Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli esami di coscienza a destra?
Un Pollero denuncia e ‘sciopero della fame’
Da consigliere dirigeva anche i vigili urbani


Noli da non credere con un curioso esempio di  scuola di giornalismo ‘moderno’. Enrico Pollero, ex consigliere comunale, iscritto alla Destra, pensionato, un’esistenza operaia intraprendente ed esemplare, il papà partigiano galantuomo, ha affidato una lettera – denuncia alla redazione di IVG.it, popolare giornale on line dell’editore puro Matteo Rainisio di Pietra Ligure.  Materiale da codice penale ? A leggerla si drizzano i capelli: a Noli può accadere di tutto senza che succeda qualcosa. Ovvero si vada quantomeno alla ricerca della verità e, se ci sono gli estremi, dei responsabili. Anzi, secondo Pollero, ci sono eccome, ma finora l’hanno fatta franca, ignorando con pervicacia le sue legittime istanze. E dire che, nella scorsa maggioranza, il coraggioso denunciante governava con l’ex sindaco Pino Niccoli ed aveva la delega alla Polizia Urbana che è anche polizia giudiziaria.

Una lettera che avrebbe meritato un contestuale, doveroso giornalisticamente, utile approfondimento. Invece meglio ‘copia e incolla‘ per la gioia di chi ? Di chi spara nel mucchio ? Di chi cavalca la visibilità, tanto il cittadino dimentica. E non per nulla siamo diventati il ‘Paese burla’, della protesta e dell’indignazione ma dove non cambia mai nulla. E i giovani si disinteressano del loro futuro. A Noli, cittadina dove nelle ultime consultazioni politiche hanno vinto i ‘grillini’ e alle Europee ‘i sovranisti populisti’ rimasti isolati in Europa, ci si accontenta di leggere i social che danno a tutti la parola. Mettere a confronto i risultati e dove siamo finiti e perchè è tempo perso. Meglio avere tutti amici e nessun nemico, il Vangelo del resto predica fraternità e amicizia.

Chicco Pollero, già consigliere delegato alla Polizia urbana, ha scritto una lettera – denuncia e minacciato lo sciopero della fame

COMMENTO DI TRUCIOLI.IT ALLA LETTERA DI CHICCO POLLERO

“NOLI, un luogo dove molte domande non trovano risposte oppure ci sono ma lasciano aperti molti scenari scomodi”.
Chi pone questo interrogativo era nella maggioranza dell’ultima  giunta Niccoli (2014-2019), con la responsabilità ‘politica’ e di indirizzo della Polizia Urbana: Enrico (Chicco) Pollero, personaggio che in cinque anni, nel suo ruolo importante ed impegnativo, non è riuscito a ricercare e soddisfare, ciò che oggi pone come “scenari scomodi.” E se non bastasse, non ha mai denunciato, contrariamente, ad esempio, al suo attivismo nella vicenda della targa in memoria della povera  Giuseppina Ghersi.  Con una cittadina che per la prima volta nella storia del  dopoguerra, veniva militarizzata ( 47 uomini in divisa dei tre corpi di polizia, oltre una decina di borghese), nutrita presenza di neofascisti, magliette nere, pochi saluti romani. Chi aveva interesse ad organizzare tanta ‘risonanza’ ? Il sindaco Niccoli, l’amico capogruppo in Regione di Forza Italia (ora con Cambiamo di Toti), Angelo Vaccarezza, ex presidente della Provincia, ex sindaco di Loano, sensibile alle adunate ‘nostalgiche’ ?
Siamo dunque di fronte, per lo sconsolato Pollero e forse al suo suggeritore, ad un sonoro autogol ! Oppure non si rende conto, alla stregua di un ingenuo, che ha convissuto con un Sindaco che proprio non l’ha MAI preso in considerazione ?…ed oggi, senza nominarlo, lo vorrebbe squalificare?  Dottor Niccoli batta un colpo ! Ne ha diritto ed è opportuno per fare chiarezza, quella che ha sempre invocato nelle dichiarazioni pubbliche !
Perchè, è verissimo, sono risposte rimaste nel cassetto degli ‘scenari scomodi’, da aggiungersi ai molti altri descritti, negli anni, da trucioli.it con tenacia ed incuranti di chi ci delegittimava, sempre documentati, mai smentiti, e ben celati dai due ultimi sindaci, dal 2000 al 2019, Niccoli/Repetto.
I reperti del porto romano, con relative monete d’oro, scoperti durante l’ultima amministrazione Repetto (2009-2014) sono per ora custodite presso la Soprintendenza Archeologica di Genova in attesa di un museo promesso e mai realizzato nella città.   E nessuno si è fatto carico ?
La Soprintendenza, a suo tempo, al termine degli scavi, diede parere favorevole alla realizzazione di una palazzina sull’adiacente terreno di proprietà dei Padri Barnabiti del Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, da oltre cento anni presenti nel Conventino quale “colonia estiva”, corpo unico con la Chiesa di San Francesco (di proprietà della Curia Savonese).
La doverosa “dignità mediatica museale” la si può trovare tra le righe di un volume curato dalla Dott.sa Alessandra Frondoni, responsabile di tutti gli scavi archeologici in Noli dagli anni 80 sino all’inizio dei 2000.
Quante belle domande su una Noli  che forse qualche area/reperto conservato (vedi area di San Paragorio) e non distrutto, l’avrebbe meritato…
Sulla palla del cannone incastonata sotto il cornicione di palazzo Salvarezza esistono foto d’epoca che dimostrano l’esistenza di questo reperto, che guarda caso, nel tempo, qualcuno ha pensato bene di farlo scomparire.
Così come lo scalone d’accesso interno, di ardesia e marmo, la “Madonnina” sulla facciata a mare.
Così come per il restauro, gli abusi interni, proprio il consigliere delegato Pollero dovrebbe denunciare chi gli avrebbe impedito di indagare e valutare su tutto quello che oggi lui descrive come illecito, e soprattutto perchè non l’ha fatto (o potuto fare) durante il suo mandato, venendo meno, parrebbe, ad un suo preciso compito istituzionale. E c’è un ex insegnante della destra, suo amico, che a Savona è considerato un esperto in pubbliche denunce. Forse gli ha pure chiesto aiuto, ma invano ?
Per quanto concerne lo storico ‘ castello’, le modalità sui materiali da usare per la viabilità interna prescritta dal Sovrintendente, eseguite non in conformità, è stata “condonata” tutta a spese del Comune da parte del Sindaco  Niccoli: chi ha sbagliato non ha pagato, anzi…!!!
Quale responsabile della polizia urbana/viabilità del Comune di Noli, a chi competeva, se non alla sua delega istituzionale, adoperarsi affinchè l’accesso e la percorribilità del sentiero comunale ritornasse ad essere efficiente?  Chi lo ha impedito ?
E’ il consigliere Pollero che deve dare risposta…meglio magari guardarsi allo specchio (?)… eviterebbe così di fare lo sciopero della fame. Anzi, se manterrà la parola vorrà dire che Noli finalmente si scuote laddove gli stessi elettori non hanno ritenuto necessario il cambiamento, la salutare svolta, come indicava lo scrittore Massimo Recalcati, psicoanalista, saggista e accademico che a Noli aveva riservato particolare attenzione con l’intervista al Secolo XIX  nell’edizione nazionale. Un’intera pagina.
L’ascensore al Vescovado costruito durante la seconda giunta Niccoli (2000-2004), forse manca di qualche attuazione prevista nella convenzione sottoscritta con la Curia savonese, verifica che anche Ambrogio Repetto, dapprima consigliere di minoranza ed in seguito Sindaco, non si è mai adoperato per chiarirla.
Sul “Gratta e sosta” (vedi a fondo pagina l’articolo – annuncio del Secolo XIX del 10 gennaio 2015) Pollero attenda fiducioso. I nolesi che non si sono recati alle urne, alle  comunali, potranno ricredersi. E chi ha premiato, con il consenso del voto, l’amministrazione Fossati,  potrà rallegrarsi della svolta. Trucioli che non ha vocazione notarile, continuerà invece a riproporre: perchè signor Pollero queste interessanti – forse insinuanti –  domande di oggi, non le ha rese pubbliche a tempo debito ? Aveva paura ? Intanto, si dirà, meglio tardi che mai, all’italiana, fanalini di coda in Europa, anche negli investimenti culturali, nella ricerca, nell’evasione fiscale e dell’Iva, nei reati impunti, nei tempi della giustizia, negli adempimenti burocratici al punto che scioperano anche i commercialisti alle prese con oltre 50 nuovi adempimenti varati dal 2015 al governo del ‘cambiamento’ di Salvini premier e Prima gli italiani.  

MAGGIO 2018 LE MINACCE DIVULGATE SUI SOCIAL

Noli. «Il Consigliere Comunale di Noli, Enrico Pollero ha ricevuto delle pesanti minacce via web, minacce in cui alcuni soggetti dopo averlo ingiuriato, hanno scritto di sapere dove abita. Come è noto, Pollero si è speso moltissimo per installare una targa a memoria di Giuseppina Ghersi». Lo denuncia sui social Roberto Nicolick. «Chiaramente le minacce che ha ricevuto sono da porsi in relazione a questa opera meritoria di cui Pollero è stato artefice e che ha presentato denuncia alla stazione dei Carabinieri di Noli a tutela della sua persona. Esprimo la massima stima e solidarietà a Enrico e mi rendo disponibile a affiancarlo in ogni modo».

LA LETTERA SCOOP DI POLLERO PUBBLICATA DA IVG.IT IL 18 SETTEMBRE 2019

Noli, un luogo dove molte domande non trovano risposte oppure ci sono ma lasciano aperti molti scenari scomodi.  In questi anni di incarico istituzionale ho appuntato la mia attenzione di amministratore su alcuni fatti accaduti a Noli, che definire strani è solo un eufemismo, iniziamo da un fatto eclatante, l’approdo Romano, all’estremo ponente di Noli, pare che qualche anno fa venne trovato durante degli scavi edilizi un antico approdo Romano, non di grandi dimensioni ma tale da poter permettere l’approdo di imbarcazioni di dimensioni medie – piccole per il trasporto di merci, sembra che siano stati rinvenuti in prossimità dei reperti archeologici anch’essi di età Romana, suppellettili, monete auree e quant’altro che potesse fare sospettare la presenza in quell’approdo di abitazioni di notabili Romani.

Dove è finito quel materiale? Spero esposto e fruibile al pubblico in qualche museo.

Nonostante la presenza di questo approdo nulla è stato fatto per dargli giusta dignità mediatica e museale anzi una colata di cemento ha coperto tutto, non proprio tutto, pare che in un garage sotto la strada ci sia un pozzo di acqua dolce, anch’esso risalente all’epoca Romana nascosto agli occhi di tutti.

Un’altra domanda che vorrei rivolgere agli amministratori di Noli riguarda una palla di cannone che fu sparata da un veliero Britannico, durante uno scontro navale con navi Francesi a marzo 1795 avvenuto proprio di fronte a Capo Noli, c’era fra gli altri, un ufficiale che sarebbe divenuto famoso in seguito, Horatio Nelson, proprio quella palla di cannone rimase incastonata nella facciata, fronte mare, di un palazzo patrizio nolese, da tempo quella palla di cannone è stata rimossa e nessuno mi dice dove sia finita. D’altra parte lo stesso palazzo nobile, del 1600, costruito attorno ad una antica torre marina, passato dalle mani del Doge di Genova sino ad una nobile famiglia locale subì negli anni 70 un restauro mai terminato che a parte alcune caratteristiche presenta una triste facciata di calcestruzzo che colpisce come un pugno in un occhio. Chissà chi ha permesso questo restauro e chissà dove si trova questa palla di cannone.

Un’altra situazione è quella inerente il castello o quello che ne rimane sul monte Ursino, la zona attorno al maschio ha subito importanti cambiamenti tali da snaturarne completamente la geografia e addirittura da cancellare degli antichi sentieri per sostituirli con scalinate recentissime, nonostante alcune prescrizioni della Sovrintendenza alle B.A.

Inoltre dalla cosiddetta Torre del Pappone si diparte una antica Creuza, lunga circa 700 metri, che va a raggiungere il Castello sovrastante, questa stradina che non è privata ma comunale e che noi da ragazzini percorrevamo nei nostri giochi è attualmente sbarrata da una pesante porta di metallo, che sembra essere stata presa da bunker (da più di tre anni senza un cartello che giustifichi i motivi delle chiusura come da norma), francamente non mi spiego la ragione di questo sbarramento anche perché essendo la Creuza comunale dovrebbe essere fruibile da tutti i cittadini, turisti compresi, data la valenza panoramica della stessa…..

Altro fatto da chiarire riguarda un ascensore dalla forma avveniristica, che svetta dalla galleria artificiale del levante di Noli sino a raggiungere a mezza collina il ristorante il Vescovado, in pratica questo ascensore fu costruito con il permesso del Comune ma soprattutto con la prescrizione di uso pubblico, in realtà questo manufatto meccanico è di uso esclusivo di un ente non comunale, una diocesi e il suddetto ristorante. Anche questa situazione andrebbe affrontata e chiarita in modo da trovare un giusto equilibrio tra pubblico e privato e permettere la salita anche ai turisti e ai cittadini nolesi.

Ci sarebbe anche molto da eccepire sulla sicurezza dell’arrivo intermedio dell’ascensore su un camminamento a ponte che forse non offre un completo rispetto delle norme di sicurezza.

Ricordo con chiarezza che l’amministrazione di cui facevo parte acquistò un certo numero di ‘Gratta e Sosta’ da distribuire a richiesta. Era un’idea interessante per facilitare il parcheggio e l’incasso comunale con un metodo più semplice e veloce, evitando la ricerca di moneta. A tutt’oggi questi ‘Gratta e Sosta’ sono rimasti ben chiusi in un cassetto e nessuno si è sognato di dare loro la luce…

A distanza di tempo tutte queste domande non hanno ricevuto risposte, e come qualcuno direbbe il tempo è scaduto, se non riceverò risposte serie ed esaurienti, inizierò uno sciopero della fame.

Enrico Pollero ex consigliere comunale di Noli

ARTICOLO DEL SECOLO XIXI SUL GRATTA E SOSTA DEL GENNAIO 2015

I PARCOMETRI saranno sostituiti con nuove apparecchiature che consentiranno agli automobilisti di pagare la sosta, anche con la carta di credito, oltre che con i gratta e sosta e con un’unica tessera prepagata che permetterà di effettuare il pagamento anche nei Comuni aderenti alla convenzione, sottoscritta con la ditta Gestopark Spa. Anche il comune di Noli ha infatti aderito al servizio di polizia associata già attivo a Finale Ligure, Albenga e Loano. E proprio su proposta della Gestopark, da quest’anno, prenderà il via un circuito integrato di tessere, denominato “Circuito intercomunale Gestopark” che, di fatto, consentirà di effettuare il pagamento tramite l’utilizzo di un’unica tessera prepagata in tutti i Comuni convenzionati. Una novità mirata a eliminare il problema della disponibilità di monete necessarie finora per pagare la sosta. Ma l’amministrazione Niccoli sta mettendo a punto anche un nuovo piano dei parcheggi per dare la possibilità ai residenti, da una parte, di usufruire dei posti auto a pagamento a un prezzo ribassato rispetto all’euro e 80 centesimi l’ora e dall’altra di utilizzare parcheggi gratuiti all’interno della zona ZTL. «Considerando che non è consentito riservare zone di parcheggio ai soli residenti – sottolinea il sindaco Giuseppe Niccoli – stiamo verificando se sia possibile ampliare le zone a traffico limitato dove, invece, i posti auto sono esclusivamente riservati ai residenti. Per quanto riguarda i posti auto a pagamento, vorremmo riservare un’agevolazione in modo che i Nolesi possano pagare una cifra inferiore all’euro e 80 l’ora».

Ma l’amministrazione comunale, in collaborazione con il comandante della polizia municipale Attilio Giovanni Pastorino, sta anche ristudiando il servizio di navetta che collega il contro storico con i parcheggi decentrati, in particolare con quelli limitrofi con Spotorno. «E’ necessario rendere più efficiente il servizio – precisa il sindaco – per evitare che gli automobilisti debbano aspettare anche mezz’ora la navetta. Spero, intanto, entro Pasqua, di riuscire a ottimizzare ulteriormente i parcheggi esistenti per dare una risposta a un problema crescente che potrà essere risolto solo con il completamento dei due autosilos in via Belvedere e in via IV Novembre. E che ho la speranza di poter realizzare entro il 2016 grazie allo “Sblocca Italia”».

E IVG DEL 13 FEBBRAIO 2017
…..Novità per il comune di Noli è l’introduzione della “sosta rosa” ovvero la possibilità di usufruire gratuitamente dei parcheggi con veicoli intestati a donne in stato di gravidanza residenti nel Comune o comunque appartenenti al rispettivo nucleo familiare, per 12 mesi dal rilascio del tagliando.

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