Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli, l’ultimo suo Vescovo, monsignor Solari. E il Deputato replicò a Napoleone: Maestà è un Buon Pastore


Sull’ultimo Vescovo di Noli, monsignor Benedetto Solari, si è scritto molto, vedere in particolare gli Atti del relativo Convegno organizzato a Noli dalla Fondazione Culturale S. Antonio nel 2008.

di Massimo Germano

Monsignor Solari. Ultimo Vescovo di Noli.

A chi vuole approfondire la conoscenza di questo interessante personaggio consiglierei anche due vecchie pubblicazioni, una purtroppo poco diffusa, i ”Carteggi di Giansenisti Liguri” del Codignola, ed un bell’articolo scritto ottant’anni fa da quel grande storico di Noli che fu monsignor Lorenzo Vivaldo. Quest’ultimo lavoro, ”Memorie Nolesi di Mons. Benedetto Solari. Contributo alla storia del Giansenismo
ligure” `e a disposizione di tutti in rete.
Siamo a cavallo tra Settecento e Ottocento, la Liguria `e divisa tra giacobini e reazionari, conservatori ed illuministi. La Chiesa è turbata da contrasti interni, i giansenisti vorrebbero modifiche radicali, Napoleone vorrebbe una Chiesa più sottomessa alla sua autorità.

A Noli gli antichi splendori sono scomparsi, si fa la fame, vedi il bel saggio di Luigi Caorsi, ”Gli ultimi cinquant’anni della Repubblica di Noli”, pubblicato su ”Noli. Percorsi storici” a cura della Civitas Nauli nel 2005. In questo ambiente monsignor Solari deve guidare la sua barca. Monsignor Lorenzo Vivaldo ce lo descrive come un uomo onesto, combattuto tra l’impegno dell’obbedienza e l’ansia per il rinnovamento.
Oggi l’ex Vescovado ospita uno dei più famosi ristoranti della Liguria.
Quand’ero bambino, subito dopo la guerra, ospitava degli orfani, i Rondinini, e forse qualche Nolese anziano se li ricorda ancora. La sua posizione è magnifica: per un tramonto su Noli dalla terrazza del Vescovado i turisti si contendono il posto in prima fila. Lo rivedo con gli occhi di allora, il sole che scompare dietro l’altopiano delle Manie e le case e le torri sotto che piombano nell’ombra severa e dolce della sera invernale.

Era l’ora di tornare a casa, a fare i compiti. Tutto è passato. Agli storici l’ardua impresa di far piena luce sulla complessa figura di monsignor Solari, l’ultimo Vescovo di Noli. Con l’ex Vescovado alle spalle, il tramonto davanti a me, rivedo una scena del passato. Siamo nel luglio del 1805, Napoleone trionfante, all’apice della sua gloria, riceve a Genova le deputazioni della Liguria, ormai annessa all’Impero Francese. Due testimoni oculari, Stefano De Gregori e Francesco Carrega si trovano ”vicinissimo a Sua Maestà” e ci raccontano il fatto in prima persona.
”Si fece innanzi la deputazione di Noli. L’ Imperatore dopo una domanda per la popolazione di quel paese, disse: voi avete un Vescovo; e quanto egli ha di rendita? tremila cinquecento circa lire gli si rispose. Poco, egli soggiunse; questo non è che un grosso parroco. Uno dei Deputati forse non intendendo il motto, disse: “Maestà, è un buon Pastore. Bene, disse allora l’Imperatore: ma egli è in disputa col Papa, e vi son degli Scritti; e così dicendo faceva aria ridente. Il Deputato replicò inchinandosi: Maestà, è un Buon Pastore. E qui finì il diverbio.”

Massimo Germano


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M. Germano

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