Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Lettera / L’Alberghiero fa la sua parte col Centro studi, è finito il tempo dei ‘fai da te’. Moria di baristi e camerieri? colpa della Tv
In soccorso anche gli scienziati del turismo


Il presidente di Federalberghi della provincia di Imperia, Igor Varnero, titolare di un hotel a 4 stelle a San Remo e che non molti mesi fa non smentiva l’ipotesi di vendita, ha pronunciato sacrosante verità nelle dichiarazioni al Tg3 Liguria, edizione delle 14. Turismo 2018 ? Manca una cabina di regia e la pianificazione, non c’è un interlocutore unico, siamo di fronte a 67 Comuni ed una Camera di Commercio.  Ognuno si muove per conto proprio. Altro che sinergia. Turismo 2018 ? La Regione del presidente Toti non da oggi cavalca l’ottimismo che, a nostro parere, non è quello della ragione e della realtà. Non giova essere consapevoli che esistono, permangono, si aggravano alcune preoccupanti criticità proprio nel settore alberghiero, a cominciare dal rapporto con il credito, le banche, attrarre investimenti. Come non è da un più o un meno di ‘arrivi’ che può fare la differenza. Può far cantare vittoria o predicare la sconfitta. E’ la solidità complessiva del sistema turismo quale industria, dopo che si è quasi esaurita anche la speculazione edilizia, immobiliare. E qua e là sta dando gli ultimi colpi di coda.Ci sono casi clamorosi, con la sordina purtroppo. La prima banca della Liguria che rifiuta di rinegoziare, prorogare quantomeno un mutuo con uno dei maggiori e moderni complessi turistici della Regione. Preferisce arrivare all’asta piuttosto che prendere in considerazione ragionevoli proposte e consulenze messe nero su bianco. E non meno scandaloso, male augurante, l’atteggiamento del sistema bancario che opera in Liguria nel suo insieme. Se una banca ‘chiude i rubinetti’ nessuna altra è disposta ad intervenire non per fare elemosine. Perchè così è il sistema, la mutua ‘assistenza’, altro che salutare concorrenza.

C’è un ex imprenditore che si è ritirato dal lavoro attivo, dopo anni è riuscito ad avere ragione dei dinieghi del Comune per la realizzazione di un grandioso progetto di motel ristorante, in prossimità dell’Autofiori. Invano ha bussato ad aziende nazionali ed internazionali del settore, finora invano ha cercato investitori locali. Nessuno pare interessato soprattutto perchè le banche sono allergiche a finanziare l’industria alberghiera. I loro ‘uffici studio’, le ‘loro proiezioni’ non coincidono con gli osanna di certa politica che quando è al potere incensa, quando all’opposizione incalza, vede nero. Non sono gli unici due esempi clamorosi.

Senza andare lontano potremmo citare per l’ennesima volta l’eloquente ‘caso alberghiero’ di Loano, la città che ha il primo porto turistico d’Italia quanto ad attrezzature e potenzialità. Da oltre 20 anni è pronta la ‘zona alberghiera’ di levante. Dagli iniziali hotel si è passati ai residence, al misto, ad una percentuale di residenziale. Tutto inutile. Per ora è pronto solo il ‘progetto’ dell’ex colonia La Quiete, appartamenti e residence della storica famiglia Panozzo – Garassini Garbarino.

Da 20 anni e più l’informazione locale annuncia l’arrivo di un quattro ed un cinque stelle, praticamente in ogni cittadina della costa, da Andora (sul porto), a Varazze (sul porto), perfino ad Albisola Superiore nella vecchia sede della stazione ferroviaria fronte mare. Il presidente Varnero interviene nel giorno in cui i quotidiani liguri annunciano che non solo l’Hotel a 4 stelle delle Terme di Pigna (realizzato ex novo) è ormai chiuso da anni, sono finiti all’asta anche i lussuosi arredi. E i proprietari non erano i primi arrivati: il gruppo imprenditoriale Parodi – Cozzi che possiede altre strutture alberghiere nell’imperiese e due porticcioli.

Igor Varnero

Una Liguria di ponente che aveva nel turismo d’Oltralpe, del centro e nord Europa, la sua forza trainante, con vacanze che iniziavano a Pasqua e raggiungevano il mese di ottobre. Oggi, ha ricordato se ce ne fosse bisogno il presidente Varnero, la vacanza degli italiani è caratterizzata dai fine settimana, week end, gli stranieri non compensano i vuoti, la flessione, la percentuale di occupazione delle camere. Varnero ha parlato di turismo quale primo motore economico dell’imperiese, stesso discorso è per la fascia costiera savonese e la prima collina. Poteva aggiungere che non c’è industria turistica senza un adeguato tessuto alberghiero. Si va avanti, purtroppo, a compartimenti stagno come dimostra l’imposizione della Tassa di Soggiorno, l’ultima maledizione di cui non si sentiva il bisogno per chi l’ha ispirata ed accolta, parliamo non di seconde case, ma di strutture alberghiere al passo con i tempi capaci di dare posti di lavoro. La gabella non è una segnale di incoraggiamento per una categoria decimata nel corso dei decenni, con la perdita di migliaia di occupati, con i giovani delle scuola alberghiera costretti ad emigrare alla ricerca di occupazione stabile, di un futuro. Si procede a compartimenti stagno nelle manifestazioni, nell’Unione dei Comuni, nelle iniziative di promozione (vedi il caso outdoor che dopo il successo di Finale ha risvegliato gran parte delle località balneari), nelle strategie di penetrazione del mercato straniero.

Siamo arrivati alla resa dei conti, sembrerebbe, anche sul fronte dell’occupazione nel settore turismo. Se è vero quanto si è letto su Ivg.it con la testimonianza di un’esercente loanese (storico Bar Vittorino sul lungomare, aperto tutto l’anno, clientela giovane in maggioranza) che ha sudato sette camice per trovare tre baristi/e. Ha risposto a decine di curricula, ma alla fine nessuno accettava.  E’ persino tornato dall’Inghilterra un giovane barista pietrese. E che succede nei fine settimana nei ristoranti, bar, pizzerie, della Riviera, delle spiagge, del primo entroterra, a proposito di personale di sala e di cucina ? Che succede ora che sono stati tolti i voucher ? Se già negli anni passati i ‘fine settimana’, i ponti, erano la sagra, l’esplosione del lavoro nero, cosa accade nella stagione 2018 ? Controlli quasi inesistenti, saltuari, non fanno certo da deterrente.

Se preoccupa lo stato di salute del comparto alberghiero imprenditoriale, non rallegra, non incoraggia, il comparto ‘dipendenti’, le prospettive di un’occupazione non stagionale, nè saltuaria, all’insegna del precariato e dei sussidi di disoccupazione. Quale futuro per le nuove leve, gli studenti dell’alberghiero. Pubblichiamo più avanti un’iniziativa – novità del Campus Universitario di Savona. Nello stesso tempo sarebbe utile conoscere i risultati del percorso già iniziato con la laurea triennale in Scienze del turismo presso il polo di Imperia. Qual è lo stato della domanda e dell’offerta ? Lo abbiamo chiesto ad un ‘esperto’ insegnante, ma anche testimone dei tempi, il prof. Franco Laureri. Ecco cosa risponde.

Grazie all’intelligenza e la lungimiranza del preside Salvatore Manca, che ha diretto l’alberghiero dal 2010 al 2014, che su mia proposta ha acconsentito a creare il Centro studi che ho l’onore di dirigere, la nostra scuola ha potuto essere protagonista nell’innovazione didattica e nella ideazione di nuovi prodotti turistici nel segmento esperenziale, dalla vendemmia alla raccolta del tartufo, dai muretti a secco ai cooking team building.

La mission fondante del Centro studi è quella di sviluppare l’economia turistica con l’obiettivo di creare le condizioni per la piena occupazione dei nostri diplomati, di conseguenza i nostri sforzi sono tutti indirizzati alla destagionalizzazione. Un impegno che abbiamo rispettato cogliendo prima di altri le opportunità dei mercati ( guarda cosa abbiamo fatto per il mercato russo nel 2013) dal turismo all’enogastronomia ( fiori eduli tartufo di Balestrino cantine di Ranzo vedi articoli) con l’amico chef Renato Grasso.

A titolo esemplificativo racconto come dal team building dei russi a Ranzo con la presenza del consigliere Regionale Sibilia siamo andati, grazie a lui, come scuola a servire i ricevimenti all’ambasciata di Montecarlo. Così come dall’incontro che ho stimolato all’aeroporto di Villanova con gli operatori e le discoteche sia nata l’iniziativa dell’evento Take OFF

Oggi  la vera sfida è far capire agli imprenditori e agli amministratori pubblici che il tempo del “fai da te” è finito la complessità del mercato turistico e soprattutto la sua dinamicità non può essere gestita “part time” da presidenti di categoria e assessori, ma deve essere affidata a più professionisti ognuno specializzato nei diversi segmenti di mercato ( come d’altronde la medicina dove la specializzazione insegna).

Per quanto riguarda la tua domanda sulla mancanza di personale ti posso confermare la difficoltà di formare classi dell’indirizzo di sala-bar negli ultimi anni a causa di tutti questi programmi televisivi molti scelgono cucina o pasticceria.

Anche qui il centro studi ha promosso eventi ed iniziative formative per innovare la figura del barman con i cocktail molecolari i fiori eduli ecc, ma molto resta da fare soprattutto a causa dei fondi destinati alla scuola per finanziare le esercitazioni pratiche ( 60/70 euro per 40 persone consentono solo di cucinare pollo o maiale e mai pesce fresco) con effettive ripercussioni sulle competenze.

L’orizzonte Russia deve essere proprio quello di consentire dei gemellaggi o degli scambi tra scuole alberghiere per fare formazione di qualità attraverso partnership con aziende del settore agroalimentare e vitivinicolo che dia anche ai nostri studenti l’opportunità formative al di fuori dei curriculum tradizionale.

Franco Laureri

E L’UNIVERSITA’  – CAMPUS DI SAVONA – ANNUNCIA: DA SETTEMBRE NUOVO CORSO DI LAUREA

Facoltà magistrale in “Valorizzazione dei territori e turismi sostenibili“. A partire da settembre, il polo universitario di Savona si doterà di un nuovo percorso di laurea. Questo è ciò che hanno annunciato il presidente della Regione Liguria, l’assessore al Turismo Gianni Berrino e il rettore dell’Università di Genova Paolo Comanducci, presso la Sala della Trasparenza della Regione. La novità assoluta riguarda l’introduzione della facoltà magistrale in “Valorizzazione dei territori e turismi sostenibili”, un’opportunità formativa che – dall’anno accademico 2018/2019 – arricchisce il Campus di Savona, con una nuova realtà accademica a beneficio del territorio e delle nuove generazioni.

Di cosa si tratta?

Il nuovo corso di laurea magistrale ha come obiettivo la formazione di futuri laureati in grado di avere competenze e abilità specifiche nel contesto del turismo e della valorizzazione del territorio. Le parole chiave sono: Territorio, Turismo e Sostenibilità, in quanto tale percorso mira a indicare una prospettiva tesa a focalizzarsi su ognuno di questi punti. Il tutto, attraverso lo studio di specifiche attività di intervento come la progettazione, la promozione, la gestione e la valorizzazione del territorio.

Come è articolato il nuovo percorso formativo?

Prima di tutto, per accedere alla nuova facoltà magistrale è opportuno aver conseguito la laurea di primo livello, nelle facoltà di Scienze del turismo, Scienze della Comunicazione o Geografia. Tale corso, infatti – come ha evidenziato Paolo Comanducci – “prosegue il percorso già iniziato con la laurea triennale in Scienze del turismo presso il polo di Imperia”. Alla facoltà, però, si può accedere anche con altre lauree che abbiano almeno, nella propria offerta formativa, 60 CFU in settori scientifico-disciplinari.

Il percorso effettivo – gestito dal dipartimento di Scienze della Formazione – prevede un primo anno basilare, a cui seguono due curricola specifici: “Valorizzazione dei territori” e “Turismi sostenibili”, entrambi che concorrono nella formazione di esperti nel settore turistico e territoriale. Meta finale: preparare futuri lavoratori che sappiano individuare strategie efficaci per rendere il territorio attrattivo, senza perdere di vista il rispetto ambientale.

Tra le materie comuni ai due curricola si trovano: Geografia economica dei nuovi turismi e sviluppo territoriale, geografia fisica, territori del made in Italy e sistemi turistici sostenibili, ma anche gestione dei dati e dell’innovazione digitale per il turismo e lingua inglese per il turismo.

Quali saranno le nuove opportunità lavorative del laureato in “Valorizzazione del territorio” e “Turismo sostenibile”?

Questa nuova figura di laureato avrà la possibilità di accedere a organizzazioni pubbliche e private che operano nel campo turistico e territoriale, come consulente qualificato, direttore e mediatore territoriale.

Altre occasioni per il Campus di Savona

Il futuro del Campus non vede solo questo nuovo corso di laurea. In progetto ci sono altre opportunità di formazione in ambito ingegneristico, che devono ancora essere approvate e che forse muteranno la grandezza non solo fisica del complesso universitario savonese.

Sara Erriu (da IVG.it)


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