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Liguria e Basso Piemonte

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Toti: ‘La sinistra ha creato il vero buco sulla Sanità. 10 anni con Burlando 971 mln.’ 2/Danzì (M5S): la mia battaglia a tutela della salute pubblica


Tra chi potrebbe parlare con cognizione di causa ed esperienza diretta, su come funzioni la Sanità pubblica nelle rispettive Asl liguri, ci sono i medici di famiglia (oltre che quelli ospedalieri che però sono vincolati alla riservatezza a rischio sanzioni) i quali potrebbero rivelare molte realtà ed assurdità in cui vivono alcuni loro pazienti che devono sottoporsi ad esami diagnostici.

Sono decine e decine, centinaia, i casi di cui non è mai avuta notizia. Prendiamone uno. Il 9 maggio 2023 un paziente in day hospital al Santa Corona è munito di ricetta elettronica per una ‘scintigrafia globale corporea traccianti immunol e recett (una Pet) con priorità entro 10 giorni. C’è solo possibilità al San Martino che però, a richiesta, risponde: ‘Per le urgenza la prima data libera è il 17 agosto, se si libera un posto provvediamo ad informarvi’. Nessun posto libero per varie motivazioni negli ospedali del Piemonte. Unica salvezza all’Azienda Usl Valle d’Aosta a 14 giorni dalla richiesta. All’ospedale di Aosta incontriamo pazienti del ponente ligure, ma anche genovesi. Dall’esame diagnostico emerge una patologia abbastanza grave. Che necessità di cure ed ulteriori accertamenti per accertare l’evolversi del caso.

E di queste segnalazioni è difficile metterle insieme. Sarebbe più semplice la testimonianza degli stessi specialisti o medici di famiglia che si sono trovati di fronte a queste realtà. Alternative? Ricorrere, fuori regione, a strutture sanitarie private.

BILANCIO: PRESIDENTE REGIONE LIGURIA, NESSUN TAGLIO, STANZIAMENTO DA 63 MILIONI DI EURO PER PAGARE SERVIZI GIÀ EROGATI CHE HANNO PRODOTTO RISULTATI CONCRETI. ALTRI 10 MILIONI PER INVESTIMENTI AZIENDE SANITARIE PER IL 2024

COMUNICATO STAMPA/GENOVA. “Oggi siamo qui per mettere 63 milioni di euro nella sanità ligure per coprire i costi di servizi che già sono stati erogati, non perché siano stati o saranno tagliati servizi: questo non è accaduto e non accadrà. Non lasceremo buchi di bilancio nei prossimi anni, come invece abbiamo trovato al nostro arrivo: terremo, come abbiamo fatto finora, i conti in ordine. Nel momento in cui si parla di mettere fondi sulla sanità non vuol dire che stiamo tagliando risorse, ma che al contrario stiamo immettendo risorse, perché è stato speso di più di quanto avevamo preventivato nel bilancio approvato a dicembre 2023. La sanità ligure ha speso 63 milioni di euro in più di prestazioni che hanno prodotto risultati concreti, visto che sono aumentate le prestazioni”.
Così il presidente della Regione Liguria nella sua relazione alla variazione di bilancio all’esame dell’aula del Consiglio regionale.
“Questa variazione di bilancio prevede, oltre al ripiano, un ulteriore stanziamento di oltre 10 milioni di euro per investimenti delle aziende sanitarie liguri e non ha alcun impatto negativo sui livelli essenziali di assistenza – aggiunge il presidente – : dall’analisi del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Comitato LEA), cui è affidato il compito di verificare l’erogazione dei Lea in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse, emerge per la Liguria una fotografia positiva, con i valori del 2022 relativi all’area distrettuale e all’area ospedaliera in significativa crescita rispetto al 2021 così come dai primi dati del 2023 emerge, per quanto riguarda esclusivamente le strutture pubbliche, una crescita sia delle prestazioni relative alla specialistica ambulatoriale e diagnostica sia dell’attività ospedaliera, con un aumento di oltre 2mila ricoveri”.

LISTA TOTI: “I CONTI DIMOSTRANO CHI HA CREATO IL VERO BUCO NELLA SANITA'”

“Gli attacchi delle opposizioni sul tema del bilancio della Sanità sono davvero incredibili. Sarebbe sufficiente dare un’occhiata ai conti degli ultimi anni, fare un raffronto della gestione della sinistra con quella condotta dalle giunte Toti, per capire chi abbia prodotto i danni e chi abbia invece cercato di contenere le conseguenze delle difficoltà oggettive del comparto”.  La Lista Toti risponde con i numeri alle critiche avanzate dall’opposizione nel corso della discussione sui costi del sistema sanitario ligure.
“Basta prendere in mano i bilanci: dal 2005 al 2014, in dieci anni, sotto la gestione delle giunte di centrosinistra di Claudio Burlando, sono stati generati passivi per poco meno di un miliardo (971 milioni per l’esattezza). Dal 2016 al 2023, negli otto anni gestiti dalle giunte Toti, la somma del disavanzo è pari a 317 milioni. Oltre ai 95 milioni di passivo, eredità ricevuta a metà 2015, al momento del cambio della guardia.
Oggi ascoltiamo prediche di tutti i tipi, accuse alle soluzioni adottate dalle maggioranze di centrodestra che, tra l’altro, lo scorso anno e in questo avvio di 2024, hanno accresciuto le risorse investite nella sanità, cioè quindi le spese, per aumentare le prestazioni, per abbattere le liste d’attesa, con risultati ottenuti in pochi mesi e certificati. La sinistra invece ha prodotto un miliardo di deficit in dieci anni chiudendo gli ospedali e i pronto soccorso che ora chiede a noi di riaprire, organizzando manifestazioni contro la Regione ma dimenticando di dire che quei presidi li avevano chiusi loro. E che sono stati i loro governi nazionali a stabilire i parametri minimi per cui si possono tenere aperti reparti e centrali operative. Sulla sanità la sinistra può solo tacere”, conclude la Lista Toti.

2/EUROPEE, COLLEGIO NORD-OVEST:

LA GENOVESE DANZÌ CAPOLISTA MOVIMENTO 5 STELLE

Maria Angela Danzì

COMUNICATO STAMPA – “È ufficiale, sarò la capolista del Movimento 5 Stelle per l’Europa nel Collegio Nord-Ovest: Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle D’Aosta sono regioni che conosco bene, che ho visitato tante volte in questo anno e mezzo da eurodeputata e che ho vissuto in passato, durante la mia vita spesa sempre a servizio delle comunità locali come Segretario Generale.

Ci sono la mia storia e la mia passione, in questo momento e in questo mandato e ringrazio innanzitutto il Presidente Conte – Giuseppe Conte – per avermi voluta nel suo listino. Ma voglio ringraziare anche tutti coloro che in questo anno e mezzo di lavoro a Bruxelles e Strasburgo hanno creduto in me e nell’Europa perché, come ho sempre spiegato, l’Europa non è lontana dai cittadini, anzi”, così Maria Angela Danzì, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ricandidata e capolista M5S.

“Insieme abbiamo fatto battaglie per una giusta etichettatura del tessile Made in Italy, per una qualità dei tessuti di ciascuno di noi, non solo per chi si può permettere abiti costosi; per ridurre la plastica che ci soffoca negli imballaggi e via via nella catena alimentare; per proporre modelli di sviluppo compatibili con la natura e l’ambiente e con le vocazioni dei territori.

Ho sostenuto le petizioni dei cittadini preoccupati da decisioni e progetti calati sulle loro teste, senza nemmeno una valutazione di impatto sulle loro vite, sui mari, sui campi, sull’aria.  Ho invitato oltre 200 persone a visitare il Parlamento europeo e conoscerne i meccanismi e i retroscena.  Con associazioni ambientaliste e con imprenditori sensibili ho presentato emendamenti utili davvero nell’efficientamento energetico, nella transizione necessaria e possibile.

Ho strenuamente fatto battaglia a tutela della salute pubblica, perché la salute deve essere pubblica, perché un’Europa forte davvero deve avere una propria filiera di ricerca e produzione dei farmaci necessari anche a chi è portatore di malattie rare considerate dai privati non remunerative. Ho puntato i riflettori su una piaga troppo ignorata, la salute mentale, che necessita di interventi forti, di finanziamenti, di progetti per i giovani ma anche per gli adulti. Ho smontato e continuerò a smontare le fake news che soprattutto in Italia vengono diffuse sulle cosiddette “case green” a danno dei cittadini meno abbienti, condannati a vivere in abitazioni inospitali e deprezzate.

Io non sogno un’Europa, io vivo in Europa e voglio che sia l’Europa dei popoli e delle persone, di ogni forma vivente, moderna ma non per questo inumana. Un’Europa verde e solidale. Un’Europa in pace e di pace, così come è stata pensata alla sua origine. Per me non un’utopia, ma una strategia. Per un’Europa bella e possibile”.

 


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