Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Da Ceriale, senza pietà, un ex sindaco:
la storia delle opere a mare nel ponente
La lobby delle cave savonesi e imperiesi
Funzionari e progetti che ignorano i risultati


Non parliamo del porto. Nel nostro caro paese, dopo l’ultimo conflitto, per diversi motivi, l’etica, la morale , il valore, l’impegno civile e sociale sono andati a farsi friggere. La furbizia, l’intrallazzo, fregare lo stato, una forma di mentalità levantina sono diventate la regola, la nostra costituzione dice che siamo una Repubblica fondata sul lavoro, non sulla libertà. Ma il lavoro di chi non lo dice, i lavoratori privati sono figli di un Dio minore, mentre quelli pubblici sono quasi intoccabili, spesso guadagnano meno e allora si aggiustano. Per fortuna non tutti, chi fa il proprio dovere, non parliamo del porto  con onestà, rispetta le leggi e lavora normalmente, è preso per il culo e magari avversato dai sindacati.

La spiaggia di Ceriale con i risultati della ‘diga soffolta’: una bella e spaziosa spiaggia e con la difesa degli stabilimenti balneari

Tutto questo per spiegare cosa è successo sulle nostre coste liguri: ingegneri, architetti e geometri conoscono i mari dei Caraibi, si spera, sanno che ci sono le barriere coralline che tagliano le onde, fanno passare la sabbia più fine e non portano via le spiagge (foto n. 01 ), per impedire la corrosione e la rovine delle nostre spiagge, sembra logico, che nel progettare un rimedio ci si ispiri alla natura e agli Olandesi .

Tutto sbagliato il principale assioma dei nostri lavori pubblici, in mare e non, è sempre stato: quanto ci guadagniamo, non importa fare lavori inutili, ma tra gli imprenditori, la Regione o provincia o comune la prassi è stata “ quanto ci guadagniamo e quanto ne viene a noi “.

Dovete pensare che esiste una lobby delle cave, che per lavorare dispensa degli aiuti a chi di dovere. Un esempio classico sono le Ferrovie dello stato. Per la manutenzione della tratta di binario da Ceriale ad Albenga ( foto n. 02) una nota cava di Finale Ligure, aveva un treno apposito, con vagoni il cui pianale si ribaltava, in modo che i massi cadessero in mare alla rinfusa, non servivano a niente ma facevano tanta scena, tutto questo è andato avanti per decenni, finché un giorno è arrivata una macchina operatrice con un artista alla guida che ha sistemato la scogliera, se con tutti quei massi avessero fatto una diga soffolta la spiaggia sarebbe ritornata come prima della guerra.

Una occasione, per la scogliera del treno, è stata la galleria dell’Aurelia bis, portare in mare la roccia, magari frantumata e vagliata, per il ripascimento, purtroppo è stata buttata in un canalone a costo minore.

Un famoso studio S….. e  B……di Savona , chiamato dal Comune di Ceriale per progettare delle difese per le spiagge ( foto n.03 – 04 – 05 – 06 ) costruisce delle isole a circa venti metri dalla costa dal diametro variabile tra i quindici e venti metri, intervallate ogni duecento metri circa, senza pensare che il mare che distrugge l’arenile è quello portato dallo Scirocco ( foto n. 07 ), con onde verticali alle spiagge, le isole sono una soluzione sbagliata, ma la bella pensata del progetto era nell’obbligo di buttare in mare 60.000 mc. di materiale idoneo, ogni anno, una bella ‘mangiata’, forse.

Visto il risultato, negli anni 70, si allunga il molo e si costruire una soffolta, con una draga, davanti i caseggiati a ponente del paese, formando le cosiddette acque basse, ma il progetto era carente di idee e di soldi, non viene eseguita una buona base e i massi affondano, naturalmente non si esegue la normale e necessaria manutenzione con il risultato di pochi benefici, nel mentre ogni gestore di stabilimento  balneare si sente in dovere di farsi il suo piccolo molo, buttando massi alla rinfusa, occupando le isole, ormai collegate alla spiaggia, con ombrelloni e sedie a sdraio .( foto n. 08).

Negli stessi anni il comune di Ceriale costruisce delle opere in cemento sull’arenile per fare sfociare i canali di scolo del paese, con un impatto visivo tremendo, infatti dopo pochi anni vengono demolite dai gestori, ne rimane solo una, naturalmente il paese si allaga .

La lobby delle cave è molto potente nella provincia di Imperia, con una classe politica particolarmente attiva negli appalti , vedi la famiglia S……….. il buon A………., hanno buttato a mare montagne di scogli, partendo da Cervo fino a Ventimiglia una valanga di massi sono caduti a mare, riempendo la costa di strutture spaventose come impatto ambientale e dai risultati discutibili (foto da n 09 a 023 ) .

Oltre 20 ann fa Loano ha progettato ed eseguito, in maniera sperimentale , il rifacimento della passeggiata, con sottostanti gabine, costruito una barriera soffolta di vari chilometri, con ottimi risultati il ripascimento non è stato ottimale  nella scelta del materiale e nel suo utilizzo, forse se ribaltavano la sabbia sottostante era meglio, è mancato anche una buona difesa delle strutture sotto la passeggiata.

Nel mentre a Loano allargano il porto con un progetto fantastico, un lavoro veramente notevole, con materiali e arredo di alta qualità, una diga foranea protetta da una soffolta larga dieci metri, per rompere le onde e preservare la diga , il migliore porto del Mediterraneo, peccato che credevano di essere a Porto Cervo mancava solo una piccola cosa il livello economico dei clienti. E cosa riserva la città fuori dal porto, mentre nella cittadella portuale i locali fanno molta fatica ad accogliere attività commerciali. Non parliamo neppure di élite.

Negli anni 90, Ceriale copiando Loano, sempre in maniera sperimentale, esegue una barriera soffolta ( foto n.025 ), costruita con un passaggio dalla spiaggia, facendo delle buone basi, fino al rio Fontana, principalmente per salvaguardare il centro del paese dalle mareggiate. Purtroppo la piazza che era difesa nella sua lunga storia da un muretto, sul lato mare ma qualche genio ha pensato che non serviva. Hanno allargato la piazza verso il mare, demolendo il muretto, con le pendenze verso monte e non più ricostruito il muretto; il mare entra, anche senza forza, in paese, evviva ! Attualmente la zona a Ponente sembra un paese del terzo mondo, spiagge senza riparo, stabilimenti alcuni fatiscenti, sporcizia, abbandono, massi gettati alla rinfusa. Visto che ormai l’unico richiamo per i turisti sono rimasti gli arenili, è necessario ultimare la soffolta dal rio Fontana al rio Torsero , (foto n. 026 , il paese avrebbe le migliori spiagge del territorio .

Dopo qualche anno anche Borghetto S.Spirito decide di eseguire una difesa dell’arenile: Se Loano e Ceriale hanno eseguite delle opere con buoni risultato, qualsiasi persona normale potrebbe pensare che copiare gli altri sia una buona cosa, e no, dovete sapere che in Regione Liguria lavorano soltanto alcuni professionisti, di fede indefessa, con un grande buon cuor , le opere a mare sono progettate o dirette solo da un certo ing. G……….. , che segue le direttive dei soloni in crisi di nervi e di tasche degli uffici genovesi. Allora niente soffolte, costano poco, ma isole con le palme sopra, che formano spiagge a mezzaluna, questo per l’impatto ambientale perché la linea della spiaggia naturale non è “in” , con gli stessi materiali riparavano tutto l’arenile con altro risultato visivo e di utilizzo ( foto n. 27), hanno fatto isole simili a Borgio  Verezzi.

Alassio la perla della riviera di ponente, governata da bagnini e da personaggi strani che chiamavano passeggiata Italia un percorso di guerra, tra gabine, dehors, sedie , cartelli ecc. , una spiaggia bellissima, rovinata da costruzioni fatiscenti, gabine antidiluviane, manutenzioni inesistenti, uno scempio, la natura si è ribellata e la spiaggia è scomparsa, alla faccia dei milioni gettati via per le salsicce olandesi, le pompe europee, le pompe aspiranti ecc. .

Ora piangono, la Regione non vuole le soffolte, mistero glorioso, ci sono nuovi progetti interessanti (foto n. 28 ) ma forse l’ing. G……….non ha idee brillanti, sono curioso di come è possibile rovinare una città per non copiar , con pretesti ridicoli, i paesi vicini, non parliamo del porto ( foto n. 029 -030 ).

Purtroppo siamo un popolo strano geniale, intelligente, spiritoso, abbiamo i migliori stilisti di abbigliamento, di auto, di opere architettoniche ma finché non capiamo che bisogna premiare il merito  che l’artigianato era una scuola di vita e di apprendimento, le scuole professionali erano importanti e non facciamo uno statuto dei lavoratori uguale per tutti, con stessi doveri e stipendi, non bocciano gli asin , che vadano a fare i manovali , con rispetto dei manovali .

Siamo in mano a mafie politiche, di certa magistratura, di lobby internazionali, droga ,  pizzo ecc. ecc. Saremo sempre un paese di pecore da tosare tipo IMU , che non è una patrimoniale, il cieco è un non vedente, ma i cretini sono sempre cretini.

Giovanni Cerruti

CARRELLATA  DI IMMAGGINI DELLE COSTA PONENTINA SAVONESE E IMPERIESE

TRA FOTO DI STORIA ED DI ATTUALITA’

 


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Giovanni Cerruti

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