Spettabile redazione, spostamento a Monte della tratta ferroviaria Finale Ligure – Andora : opportunità per i cittadini o per i delinquenti?
Le notizie riguardanti le nuove stazioni decentrate, ci fanno riflettere su un argomento molto importante: la sicurezza degli utenti. Ogni giorno si sentono episodi di delinquenza presso le stazioni, soprattutto in quelle decentrate e non presidiate. Non per ultimo l’episodio di violenza sessuale accaduta a San Zenone al Lambro, dove una ragazza che si stava recando ai binari della stazione è stata violentata. Analizzando il progetto di spostamento a monte della ferrovia Finale-Andora è evidente il decentramento delle future stazioni, che potrebbero diventare ricettacoli per la delinquenza , spaccio, aggressioni etc.
Un esempio lampante è la nuova stazione di Diano Marina collocata in aperta campagna, dove l’utenza è diminuita di circa il 50% dopo lo spostamento a monte. Questa diminuzione si può attribuire non solo alla scomodità della collocazione ma anche al rischio dell’incolumità nelle ore serali specialmente per gli utenti delle ultime corse. Nel Levante Ligure invece dello spostamento a monte, hanno fatto i sottopassi eliminando i passaggi a livello e hanno addirittura aumentato le fermate, lasciando le stazioni invariate. Molte linee tradizionali dalla Germania, Austria e Svizzera che storicamente venivano nel ponente Ligure, attualmente vanno nel Levante , grazie alle scelte politiche degli amministratori locali che hanno potenziato il servizio soprattutto per i pendolari, scolari e turisti. Gli amministratori del ponente invece hanno optato per realizzare un progetto obsoleto di spostamento a monte, che va a nostro parere contro le esigenze reali degli utenti, dell’economia e della tutela del territorio.
Il direttivo del Comitato Territoriale
2/Lettera- A nome e per conto del Direttivo del Comitato Territoriale sono ad inoltrare il comunicato in allegato. Franco Stalla.
SPOSTAMENTO A MONTE, UN AFFARE ….PER CHI?
Paesi senza stazioni o stazioni senza paese? Questo è il dilemma!
Un aspetto cruciale è che, come già accaduto a ponente, dopo lo spostamento nel nulla
delle stazioni, i valori immobiliari sono precipitati. Non solo la crisi, ma anche la scarsa fruibilità ferroviaria hanno inciso facendo diminuire del 23,6% di San Lorenzo al Mare, del 25,2% di Cervo fino ad arrivare fino al 28,7% di San Bartolomeo al Mare, dal 2014 al 2021, il prezzo medio degli immobili.
Di converso, cosa succederà nei comuni rivieraschi come Loano, Laigueglia, Ceriale e Borgio che perderanno definitivamente la propria stazione? La risposta, purtroppo, è facile, anzi già scritta.
La carenza cronica di parcheggi, di collegamenti viari e un’autostrada da incubo, hanno contribuito alla scelta del treno come valido mezzo di trasporto. Le ferrovie organizzano treni speciali, non solo in occasione di eventi, ma è una prassi nel periodo vacanziero, con collegamenti particolarmente frequenti e notevolmente economici.
Il numero dei passeggeri, che usufruiscono del treno, è aumentato in quasi tutta la Liguria, ad eccezione dell’imperiese dove Diano Marina, fanalino di coda, vede una perdita di passeggeri vicina al 50%, non è un caso!!!
Molti dicono che, siamo un voce fuori dal coro, noi riteniamo che dati alla mano, perseverare con questo progetto vecchio e inadeguato sia diabolico.
Il Direttivo.
Lettera 3/SPOSTAMENTO A MONTE, UN ESIGENZA? VELOCI, MA INEFFICENTI!
Lo spostamento a monte può essere considerata un opera ingegneristicamente ambiziosa, ma socialmente divisiva, dove si mette in contrasto la legittima voglia dei loanesi di non essere più in ostaggio dei passaggi al livello e il sacrosanto diritto degli albenganesi di difendere le proprie case, le aziende e l‘ambiente.
Tracciato , a dire dei progettisti, più veloce ed efficiente sicuramente per il traffico a lunga percorrenza.
Cancellare quattro stazioni su otto vuol dire dimezzare le opportunità per il traffico locale, non solo turismo, ma anche i collegamenti utilizzati giornalmente da pendolari e studenti. Giovani ed anziani che, non hanno ancora o non hanno più la possibilità di guidare un’auto, si troveranno senza servizi essenziali. Le scuole dovranno farsi carico di effettuare collegamenti tra la periferia e il centro per permettere ai ragazzi di raggiungere gli istituti, costo per molti insostenibile.
Esempio eclatante, la provincia di Imperia , dopo lo spostamento a monte dei binari,
detiene il record europeo per abbandono scolastico degli istituti superiori (22,29%), causa che và ricercata anche nell’impossibilità di raggiungere i plessi in modo facile e autonomo.
Stazioni incustodite e disperse nelle periferie, rischiano di diventare insicure e pericolose, epossono dissuadere gli utenti all’utilizzo del treno. Il Direttivo
2/IL SECOLO XIX 8 AGOSTO 2025. Il sottosegretario leghista Rixi: Dal 10 settembre 2025 conferenza dei servizi sul raddoppio dei binari da Finale ad Andora.
Nota di Trucioli.it- Molti politici liguri ed amministratori locali continuano a tacere che da Albenga a Loano già esistono i doppi binari. Sottovalutano, sia a destra, sia a sinistra (giunta Tomatis), la più grande manipolazione economico- commerciale- sociale- urbanistica-logistica che sconvolgerà Albenga, con la nuova stazione trasferita a 5.5 km dal centro cittadino. Senza contare gli oltre 100 agricoltori sfrattati e i problemi connessi alle discariche di materiale con Tir sulle strade.
Certamente resta il problema non secondario della presenza dei passaggi a livello, ma si tace dei progetti dei nuovi sottopassi che risalgono agli anni ’80 e che le Amministrazioni comunali di Loano, inizialmente hanno rifiutato e poi ignorato.
Oggi un ‘gran signore‘ loanese a capo – anche sui social – del forte ‘club binari a monte‘ e del ‘poco importa se Loano perde la stazione‘ che per incassi era la terza della Provincia (oggi invece solo 2 intercity fermano e neppure tutti i giorni della settimana), è un pubblico amministratore di lungo corso, già agente immobiliare, da sempre cittadino che vive di rendita grazie ai sacrifici dei genitori, onesti lavoratori contadini e non più in vita. I loro terreni, a suo tempo, sono diventati edificabili. Oggi a Loano almeno 128 proprietari di aree sono stati ‘salvati’ dalla galleria sotterranea grazie al tandem Scajola senior Vaccarezza. Poco importa se, come è stato osservato da Arpal che bisognerà alzare l’alveo del torrente Nimbalto, unico caso in Italia.

La passione di Cepox è quella di benemerito milite della Croce Rossa, gran detentore di cartoline storiche, componente della Confraternita, passione per auto sportive, frequentatore di ristoranti In e che non disdegna a postare, come cimelio, nella sua pagina Facebook. Questa è la sua caratura anche nel ruolo di ex presidente del consiglio comunale e oggi assessore in quota Forza Italia partito che, contrariamente ad altri non ha mai tradito. Nessuna invidia, sia chiaro. Cepox è un loanese ‘fortunato’ contrariamente alla sorte di tanti altri concittadini. Non a caso capita spesso di leggere nei commenti ai suoi post: ‘grande Cepox! forza Cepox ! sei il migliore, Cepox sindaco!
Loano che rinuncia, senza batter ciglio, alla sua storica stazione (da foto di cartoline). Quella futura di Borghetto ‘solo a 6.5‘ che divora intere aziende agricole, ormai ridotte ad un numero da palmo della mano. Pietra Ligure ha, a sua volta, scoperto, ma molto in ritardo, con una votazione unanime del consiglio comunale, che la stazione sopraelevata e solo ‘fermata’ (peraltro come sarà quella di Borghetto) non ha senso; dunque meglio rinunciare. Ceriale resta muta con le due giunte a sinistra (?) che si sono succedute, nonostante nel periodo estivo soprattutto, la stazione per treni locali sia utilizzata da centinaia di vacanzieri e bagnanti in particolare che si spostano attratti dalle spiagge libere cerialesi. Infine basterebbe sfogliare l’elenco delle città rimaste prive di stazione per imparare e scoprire quali siano state le conseguenze per la maggioranza dei viaggiatori.
2/QUALE E’ STATA AD OGGI LA STRATEGIA DEI MEDIA LOCALI SUI BINARI A MONTE, LA PERDITA DI ALCUNE STAZIONI MINORI, ALTRE LONTANO DAI CENTRI ABITATI COME SUCCESSO PROVINCIA DI IMPERIA ? DOVE SARANNO ALLOCCATE LE DISCARICHE PER MILIONI DI MC. DI MATERIALI.

Generalmente dagli articoli si è cercato di dare voce a tutti, un colpo al cerchio e l’altro alla botte, anche se in netta preponderanza per i fautori del ‘sì‘. Ci sono, oltre a sindaci, i tre maggiori sindacati (CGIL, CISL, UIL), la Confindustria Savona, mentre gli albergatori sono oggi più cauti di ieri, non così per Confcomercio, Confercercenti, Agenzie immobiliari e Bagni Marini, Artigiani. Coldiretti ha dato invece un sterzata al ‘no’, come alcuni schieramenti politici minori di destra e di sinistra.
Stupisce in provincia di Savona e in Liguria il ‘sì’ della CIA – Agricoltori Italiani e Confagricoltura. Tra chi ha dato maggiore spazio ai fautori del ‘no’ la linea editoriale di Edinet Srl (specializzata anche Web Design, Digital Marketing, Branding) dell’editore Matteo Rainisio di Pietra Ligure, con direttore editoriale Sandro Chiaramonti già veterano per anni di servizio come capo redattore de La Stampa Liguria e tra i teardiani negli anni ’80, il direttore responsabile Andrea Chiovelli) attraverso la corazzata IVG.it e Genova 24.it. IVG.it è il giornale on line più populista e più diffuso in provincia di Savona, leader della pubblicità anche nelle campagne elettorali per comunali, regionali e politiche.
3/CERIALE- POST SULLA PAGINA FACEBOOK DI LUIGI GIORDANO VICE SINDACO E GIA’ CONSIGLIERE COMUNALE DI OPPOSIZIONE QUANDO ERA SCHIERATO A SINISTRA.
Grazie Luigi per aver fatto notare il problema delle sorgenti. Basta guardare a ponente dove hanno già la ferrovia a monte per vedere che spesso sono senza acqua e la portano con le autobotti. Ceriale ha già il doppio binario quindi non necessiterebbe di grandi opere, senza contare la perdita della stazione locale sia per i turisti sia per i pendolari. Smettiamola di ragionare senza tenere conto della natura in cui ci troviamo. Credo che in veste di amministratore pubblico, insieme a qualche collega dei paesi vicini, occorra organizzare la protesta. Buona giornata.