Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Alassio, maglia rosa alle elezioni. Foto parlanti con sorprese


Il centro destra riprenderà il governo di Alassio. Un pronostico sul quale scommettono l’85 per cento dei ‘boomakers’ più accreditati della Baia. Sindaco sarà il mite e moderato Enzo Canepa, per la gioia degli anziani genitori  (papà  fu consigliere comunale e presidente Ascom, vedi foto inedita). Il secondo e terzo posto, se lo disputano per una manciata di voti la prima donna candidato sindaco (Piera Olivieri) e Angelo Galtieri, alla seconda ‘prova del fuoco’. Era dato prescelto dal ‘selezionatore’ scajolano, Angelo Vaccarezza.  Invece….E il giorno di Pentecoste, mattina, Alassio ha offerto altre immagini da archivio.  Vediamole insieme.  

VIGLIETTI: UN NOME CHE HA ONORATO ALASSIO (1)

Il benemerito e colto Silvio Viglietti, da decenni ricordato come il primo avvocato (laurea)- chef della Riviera e non solo. Se è vero che l’enogastronomia è balzata a motore del turismo negli anni di crisi per molte località marine e montane del Bel Paese. E’ altrettanto pacifico che il rigoroso, nell’arte culinaria, papà Viglietti, meriterebbe un riconoscimento alla stregua dell’Alassino d’Oro. Lui si è sempre battuto a viso aperto perchè la sua terra, baciata dalla natura, mantenesse alta la bandiera, soprattutto con la buona amministrazione civica praticata a partire dalle piccole cose e che ha descritto anche  efficacemente con il ‘sogno di una notte’.

Patron Viglietti, dopo aver ceduto magari a malincuore le redini all’innovativo figlio  Massimo con la sua nuova cultura della cucina, ha scritto un libro che consigliamo ai buongustai. E’ in vendita nelle edicole e librerie della città. Viglietti seinor non è difficile trovarlo a passeggio, con l’ inseparabile amico a quattro zampe e più raramente con l’ottima collaboratrice di fornelli, la moglie. Una passeggiata nelle vie spesso affollate della loro Alassio, alla quale tanto hanno dato. Un cognome, un locale (Palma) che negli anni ha primeggiato nelle guide della buona  cucina. Il Palma ha ospitato personaggi illustri. L’avvocato-chef ci lasciao una pagina di storia vissuta nell’arte culinaria.

Onore a questa coppia della ‘vecchia Alassio’ che passa inosservata nel budello-attrazione, testimone di eventi ai più sconosciuti. Grazie e lunga vita dagli ammiratori!

 

APPARIZIONE FUGACE AL GAZEBO. FORZA ANGELO ! (2)

Se fosse stato incoronato dalla confraternità pidiellina, in salsa berlusconiana, e ‘via l’Imu’ dalla prima casa, Angelo Galtieri, già rampante presidente provinciale degli albergatori – capace di battere, per imposizione d’alto un pezzo da novanta della famiglia Cappelluto di Loano che siede ora è al vertice -,  non avrebbe  rivali. Primo cittadino con trionfo alle urne. Invece ha scelto la strada del “0 partiti, zero compromessi, 100 %  lista civica”.  Si confronta e scontra, con savoir faire, con una corrozzata da 90. Chi sono?

Ricca di ‘accordi’ a tavolino e diretta concorrente che, con l’antipasto del rinnovamento. Canepa può contare su big simboli del ‘potere vero’ che ad Alassio significa intreccio di interessi, non necessariamente illeciti. Forse eticamente poco condivisibili?  Imposti dal vangelo dell’imperatore massimo di questo lembo.

C’è chi parla pure, nella squadra di Galtieri,  di qualche presenza capace di far perdere consensi.  Lui ce la mette tutta e speriamo possa continuare al timone  dell’azienda alberghiera minacciata da sfratto. Accade a tanti  colleghi, un’altra mina vagante per il turismo alberghiero ponentino.  Ottima la scelta di far presidiare il gazebo da volti presentabili del gentil sesso.

 

 

LA LEGA NORD SFIDA GLI STRANIERI? NON QUELLI DI ALASSIO

Leghisti alassini: un po’ bossiani e un po’ maroniani, orgogliosi del ‘banchetto’, un successo, in una giornata di sole e ventaccio. I turisti italiani si fermano davanti alle edicole. Il Secolo XIX- pagina Albenga/Alassio – spara sulla locandina un titolone da far tremare: “Alassio allagata, allarme…”. Al gazebo verde e giallo non l’hanno presa bene. Quanta fatica per attirare gente e poi li spaventano!

Mica come loro –  duri e puri –  che ti sbattono in faccia un cartellone (testo identitico ovunque) dove ricordano che gli stranieri contribuiscono a rubare il posto di lavoro a 3 milioni di disoccupati italiani. 250 mila in meno certifica invece Bruno Vespa a Porta a Porta.

Chissà cosa penseranno i leghisti che gestiscono locali pubblici (pizzerie, ristoranti, bar, alberghi) dove gli stranieri  sono unici dipendenti o la maggioranza e comunque svolgono mansioni che i nostri connazionali rifiutano. Poi i cuochi stranieri, esperti in menù nostrani. Basta fare un giretto prima dell’ora di cena. Sono all’esterno a fumare una sigaretta o col cellulare tra le mani. Di tutte le razze. Come la mettiamo?

Chi non si preoccupa, forse a ragione, è il candidato Canepa che si è intrattenuto con interesse tra i militanti  nella giornata di ‘protesta’ leghista. L’aspirante sindaco a informarsi delle reazioni del popolo e degli elettori. Gli stranieri che rubano il posto di lavoro, sono diventati una priorità?  Non ci fossero  loro, ripetono in casa Lega, non avremmo  tanti italiani, giovani,  disoccupati. Ad Alassio, poi, la Lega può vantare una chicca. Papà Bossi, nel pieno del potere in quel di Roma, e da ministro della Repubblica, sceglieva la cittadina  per un periodo di riposo in hotel. Ed al suo cospetto  sfilavano orgogliosi, quasi a gara, militanti (ora Pdl)  alla Marco Melgrati (c’è chi giura che tornerà ad essere chiamato, a furor di polo, sindaco). Una marea di seguaci per l’architetto big e in auge regionale, presenzialista e leader di interventi ospitati su giornali e web. Senza dimenticare il meno fortunato ex senatore del Carroccio ed ex sindaco,  Roberto Avogadro. In netto declino e disgrazie su tutti i fronti, emigrato in quel di Garlenda.

Importante è che si ponga fine – nel centro destra Pidiellino in ascesa- alle guerre interne. Dopo aver eliminato, con una sonora lezione, un tal Fabio Lucchini, troppo attivo  nella “pulizia etnica” del commercio abusivo. E’ stato ripagato alla grande dai vaccarezziani!

(Attenti cari  leghisti, avete letto cosa scrivono e rivela (una vostra gola profonda) del ‘vittorioso’ sindaco, già parlamentare, di Diano Marina? Che scenari !

 

LA ZIONI TORNA SUL TRONO E MERITA UN POSTO AL SOLE (3)

Impossibile non fermarsi ad ammirare le vetrina tappezzata di volti simpatici CHE ISPIRANO FIDUCIA. Anche se non domina, la regina resta lei. Monica Zioni che avrà pure nemici o avversari tenaci, però molti l’apprezzano per le capacità di pubblico amministratore concreto. Nel periodo in cui è stata assessore, la città era un ‘tripudio’ di iniziative culturali di grande interesse.  Questa volta per lei si farà un’eccezione. Il ‘vecchio’ USATO, si fa per dire, ritorna e un posto in giunta è  sinonimo di garanzia.  Non manca chi prevede un successone personale. Una pioggia di preferenze. Ha dato vita ad un valente terzetto con Massimo Parodi (inizialmente scambiato da qualche giornale per l’ex presidente provinciale degli albergatori emigrato in quel di Alassio, albergatore – editore con tante entrature a livello provinciale, regionale) e Patrizia Nattero.

Oculata la scelta dell’agenzia immobiliare nella città simbolo dello sviluppo a suon di bilocali che attirano il turista di qualità? Non si sa mai, la massa  fa numero, soprattutto sulla spiaggia e per chi affitta un ‘posto al sole’ e un ‘bagno d’acqua salata’.Un chiosco. In 30 anni sono passati da 9 a 73. Eviva i posti di lavoro!

 

 

LA RICCHEZZA FA DA CALAMITA AI MENDICANTI E AI VU’ CUMPRA’ ? /4)

Il giorno della festività solenne di Pentecoste, tra le 10 e l’una, abbiamo avuto la possibilità di contare e fotografare (rullino già cancellato) tra il lungomare, da ponente a levante, e il centro cittadino, 64 mendicanti (nessun razzismo, semmai umana pietà) e vu’ cumprà. Come in passato c’erano  almeno tre ragazzini. In ogni punto strategico  mano tesa e richiesta di aiuto.

Proprio negli stessi giorni si sono rispolverate le proteste sui mass midia per la sempre più folta presenza in città di venditori abusivi, ‘padroni del lungomare  di ponente’.  Negli anni si sono susseguiti interventi delle forze dell’ordine, dichiarazioni pubbliche, assicurazioni,  ordinanze, manifesti, dispute, raccolta di firme. Finisce tutto nel carnevale italiano, alassino. Che ci sia la destra o la sinistra, è un peccato generalizzare. La rabbia ed il malessere sociale sconfinano, purtroppo, nel non sapere individuare cosa penalizza di più l’economia cittadina e chi la rappresenta col proprio lavoro, l’attività. Non sarebbe utile partire dal decoro e dalla pulizia (Piera Olivieri l’ha detto ed ha ragione)? E le buche nelle strade, pazzanghere, rumori molesti, parcheggi  cari, minori carico fiscale per gli alassini, troppi sprechi?  Subito taglio totale ai costi di chi ha scelto ed è stato eletto nel palazzo, zero compensi per gli amministratori delle società partecipate.  Spazio senza rinvii alle giovani leve all’insegna della meritocrazia e lotta ai privilegi. Che dire delle inchieste (tutte rosse?) giudiziarie in attesa del finale, dei troppi riciclati in politica. Per chi voteranno, ad Alassio, gli evasori? Per i grillini rimasti a terra? Non scherziamo.

UN’IMMAGINE NEGATIVA DI MANCATO DECORO (5)

Questa foto non rappresenta certo lo scandalo da additare a ludibrio. La pubblichiamo perchè è significativa di una certa mentalità ed indifferenza. Noncuranza. Non riguarda sola il decoro degli spazi pubblici, delle passeggiate, delle aiuole  trascurate nella Riviera dei Fiori. Purtroppo spesso finisce per coinvolgere anche chi, sul fronte privato, dovrebbe essere il primo a valorizzare la ‘bellezza’, il biglietto da visita.

L’ immagine è stata ripresa davanti al ristorante del nobile Grand Hotel, 5 stelle. Una struttura che fa onore ad Alassio, un’attrattiva per il turismo. La scommessa   a resistere, quando assistiamo alla fuga e alla trasformazione di tante strutture.  Una maggiore diligenza non guasterebbe all’esterno.  Speriamo di non rivedere più quei vasi con fiori e piante abbandonate, appassite.   Uno schiaffo sonoro.

 

DALL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI FOTOGRAFIA DI PAPA’  FRANCESCO CANEPA (6)

Erano i primi anni ’70, fotografo del Secolo XIX era Renato Esposito di Albenga. Una serata del consiglio comunale di Alassio. Francesco Canepa, padre del candidato sindaco Enzo, sedeva sui banchi della maggioranza in quota Dc. Persona perbene, apprezzato, poco loquace. E’ stato soprattutto vice presidente provinciale Confocommercio, presidente della Ascom di Alassio.  Già negli anni ’60 faceva parte  dei consiglieri dell’Unione Commercio e Turismo della Provincia di Savona.  Il suo successo imprenditoriale è la migliore pagella che possa meritare un cittadino impegnato  nel pubblico.


Avatar

Trucioli

Torna in alto