Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Val Maremola. In bolletta ‘depurazione’ anche aumenti per lavori mai fatti


Scandalo su scandalo: ora, oltre alla depurazione che non c’è, in bolletta si pagano anche gli aumenti per i lavori di collettamento che non ci sono. Il Protocollo d’intesa coi Sindaci è “carta straccia”. Oltre ai “bla bla” rituali è ora che si diano una mossa per tutelare i cittadini dei loro Comuni.

Polo di Centrodestra per Pietra – Lista Civica dei Pietresi

Gruppo Consiliare “Centrodestra”  Consigliere Mario Carrara

Il 29 Aprile 2021, sembrava che la problematica del collegamento delle fognature  tra il territorio di Pietra Ligure, Borgio Verezzi e la Valmaremola con il depuratore di Borghetto Santo Spirito, fosse risolta!

Infatti, in quella data viene concordato un Protocollo d’Intesa, tra i Sindaci dei Comuni interessati e le società gerenti i servizi idrici, auspice la Provincia di Savona, che, oltre a stabilire “tempi (che avrebbero dovuto essere…) certi” nella realizzazione dell’opera, indica anche, specificamente,  le risorse finanziarie cui “attingere” per farvi fronte.

Riportiamo testualmente quanto il Protocollo d’Intesa stesso, successivamente formalizzato ed approvato, ha previsto e sancito:

Protocollo d’intesa“: punti “g“, “h” ed “i” delle Premesse ed il n⁰ “3” del Dispositivo:

Premesse, punto “g“: “il  Consiglio  di  Amministrazione  di  Servizi Ambientali,  riunitosi  in  data  28/04/2021,  e  successivamente l’Assemblea  dei  Soci  di  Servizi Ambientali  tenutasi  in  data  28/07/2021,  hanno  approvato  il  business  plan  che evidenzia  la  sostenibilità  della  realizzazione  di  investimenti  per  complessivi  circa  5  milioni  di  euro per  i  lavori  relativi  all’intervento  di  collettamento  dei  comprensori  di  Pietra  Ligure,  Borgio  Verezzi e  della  Val  Maremola,  le  cui  fonti  dovrebbero  trovare  origine  dalla  quota  di  tariffa  destinata  ad investimento  e  dall’accensione  di  un  (nuovo, ndc) mutuo  di  1,5  milioni  di  euro,  ciò  grazie  all’efficacia  della capacità  d’incasso…“.

Premesse, punto “h“: “Alla  luce  di  quanto sopra, non risultano  motivi  ostativi,  né  di  natura  giuridica,  né  di  ordine  tecnico o  economico,  all’avvio  dei  lavori  per  la  realizzazione  del  progetto  di  collegamento  delle  reti fognarie  dei  Comuni  di  Pietra  Ligure  e  Borgio  Verezzi  all’impianto  di  depurazione  di  Borghetto Santo  Spirito,  come  da  progetto  approvato  dall’EGATO  con  provvedimento  n.  2019/3764  del 02/10/2019, prot.  n. 2019/51517  del  15/10/2019;

Premesse, punto “i“: “Il completamento  dell’intervento  di  collettamento  dal  comprensorio  di  Borgio-Pietra  Ligure all’impianto  di  Borghetto  Santo  Spirito  richiederà  presumibilmente  un  tempo  di  circa  2  anni dall’avvio  dei  lavori……“.

Dispositivo, n⁰3: La  tariffa  applicata  da….. Servizi Ambientali sarà  incrementata,  in  ogni  caso,  negli  ammontari  massimi  possibili, secondo  la  normativa  via  via vigente  e,  comunque,  nel  2020  dell’8,5%, nel  2021  del  17,6%  e  per  il  2022,  del  27,6%  (ammontari cumulati,  base  2019)“.

Quindi, il costo totale per fare i lavori di collegamento tra Pietra Ligure  col depuratore di Borghetto,  la società Servizi Ambientali ha stabilito sia di €.5.000.000, per reperire i quali ha individuato due fonti finanziarie: 1) l’aumento, anche retroattivo delle tariffe dal 2020, fino al 53%; 2) l’accensione di un nuovo mutuo di €.1.500.000.

È con queste nuove risorse finanziarie, tutte, direttamente o indirettamente, di nuovo a carico dei cittadini, che si sarebbero potuti iniziare i lavori.

Se all’atto della stipula del Protocollo d’Intesa siamo nel 2021 ed il tempo occorrente per il completamento dell’opera era di due anni, oggi, nel 2023, i lavori dovrebbero essere in pieno corso, ma non solo: dovrebbero essere in vista della loro ultimazione. Tuttavia, ad oggi, 2023, NON sono nemmeno stati iniziati, nonostante siano state individuate e stabilite, come visto sopra, le risorse finanziarie.

Ciò perché il mutuo di €. 1.500.000, che era stato stabilito due anni fa, NON È STATO ACCESO.

Quindi, mancando questa stessa cifra per raggiungere la somma di €.5.000.000 fissata come necessaria per fare l’opera, le procedure per attivarne l’esecuzione non possono neanche cominciare  e si resta, come si è restati, sempre al punto di partenza.

Tuttavia, nel frattempo, la Servizi Ambientali aveva applicato quell’aumento delle tariffe fino al 53%,  che noi utenti abbiamo già cominciato a pagare in modo RETROATTIVO, magari senza accorgercene, in conguagli e voci di bolletta.

Aumenti pesantissimi che i cittadini stanno, quindi, già pagando; pagamenti, tuttavia, a questo punto, non indirizzati e giustificati dalla finalità dei lavori di collegamento con il depuratore di Borghetto S.Spirito, bensì alla la gestione “ordinaria” della stessa Società.

Non è uno “scandalo” questo? Questo è un grosso SCANDALO!

Soprattutto perché “stravolge” gli impegni del “Protocollo d’intesa” sopraccitato, che aveva stabilito precise obbligazioni a carico delle società gerenti i servizi idrici; tra gli impegni, in primis, quello sull’effettivo inizio dei lavori del collegamento col depuratore: “Alla  luce  di  quanto sopra, non risultano  motivi  ostativi,  né  di  natura  giuridica,  né  di  ordine  tecnico o  economico,  all’avvio  dei  lavori “; anche la parte finanziaria era, a suo modo, “risolta” perché erano stati  stabiliti punti certi: punto 5 del dispositivo: “5) Servizi Ambientali  si  impegna,  entro  e  non  oltre  60  (sessanta)  giorni  dalla  sottoscrizione  del  presente  protocollo a  chiedere  un  finanziamento  bancario  finalizzato alla  realizzazione  del  progetto  di collegamento  delle  reti  fognarie  dei  Comuni  di  Pietra  Ligure  e  Borgio  Verezzi  all’impianto  di depurazione  di  Borghetto  Santo  Spirito,  come  da  progetto  approvato  dall’EGATO  con provvedimento  n. 2019/3764  del  02/10/2019,  prot.  n.  219/51517  del  15/10/2019“.

Tutto chiaro, no? Senonché il finanziamento bancario, cioè il mutuo, che la Servizi Ambientali doveva procurarsi entro 60 giorni dalla firma del Protocollo, NON L’HA CHIESTO e, quindi, dopo due anni, NON C’È.

Mentre le tariffe, che erano “legate“, vincolate all’effettuazione dei lavori, i costi dei quali sono “spalmati” sulle bollette, invece, SONO STATE AUMENTATE SUBITO retroattivamente e vengono già applicate.

Da notare che, come si legge chiaramente al n⁰2 del dispositivo del Protocollo: “2) Gli  investimenti  previsti  di  cui  alla  premessa  h) –cioè i lavori del collettamento, n..d.c-  sono  riconosciuti  e,  per  quanto  necessario, autorizzati,  da  EGATO  e  da  APS,  ai  fini  della  successiva  imputazione  in  tariffa,  secondo  le  regole di  ARERA  o dell’Autorità  competente.

Quindi, tradotto dal burocratese: I lavori del collettamento col depuratore sono riconosciuti tali da avere i loro costi addebitati sulle tariffe delle bollette dell’acqua..!

Capite a che aberrazione siamo pervenuti? Visto che niente di quello che era stabilito è stato adempiuto, sembrerebbe che i lavori siano stati solo una scusa, un pretesto per arrivare alla concessione dei pesanti (+53%) aumenti delle tariffe dell’acqua, visto che l’unica cosa “fatta subito” è stata solo quella!

Di questo passo, i lavori non si faranno MAI perché con questo andazzo le risorse finanziarie non saranno MAI disponibili.

Tuttavia, sempre al n⁰ 5 del dispositivo si legge: “…In mancanza  di  ciò i  Comuni  sottoscrittori  potranno  far  valere  l’inefficacia  del  presente  Protocollo“.

E ancora, al n⁰ 14: “14) I  Comuni  sottoscrittori  si  riservano  di  far  valere  le  eventuali  responsabilità  delle  altre  parti firmatarie,  anche  sotto  il  profilo  risarcitorio,  qualora  non  sia  dato  integrale  adempimento  al Protocollo  nei  modi  e  nei  termini  esposti.”

Quindi, essendo in una situazione di inadempimento contrattuale evidente, per cui si vede chiaramente che ci sono due ordini di soggetti “turlupinati” o “presi in giro”, cioè: 1) Tutti i cittadini utenti che, oltre a pagare in bolletta una depurazione che non c’è, ora pagano nelle bollette  anche i costi dei lavori del collettamento col depuratore che non vengono fatti; 2) Tutti i Sindaci, che hanno dato fede alle intese raggiunte nel Protocollo  che da due anni sono, in modo sfacciatamente evidente, disattese.

Ci aspettiamo che, in una situazione come questa,  “incandescente” e pronta, ormai, per ogni evoluzione possibile e plausibile, i Sindaci oltre ai “bla bla” rituali, si assumano le responsabilità del loro ruolo adottando dei comportamenti giudiziari conseguenti. 

Per parlare di tutte queste cose e per iniziare le procedure di recupero delle somme pagate, ma  indebitamente richieste in bolletta, stasera giovedì 20 Luglio, alle 20,30, nella sala riunioni comunale in via Mazzini, sotto al Municipio, si svolgerà la prima riunione del Comitato Civico di Pietra Ligure “Depurazione – bollette giuste”; interverrà l’avvocato Giulio Muzio esperto di diritto delle gestioni idriche e di tutela degli utenti di questo settore.

I cittadini utenti interessati possono intervenire. Si consiglia di portare con sé copia delle bollette delle utenze dell’acqua.

Mario Carrara, consigliere comunale

20 Luglio 2023


Avatar

Carrara

Torna in alto