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Finale Ligure, cordoglio e partecipazione. Gian Nicolò Bertone benemerito cittadino da non dimenticare e onorare


Finale Ligure ha perso uno dei suoi cittadini benemeriti e più popolari, non solo nel finalese. Lutto partecipato per la morte di Gian Nicolò Bertone, 80 anni, storico tassista, già presidente della mitica ‘Rumpe e Streppa, complesso bandistico. Ma anche supertifoso e autista della locale squadra di calcio. Memoria storica della ‘vecchia Finale’.

Gian Nicolò Bertone, a 25 anni, conduceva il taxi Fiat 1400 Diesel della famiglia e oggi collabora con il figlio con un Mercedes Vito a 9 posti

Il papà Giovanni e lo zio Mario erano stati i primi tassisti della città. Gian Nicolo per 30 anni aveva lavorato alla Piaggio. Da pensionato si poteva incontrare con il suo pulmino da 9 posti di fronte alla stazione ferroviaria. Lascia nel dolore e in lacrime la moglie Marinella e il figlio Giovanni. La nuora Silvia, i carissimi nipoti Davide e Giorgia. La salma tumulata nella tomba di famiglia a Calice Ligure.

Trucioli.it gli aveva dedicato un paio di articoli come meritava un cittadino esemplare, altruista,  con la passione che tutti gli riconoscevano. I tantissimi amici, dalla Riviera all’entroterra. Una di animo buono e che si prodigava ogni qualvolta gli si chiedeva aiuto. Un esempio di rettitudine e di amore per la sua Finale. Ammirato e stimato. Le sincere condoglianze da Luciano Corrado che da decenni conosceva Gian Nicolò e le sue virtù, i suoi meriti e benemerenze.

Da Trucioli.it vedi: Il tifoso che dopo 50 anni torna tassista del Finale Ligure calcio

Il 12 gennaio 2016 ai funerali, a Loano, di Franco Gallo, personaggio poliedrico, fondatore del complesso  bandistico parrocchiale Santa Maria Immacolata, Gian Nicolò, commentava ad alta voce accarezzando il feretro: “Non dimenticate troppo in fretta un grande uomo,  lo è stato al  Santa Corona come a Loano. Ha fatto molto per la sua città, per la comunità, per i più deboli, i sofferenti. Aveva tanti amici che lo stimavano. Franco si batteva anche per salvare le nostre tradizioni”

 

 

 

 

 

 


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