Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Tre storie di Coronavirusite ‘savonese’
Bardineto, la sindaca: Io niente spesa
Andrea: Io esercente dalla Thailandia
Alassio, l’ira del vice sindaco e la prefettura


Le tante facce del Coronavirus nel savonese. Il sindaco di Bardineto, Franca Mattiauda, commercialista a Finale Ligure, scrive un messaggio rassicurante: “Credo di essere l’unica in Italia a non aver fatto la spesa alimentare in questi giorni…”. Tutt’altra aria in quel di Alassio. Il vice sindaco albergatore Angelo Galtieri è al centro di un clamoroso infortunio. Prima annuncia, con comunicato stampa, che ad Alassio  rientra l’allarme  virus (nessuna caso), poi infuriato ed adirato fa retromarcia attribuendo alla prefettura di Savona la clamorosa ‘gaffe’ comunicativa. Manca il nome del responsabile che pare utile conoscere senza accampare i consueti malintesi all’italiana.

Il sindaco di Bardineto Franca Mattiauda con il collega di Calizzano Pierangelo Olivieri presidente della Provincia

La dr.ssa Franca Mattiauda, commercialista a Finale Ligure, sindaco di Bardineto, scrive sulla sua pagina Facebook: “Credo di essere l’unica persona in Italia a non aver fatto spesa alimentare in questi giorni. Mi vedrò costretta a elemosinare, in giro per il paese, un po’ di caffè, zucchero, due biscotti e un pezzetto di cioccolato. Povera me ! Non essendo mamma non sono magari in grado di capire il mondo dei bimbi. Però ricordo quando ero io piccola, ricordo che le ansie e le paure dei grandi le percepivo e, non in grado di capirle in pieno, diventavano motivo di disagio e sofferenza. Non trasmettiamo paure, tra l’altro non sempre razionali, ai nostri piccoli ; insegniamo loro la responsabilità e i doveri ma non terrorizziamoli con le nostre ansie ! Confermo che NESSUNA ordinanza è stata emessa. Silvia e Andrea, venuti a conoscenza della preoccupazione manifestata da alcuni cittadini, hanno di loro spontanea volontà, senza alcuna costrizione, deciso di restare in casa, di non avere contatti esterni, così da tranquillizzare tutti. Io ovviamente non posso che ringraziarli per il senso civico dimostrato…Sarà meglio darci una calmata, prudenti va bene, un occhio ai giornali ok, ma razionalizziamo un po’ il tutto ; non vorrei che prima di ammalarci di corona virus, ci restassimo “secchi” per la paura e lo stress da contagio. Ma calma ! E godiamoci la vita per tutte le cose belle che ci offre, c’è il sole, viviamo in territori stupendi …. e stiamo un po’ più tranquilli !”

Commentano sulla pagina Facebook –  Maria Rosa Cadeddu: Se vieni a casa mia ho fatto una torta senza zucchero, con miele e farina integrale è fantastica,noi a Bardineto non abbiamo bisogno siamo forniti di tutto mal che vada mangiamo patate. Fulvio Pucci:  Io con il cinghiale che ho nel freezer vado avanti per un bel po. Emanuela Mattiauda: Sai quando diventi mamma tutto cambia , hai ragione loro percepiscono tutto , ma a volte è difficile non trasmettere le proprie paure.,

Andrea Franchelli, 24 febbraio alle ore 11:55,  via social: Sono stato zitto due giorni per sbollire un attimo e fare un paio di telefonate agli organi preposti, ora però è giusto fare un po’ di chiarezza. Ieri siamo stati NON ISTITUZIONALMENTE inviati dal nostro sindaco a considerare l’ipotesi di non rientrare a Bardineto, o comunque di non riaprire le nostre attività e di non avere contatti con i nostri parenti/amici, perché una brancata di nostri concittadini dimostrava apprensione e paura per via del nostro arrivo dalla Thailandia. Ringrazio personalmente Franca per la sensibilità e il supporto. Ancora stamattina abbiamo contattato: medico di famiglia, ASL, Ufficio di Igiene Pubblica, Centro Prelievi, e una svariata altra serie di uffici; abbiamo spiegato a tutti itinerario di viaggio e itinerario di rientro, rispondendo con ONESTÀ a tutte le loro domande. Tutti ci hanno o riso in faccia o consigliato al massimo, più che altro per il quieto vivere di tutti, di prendere in considerazione di stare in casa per i canonici 14 giorni.

Ribadisco: PER TUTTI GLI UFFICI INTERPELLATI È A NOSTRA DISCREZIONE. Arriviamo da un Paese per il quale la Farnesina non indica nessuna restrizione sanitaria, nemmeno una vaccinazione obbligatoria. Qualcuno ci ha chiesto di fare questo fantomatico tampone per fare stare tutti più tranquilli: ma lo sapete che l’Ufficio di Igiene Pubblica non ce li vuole fare perché non presentiamo i sintomi o i requisiti (è rivolto solo a chi arriva o è transitato dalla Cina)?
Abbiamo attraversato per rientrare in Italia 3 frontiere doganali, non per ultima quella della Malpensa presidiata dalla Croce Rossa Italiana; arriviamo da un Paese (la Thailandia) che ha il doppio della popolazione e la metà dei contagiati (35) rispetto all’Italia, di cui la metà già dimessi per guarigione; abbiamo preso un paio di kg in queste settimane e la temperatura corporea stamattina era di 35,6° per me e 35,7° per Silvia. Ora, a noi può anche stare bene di trascorrere questo tempo a casa, ma non tolleriamo la discriminazione per ignoranza a prescindere.  Stamattina la mamma di Silvia è andata a fare la spesa da Sonia, e qualcuno vedendola o non è entrato o è uscito tornando dopo; ieri sera al Bar de Nei girava già la notizia che ci fosse stato vietato con ordinanza del sindaco di stare a casa in quarantena e del non aprire le nostre attività. Da Calizzano stamattina mi sono arrivati messaggi per sapere se questa storia della quarantena obbligatoria fosse vera. Ma stiamo scherzando??  Ma vi siete bevuti il cervello??  Forse non avete ancora ben capito che se noi decidiamo di restare a casa in questi giorni è un po’ per farvi un piacere, e un po’ per essere più sicuri noi di non prenderci qualcosa. Forse sarebbe il caso che prima di sentirvi infettivologi diplomati ed esperti virologi da tastiera, sprecaste 5 minuti del vostro tempo a informarvi meglio sui canali UFFICIALI, non a sparare cazzate per sentito dire. Noi capiamo che ci può essere qualcuno che si possa sentire preoccupato per via di tutta questa disinformazione, ma cerchiamo di usare tutti cervello e buonsenso. Se avete qualcosa da ribattere o da chiedere, o me lo scrivete qua o chiamatemi al…… non al bar dove non posso rispondere, almeno per adesso. Perché in situazioni come questa non ci devono essere chiacchiere ignoranti ma solo informazioni certe e direttamente dalle fonti.”

ALASSIO, 25 FEBBRAIO-  12,48 COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE –

ULTIMA ORA DEL 27 FEBBRAIO: Al fine di non generare confusione e sovrapposizioni con le comunicazioni ufficiali della Regione Liguria, tutte le informazioni relative al contagio da Covid-19, su tutto il territorio ligure, compreso quello di Alassio, saranno fornite esclusivamente dalla Regione Liguria stessa, che le pubblica in tempo reale sui propri social network e sul sito.

Rientra l’allarme- Con la turista lombarda, i suoi famigliari e amici, c’è tutta Alassio che da pochi minuti può tirare un bel sospiro di sollievo. E’ infatti negativo il tampone effettuato presso l’Ospedale San Martino di Genova, all’ospite di un albergo alassino. A comunicarlo, poco dopo mezzogiorno, all’Amministrazione Comunale di Alassio è proprio la Prefettura che a sua volta è stata informata dal dipartimento sanitario genovese.

“Siamo felici di apprendere che la signora potrà presto ritrovare i suoi amici e famigliari e con essi tornare alla normale quotidianità – il primo commento dal Comune di Alassio – Per quanto ci riguarda sarà nostra cura proseguire nel dialogo con le istituzioni e le autorità sanitarie per la tutela della salute della cittadinanza tutta, residente e non.”.”Stante il rientro dell’emergenza – aggiungono – procederemo emendando l’ordinanza emessa ieri mattina, revocando le prescrizioni per l’utilizzo delle aree sportive e per quanto attiene il mercato settimanale che si svolerà regolarmente sabato nei consueti spazi di Via Pera. Non deve però venir meno il senso di responsabilità di tutti. Autodenunciarsi, segnalare situazioni che possono destare preoccupazione può evitare seri problemi a tutti”. “Ci complimentiamo infine – la conclusione – non solo con gli operatori sanitari, medici e infermieri tutti, ma anche con i gestori dell’Hotel per come hanno saputo gestire l’emergenza sanitaria, senza cedere al panico, ma anzi con grande spirito di collaborazione e responsabilità”.

GENOVA 25 FEBBRAIO 2020, 15,48 – COMUNICATO DELLA REGIONE LIGURIA

CORONAVIRUS: PRESIDENTE TOTI, “PRIMO CASO POSITIVO IN LIGURIA, AD ALASSIO

PAZIENTE 72 ANNI IN BUONE CONDIZIONI, RICOVERATA AL SAN MARTINO

SCATTATI PROTOCOLLI CON MISURE RESTRITTIVE”.  

GENOVA. “Primo caso positivo di coronavirus in Liguria, ad Alassio, nel savonese. Dopo l’immediata comunicazione al governo e al commissario Borrelli, abbiamo fatto scattare subito i protocolli per adottare tutte le misure restrittive necessarie. Si tratta di una signora di 72 anni, che in questo momento è ricoverata in buone condizioni presso il reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino dove riceve le cure più appropriate. La verifica definitiva del test spetta all’Istituto Superiore di Sanità. Manteniamo la calma: siamo preparati e affronteremo tutto come sempre”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

“La paziente era in albergo ad Alassio dall’11 febbraio scorso – ha spiegato Toti – insieme ad una comitiva di cui fanno parte anche due persone che erano già in vigilanza attiva in quanto provenienti da una ‘zona rossa’. In queste ore stiamo ricostruendo la catena di eventuali contatti della signora, tenuto conto che sabato notte ha ricevuto cure presso il Pronto soccorso di Albenga. Questo è accaduto prima che scattasse, alla mezzanotte di domenica, l’ordinanza interdittiva regionale. Abbiamo già rintracciato il personale sanitario con cui è entrata in contatto mentre il sindaco sta firmando l’ordinanza interdittiva per l’albergo. Nelle prossime ore – ha proseguito Toti – valuteremo la necessità di eventuali ulteriori provvedimenti sulla base delle indagini epidemiologiche in corso”.

In merito ad una nota diffusa oggi dal Comune di Alassio, in cui si dava conto di un presunto esito negativo del test, Toti ha ribadito con forza che “sono da considerare attendibili esclusivamente le informazioni diffuse da Regione e dalla task force sanitaria di Alisa. Chiedo a Comuni, Province, Prefetture e a tutti gli enti ed organismi di attenersi a queste comunicazioni ufficiali. Altrimenti, come evidenziato anche oggi dal governo durante la videoconferenza con le Regioni, si rischia di trasmettere informazioni discordanti. Si tratta di situazioni delicate che riguardano la salute delle persone e quindi è indispensabile la collaborazione di tutti”, ha concluso il presidente della Regione Liguria.

ALASSIO DICHIARAZIONE DEL VICE SINDACO GUALTIERI  25 FEBBRAIO, 14,47

Una satirica caricatura, immeritata, del vice sindaco di Alassio, Angelo Galtieri, diffusa sui social locali

Alassio. Sul primo caso conclamato di Coronavirus in Liguria (ad Alassio), annunciato in mattinata da Regione Liguria, il vicesindaco reggente di Alassio Angelo Galtieri è furibondo: “Non voglio fare la figura di quello che invia comunicazioni false su una tematica così seria – spiega Galtieri -. Abbiamo ricevuto un messaggio dalla Prefettura alle 12.20 che ci comunicava l’esito negativo delle analisi fatte ad una delle turiste di Codogno presenti da due settimane in una delle strutture della nostra città. Abbiamo quindi diffuso un comunicato stampa per informare e tranquillizzare la cittadinanza”. Galtieri, che, oltre a ricoprire la carica di sindaco reggente della città del muretto, è anche un albergatore di una importante struttura turistica nel cuore del paese, continua: “Meno di un’ora dopo, attraverso una comunicazione da parte della ASL, ci veniva detto che l’esito delle controanalisi era risultato positivo”. Galtieri, adirato per la potenziale ricaduta negativa della notizia sull’economia della città, conclude: “Mi chiedo poi come sia possibile che ci siano volute quasi 24 ore per avere l’esito del tampone, dovevano arrivare ieri nel pomeriggio, poi alle 22 infine questa mattina ci hanno detto alle 10. Poi la comunicazione della Prefettura e tutto quello che ho raccontato poc’anzi”.

GENOVA ORE 16,53 – CORONAVIRUS, REGIONE LIGURIA, ASSESSORE GIAMPEDRONE:

EMESSA ORDINANZA PER ISOLAMENTO FIDUCIARIO OBBLIGATORIO

 PER TUTTI GLI OSPITI DELL’ALBERGO DI ALASSIO E I LORO DIPENDENTI.

GENOVA. Un’ordinanza sindacale per ordinare agli attuali ospiti dell’albergo di Alassio hotel “Al Mare” e hotel “Bel Sit” di via Boselli, ai loro proprietari, nonché ai loro dipendenti, dove è stata ospite la signora di 72 anni affetta da coronavirus, di rimanere in isolamento obbligatorio presso la stessa struttura. La misura si è resa necessaria dopo la notifica emessa e il ricovero della paziente al Policlinico San Martino di Genova per il primo caso di cononavirus registrato in Liguria. L’ordinanza del Comune di Alassio è stata preventivamente condivisa dall’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e da ALISA  che stanno accompagnando tutta la struttura comunale nella gestione dell’emergenza.

Oltre a questa ordinanza è in corso una fase di screening di tutti coloro i quali hanno soggiornato a vario titolo negli ultimi 14 giorni per la loro individuazione e successiva quarantena obbligatoria nelle loro abitazioni.

ALASSIO ore 18,12: COMUNE – ORDINANZA PER ISOLAMENTO FIDUCIARIO

OBBLIGATORIO PER TUTTI GLI OSPITI DELL’HOTEL E I LORO DIPENDENTI.

Un’ordinanza sindacale per obbligare gli attuali ospiti dell’albergo di Alassio hotel “Al Mare” e hotel “Bel Sit” di via Boselli – dove è stata ospite la signora di 72 anni affetta da coronavirus –  i loro proprietari, nonché i loro dipendenti, di rimanere in isolamento obbligatorio presso la stessa struttura. E’ quanto il Comune di Alassio sta predisponendo in accordo con l’Assessore Regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, e da ALISA che stanno accompagnando tutta la struttura comunale nella gestione dell’emergenza. La misura si è resa necessaria dopo la notifica emessa e il ricovero della paziente al Policlinico San Martino di Genova per il primo caso di coronavirus registrato in Liguria. Oltre a questa ordinanza è in corso una fase di screening di tutti coloro i quali hanno soggiornato a vario titolo negli ultimi 14 giorni nell’hotel per la loro individuazione e successiva quarantena obbligatoria nelle loro abitazioni. Sarà la Protezione Civile a provvedere a​ rifornire le persone che saranno colpite dall’ordinanza di isolamento all’interno degli hotel.


Avatar

Trucioli

Torna in alto