Genova, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013) è stato un prete, partigiano, educatore, attivista e saggista.

Invece che costruire ponti (alludiamo ai percorsi di pace e non al ponte di Messina) le istituzioni repressive dello “stato” sfondano un muro per eseguire uno sfratto …La nostra indignazione ormai scoppia!!!
Le solite dichiarazioni del “giorno dopo”, sulla stessa lunghezza d’onda delle lacrime dopo i morti sul lavoro; mancano le rituali corone di fiori perché apparentemente non è morto nessuno.
In realtà questo ennesimo “crimine di pace” fa morire il senso di umanità di giustizia nuclei familiari aggrediti e cacciati con la violenza dalle loro abitazioni; sono eventi diversi ovviamente, molto diversi, ma per associazione di idee vengono in mente le gesta dei coloni israeliani; di recente siamo tornati su un tema: “un
altro ordine pubblico è possibile “; abbiamo avviato una discussione che non punta “solo” al bando immediato della pistola taser ma vorrebbe stimolare un discorso ed una prassi più generale e sistemica sulla “prevenzione” ; prevenzione di cui negli sfratti non abbiamo visto neppure l’ombra; i crimini di pace peraltro si succedono a ritmo esasperante in Italia.
Una considerazione: la letteratura scientifica evidenzia ampiamente il ruolo traumatico e patogeno non solo degli sfratti ma anche degli stessi traslochi; ruolo traumatico/patogeno per gli adulti ma ancor più per i bambini e persino nella fase intrauterina; traumi legati a sfratti hanno evidenziato postumi spesso permanenti a livello clinico ed anche comportamentale (aggressività e “devianza”) lungo tutto l’arco della vita; ma cosa importa al governo attualmente in carica che risponde alle nostra osservazioni con i fatti: aumentando i posti letto nelle carceri minorili !!! quando poi non bastano si sistemano un po’ di giovani (in letto a castello a tre posti ?) nel carcere “senile” della Dozza di Bologna i destinatari della relazione che abbiamo citato, redatta a tutela di una famiglia di origine bengalese (poi effettivamente nonostante la presenza di una bambina invita grazie alla alimentazione pearenterale ! “non hanno riflettuto” sulla “questione”?
In questo, solito coro, del “giorno dopo” (filo conduttore il “faremo” , “vedremo” ) incomprensibili le difese d’ufficio avanzate da rappresentanti della amministrazione comunale nei confronti dei “servizi sociali”; si chiaro: qui non si tratta affatto di mettere sotto accusa gli operatori che, certamente, vivono sentimenti di impotenza fino al burn-out , QUI SI TRATTA DEL FATTO CHE GLI OPERATORI NON HANNO I MEZZI E LE RISORSE PER OPERARE e quindi sono spesso nelle condizioni di poter fare proposte incongrue e causa di ulteriori distress come sistemazioni di fortuna associate a forme di sovraffollamento e di pendolarismo estremo che, come denunciato dal collettivo  , mettono persino a
grave rischio il diritto allo studio dei bambini; DOBBIAMO AVVIARE UNA FRANCA DISCUSSIONE, OLTRE LE RITUALI
IPOCRITE DIFESE D’UFFICIO, SULLE ATTIVITA’ E POTENZIALITA’ dei “servizi sociali”, tema che è stato sistematicamente rimosso negli ultimi decenni anche dopo la tragedia dei tre bambini morti con la loro madre per un incendio domestico nel marzo del 2024.
Per quel che riguarda la gestione del patrimonio edilizio pubblico SIAMO IN UNA SITUAZIONE NON SOLO DRAMMATICA MA ANCHE IMPENETRABILE PERSINO SUL PIANO DELL’ACCESSO ALLE INFORMAZIONI.
Il presidente della regione dell’Emilia Romagna, pur parlando con la solita prassi del “giorno dopo” e pur ricordandoci che siamo in un
sistema capitalistico che tutela la proprietà privata (non ce ne eravamo accorti!) e la tutela, a questo punto, precisiamo
noi, “ a tutti i costi” (comprese le stragi operaie), il presidente, dicevamo, ha fatto una affermazione che condividiamo:
NON SARA’ EQUIVALENTE ALL’ ABBATTIMENTO DEL MURO DI BERLINO MA L’ABBATTIMENTO DEL MURO (CON ANNESSI
E CONNESSI), RAPPRESENTA EFFETTIVAMENTE UNO SPARTIACQUE E PURE QUESTO ABBATTIMENTO NEL SUO “PICCOLO= (SEMPRE PER MODO DI DIRE) RIMARRÀ NELLA STORIA E NELLE NOSTRE COSCIENZE.
DIRITTO ALLA CASA E ALLA SALUTE PSICOFISICA: E’ ORA, DA UN PEZZO, DI VOLTARE PAGINA.
Solidarietà alle persone sfrattate; e che il “mai più” non sia come al solito una frase di rito.

Alex Zanotelli


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