Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano, la cittadella portuale orfana del Sestante. Chiusa dopo 30 anni la pizzeria


Accadeva anni fa. “Ci ha lasciato Augusto Enrico, 69 anniil precursore in assoluto delle pizzerie sulla riviera savonese. La sua fibra ha ceduto al male, dopo una lotta durata mesi. Personaggio popolarissimo, nato pizzaiolo, con la vocazione del mare, della barca, dei funghi, della ristorazione, della battuta ironica e divertente. Aveva iniziato giovanissimo, appena sposato, a Borghetto S. Spirito, città natale. Un successo strepitoso nella pizzeria Stube, sull’Aurelia, nella piazza dove si trovava il vecchio edificio comunale. Poi si è trasferito nel porto di Loano, quando era ancora a gestione comunale” . (Vedi articolo…). Oggi, dopo 30 anni, ha chiuso i battenti il ristorante -pizzeria Il Sestante, fondato da Enrico, fino ai ieri gestito dai due figli: Micael (ai fornelli) e Fabio (in sala). Contratto scaduto e non rinnovato da Marina di Loano S.p.A., costituita nel 1989, soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Trattative fallite per via del ‘nuovo affitto’ del locale giudicato equo dalla direzione, eccessivo e ‘suicida’ dai fratelli Enrico che pure negli anni avevano beneficiato della ‘calmierazione’ ed avevano tentato invano di cederlo.

Dopo 30 anni di attività, ristorazione e pizzeria, in passato anche rivendita di tabacchi, gestita dalla famiglia Enrico, Il Sestante ha chiuso i battenti per fine contratto di locazione nella cittadella portuale di Loano, la più estesa ed importante della Liguria

Augusto che poteva offrire il suo ‘pescato’, il piatto del giorno a km zero quando ancora non era diventato slogan e moda. La frutta e verdura dai suoi amici agricoltori borghettini, i porcini neri di Bardineto di cui era un ottimo cercatore. Augusto che forse, da lassù, non potrebbe immaginare l’ingloriosa e triste sorte a cui è  andato incontro la sua ‘creatura’. Certo, spiace per i figli, cresciuti con Il Sestante, testimoni dei tempi e mai a oziare. Da qualche anno, in verità, prevedendo le possibili difficoltà e montagne russe con la nuova proprietà, i fratelli Enrico volevano cedere l’attività.

Ora si parla di una batosta da 2800 euro al mese, oltre al 22% di Iva che l’esercente può a sua volta ‘detrarre’. Pare che l’offerta alla Marina di Loano sia arrivata a 2400 euro (contratto di sei anni, rinnovabili), ma la direzione sarebbe rimasta irremovibile. Scadenza inderogabile il 15 ottobre, così finisce l’era e la storia del Sestante e delle due famiglie Enrico. Una moglie, Mascia, ha sempre collaborato col marito

Il mitico Augusto Enrico (con i baffi) durante la premiazione ad un trofeo ciclistico della sua pizzeria “Stube” di Borghetto (foto archivio Trucioli)

in cucina. Il locale che aveva resistito e fatto da spettatore rispetto ad altre chiusure, nel corso degli anni, in qualche caso anche fallimento, almeno quattro casi. Il Sestante punto di riferimento per i ‘clienti’ del porto nel corso di diverse proprietà e gestioni (quattro), ma anche per la clientela del comprensorio loanese. Un locale che non si è mai rinnovato, era questa la sua caratteristica che lo caratterizzava nell’arredamento stile marinaro, nella saletta e sovrastante ‘balconata’ con tavoli e sedie. E’ quanto di meglio aveva saputo trovare l’ingegnoso Augusto con la preziosa e fattiva collaborazione della moglie, pure lei borghettina verace.

Il Sestante che attirava turisti, vacanzieri, gente umile, clientela Vip (era di casa il mitico prof. Lorenzo Spotorno, il miliardario mago dell’anca nel mondo), operai e professionisti, proprietari di yacht ed i loro marinai.  Un gran volume d’affari nella semplicità. Poi sono arrivati gli anni della recessione e della crisi, sette a livello nazionale dicono banchieri ed economisti. Anche la cittadella portuale ha attraversato momenti difficili, ma c’erano un paio i ristoranti pizzeria, ora si sono moltiplicati,  dopo l’arrivo del colosso Unipol – Sai. Nuove strategie, nuovi dirigenti,  scommessa di un rilancio complessivo delle attività e sul fronte degli utenti – clienti. Piccole imbarcazioni, ma anche yacht da sogno, da decine di milioni di euro, con personaggi di spicco del mondo imprenditoriale italiano, europeo. Un porto capace di concorrere ai più blasonati scali della Costa Azzurra, persino in competizione con la Costa Smeralda, anche se restano le distanze di Loano, nel ‘dopo porto’ soprattutto. Quella distanza che ancora non consente di sfruttare tutti gli spazi interni commerciali, con molti mq. vuoti. Aveva suscitato scalpore, ma non troppo, la partenza silenziosa ( ne ha dato solo notizia trucioli.it), il divorzio con la famiglia Zeffirino. Nel frattempo la Marina di Loano ha gestito in proprio con qualche limite e in altri casi ha trovato nuovi gestori pronti a scommettere sul rilancio.

Chi non ci crede nella ‘buona novella’ pare di capire sono proprio i fratelli Enrico. Hanno provato a vendere, dicevamo; le persone affidabili, solvibili, vogliono ‘vedere i conti’, incassi, spese. Ci sono mesi di superlavoro, ne restano altri in tono nettamente minore, dove però i costi fissi corrono e alla fine occorre guardare la realtà non attraverso i sogni, ma la cassa, quanto ti resta a fine anno.

C’è un secondo aspetto che meriterebbe di essere chiarito. Pare che gli Enrico nutrono ‘certezze’ che altri esercenti, tra gli ultimi arrivati, possano beneficiare di un ‘trattamento’ di riguardo sul fronte affitto. Più contenuto rispetto alla proporzione che si calcola sui loro metri quadrati. La direzione di Marina di Loano Spa, a sua volta, negherebbe qualsiasi forma di ‘favoritismo’, tutti  trattati allo stesso modo e nessuno ha mai pensato di accanirsi e liberarsi del Sestante e dei suoi gestori della prima ora. Da parte loro il ‘megafono’ degli Enrico ripete: un esercente serio non può strangolarsi con l’affitto. Come dire, si può trovare il ‘merlo’, bisognerà vedere la sorte finale. Il girotondo di gestioni, qualcuna recente, insegnano. Mentre si parla di un altro esercente, tra gli ultimi arrivati, che sarebbe in procinto di gettare la spugna.

Non vogliamo credere che l’amministrazione Pignocca, pur estranea alla gestione del porto, abbia assistito nell’indifferenza al braccio di ferro tra un’esercente storico, impegnato con due famiglie, e il gigante Marina di Loano. Se si è arrivati al punto di non ritorno vuol dire che ogni ragionevole mediazione, se c’è stata, non ha ottenuto risultati. La Marina Spa deve, a sua volta, far quadrare i conti, essere gestita all’insegna dell’efficienza e della competenza, manco a dirlo avendo un occhio di riguardo per il mondo che la circonda. Forse si sente poco considerata nel contesto socio economico loanese. O forse qualche errore di incomunicabilità continua a pesare. Mentre la promozione ed il suo pianeta web è curato da Ivg.it, con l’informazione on line più seguita ed apprezzata dai loanesi. L’editore Matteo Rainisio gongola scrivendo dei 60 – 100 mila contatti giornalieri. Vuole dire che avremo una Loano ed una provincia più da Nord Europa che da Sud, più da Alto Adige che da Calabria, grazie all’apporto di un’informazione  informata, indipendente, guardiana del potere di turno, da paese civile.  Informati per giudicare, eleggere, punire e premiare. La provincia di Savona festeggia la supremazia su Imperia (fanalino di coda in Liguria) dove domina Imperia Tv. Avanti rispetto ai cugini imperiesi nella crescita di arrivi e presenze turistiche, sul fronte dell’occupazione. Sarà pure merito di Ivg che vuole entrare in tutte le case dei savonesi per creare benessere, pulizia, più giustizia sociale, meno evasione fiscale, con dipendenti che ‘denunciano’ più dei datori di lavoro. Giustizia fiscale, finalmente, grazie all’impegno e alla perseveranza dell’editore di Ivg. (L.Cor.)

Con l’inizio dell’estate è ‘sbarcato’ nel porto di Loano il mega ristorante Lostecco che gestisce una catena di locali in Italia e all’estero e di cui trucioli ha già dato notizia. Preziosi posti di lavoro per giovani. La clientela popolare sia per i prezzi, sia per le specialità, ma neppure i ricchi disdegnano  Lostecco. E l’esordio, grazie anche alla ottima stagione turistica, è iniziato a gonfie vele. Tutti soddisfatti.

 

 


L.Corrado

L.Corrado

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