Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ormea: il sindaco, trucioli e ‘carnevale’
Io benefattore di cultura e di turismo


Trucioli.it si è occupato della sorte della ex cartiera di Ormea e della mancata filiera del legno. Due importanti e strategiche opportunità di crescita e sviluppo per una comunità che fatica a riprendersi come accade ad altre aree di montagna, non tutte, vedi le Langhe. Abbiamo descritto i fatti, documentato con documenti. Non ci interessano, pur se si intravvedono, aspetti penali. Non possiamo invece tacere la responsabilità politica ed amministrativa di scelte sbagliate, ostili. Non perché lo diciamo noi, lo dimostrano quanti, più esperti di noi, hanno vagliato atti, documenti, delibere. Abbiamo scritto per quattro volte e mail al sindaco compagno, Giorgio Ferraris, pensionato, una vita spesa in politica, nel partito (quello rosso vivo e glorioso), affinché possa rispondere, alla minuziosa analisi che abbiamo esposto. Da politico rodato sa che i cittadini hanno la memoria corta, non dispongono di rassegna stampa. Così preferisce non rispondere, ignorare, fare ironia su chi, a Ormea, sarebbe l’informatore di trucioli che non ospita pubblicità, né regalie onlus. Testimoniare oltre 50 anni di professione, senza condanne per diffamazione, senza prendere una lira, un euro dai cittadini contribuenti.

Il prof. Giorgio Ferraris che non appartiene di certo, per la sua storia di uomo pubblico, al popolo grillino che rinuncia ai vitalizi, e rimborsa una parte degli ‘stipendi’ alle piccole imprese; il sindaco però ci tiene a far sapere che lui, a Ormea, non percepisce l’indennità che anzi la devolve “per manifestazioni culturali e promozionali per far conoscere la nostra Città”.  Un benefattore insomma. Peccato che ignori un piccolo particolare. Insofferente al libero giornalismo che non fa sconti, anche se può sbagliare e deve rettificare, il primo cittadino ha assistito, alla Ponzio Pilato, alla scelta dell’ufficio di promozione turistica del paese di negarci da un giorno all’altro l’invio di comunicati stampa, solo per ‘lesa maestà’, non per aver scritto il falso. Un atteggiamento discriminatorio e settario molto praticato nei regimi comunisti e fascisti, che vorrebbe colpire l’unico blog che da 8 anni pubblica e da risalto più alla nostra montagna che alle città. Un blog che è cresciuto al punto che notizie di Ormea hanno raggiunto fino a 7 mila contatti (presumibili lettori). Che le notizie di Ormea hanno una diffusione che non ha concorrenti quanto a lettori, in maggioranza,  vivono in città, lungo la fascia costiera, i potenziali clienti della ‘promozione turistica’, dei ristoranti, negozi, bar. Ma questo non basta a far risorgere Ormea.

Il sindaco eviti di far sarcasmo verso uno strumento di informazione che non rema contro Ormea, non ha interessi elettorali da difendere, nè amici, amiche, da sistemare. Anche se di lavoro, e di creare opportunità di lavoro, per i giovani, le donne, ce ne sarebbe tanto bisogno. E aver affossato la filiera del legno, aver ‘taroccato’ la sorte degli immobili della cartiera, rappresenta un delitto socio politico ai danni della comunità tutta. Non abbiamo i paraocchi dell’odio di classe, non nutriamo simpatia per chi pratica divisioni e fazioni, non siamo massimalisti, né talebani ambientalisti. Vorremmo un’Ormea più unita, coesa, ordinata, decorosa. Vogliamo ricordarla prosperosa come negli anni della nostra gioventù e che tristezza leggere di un sindaco scrittore che riesce persino a travisare quanto di positivo avevamo scritto a proposito di Nasagonando. Ma non ci scoraggiamo. Anzi. (l.c.)


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