Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, ora l’ex senatore leghista ‘bombarda’
e Melgrati respinge a siluri ‘è morto di fama’


Roberto Avogadro:  “Ad Alassio l’agosto 2019 sarà ricordato come il peggiore degli ultimi anni”. L’ex sindaco, già giovanissimo senatore della Lega Nord quando papà Bossi era di casa nella Baia del Sole, non legge trucioli.it che la settimana scorsa dava conto di un professionista italo- svizzero che voleva trascorre le vacanze ad Alassio. Per un bilocale nuovo nel centro storico, fronte mare, ‘solo’ 250 € al giorno d’affitto, permanenza minima una settimana. Sarà questa la vera crisi ? O quella dei parcheggi sempre intasati  per troppe auto in circolazione?

Oppure si sarà fatto un’idea precisa, da studioso del turismo locale. Se Alassio, alle prese con l’erosione della spiaggia, stia davvero soccombendo a vantaggio di altre località che, per ‘amor proprio’, non cita.  Non indica neppure come lui, al comando della città, avrebbe fatto volare Alassio nel firmamento delle top balneari d’Italia. Sta di fatto che si è scelto l’uomo giusto per fare la guerra’: Marco Melgrati, premiato per la terza volta dai concittadini nelle urne, azzoppato per  peccati venali da capogruppo di Forza Italia in Regione. E che ora si sente la ‘predica’ dal maestro elementare pensionato che aveva raggiunto la ‘cattedra’ senatoriale.

Avogadro sostiene un dato di fatto: Alassio ha perso  colposamente parte della sua ‘spiaggia d’oro’ e soprattutto si ritrova senza idee e progetti futuri. Melgrati replica con una lunga lista di lavori e di interventi avviati nel corso di un anno dalla sua elezione.  Avogadro definisce “incapaci ed inadatti gli assessori, persino miopi (e dire che c’è un ex generale della Benemerita ndr) che non vedono oltre il proprio naso…”.

Per fortuna non parla di disonestà, di ladrocinio, conflitto di interesse che ai suoi tempi pullulavano (nel mirino c’era proprio Melgrati progettista principe e suo assessore), di amanti e dintorni a Palazzo Civico o enti comunali, ma non lesina critiche all’associazione dei Bagni Marini “per essersi preoccupata troppo di Bolkestein e aver trascurato la risorsa arenile”.

Stupisce il leit motiv: bisogna rilanciare Alassio. Cosa dovrebbero fare le altre città costiere che sono a loro volta alle prese con un turismo sempre più dequalificato e di massa ? Se si fa un paragone tra la clientela che frequenta Alassio e quella di altre località difficile  sostenere, a ragion veduta, chi stia perdendo più quote alla voce ‘turismo’. Verissimo che non ci sono più i ‘signori turisti’ stranieri degli anni ’60 e ’70 che spendevano a piene mani, prima clientela negli hotel, nei dehors, nei negozi, nei locali notturni che peraltro sono scomparsi. C’è una selezione quasi naturale nella nostra Riviera come possono dar conto i resilienti albergatori, ristoratori, esercenti e commercianti. Si pagano le scelte e non scelte che da anni ormai penalizzano quella che dovrebbe essere una sana industria delle vacanze. Non solo quella dei fine settimana e basta.  C’è da sperare che il senatore Avogadro che dai banchi di scuola è passato a quelli del Senato, ha vissuto la ‘cabina di regia’ da sindaco, quindi albergatore e ‘viticoltore’ in quel di Montalcino, esercente nella sua Alassio, da saggio uomo dei nostri tempi, possa donare ‘la medicina della salvezza’ ai suoi concittadini. E, se vorrà, proporsi agli elettori per un rilancio vero. E pensionare il ‘caro Marco Melgrati’.

LA LETTERA DELL’EX SENATORE – SINDACO ROBERTO AVOGADRO PUBBLICATA DA IVG.IT

L’agosto 2019 sarà ricordato come il peggiore degli ultimi anni, neanche nelle più catastrofiche previsioni si sarebbe potuto immaginare una città, Alassio, dover affrontare il periodo clou dell’anno senza sindaco, senza spiaggia e soprattutto senza idee e progetti. Una città sporca, disordinata, caotica, trascurata senza nessuno alla guida in grado di ribaltare questa situazione che, ben nota ai residenti, lascia i turisti esterrefatti. Un vice sindaco reggente fatuo, una compagine di giunta completamente incapace e inadatta, un sindaco, Melgrati, che, già prima di essere stato messo all’angolo dalla legge Severino, aveva perso gran parte di quella verve e di quello smalto a cui aveva abituato nel passato.

Una amministrazione miope che non vede oltre il proprio naso e vive alla giornata senza alcun progetto ambizioso per la città, in grado di rilanciare Alassio nei prossimi decenni. E’ il festival del già visto e già sentito, nessuna idea nuova e coraggiosa per rendere Alassio più vivibile e più accogliente. Si passa l’estate tra un’accozzaglia di macchine che invadono ogni spazio, anche quelli in cui non dovrebbero essere, non c’è coraggio nelle scelte… o meglio non ci sono scelte, si ripete un logoro canovaccio che sta portando Alassio sempre più in basso, addirittura al di sotto di località vicine turisticamente meno blasonate ma che in questi anni hanno saputo rinnovarsi, rivalorizzarsi. Alassio no, è continuamente sempre la brutta copia di se stessa, sempre più sbiadita.

In più quest’anno non c’è neanche la foglia di fico della spiaggia in grado di sopperire a queste lacune, perché quest’anno la spiaggia è ai minimi storici e la pubblicità che ne abbiamo ricavato è stata a dir poco stroncante.

Anche la situazione dell’arenile è una di quelle che una amministrazione lungimirante non può lasciare in mano ad altri, deve essere lei in prima persona a gestire le scelte per quella che, almeno per tre mesi, è l’attrattiva principale del Paese. Se quest’anno la spiaggia è in questa condizione penosa è perché per troppi anni si sono fatte solo parole. Perché il Comune ha troppo delegato, perché l’associazione di categoria è stata più occupata a seguire le vicende della Bolkestein che il resto. Non si possono lasciare turisti e residenti in balia delle scelte dei privati che, oltre tutto, fanno scelte su un bene demaniale e quindi di tutti. Questo sistema da parte del Comune di gestire il suo arenile è andato bene per sessantenni, probabilmente è arrivato il momento di ragionarci su e trovare qualcosa di diverso in grado di rilanciare, anche attraverso questo la Città.

Roberto Aviogadro

A TAMBURO BATTENTE MARCO MELGRATI, SINDACO SOSPESO, GIA’ ASSESSORE CON AVOGADRO RISPONDE

Alassio ha un Sindaco. Si chiama Marco Melgrati, ancorchè sospeso per gli effetti di una legge anticostituzionale. Probabilmente Avogadro è morto di “fama”, e trova il tempo di esternare, in vacanza dal suo lavoro di maestro elementare.

Il Sindaco di Alassio c’è ed esiste, a tutti gli effetti e si chiama Marco Melgrati, ancorchè sospeso per gli effetti di una legge anticostituzionale, perché un cittadino italiano “dovrebbe” essere considerato innocente fino al terzo grado di giudizio, e la sospensione è una pena accessoria che viola un principio Costituzionale. Il fatto che sia sospeso non mi impedisce di consigliare, condividere scelte e iniziative di questa Amministrazione, e di partecipare alle costanti riunioni “informali” della maggioranza. E di seguire dall’esterno tutti i lavori (che inevitabilmente hanno subito uno stop per la stagione estiva, ma che ripartiranno numerosi in autunno, per quantità e qualità). E l’amicizia, la stima e l’apprezzamento per il vicesindaco Galtieri, che sta svolgendo un lavoro eccezionale, unitamente a quella degli assessori e dei consiglieri delegati, cresce in maniera esponenziale con il passare del tempo e dei risultati. E mai come ora l’Amministrazione è compatta, nonostante le difficoltà di bilancio e del problema del cambio del gestore della raccolta dei rifiuti, che purtroppo si è prorogata di un mese rispetto al contratto.

Basterebbe citare le 7.000 presenze al palazzetto per il Test Mach della nazionale femminile di Pallavolo, quella stessa Nazionale che Avogadro non aveva più voluto, con la risonanza mediatica nazionale che ha avuto.

Probabilmente Avogadro è morto di “fama”, e trova il tempo di esternare, in vacanza dal suo lavoro di maestro elementare, prima di andare in spiaggia. Quella spiaggia che, se è vero che non è profonda come gli anni passati, ha visto negli anni momenti ben peggiori. E la programmazione che lamenta esiste, tanto è vero che per il prossimo anno la Regione Liguria ha promesso, per bocca dell’assessore alla Protezione Civile Giampedrone, i circa 5 milioni di euro per interventi strutturali che puntualmente erano stati chiesti all’indomani della terribile mareggiata che aveva messo in ginocchi la nostra città, ma che si è subito risollevata e già a Dicembre aveva presentato una città con passeggiate rifatte, esercizi commerciali distrutti dalla mareggiata in ordine, nonostante nessuno si sia sognato di richiedere un contributo al Comune.

Ma questo è lo stesso Avogadro che è stato mandato a casa dopo due anni dai suoi assessori e consiglieri? E’ lo stesso Avogadro che aveva invertito la via Dante causando disagi immani alla circolazione? E’ lo stesso Avogadro che voleva realizzare una pista ciclabile sulla via Dante cancellando 200 parcheggi pubblici? E’ lo stesso Avogadro che ha tolto la statua di Totò, con lo sputtanamento su tutti i giornali nazionali? E” lo stesso Avogadro che voleva realizzare l’inceneritore dei defunti ad Alassio?  E’ lo stesso Avogadro che dopo censura della trasmissione del Consiglio Comunale su Imperia Tv (per paura delle brutte figure ) aveva censurato anche lo sportello del Cittadino… Ma è sempre Lui quello che aveva vietato agli anziani assistiti dai servizi sociali di spendere i buoni comunali in cioccolato e merendine? Ed ancora è sempre quell’Avogadro che voleva spostare estate ed inverno il  mercato in corso Europa? O quello che voleva disciplinare la grandezza dei contenitori per i pesci che comprano i bambini per tenere in casa? Ed è sempre quell’ Avogadro che in data 15 giugno 2011  chiese al Dirigente del I settore, di predisporre la proposta di deliberazione consiliare relativa alla revoca dello stanziamento di bilancio dei fondi di euro 45.000, stanziati sul capitolo all’oggetto “Canone Concessione Comune di Caprauna utilizzo Sorgenti delle Allegrezze”, in quanto era intendimento dell’amministrazione di stornare i fondi, perché di fatto di Avogadro non voleva piu’ l’acqua delle sorgenti delle Allegrezze di Caprauna, vanificando il grande lavoro svolto dal compianto consigliere Aldo Giardini, che aveva riottenuto per Alassio quella concessione? E’ lo stesso Avogadro che in due anni non è riuscito a realizzare nemmeno una opera pubblica?

E mi fermo qui, anche se ce ne sarebbero ancora cose da dire…E per Sua conoscenza allego il report di quanto realizzato nel primo anno della giunta Melgrati, per rinfrescare la Sua memoria (e magari non solo la Sua) Ma il consiglio che mi permetto di dare ad Avogadro viene da un antico proverbio… un bel tacer non fu mai scritto.

Marco Melgrati, Sindaco di Alassio (sospeso)

 

MA AD ALASSIO C’E’ DAVVERO UNO STATO DI PRE CRISI ?

SFOGLIANDO L’ALBUM FOTOGRAFICO DEGLI ULTIMI GIORNI….E ANTONIO RICCI


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