Il tanto interesse, le domande assieme ad alcune risposte, i commenti su quanto ho scritto la settimana scorsa con la “lettera aperta”, m’inducono a riprendere l’argomento per i motivi che assieme, ancora una volta, andremo a verificare.
Usando la terminologia d’altri tempi e intendendo per movimento operaio l’ampia platea di soggetti sottoposti a quella che è stata definita “criminale gestione capitalistica della crisi” (pur tenendo ben conto delle articolazioni sociali determinatesi per varie ragioni sul piano storico)…
I ricordi sono ferite aperte.