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Liguria e Basso Piemonte

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Albenga e Cairo Montenotte: che autogol negare il Pronto Soccorso! Intanto nasce Prenota Salute


La pressante e popolare richiesta di un Pronto Soccorso ad Albenga e Cairo Montenotte non può essere davvero ignorata. E intanto nasce Salute e Sanità, la carta digitale e cartacea dei servizi sanitari offerti ai cittadini e il Prenota Salute.

 di Gianfranco Barcella

La popolazione ingauna ha chiesto persino aiuto al prefetto di Savona con una lettera che acclara il pericolo di perdere  la pace sociale se la Regione Liguria nella persona del Presidente – Assessore Giovanni Toti si ostinasse a negare l’apertura del Pronto soccorso ad Albenga . Per la precisione l’appello a Enrico Gullotti  è stata redatto da un Comitato spontaneo: “Senza Pronto Soccorso si muore”, con la collaborazione del Comune e sottoscritta da attivisti cittadini e cittadini comuni.

La situazione sanitaria nel comprensorio albenganese– si denuncia- è giunta ad un punto drammatico. La perdurante volontà della Regione di non riaprire il Pronto Soccorso dell’ospedale di Albenga, che pur declassato da punto di primo intervento superava i 23 mila accessi l’anno, provoca quotidianamente il collasso del Pronto Soccorso dell’ospedale di Pietra Ligure costringendo i pazienti ad attese che giungono fino a dieci ore prima di essere presi in cura. Il personale medico ed infermieristico è sottoposto ad uno stress estenuante e nonostante tutto si vedeno nel reparto d’emergenza pietrese scene non da società civile, ma da bolgia infernale”.

La missiva poi parla di palese violazone della Costituzione, laddove l’art. 32 sancisce il diritto alla salute per tutti i cittadini. Precisamente così recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…” Si può completare l’assunto dicendo che è anche un diritto inalienabile, intrasmissibile, indisponibile e irrinunciabile e  valevole erga omnes, non solo per i cittadini italiani ma anche per gli stranieri. Da quando nel 1946 l’OMS ha definito la salute come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo come assenza di malattie ed infermità, anche la qualità della vita ha assunto il significato di uno stato di benessere fisico e psichico. La salute è un diritto non solo fondamentale ma anche proteiforme, viste le innumerevoli situazioni soggettive garantite.

Dostoevsky sosteneva che <la qualità di una società si misura dalla qualità delle sue prigioni> e mi permetto di aggiungere anche dalla qualità dei suoi ospedali. E nel cominicato prima accennato  si legge ancora un grido di allarme oltre che di dolore: “ La popolazione è molto esasperata e c’è il timore che la forte rabbia, la tensione e lo sdegno possano diventare, cosa che nessuno si augura, incontrollabili”. Il testo si conclude con la richiesta dell’intervento del Prefetto e con un monito: “Se succederà l’irreparabile, nessuno potrà dire <non lo sapevo>. Ancora più drastico è stato il sindaco Riccardo Tomatis, secondo il quale: “Non c’è bisogno che ci scappi il morto per definire drammatica la situazione perchè lo è già”.

Il benemerito presidente della Croce Bianca, Dino Ardoino, ha rimarcato anche la difficoltà in cui si dibattono le pubbliche assistenze ed i volontari del soccorso: “Abbiamo 45 ambulanze ed è capitato che non c’è ne fosse una disponibile in sede. Diventa difficile anche reclutare i volontari, se per un trasporto al pronto soccorso che dovrebbe richiedere un’ora, si resta fuori per cinque”.

A Cairo Montenotte, nell’ospedale San Giuseppe è stato attivato un ambulatorio di prima accoglienza dove si curano i codici bianchi non in autopresentazione ma dirottati dalla centrale operativa del 112. In sintesi sono presi in carico pazienti con lievi ferite lacero- contuse, contusioni oculari, problemi al catetere vescicale o punture di zecche ed altri insetti. E’ stato richiesto più volte anche dalle autorità cittadine che questo presidio ambulatoriale venga riconvertito a pronto-soccorso. Mancano i medici ed il personale sanitario  ma occorre che la sanità pubblica dia risposte alla domanda di cure dei cittadini meno abbienti e non si deleghi tutto alle strutture private che non sono accessibili ai più.

Le strutture sanitarie di Savona e Pietra Ligure vanno potenziate ma non a discapito di quelle di Albenga e di Cairo Montenotte. Il presidente-assessore alla sanità della Regione Liguria, Giovanni Toti dovrebbe prendere finalmente atto di questa situazione ma essendo impegnato anche sul fronte nazionale per accreditare il suo partito <Cambiamo> in tempo di elezioni politiche a breve,, forse non riesce a gestire compiutamente le complesse problematiche sul tappeto. Sono più che legittime le sue aspirazioni politiche e gli auguriamo il successo che merita: il fatto è che <Cambiamo> si è presentato come un movimento politico italiano di centro-destra di orientamento conservatore e liberale e pare che faccia l’occhiolino anche alla Sinistra con un atteggiamento un po’ ondivago. Sembra che sia tentato anche dal <Polo del buonsenso> per sbarrare la strada ai <Sovranisti>.

Ha affermato Edoardo Rixi in una dichiarazione, riportata dal Secolo XIX  di Sabato 23 Luglio 2022:”Certo, un presidente di Regione che si mette contro i partiti con cui governa, poi non  può governare”. Giorgio Mulé ha ribadito sempre sullo stesso foglio “Mi sembra chiaro: se uno fa un accordo con la Sinistra viene meno l’appoggio del Centrodestra. Un avversario è un avversario!”.

Ma c’è di più. La Liguria è fanalino di coda tra le Regioni del Nord per l’utilizzo dei fondi di sostegno alle strutture per persone disabili. Ma è anche terzultima in Italia per efficienza nella realizzazione dei programmi comunitari. Sono due dei dati sottolineati dal procuratore generale per la sezione ligure della Corte dei Conti, Antonio Giuseppone, nell’idienza di presentazione del giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Liguria. Nella requisitoria sono diversi i punti di criticità, relativi soprattutto al comparto sanitario che, anche per il 2021<rappresenta il 79,45% degli impegni complessivi  di spesa della Regione Liguria, costituendo così la principale voce di spesa”.

Ma la Regione  Liguria ribatte tra l’altro che <la spesa certificata al 31/12/ 21 per Fse Liguria 14-20  ha ampiamente superato il target per evitare il definanziamento automatico dei fondi>, e che, per quanto riguarda il FEASR, <secondo il report della rete rurale nazionale, la Liguria è al 47% circa di risorse spese in rapporto a quelle programmate>.

Sul fronte attuazione degli interventi normativi di accompagnamento al PNNR <la sezione regionale di controllo ha rilevato che risultano attivate 4 sulle 6 missioni>. Nonostante queste criticità la Corte dei Conti, la cui sezione ligure è presieduta da Maria Teresa Polverino, ha comunque approvato il rendiconto generale. Ha espresso soddisfazione il presidente della Regione, Giovanni Toti, secondo il quale l’ente <è  riuscito a rispettare i vincoli di finanza pubblica, sia in termini di equilibri di bilancio, sia l’obiettivo pari a 32 milioni di euro per l’anno 2021 in termini di investimento>. <Siamo consci -ha osservato- che vi sono ancora alcune criticità, spesso residuate da scelte di anni precedenti, ma non per questo da trattare con minore attenzione>.

Per gestire un situazione così complessa e bisognosa di cure e di attenzioni continue c’è bisogno almeno, a mio modesto avviso, che l’assessorato alla Sanità sia guidato da un politico esclusivamente preposto a gestire i suoi innumerevoli problemi, o magari, meglio ancora da un tecnico competente. Con i fondi del PNRR impiegati per la Sanità si rischia di edificare solo scatole vuote, prive di personale sanitario che preferisce <la via dell’esilio> perché sottopagato. Occorre innanzitutto investire nelle risorse umane, valorizzando anche economicamente le professionalità ed in formazione continua.

Intanto  nasce in Liguria <SALUTE SANITA’>, una guida cartacea e digitale, offerta ai cittadini,<strumento perfetto per far conoscere le eccellenze della nostra Regione>, ha detto Toti. E sarà disponibile anche il Prenota Salute, la nuova piattaforma digitale per prenotare le prestazione sanitarie. Speriamo si accorcino anche i tempi.

Gianfranco Barcella 


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G.F. Barcella

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