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Liguria e Basso Piemonte

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L’Albenga Carcare Predosa: Toti si contraddice? I Verdi: ‘Liguria quarto posto per dissesto e criticità nel savonese’
Il rischio di perdere il turismo outdoor


La “bretella” autostradale Albenga-Carcare-Predosa nei programmi  di Giovanni Toti e dei suoi sostenitori. Forte preoccupazione per ulteriore dissesto idrogeologico nell’entroterra Finalese. La parola ai tecnici e ai Sindaci. (Vedi le illustrazioni del tracciato dal sito Difendiamo le nostre valli….)

di Gabriello Castellazzi*

Giusto mettere in evidenza il grande successo, in questi ultimi anni, del turismo outdoor e come questo abbia rappresentato per l’economia un flusso positivo in costante crescita ed è un dovere preservare il contesto territoriale che consente questi risultati, ma non bisogna abbassare la guardia e l’ ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) parla chiaro: “La pericolosità idraulica di gran parte del territorio savonese è un dato reale che dovrebbe far mantenere alta l’allerta e la Liguria si posiziona come quarta Regione italiana dove il dissesto idrogeologico è più attivo dopo Valle d’Aosta – Trentino e Campania”.

Nonostante questo dato allarmante, nell’intenzione programmatica di Toti e dei suoi sostenitori  rimane ben chiara la volontà di realizzare l’autostrada Albenga-Carcare-Predosa.

Poche settimane fa al “Tavolo di lavoro” dell’Unione Industriali di Savona, il Presidente della Regione Liguria – volendo mettere a sistema le indicazioni delle aspettative territoriali – accostava la necessità di “mettere in sicurezza in maniera strutturale il territorio” con la “necessità di realizzare l’infrastruttura autostradale Albenga-Predosa”. Una palese contraddizione  evidenziata dai dati sopra citati.

La “bretella autostradale” (un progetto il cui costo di realizzazione ammonta a circa 3 miliardi di Euro) andrebbe a devastare l’entroterra Finalese, in particolare alcune aree protette di elevato interesse ambientale, a partire dal comune di Rialto, facendo aumentare notevolmente il “rischio idraulico” anche nei Comuni confinanti coinvolti dallo sventramento di rilievi e dalla distruzione di intere vallate attraversate dai numerosi viadotti (secondo un progetto peraltro non definitivo, che ha già visto diverse modifiche e in attesa di un obbligatorio “dibattito pubblico”L.R.16/2/2016).

Il rischio è concreto perchè la fattibilità del progetto è ormai da molti anni nelle mani della Società “ALGACE” (AlbengaGaressioCeva Spa) costituita l’11 maggio 1967, con proprio capitale sociale, da circa 50 Enti Pubblici (durata fino al 2065) e collegata Autofiori- Gruppo Gavio. Il prossimo bilancio ALGACE-Spa, che come ogni anno dal 1967 ne pubblica i dividendi, verrà presentato il 31/12/2020.

Non solo gli “ambientalisti” sono fieramente contrari a questa opera devastante, ma anche nel recente passato i Comuni di Giustenice-Rialto-Orco Feglino-CaliceLigure e Finale Ligure, alla presentazione del progetto hanno dichiarato (con Delibere dei rispettivi Consigli Comunali) che “quest’opera non risolverebbe il problema dei trasporti e andrebbe invece a distruggere l’ambiente e l’economia dell’entroterra”.

Non è questione di “opinioni”: i Verdi prendono in considerazione i dati scientifici analizzati dal Prof. Willi Husler (ingegnere civile, docente universitario, specializzato in pianificazione e organizzazione dei trasporti, membro dell’Associazione professionale degli ingegneri dei trasporti Svizzeri) il quale si è dichiarato decisamente contrario a quella proposta di “bretella” rilevando come la domanda di mobilità lungo la direttrice Ceva-Savona-Riviera di Ponente, negli ultimi 60 anni, sia stata soddisfatta potenziando solo il trasporto su gomma dimenticando le grandi opportunità di un corretto ed efficiente trasporto ferroviario.

Inoltre i cantieri dell’ autostrada “occuperebbero” le valli per almeno 10 anni: di conseguenza  il turismo legato all’outdoor andrebbe  altrove, forse si perderebbe per sempre e le numerose imprese ricettive (B&B, agriturismi, attività commerciali, ecc.) dovrebbero cessare le loro attività.

A questo punto è evidente che se si vuole puntare con maggiore impegno e determinazione sull’outdoor, non si può al contempo decidere di distruggere le vallate dei torrenti Pora e Aquila e della valle di Giustenice: tutti luoghi d’elezione per la pratica delle discipline sportive (mountain-bike, arrampicata, trekking, ecc.).

Sempre secondo il Prof. Husler, tutto ciò per avere un risparmio di soli 13 chilometri sull’attuale percorrenza senza risolvere nulla (i picchi di traffico resteranno invariati in quanto costruendo un’altra autostrada arriverebbero più macchine che, come sempre, andrebbero via la domenica sera o il lunedì mattina).

I turisti, non solo quelli stranieri, sceglierebbero volentieri le linee ferroviarie  se solo ci fosse un servizio di treni adeguato sui collegamenti  tra Piemonte e Liguria.

Il portavoce dei Verdi della provincia di Savona, Gabriello Castellazzi

LA REGIONE LIGURIA:

STANZIATI IN 5 ANNI 8 MILIONI PER LA DIFESA DEL SUOLO

(nel comunicato non è tuttavia specificato se si tratta di soldi pubblici già spesi o in quale misura)

Comunicato stampa – GENOVA. Sono 135 milioni gli investimenti a valere sul Fondo Strategico stanziati dalla giunta regionale, in accordo con Anci (Associazione nazionale comuni italiani), in cinque anni. Sono 8 milioni per la difesa del suolo, 27 milioni per la riqualificazione urbana e il turismo, 85 milioni per le opere pubbliche infrastrutturali e 15 milioni per l’innovazione tecnologica. La suddivisione per province vede assegnati: 38 milioni a Genova, 28 milioni a La Spezia, 22 milioni a Imperia e 28 milioni a Savona. Per gli interventi di valorizzazione del territorio su tutta la regione sono stati finanziati 18 milioni di euro.

Per quanta riguarda la sezione imprese del fondo strategico regionale sono stati stanziati oltre 53 milioni per finanziamenti a sostegno delle imprese. In particolare sono stati finalizzati a finanziamenti per la qualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica, delle strutture ricettive all’aria aperta e dei servizi turistici innovativi, finanziamenti alle imprese per fronteggiare emergenze come gli eventi alluvionali e il crollo di ponte Morandi, finanziamenti alle associazioni sportive, finanziamenti a favore delle imprese per la riqualificazione del settore del commercio al dettaglio e somministrazione alimenti e bevande, interventi di capitalizzazione delle imprese e fondo di garanzia per fronteggiare l’emergenza Covid.

“Grazie ai finanziamenti del Fondo Strategico abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: mantenere le promesse fatte ai cittadini per la valorizzazione e la riqualificazione della nostra regione – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Siamo riusciti a finanziare interventi sull’intero territorio, da ponente a levante, sostenendo i comuni nella realizzazione di progetti infrastrutturali attesi da tempo. Questa è la dimostrazione di come le Regioni siano enti chiave nel dialogo con le amministrazioni locali: abbiamo fatto rete, abbiamo ascoltato i cittadini e siamo riusciti a cogliere le esigenze del nostro territorio”.

PRESENTATO IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL LUNGOMARE DI VARIGOTTI. PRESIDENTE TOTI: “TASSELLO STRATEGICO NEL GRANDE PROGETTO DI POTENZIAMENTO TURISTICO DELLA REGIONE”

COMUNICATO STAMPA – Presentato il progetto di riqualificazione e valorizzazione della passeggiata a mare di Varigotti. L’intervento è stato finanziato da Regione Liguria, che ha stanziato 1 milione e 380mila euro dal Fondo strategico ed è inserito nel programma triennale relativo al triennio 2020-2021-2022. La conclusione dei lavori è prevista entro il prossimo anno. L’intervento prevede una riqualificazione della passeggiata di Varigotti, con l’inserimento nell’attuale pavimentazione in porfido di zone permanenti destinate al gioco, l’inserimento di nuove piante, di un sistema di illuminazione a led e la creazione di percorsi pedonali. “In questi ultimi 5 anni abbiamo lavorato senza sosta per potenziare l’offerta turistica, da Sarzana a Ventimiglia – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti –, un impegno che passa anche e soprattutto attraverso interventi come questo, che rendono ancora più fruibili e godibili i paesaggi della nostra regione. Questo intervento, strategico perché va a insistere su uno dei luoghi più belli della Liguria, si inserisce nel più ampio e articolato progetto di valorizzazione e miglioramento dei nostri borghi e delle nostre città, un piano che ha visto numerosi interventi finanziati direttamente con il Fondo strategico, tra cui le piste ciclabili e diversi interventi sugli spazi urbani”.


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