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Sanità Ligure grande malato: le 5 emergenze e la bulimia del governassore


L’inarrestabile processo delle privatizzazioni, la riduzione delle risorse finanziarie, il blocco delle specialità, il taglio degli ospedali e dei posti letto provocano un vero e proprio collasso del sistema e la fuga di eccellenze e pazienti in Piemonte e Lombardia. La battaglia in difesa del San Paolo.

di Franco Astengo

L’incontro tra il presidente del Comitato “Amici del San Paolo” dott. Storti e una rappresentanza dell’Associazione “Il Rosso non è il Nero”, svoltosi il 5 luglio, ha segnalato un momento di importante approfondimento sulla situazione della sanità in Liguria e, nello specifico, nella zona del Savonese.

Il dr. Giampiero Storti

Si sono così confermati quegli elementi di criticità che già erano stati analizzati nell’elaborazione portata avanti dalla nostra Associazione che pure comprende, al suo interno, espressioni di significativa professionalità ed esperienza nel settore.

Ritengo sia necessario, prima di tutto, rilevare un punto di giudizio generale: dall’analisi dello stato di cose in atto si evidenzia una dipendenza del settore sanitario dalle manovre di tipo politico – partitico ben più rilevante di quanto non fosse nel periodo degli esordi del SSN con la costituzione delle SAUB poi USL i cui consigli d’amministrazione erano nominati direttamente per via partitica.

Appare ormai evidente che l’intreccio tra regionalizzazione e incremento del processo privatistico abbia generato fenomeni contrari sia al dettato Costituzionale (articolo 3 e articolo 32) sia ai fondamenti etici basilari nella legislazione istitutiva dello stesso Servizio Sanitario Nazionale.

La connessione tra il progressivo ingresso del privato, la riduzione progressiva nella disponibilità di risorse finanziarie, l’introduzione del numero chiuso nelle facoltà di medicina, il blocco delle specialità, il taglio degli ospedali e dei posti letto stanno provocando un vero e proprio collasso del sistema, ben oltre il dramma rappresentato dal COVID.

A tutto ciò nella realtà ligure si aggiungono elementi particolari che rendono, se possibile, la situazione ancora più negativa.

Il presidente Toti assessore alla Sanità ligure: Sanità 2022. Dagli ospedali al territorio….

In questo quadro risalta la questione dell’Assessorato alla Sanità tenuto, dall’inizio della legislatura regionale, dallo stesso Presidente della Giunta per ragioni prevalentemente legate al quadro politico interno alla maggioranza e quindi originate da questioni di mera spartizione partitico – clientelare. Il presidente Toti ostenta una sorta di bulimia di potere nel nuovo ruolo di governatore-assessore, che potremmo definire con una crasi un novello “governassore”.

Nel frattempo le strutture dello stesso assessorato sono state smantellate e ridotte a “unità di missione” privando gli attori dell’intero sistema di riferimenti e sedi certe di interlocuzione in un momento nel quale emergono temi di grandissima urgenza:

1) l’allargamento del Gaslini (struttura privata) quale unico contenitore della parte materno/infantile con lo svuotamento dei reparti ospedalieri territoriali;

2) i processi di privatizzazione in atto negli ospedali di Bordighera, Albenga, Cairo Montenotte con la possibile trasformazione in Case della Salute e Ospedali di Comunità.

3) il tormentato iter di costruzione dell’ospedale del Felettino di La Spezia;

4) la destinazione dei fondi del PNRR per via clientelare nella programmazione di costituzione di Case della Salute e Ospedali di Comunità (ad esempio al riguardo del Ruffini San Biagio di Finale e di Vado Ligure) con annesso tema relativo alla speculazione edilizia;

5) L’allungamento delle liste d’attesa, i ritardi nella diagnostica e negli interventi chirurgici sono stati altri punti critici analizzati nel corso dell’incontro.

E’ così emersa la necessità di contrapporre un disegno alternativo di cui la difesa dell’Ospedale San Paolo di Savona (elemento costitutivo dell’attività del Comitato) deve sicuramente rappresentare un elemento fondativo ma anche posto all’interno di un disegno più generale della cui capacità di rappresentanza debbono farsi carico, con maggior forza di quanto fin qui dimostrato, il sistema degli Enti Locali ( è questa una delle situazione che prioritariamente reclamano un discorso di comprensorialità e di rafforzamento della capacità di governo di area vasta) e l’opposizione in Consiglio Regionale che – fin qui- è apparsa mossa da istanze episodiche e priva di un punto di contestazione complessiva soprattutto rivolta al punto della rideterminazione della struttura istituzionale – amministrativa del settore ( settore che rappresenta l’80% del bilancio regionale).

Infine, è impossibile pensare a un miglioramento della situazione senza un forte impegno da parte dell’intera società ligure, delle rappresentanza imprenditoriali, sindacali, del movimento cooperativo dell’associazionismo sociale posto al di fuori da steccati ideologici ma positivamente misurato sull’analisi del rapporto da ricostruire tra bisogni, risorse, trasparenza nell’utilizzo dei mezzi disponibili sia sul piano tecnologico, sia su quello umano.

Franco Astengo

E DA SAVONANEWS- Sanità30 giugno 2022, 18:40. A Cairo fischi per Toti, il presidente della Regione contestato al grido di “Vergogna” (FOTO e VIDEO)


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F.Astengo

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