Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Transumanza, ora è patrimonio culturale Unesco. Ma manca la Liguria con Mendatica.
La cena di beneficenza pro Cenova.
Notizie dal Parco, il presidente Maglio:
‘Noi ambasciatori di qualità in Liguria’ ‘


Passa la candidatura presentata dall’Italia insieme a Grecia e Austria. “E’ il decimo riconoscimento per il nostro Paese in questa lista” sottolinea il curatore del dossier. C’è anche Volturara Appula (Paese natio del presidente del consiglio Conte). E Amatrice la cui candidatura era partita subito dopo il tragico terremoto. Purtroppo è assente la Liguria (Bardineto e Santo Stefano d’Aveto). Non c’è Mendatica (martoriata da frane e crisi economica per Monesi) precursore della transumanza con il suo corteo storico e  a ricordare la transumanza che nel ponente ligure è ancora praticata da 4 pastori. Leggi anche le ultime notizie e novità del Parco Regione delle Alpi Liguri

Leggi anche l’iniziativa benefica a favore della comunità di Cenova, frazione di Rezzo (Valle Arroscia), gravemente colpita (inizialmente evacuata dei 33 abitanti) dalle frane. Organizzata una cena nel ristorante Cadò di Cosio d’Arroscia, il paese salito alla ribalta dei media locali dopo che è stata rubata di notte la capanna del presepe realizzata da un’anziana e posta davanti alla sua abitazione. Un episodio definito vergognoso con una dura presa di posizione del presidente della Pro Loco ed ex sindaco Fabio Gravagno.

Tornando alla transumanza, il pastore tradizionale con il maggiore gregge – oltre mille capi di pecore e capre, lo scorso anno ha venduto per difficoltà varie la mandria di 50 mucche – è Aldo Lo Manto (azienda agricola  Boschetto, sulla provinciale Colle di San Bernardo di Albenga) che in estate raggiunge, attraverso sentieri e boschi, le Alpi Liguri; origine siciliana, vacazione fin da ragazzino. Munge sempre a mano dopo aver ‘abbandonato’ l’impianto di mungitura.

A Mendatica  resiste una pastorella (pecore, capre e mucche, alcuni maili) attrezzata con un piccolo moderno caseificio e annesso agriturismo (azienda Il Castagno). Tra gli eventi del paese dell’Alta Valle Arroscia, la giornata dedicata alla didattica per le scuole della provincia di Imperia, Savona e Cuneo. Negli anni ’50 erano ancora oltre una trentina i nuclei famigliari mendaighini dediti alla transumanza. Estate nelle malghe, inverno lungo la fascia costiera. I primi transumanti risalgono invece alla prima Grande Guerra. Analoga storia per Upega, Carnino, Viozene e Ormea.

DA LA REPUBBLICA / ROMA – La transumanza patrimonio culturale dell’Unesco, anche se immateriale. La tradizionale pratica di migrazione stagionale del bestiame, è stata iscritta, all’unanimità, nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Da oggi, inoltre, l’Italia acquisisce il primato di iscrizioni in ambito rurale e agroalimentare, superando Turchia e Belgio. Dal Trentino ad Amatrice, dall’Irpinia a Puglia i luoghi-simbolici.

Soddisfazione espressa dai ministri delle Politiche agricole Teresa Bellanova e dell’Ambiente, Sergio Costa per il parere favorevole espresso dai 24 Paesi durante il Comitato intergovernativo in corso a Bogotà, in Colombia. Il riconoscimento riguarda tutta l’Italia, dalle Alpi al Tavoliere: le comunità emblematiche indicate nel dossier come luoghi simbolici della transumanza sono diverse, tra cui i comuni di Amatrice (Rieti) da cui è partita la candidatura subito dopo il devastante terremoto, Frosolone (Isernia), Pescocostanzo e Anversa degli Abruzzi in provincia dell’Aquila, Lacedonia in Alta Irpinia in Campania, San Marco in Lamis e Volturara Appula (il paese del Premier Conte) in provincia di Foggia, insieme a territori della Lombardia, la Val Senales in Trentino Alto-Adige, e la Basilicata.

I pastori transumanti, come sottolinea il dossier di candidatura presentato dall’Italia insieme a Grecia e Austria all’Unesco, hanno una conoscenza approfondita dell’ambiente, dell’equilibrio ecologico tra uomo e natura e dei cambiamenti climatici: si tratta infatti di uno dei metodi di allevamento più sostenibili ed efficienti. Oggi la transumanza è praticata soprattutto tra Molise, Abruzzo e Puglia, Lazio, Campania, e al Nord tra Italia e Austria nell’Alto Adige, in Lombardia, Valle d’Aosta, Sardegna e Veneto.

“E’ il decimo riconoscimento per l’Italia in questa lista – sottolinea da Bogotà il curatore del dossier di candidatura, Pier Luigi Petrillo – e ci porta il primato mondiale dei riconoscimenti in ambito agro-alimentare, dopo l’iscrizione nel Patrimonio Culturale Immateriale della Dieta Mediterranea, la Pratica della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, l’Arte del Pizzaiuolo napoletano, della tecnica dei muretti a secco e dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe e del Prosecco”.

LIBERTA’ DI INFORMAZIONE

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A COSIO D’ARROSCIA, CENA DI BENEFICENZA  PER LA COMUNITA’ DI CENOVA

Venerdì 13 dicembre alle ore 20, il Ristorante “Cadò” di Cosio d’Arroscia, con il patrocinio del Comune e della Pro di Rezzo, organizza una cena di beneficenza in favore della comunità di Cènova, gravemente colpita dai recenti eventi idrogeologici.

Il ricavato sarà interamente devoluto all’Associazione Pro Loco Rezzo, intestataria del conto corrente destinato alle donazioni.

Quota di partecipazione: € 15,00 (menu comprensivo di primo, secondo con contorno, dolce e bevande)

Info e prenotazioni: Ristorante Cadò – Tel. 335 6437766

UN CURIOSO E SINGOLARE FURTO, RUBATA ANCHE LA CAPPA DEL PRESEPE DELLA NONNINA

QUARTA EDIZIONE ALVI TRAIL- ALTA VIA DEI MONTI LIGURI

La quarta edizione di Alvi Trail Liguria, la gara internazionale di ultra trail running lungo i sentieri dell’Alta Via dei Monti Liguri, si svolgerà dal 7 al 14 giugno 2020. Alla conferenza stampa di presentazione l’assessore regionale allo Sviluppo dell’entroterra ed Escursionismo Stefano Mai, il presidente Alvi Trail Liguria ASD Luciano Bongiovanni, il responsabile atletica leggera Uisp Tommaso Bisio, il presidente Uisp Tiziano Pesce, il presidente CAI Liguria Gianni Carravieri.

COMUNICATI STAMPA DEL PARCO REGIONALE DELLE ALPI LIGURI

Qualità ambientale certificata per il Parco Alpi Liguri

Rinnovato il Sistema di Gestione Ambientale dell’Ente 

Giuliano Maglio presidente del Parco Alpi Liguri e sindaco di Montegrosso Pian Latte

Il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri ha rinnovato per altri tre anni la certificazione del proprio Sistema di Gestione Ambientale secondo gli standard della norma UNI EN ISO 14001:2015, confermando il proprio impegno alla valorizzazione delle tematiche ambientali e alla condivisione di progetti partecipati sul territorio dell’area protetta. La sigla ISO14001 identifica infatti uno standard di Gestione Ambientale stabilito a livello internazionale, con una serie di requisiti ai quali un’organizzazione può aderire, in maniera del tutto volontaria, per attuare e migliorare la propria politica ambientale.

Si tratta dunque di un riconoscimento importante, che assegna al Parco delle Alpi Liguri un valore aggiunto, specie in qualità di gestore di aree protette di elevatissimo pregio naturalistico: fra i propri obiettivi ambientali, il Parco si impegna infatti a promuovere la fruizione turistica sostenibile del territorio, assicurare la conservazione del patrimonio naturale, sensibilizzare residenti e visitatori, evitare sprechi, ricorrere ove possibile all’uso di fonti energetiche rinnovabili e aumentare la conoscenza delle risorse ambientali e storico-culturali.

In particolare, il Centro di Educazione Ambientale (CEA) del Parco è fra i centri accreditati del Sistema Regionale di Educazione Ambientale, come parte attiva di una rete che opera sul territorio per facilitare processi di sviluppo sostenibile, attuare interventi educativi e migliorare i comportamenti di cittadini, scuole, imprese, Enti Locali.

Nel 2019 il CEA Alpi Liguri è stato inoltre incaricato dalla Regione Liguria, insieme agli altri CEA del Sistema Ligure di Educazione Ambientale, per la realizzazione di attività in accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM). Tali attività hanno come principale obiettivo quello di informare e sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali connesse alla Strategia di Sviluppo Sostenibile per l’Agenda2030, il programma d’azione sottoscritto dai governi dei Paesi membri dell’ONU. Gli incontri attualmente in corso con le amministrazioni comunali, le associazioni e le imprese dei Comuni di competenza sono finalizzati a raccogliere e concordare buone pratiche e istanze, individuando iniziative già in atto e/o proposte in tema di sviluppo sostenibile previste sul territorio: progetti ambientali, sanitari, sociali, ecc.

Commenta il Presidente del Parco Giuliano Maglio: “L’obiettivo finale sarà di agevolare sull’intero territorio lo sviluppo di una coscienza ambientale che vada di pari passo con la consapevolezza: il Parco, anche da questo punto di vista, rivestirà l’importante ruolo di ambasciatore regionale per il miglioramento della qualità ambientale in Liguria nel rispetto delle normative”.

Il Parco delle Alpi Liguri al lavoro nei Comuni dell’entroterra

per la costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile 

Il Centro di Educazione Ambientale del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri ha avviato nel mese di novembre gli incontri porta a porta con i Sindaci e gli amministratori dei Comuni dell’entroterra della Provincia di Imperia, per portare avanti le azioni previste ai fini della costruzione della nuova Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Il CEA del Parco Alpi Liguri è stato infatti incaricato dalla Regione Liguria, insieme agli altri CEA del Sistema Ligure di Educazione Ambientale, per la realizzazione di attività in accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM): tali attività hanno come principale obiettivo quello di informare e sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali connesse alla Strategia di Sviluppo Sostenibile per l’Agenda2030, il programma d’azione per le Persone, il Pianeta, la Pace, la Prosperità e la Partnership sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Il CEA del Parco delle Alpi Liguri è referente per l’Ambito 1 della Provincia di Imperia, relativo ai Comuni di Airole, Apricale, Aquila d’Arroscia, Armo, Aurigo, Badalucco, Bajardo, Borghetto d’Arroscia, Borgomaro, Caravonica, Castelvittorio, Cesio, Cosio d’Arroscia, Dolceacqua, Isolabona, Mendatica, Molini di Triora, Montalto-Carpasio, Montegrosso Pian Latte, Olivetta San Michele, Perinaldo, Pieve di Teco, Pigna, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Rocchetta Nervina, Triora, Ventimiglia, Vessalico. In particolare, gli incontri attualmente in corso con le amministrazioni comunali sono finalizzati a raccogliere e concordare buone pratiche e istanze, individuando iniziative già in atto e/o proposte in tema di sviluppo sostenibile previste sul territorio di competenza: progetti ambientali, sanitari, sociali, ecc. Parallelamente ai colloqui con i Comuni, il CEA del Parco contatterà anche le associazioni, le aziende e le imprese: ogni idea già sviluppata o ancora da sviluppare potrà essere un importante esempio utile ad indirizzare concretamente la Regione Liguria, lo Stato Italiano e l’Unione Europea verso la definizione della nuova Strategia Regionale e Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

 

Progetto finanziato nell’ambito dell’accordo Regione Liguria-Ministero dell’Ambiente per la costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile

 

 

 


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