Finale, Gualberti: ‘La spiaggia libera attrezzata del Malpasso resta l’unica a pagamento di tutta la Liguria’. Un impiegato del Comune: ‘A Punta Crena spaccio e sesso promiscuo’
Dalla pagina Facebook di Massimo Gualberti.”Come se non bastasse la ricorrente polemica sulle concessioni demaniali, Tozzi, non l’Umberto che canta, ma il Mario che divulga, la mette giù dura sulle spiagge libere, che a suo giudizio dovrebbero rappresentare almeno il 50% del totale, idealmente tutte”.
Una vecchia cartolina del Malpasso. Per anni, ogni estate saliva alla ribalta, per il numero di multe e di rimozioni di decine di auto in sosta vietata o pericolosa. Una domenica del 1980 (allora il maresciallo Tommaso della Polstrada di Finale) diede notizia ai media che erano stati rimossi 87 veicoli con l’utilizzo di 4 carro attrezzi. Tra gli automobilisti esplose una mini rivolta che comportò l’intervento in forze di carabinieri, vigili urbani e polizia
Massimo Gualberti e il presidente Toti nella foto di IVG.it del 10 -2 -2022 che riporta:“Finale Ligure. Il cortocircuito nella coalizione di centrodestra mette benzina sul fuoco nella politica finalese. Il gruppo legato a Massimo Gualberti– Le Persone al Centro – ha iniziato la bagarre con un affondo nei confronti della Lega “come stampella” dell’attuale maggioranza di centrosinistra (in teoria), sul quale è arrivata questa mattina la secca risposta della sezione finalese del Carroccio. E a stretto giro è stato lo stesso Gualberti, candidato sindaco alle scorse elezioni, poi capogruppo dimissionario in Consiglio comunale, a rispondere per le rime alla Lega di Finale Ligure: “Giovannino Guareschi sosteneva che rinunciando a far politica ragionando ed insistendo a farla con la fede che accetta il dogma e non ammette ragionamento, può accadere che i partiti di massa si trasformino in partiti di mandria. Purtroppo a livello locale la Lega non riesce ad esprimere nulla più di un atto di fede verso posizioni impartite dall’alto, beninteso un alto medio basso, perché la sfortuna ha voluto che il nostro territorio non avesse purtroppo una rappresentanza all’altezza”
Riprende il post facebook di Gualberti– “Per suffragare la sua tesi Tozzi riporta l’esempio della Grecia, cui si aggiungono Francia, Spagna, Portogallo, Cipro e molte altre nazioni virtuose.
Mi scoccia dirlo, ma ad essere in cima alla lista sono i Francesi, che nelle località più rinomate della Costa Azzurra lasciano chilometri e chilometri di spiagge libere, che ogni notte vengono addirittura setacciate con mezzi meccanici a spese del contribuente.
Una delizia. Ha quindi ragione Tozzi? Non avrebbe torto se parlassimo appunto di Grecia, Francia, Spagna e così via.
L’Italia fa invece caso a sé, per il numero delle spiagge in concessione, ma soprattutto per il disinvolto uso di quelle libere. Così al brucio basterebbe ricordare ombrelloni e asciugamani piazzati all’alba per prenotare il maggior numero di metri quadri fronte mare oppure i rave party con annessa Sagra della Porchetta nei weekend, per sollevare un legittimo dubbio.
Considerando poi la mai sopita abitudine dell’installazione di condomini in tenda, con barbecue e deiezioni libere, il dubbio potrebbe anche assumere una certa consistenza.
Negli anni ’90 la Spiaggia del Malpasso fu trasformata in spiaggia libera attrezzata a pagamento, per l’impossibilità pratica di contenere altrimenti lo sfacelo determinato dagli scriteriati frequentatori.
Tuttora, a quanto ricordo, con buona pace di tutti, resta l’unica spiaggia libera a pagamento di tutta la Liguria, perché semplicemente non esiste altra soluzione per contenere il malcostume.
Lo stato in cui le spiagge libere vengono poi lasciate al termine della giornata, è infine in grado di sciogliere ogni dubbio, soprattutto considerando come tocchi poi alla fiscalità generale la successiva sfangatura del porcile.
L’idea di un litorale costellato di spiagge libere, pulite, ordinate, con bagni, docce e servizi non mi dispiacerebbe, ma l’italico vizio, di cui non abbiamo più neanche l’esclusiva, di non aver alcun rispetto per il bene pubblico, mi lascia invece abbastanza perplesso sull’ipotesi.
L’idea sarebbe anche buona, è il Paese che è sbagliato…
COMMENTI SOCIAL- Bruno Gonella – Errore distruttivo se lasciassero spiagge libere sarà una rovina totale conoscendo la schifezza che abbiamo in Italia i bagnanti di tutte le parti del mondo ora sono curate diventerà tutto un cesso pericoloso sul serio.
Chiara Canepa – Condivido in toto la tua (di Gualberti) analisi.
L’idea sarebbe davvero bellissima, è il lassismo italiano il problema.
Volete un banale esempio? Al mio banchetto, capita che faccia assaggiare sia le prugne che le albicocche…. Se va bene, mi danno il nocciolo sbavato in mano o fanno il tiro a canestro, con le cassette vuote alle mie spalle, se va male li gettano tranquillamente a terra.
Ivano Rozzi- Hai citato il Malpasso che ora pare più un campeggio in riva al mare che una spiaggia, anche se a pagamento.
Massimo Gualberti- Ivano prima non pareva un campeggio, lo era…
Ivano Rozzi a Gualberti – Come ora, con la differenza che è voluto, mentre prima era anarchia.
Massimo Gualberti- Almeno ora il disordine è discretamente ordinato…
La spiaggia di Punta Crena a Varigotti
Anselmo Damasseno-Spiaggetta del porto qualche sera fa …Non parliamo della spiaggia di Punta Crena tende fisse giorno e notte falò…Con tanto di vedette accampati sopra non so’ se sia trasformata anche in una centrale di spaccio e sesso promiscuo so solo che se passi di lì davanti in barca si vede di tutto qualche giorno fa uno che si esibiva nudo sopra gli scogli e i bambini che facevano il bagno sotto ….Capitaneria Guardia Costiera e Company ma possibile che nessuno intervenga?
Giulio Delmastro- Spiagge libere non controllate e gratis farebbero diventare la Liguria un porcilaio.
Alessandro Magliano-...a leggere dal sollevamento dei sindaci di questi giorni, non ultimo quello di Borghetto S. Spirito, sembra che quest’anno il mondo sia impazzito e tutti vogliano rovinare le spiagge libere per dare il pretesto ai sindaci di chiuderle... Fatemi il favore: ho visto il risultato del mega “rave” e delle “devastazioni” fatte a Borghetto, l’ho visto con i miei occhi. E sapere in cosa è consistito? In cumuli di scatole di pizza impilate di fianco ai cassonetti della spiaggia, perché gli amministratori avveduti non avevano previsto il 15 agosto sul calendario. Quelle sono le foto che sono finite sui giornali, ora ditemi voi se questa levata di scudi non era già bella pronta e impacchettata da mesi.
Un minimo di onestà intellettuale, solo questo chiedo.
PierGiulio Calcagno- È assolutamente fattibile ed è la scusa per privatizzare il demanio marittimo.
Danilo Bortolotto-Totalmente d’accordo anche se penso che i problemi principali siano 2. Il primo, come già accennato da qualcuno, la mancanza di organizzazione dei Comuni nella gestione e il secondo, quello più grave, è l’aspetto culturale di una Nazione. Sono tutti fenomeni pro-ambiente quando ci sono discussioni alla TV poi quando vanno in ferie fumano, lasciano mozziconi appena sotto la sabbia, cartine, cartoni unti, materiale da spiaggia vecchio, vetro, deiezioni e ogni altro tipo di immondizia ovunque.Viva l’Italia!
Marco Badano- Basterebbe far rispettare le regole….non si può sempre lasciar campo a chi froda.
Massimo Gualberti – Al Malpasso non si avvicinavano neanche le forze dell’ordine. Più di recente episodi simili in altre aree sono così diffusi da rendere praticamente impossibile ogni controllo. Basterebbe far rispettare le regole sul demanio, come basterebbe farlo per tutto il resto. I risultati, in generale, parlano da soli…
RICEVIAMO – ALTROCONSUMO organizzazione no profit dei consumatori e che edita l’0monima pubblicazione indipendente, senza pubblicità commerciale, si è fatta promotrice di una petizione-appello popolare. “Con la tua adesione sostieni le richieste di Altroconsumo per avere più concorrenza e salvare le spiagge libere. Spiagge: serve più concorrenza e salva libere. Prezzi alti, strutture inadeguate e spiagge libere quasi inesistenti. La politica delle concessioni infinite ha rallentato la concorrenza tra i balneari a svantaggio dei cittadini. Se pochi privilegiati ci fanno su impresa occorre che anche lo Stato ne benefici. Firma il nostro appello.