Il Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) rappresenta il progetto di sviluppo della Città per una certa quantità di anni, tipicamente 10 anni.
di Paolo Forzano
E’ lo strumento di pianificazione comunale che individua le zone territoriali omogenee e ne disciplina gli usi, il riassetto ecologico ambientale, la valorizzazione storico-culturale, le trasformazioni compatibili e sostenibili del territorio, la realizzazione di interventi di urbanizzazione.
Mira a promuovere uno sviluppo sostenibile, a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a preservare le risorse del territorio, guida lo “sviluppo urbano” in funzione delle attività che si vogliono preservare, e delle attività che si vogliono incentivare.
Nel PUC della città di Savona non c’è la valorizzazione della parte ovest della città, fronte mare: dallo “scaletto” a Zinola un’area fronte mare eccellente, una spiaggia naturale molto bella, un’area da destinare ad attività legate al turismo marino, ad una passeggiata “importante“, ad attività legate al tempo libero.
E se guardiamo che cosa c’è in quell’area, che cosa si intende realizzare, e quali attività si dovrebbero spostare altrove, nonché quali aree sono morte da anni, viene un grido di dolore!
Altro che posti di lavoro per l’Aurelia bis, come gridano sindacati ed altri! All’Aurelia bis lavorano maestranze di fuori Savona. In un’area sviluppata correttamente al servizio del turismo e del tempo libero lavorerebbero centinaia di lavoratori del “posto“!
Allego alcune eloquenti immagini!
Su 2165 metri di fronte mare oltre 1000 metri sono occupati da:
- Baraccopoli
- Centri commerciali
- Residui storici ed industriali
- Vendita auto
- Vigili fuoco
- Villa Zanelli in abbandono
- Villa Pizzardi in abbandono
Devono “tutti” stare lì, oppure essere adeguatamente adoperati?
Paolo Forzano